il libro della verità:
“Domenica, 15 settembre 2013, alle ore 23:50
Mia amatissima figlia, tutti i Miei Piani per redimere il mondo vengono portati a compimento. Ora, ogni cosa è al suo posto. Il Mio Esercito è formato, ora crescerà di numero e si espanderà ovunque, portandosi appresso le molte anime che Io desidero ardentemente. Esso ha ricevuto delle grandi Grazie da parte Mia e attraverso il Potere dello Spirito Santo terrà accesa la Fiamma del Cristianesimo e porterà la Fiaccola della Verità fino all’Ultimo Giorno.
Porterà la Luce di Dio negli angoli più bui e farà aprire gli occhi di milioni di persone alla Vera Parola di Dio, mentre l’apostasia divorerà la Mia Chiesa sulla Terra. Allo scopo di aiutarlo a prometterMi la sua fedeltà, Io gli concedo questa Preghiera della Crociata:
(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 121 – Fedeltà all’Esercito di Gesù Cristo)
“Caro Gesù, noi siamo uniti al Tuo Sacro Cuore.
Annunciamo con autorità la Vera Parola di Dio.
Noi cammineremo fino agli estremi confini della Terra per diffondere la Verità.
Non accetteremo mai qualsiasi nuova falsa dottrina nel Tuo Nome, se non quella che Tu Stesso ci hai insegnato.
Noi rimaniamo coerenti, leali e saldi nella nostra fede. Tratteremo con amore e compassione coloro che Ti tradiscono, nella speranza che riescano a ritornare a Te.
Saremo fermi, ma pazienti, con coloro che ci perseguitano nel Tuo Nome. Cammineremo vittoriosi fino al Tuo Nuovo Paradiso.
Noi promettiamo che, attraverso il nostro dolore e la nostra sofferenza, Ti porteremo tutte quelle anime perdute che sono affamate del Tuo Amore.
Ti preghiamo di accettare le nostre preghiere per tutti i peccatori del mondo, così che possiamo diventare una sola famiglia, unita dall’amore per Te, nella Nuova Era di Pace.
Amen.”
Vai, Mio Esercito Rimanente, con la consapevolezza che ti sarà dato tutto l’aiuto e le Grazie per riuscire in quest’ultima Santa Missione sulla Terra, così che Io possa riunire tutti i figli di Dio sulla faccia della Terra e portarli nel Mio Nuovo Paradiso.
Il vostro Gesù”
—-
Cattolico romano:
“
Lettera agli Ebrei 5,7-9.
Cristo, nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà;
pur essendo Figlio, imparò tuttavia l’obbedienza dalle cose che patì
e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.
Salmi 31(30),2-3a.3bc-4.5-6.15-16.20.
In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso;
per la tua giustizia salvami.
Porgi a me l’orecchio,
vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie,
la cinta di riparo che mi salva.
Tu sei la mia roccia e il mio baluardo,
per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Mi affido alle tue mani;
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
Ma io confido in te, Signore; dico: “Tu sei il mio Dio,
nelle tue mani sono i miei giorni”.
Liberami dalla mano dei miei nemici,
dalla stretta dei miei persecutori.
Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
ne ricolmi chi in te si rifugia
davanti agli occhi di tutti.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 19,25-27.
In quell’ora, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».
Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.”
—-
Ortodosso (Cattolico greco):
“21 Egli dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire». 22 Perciò i Giudei dicevano: «Si ucciderà forse? Poiché dice: “Dove vado io, voi non potete venire”». 23 Egli diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. 24 Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati». 25 Allora gli domandarono: «Chi sei tu?» Gesù rispose loro: «Sono per l’appunto quello che vi dico. 26 Ho molte cose da dire e da giudicare sul conto vostro; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udite da lui le dico al mondo». 27 Essi non capirono che egli parlava loro del Padre. 28 Gesù dunque disse {loro}: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che io sono, e che non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre [mio] mi ha insegnato. 29 E colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli piacciono».
30 Mentre egli parlava così, molti credettero in lui.”
https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+8%3A21-30&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS
“… 23 Ogni cosa [mi] è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa [mi] è lecita, ma non ogni cosa edifica. 24 Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi quello degli altri. 25 Mangiate di tutto quello che si vende al mercato, senza fare inchieste per motivo di coscienza; 26 perché al Signore appartiene la terra e tutto quello che essa contiene. 27 Se qualcuno dei non credenti v’invita, e voi volete andarci, mangiate di tutto quello che vi è posto davanti, senza fare inchieste per motivo di coscienza. 28 Ma se qualcuno vi dice: «Questa è carne di sacrifici», non ne mangiate per riguardo a colui che vi ha avvertito e per riguardo alla coscienza [perché al Signore appartiene la terra e tutto quello che essa contiene]; …”https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Corinthians+10%3A23-28&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS
“… 34 Io vi dico in verità che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Esortazione alla vigilanza
36 «Ma quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo. 37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà [anche] alla venuta del Figlio dell’uomo. 38 Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e si andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39 e la gente non si accorse di nulla finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così sarà {anche} alla venuta del Figlio dell’uomo. 40 Allora due saranno nel campo: l’uno sarà preso e l’altro lasciato; 41 due donne macineranno al mulino: l’una sarà presa e l’altra lasciata. 42 Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. 43 Ma sappiate questo: che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. 44 Perciò anche voi siate pronti; perché, nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà.”
https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matthew+24%3A34-44&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS
—–
https://oca.org/readings/daily/2018/09/15
—–
—-
lago Vista:
“
Cantico di Mosè
32.1 «Porgete orecchio, o cieli, e io parlerò; e ascolti la terra le parole della mia bocca.
2 Si spanda il mio insegnamento come la pioggia, stilli la mia parola come la rugiada, come la pioggerella sopra la verdura e come un acquazzone sopra l’erba,
3 poiché io proclamerò il nome del Signore. Magnificate il nostro Dio!
4 Egli è la rocca, l’opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto.
5 Hanno agito perversamente contro di lui; non sono suoi figli, questi corrotti, razza storta e perversa.
6 È questa la ricompensa che date al Signore, o popolo insensato e privo di saggezza? Non è lui il padre che ti ha acquistato? Non è lui che ti ha fatto e stabilito?
7 «Ricòrdati dei giorni antichi, considera gli anni delle età passate, interroga tuo padre ed egli te lo farà conoscere, i tuoi vecchi ed essi te lo diranno.
8 Quando l’Altissimo diede alle nazioni la loro eredità, quando separò i figli degli uomini, egli fissò i confini dei popoli, tenendo conto del numero dei figli d’Israele.
9 Poiché la parte del Signore è il suo popolo, Giacobbe è la porzione della sua eredità.
10 Egli lo trovò in una terra deserta, in una solitudine piena di urli e di desolazione. Egli lo circondò, se ne prese cura, lo custodì come la pupilla dei suoi occhi.
11 Come un’aquila che desta la sua nidiata, volteggia sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle penne.
12 Il Signore solo lo ha condotto e nessun dio straniero era con lui.
13 Egli lo ha fatto passare a cavallo sulle alture della terra e Israele ha mangiato il prodotto dei campi; gli ha fatto succhiare il miele che esce dalla rupe, l’olio che esce dalle rocce più dure,
14 la crema delle vacche e il latte delle pecore. Lo ha nutrito con il grasso degli agnelli, dei montoni di Basan e dei capri, con la farina del fior fiore del grano. Tu hai bevuto il vino generoso, il sangue dell’uva.
15 Iesurun si è fatto grasso e ha recalcitrato, si è fatto grasso, grosso e pingue, ha abbandonato il Dio che lo ha fatto e ha disprezzato la Rocca della sua salvezza.
16 Essi lo hanno fatto ingelosire con divinità straniere, lo hanno irritato con pratiche abominevoli.
17 Hanno sacrificato a dèmoni che non sono Dio, a dèi che non avevano conosciuto, dèi nuovi, apparsi di recente, che i vostri padri non avevano temuto.
18 Hai abbandonato la Rocca che ti diede la vita, e hai dimenticato il Dio che ti mise al mondo. …”
“
Canto di riconoscenza
22.1 Davide rivolse al Signore le parole di questo canto quando il Signore lo liberò dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. Egli disse:
2 «Il Signore è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore;
3 il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza!
4 Io invocai il Signore, che è degno di ogni lode, e fui salvato dai miei nemici.
5 Le onde della morte mi avevano circondato e i torrenti della distruzione mi avevano spaventato.
6 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato, i lacci della morte mi avevano sorpreso.
7 Nella mia angoscia invocai il Signore, gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio. Il mio grido giunse ai suoi orecchi.
8 Allora la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei cieli furono smosse e scrollate, perché egli era colmo di sdegno.
9 Un fumo saliva dalle sue narici; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca, e ne venivano fuori carboni accesi.
10 Egli abbassò i cieli e discese, avendo sotto i piedi una densa caligine.
11 Cavalcava un cherubino e volava; appariva sulle ali del vento.
12 Delle tenebre s’era fatto una tenda, s’era circondato di masse d’acqua e di dense nubi.
13 Dallo splendore che lo precedeva si sprigionavano carboni accesi.
14 Il Signore tonò dai cieli. L’Altissimo fece udire la sua voce.
15 Scagliò frecce e disperse i nemici; lanciò folgori e li mise in rotta.
16 Allora apparve il fondo del mare, e le fondamenta del mondo furono scoperte dal rimprovero del Signore, al soffio del vento delle sue narici.
17 Egli tese dall’alto la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque.
18 Mi liberò dal mio potente nemico e da quelli che mi odiavano, perché erano più forti di me.
19 Essi mi erano piombati addosso nel giorno della mia calamità, ma il Signore fu il mio sostegno. …”
—–
https://www.hebcal.com/sedrot/haazinu
—-