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La Madre della Salvezza: “Ben presto, la preghiera dell’Ave Maria non sarà più sentita, né all’interno, né all’esterno della Chiesa di mio Figlio”

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il libro della verità:
Mercoledì, 12 febbraio 2014, alle ore 22:45

Figlia mia, proprio come per l’Immagine di mio Figlio, la Sua Parola e la Sua Promessa di venire di nuovo che verranno ignorate e poi sradicate, così sarà per ogni riferimento a me, la vostra amata Madre.

Ben presto, la preghiera dell’Ave Maria non sarà più sentita, né all’interno, né all’esterno della Chiesa di mio Figlio. Molta disapprovazione sarà mostrata verso coloro che visitano i miei Santuari, ed i Gruppi Mariani saranno criticati per molte ragioni, tutte infondate. Ogni ammissione riguardante l’autenticità delle apparizioni che riguardano me, la Beata Vergine Maria, la Madre di Dio, non troverà ascolto. Presto, qualsiasi riferimento a me, non sarà più visto di buon occhio da parte di una rinnovata struttura della Chiesa di mio Figlio sulla Terra. Le devozioni nei miei confronti verranno impedite in molte chiese, sotto il nuovo regime in carica che sarà introdotto in futuro. Io sarò pressoché dimenticata e anche disprezzata da coloro che pretenderanno di rappresentare una nuova e moderna chiesa aperta a tutti, la quale avrà poca somiglianza con la Chiesa fondata sulla Roccia da Pietro, l’amato apostolo di mio Figlio.

Quando vedrete che tutte le devozioni verso di me, la Santa Madre di Dio, saranno trattate in questo modo, vi prego di prendere coscienza del fatto che queste nuove regole saranno comparse per volere del maligno. Il maligno mi disprezza, proprio nella stessa misura in cui mi teme. Egli sa che la devozione nei miei confronti, da parte delle anime, tiene a bada le sue vie malvagie e che la recita del mio Santissimo Rosario lo flagella e lo rende impotente. Coloro che mi amano dovranno affrontare quei giorni futuri e ci sarà un momento in cui, il legame tra la Chiesa ed i miei Santuari verrà spezzato. Quando ciò accadrà, discernerete che questo sarà avvenuto per separare i figli di Dio dalla mia influenza, che in quei momenti sarà indispensabile, se io dovrò aiutarvi a raggiungere mio Figlio.

Il mio ruolo è quello di prepararvi per il Grande Giorno della Seconda Venuta di mio Figlio. Io intendo continuare a chiamare i miei figli, fino all’arrivo di quel Giorno. Desidero solo condurre le anime davanti a mio Figlio, affinché Egli possa concedere loro la Salvezza Eterna. Tutto questo avverrà per la salvezza delle anime, ma il maligno farà qualunque sforzo per evitare che ciò accada.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”

 
 
8 Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili[n]; non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite; poiché a questo siete stati[o] chiamati affinché ereditiate la benedizione.”https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Peter+2-3&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Il tributo a Cesare

13 Gli mandarono alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel parlare. 14 Arrivati, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero e che non hai riguardi per nessuno, perché non badi all’apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagare o non dobbiamo pagare?» 15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro, ché io lo veda». 16 Essi glielo portarono ed egli disse loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» Essi gli dissero: «Di Cesare». 17 Allora Gesù [, rispondendo,] disse loro: «Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». Ed essi rimasero completamente meravigliati di lui[a]. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Mark+12%3A13-17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/02/11
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«In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno; e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui e diceva: “Rendimi giustizia sul mio avversario”. Egli per qualche tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: “Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per nessuno, pure, poiché questa vedova continua a importunarmi, le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa”». Il Signore disse: «Ascoltate quel che dice il giudice ingiusto. (Che ne pensi? * editor) Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti?[a] Io vi dico che renderà giustizia con prontezza. Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?»”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+18:2-8&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/02/16“Mercoledì, 12 febbraio 2014, alle ore 23:00

Mia amatissima figlia, quanto tempo, l’uomo pensava che Io avrei aspettato prima di comunicare di nuovo con lui, prima della Mia Seconda Venuta? Pensava che l’avrei fatto l’anno prima? Il mese prima? La settimana prima? Oppure credeva che Io non l’avrei avvertito affatto?

Prima della Mia nascita, al mondo fu promesso un Messia. Mio Padre parlò per mezzo dei profeti, affinché all’umanità fosse data la speranza, la saggezza e la Grazia di accettare la Parola di Dio, in modo che fosse pronta per il Mio arrivo. Diede ascolto? Molti lo fecero e si prepararono per il Mio Tempo. Purtroppo, quando Io nacqui essi non erano pronti. Allora Giovanni il Battista rivelò loro la Parola e li avvertì perché si preparassero. Essi si prepararono? No, perché non gli credettero. Eppure molti furono salvati, perché attraverso la Mia morte sulla Croce, provocataMi dal loro rifiuto, Io li riscattai agli Occhi di Mio Padre.

In tanti combatterono contro la Mia Missione allora, tuttavia moltissimi Mi seguirono. Ora il mondo si sta preparando di nuovo a causa dell’Amore di Mio Padre per tutti i Suoi figli. Questa volta, sarà più difficile. Malgrado tutta la conoscenza che hanno di Me, essi si rifiuteranno ancora di accettare che Dio intervenga e li prepari tramite il Suo profeta. Quanto più si allontaneranno da Dio, tanto meno conosceranno la Mia Promessa. Essi sostengono solo a parole ciò che significa la Mia Seconda Venuta, perché molti di loro in realtà non ne sanno proprio niente.

Questa volta non avranno altra scelta, se non, vedere i segni di cui dovranno essere testimoni, perché Io rivelerò tutto. Quando Io dico che qualcosa accadrà, quella tal cosa si verificherà, ma essi negheranno ancora che la profezia provenga dalle Parole proferite dalle Mie Labbra. Quando vedranno la Terra piegarsi e tremare, e gli altri castighi riversarsi su di loro, essi sosterranno ancora che ci sia una spiegazione scientifica per queste cose.

Quando la grande apostasia sommergerà il mondo e schiaccerà il Cristianesimo in favore del paganesimo, diranno che questa è una buona cosa? Sì, è la risposta. Così, poiché la Mia Presenza è sempre meno venerata da molti, che possibilità ha il mondo di mettersi contro Satana? Ecco perché il Padre Mio vi prepara ora, infatti, Egli non si arrende mai quando prepara i Suoi figli per la Sua Grande Misericordia.

La preparazione dell’umanità continuerà e al mondo sarà data la Verità, al fine di salvare l’uomo dalla distruzione finale. Il Mio Tempo è vicino e a tutti gli uomini dev’essere concesso il tempo necessario per preparare le loro anime. Non dovete mai sprecare il tempo, mentre vi state preparando ad accoglierMi. Non dovete mai respingere la Parola data a un profeta di Dio. Se lo fate, schiaffeggiate Me, il vostro Gesù, in pieno Volto.

Il vostro amato Salvatore,
 Gesù Cristo”

Essi sostengono solo a parole ciò che significa la Mia Seconda Venuta



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Cattolico romano:

Libro della Genesi 1,20-31.2,1-4a.

Dio disse: “Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo”.
Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.
Dio li benedisse: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra”.
E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
Dio disse: “La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie”. E così avvenne:
Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.
E Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.
Dio creò l’uomo a sua
immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra”.
Poi Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo.
A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde”. E così avvenne.
Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro.
Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.
Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati. Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo,

Salmi 8,4-5.6-7.8-9.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?

Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Gli hai sottoposto i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 7,1-13.

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate –
i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi,
e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame –
quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.
Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini.

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E aggiungeva: «Siete veramente abili nell’eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.
Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.
Voi invece andate dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me,
non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre,
annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-02-12


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Ortodosso (Cattolico greco):
10 Infatti:

«Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra dal dire il falso;
11  fugga il male e faccia il bene; cerchi la pace e la persegua;
12  perché gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alle loro preghiere, ma la faccia del Signore è contro quelli che fanno il male»[a].

13 Chi vi farà del male, se siete zelanti nel bene?[b] 14 Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate; 15 ma glorificate il Cristo come Signore[c] nei vostri cuori.[d] Siate sempre pronti a rendere conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni[e]. 16 Ma fatelo con mansuetudine e rispetto, e avendo una buona coscienza; affinché quando sparlano di voi, rimangano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo. 17 Infatti è meglio che soffriate per aver fatto il bene, se tale è la volontà di Dio, che per aver fatto il male.

L’esempio di Cristo nelle sue afflizioni

18 Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurvi[f] a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito. 19 E in esso andò anche a predicare agli spiriti trattenuti in carcere, 20 che una volta furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, al tempo di Noè, mentre si preparava l’arca, nella quale poche anime, cioè otto, furono salvate attraverso l’acqua. 21 Quest’acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi[g], mediante la risurrezione di Gesù Cristo, 22 che, asceso al cielo, sta alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli sono sottoposti.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Peter+3:10-22&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Dibattito sulla risurrezione

18 Poi vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: 19 «Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello[a]. 20 C’erano sette fratelli. Il primo prese moglie; morì e non lasciò discendenti. 21 Il secondo la prese e morì senza lasciare discendenti[b]. Così il terzo. 22 I sette non lasciarono[c] discendenti. Infine, dopo tutti loro, morì anche la donna. 23 Nella risurrezione[d], {quando saranno risuscitati,} di chi di loro sarà ella moglie? Perché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». 24 Gesù [, rispondendo,] disse loro: «Non errate voi proprio perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? 25 Infatti, quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né danno moglie, ma sono come angeli nel cielo[e]. 26 Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del pruno, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abraamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”[f]? 27 Egli non è Dio dei morti, ma [Dio] dei viventi. Voi [dunque] errate di molto». ...”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Mark+12%3A13-17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/02/11
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http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM

La Madre della Salvezza: “Chiedo che voi ora iniziate a recitare la Novena della Salvezza”

VIDEO:
The Miracle of Damascus: Part One
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il libro della verità:
Domenica, 1 dicembre 2013, alle ore 16:12

Figlia mia, io sono la donna vestita di sole ed è il sole, che rappresenta la Luce di Dio nel mondo. Senza il sole, non c’è Luce. Senza Luce, non c’è Vita. Senza Dio, c’è solo la morte.

Il mio ruolo come Madre della Salvezza, laddove aiuterò mio Figlio in questa Sua ultima Missione, il Suo Piano finale per completare il Patto di Suo Padre e per portare la salvezza ad ogni anima, comporta che io faccia tutto il possibile per condurGli le anime che tanto desidera. Vorrei fosse reso noto che io sono stata designata, non solo la Regina del Cielo, ma anche la Regina delle dodici tribù d’Israele. Dodici nazioni regneranno nella Nuova Gerusalemme.  Le dodici stelle sulla mia corona, che è stata posta sul mio capo da parte del mio amato Figlio, Gesù Cristo, durante la mia Incoronazione, simboleggiano questa profezia. Ognuna di queste stelle rappresenta una delle dodici nazioni, che si formeranno nel Giorno del Giudizio.

Tutte le anime, comprese quelle che risorgeranno dai morti, così come quelle di coloro che sono attualmente vivi nel mondo e che rimangono nella Luce di Dio, compiranno il passaggio verso il Nuovo Cielo e la Nuova Terra. Essi si uniranno come un sol uomo, in comunione con mio Figlio, e saranno resuscitati in un corpo e un’anima perfetti, proprio come accadde quando mio Figlio risorse dai morti. Un tale stato di perfezione è il più Grande Dono di Dio e dimostra quanto Egli sia Misericordioso. Questa è la salvezza che mio Figlio promise, mentre sopportò la Sua Agonia sulla Croce. E grazie al Suo grande Amore per l’umanità, Egli desidera salvare ogni singola anima, ma soprattutto, quelle che per Lui sono perdute.

Ora faccio a tutti voi un Dono speciale, benedetto da mio Figlio, affinché a tutte le anime sia assicurata l’immunità dalle fiamme dell’Inferno e garantita la salvezza. Mio Figlio vuole che ogni anima sia salvata, per quanto grave sia il suo peccato.

Chiedo che voi ora iniziate a recitare la Novena della Salvezza. Dovete cominciarla subito e continuarla, come vi sto insegnando, fino alla fine dei tempi. Dovete recitare questa Preghiera per sette giorni interi e consecutivi nel corso di ogni mese del calendario, cominciando dal lunedì mattina. Dovete recitarla tre volte durante ognuno dei sette giorni ed in uno di questi giorni dovete digiunare. Per il digiuno vi viene richiesto di mangiare un solo pasto principale durante il giorno e poi solo pane e acqua negli altri due pasti.

Questa è la Preghiera che dovete recitare per ognuno dei sette giorni:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 130 – La Novena della Salvezza della Crociata di Preghiera)

“Mia amata Madre della Salvezza, ti prego di ottenere per tutte le anime il Dono della Salvezza Eterna, per mezzo della Misericordia di tuo Figlio, Gesù Cristo.

Mediante la tua intercessione, ti supplico di pregare per far liberare tutte le anime dalla schiavitù a Satana.

Ti prego, chiedi a tuo Figlio di mostrare Misericordia e perdono a quelle anime che Lo respingono, che Lo feriscono con la loro indifferenza e che adorano una falsa dottrina e dei falsi dèi.

Ti supplichiamo, cara Madre, di implorare le Grazie, per far aprire i cuori di quelle anime che hanno più bisogno del tuo aiuto.

Amen.”

La mia promessa di assistere mio Figlio, Gesù Cristo, nel Suo Piano per l’umanità è quella di riunire insieme tutti voi, che riconoscete il mio ruolo di Mediatrice di Tutte le Grazie e di Corredentrice, perché tutto il mondo possa unirsi, come un sol uomo, in comunione con Gesù Cristo, il vostro Salvatore e Redentore.

Andate in pace. Io pregherò sempre per voi, cari figlioli, e risponderò sempre alla vostra chiamata per redimere l’umanità agli Occhi di Dio.

La vostra Madre,
 Madre della Salvezza”


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Cattolico romano:

Apocalisse 22,1-7.

L’angelo del Signore mostrò a me, Giovanni, un fiume d’acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.
In mezzo alla piazza della città e da una parte e dall’altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni.
E non vi sarà più maledizione. Il trono di Dio e dell’Agnello sarà in mezzo a lei e i suoi servi lo adoreranno;
vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.
Poi mi disse: “Queste parole sono certe e veraci. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra breve.
Ecco, io verrò presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro”.

Salmi 95(94),1-2.3-5.6-7.

Venite, applaudiamo al Signore,
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dei.
Nella sua mano sono gli abissi della terra,
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l’ha fatto,
le sue mani hanno plasmato la terra.
Venite, prostràti adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,34-36.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso;
come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2018-12-01


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Ortodosso (Cattolico greco):
22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.24 Quelli che sono di Cristo Gesù[a] hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito.26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.”https://www.biblegateway.com/passage/?search=Galatians+5%3A22-33&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

La vita nuova in Cristo

Fratelli, se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Bada bene a te stesso, che anche tu non sia tentato. Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Galatians+6%3A1-2&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

 32 Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno.

33 Vendete i vostri beni e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove ladro non si avvicina e tignola non rode. 34 Perché dov’è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore.

Parabola e avvertimento della seconda venuta del Cristo

35 «I vostri fianchi siano cinti e le vostre lampade accese; 36 siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna[a] dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e busserà. 37 Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 Se giungerà alla seconda o alla terza vigilia[b] e li troverà così, beati loro[c]! 39 Sappiate questo, che se il padrone di casa conoscesse a che ora verrà il ladro, [veglierebbe e] non si lascerebbe scassinare la casa. 40 Anche voi [dunque] siate pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate». …

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Torah:

Giuseppe davanti al faraone

41 Alla fine di due anni interi, il faraone fece un sogno. Egli stava presso il Fiume; e dal Fiume ecco salire sette vacche, di bell’aspetto e grasse, che si misero a pascolare nella giuncaia. Dopo quelle, ecco salire dal Fiume altre sette vacche di brutto aspetto e scarne, che si fermarono accanto alle prime, sulla riva del Fiume. Le vacche di brutto aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell’aspetto e grasse. E il faraone si svegliò.

Poi si riaddormentò e sognò di nuovo: ecco sette spighe, grosse e belle, venir su da un unico stelo. Poi, ecco germogliare sette spighe sottili e arse dal vento orientale che germogliavano dopo quelle altre. Le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grosse e piene. E il faraone si svegliò: era un sogno. La mattina lo spirito del faraone fu turbato; egli mandò a chiamare tutti i maghi e tutti i savi d’Egitto e raccontò loro i suoi sogni, ma non ci fu nessuno che li potesse interpretare al faraone.

Allora il capo dei coppieri parlò al faraone, dicendo: «Ricordo oggi le mie colpe. 10 Il faraone si era sdegnato contro i suoi servitori e mi aveva fatto mettere in prigione, nella casa del capo delle guardie, me e il capo dei panettieri. 11 L’uno e l’altro facemmo un sogno nella stessa notte; facemmo ciascuno un sogno con un significato particolare. 12 Lì con noi c’era un giovane Ebreo, servo del capo delle guardie; a lui raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a ciascuno l’interpretazione del suo sogno. 13 E le cose avvennero secondo l’interpretazione che egli ci aveva data: il faraone ristabilì me nel mio incarico e l’altro lo fece impiccare».

14 Allora il faraone mandò a chiamare Giuseppe. Lo fecero subito uscire dalla prigione sotterranea. Egli si rase, si cambiò il vestito e andò dal faraone. 15 Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e non c’è chi lo possa interpretare. Ho udito dire di te che, quando ti raccontano un sogno, tu lo puoi interpretare». 16 Giuseppe rispose al faraone dicendo: «Non sono io, ma sarà Dio che darà al faraone una risposta favorevole».

17 Allora il faraone disse a Giuseppe: «Nel mio sogno io stavo sulla riva del Fiume; 18 quand’ecco salire dal Fiume sette vacche grasse e di bell’aspetto e che si misero a pascolare nella giuncaia. 19 Dopo quelle, ecco salire altre sette vacche, magre, di bruttissimo aspetto e scarne: tali che non ne vidi mai di così brutte in tutto il paese d’Egitto. 20 Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche grasse; 21 e queste entrarono loro in corpo e non si riconobbe che vi erano entrate; erano di brutto aspetto come prima. E mi svegliai. 22 Poi vidi ancora nel mio sogno sette spighe venire su da un unico stelo, piene e belle; 23 ed ecco germogliare altre sette spighe, vuote, sottili e arse dal vento orientale, dopo quelle altre. 24 Le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo ai maghi, ma non c’è stato nessuno che abbia saputo spiegarmelo».

25 Allora Giuseppe disse al faraone: «Ciò che il faraone ha sognato è una stessa cosa. Dio ha indicato al faraone quello che sta per fare. 26 Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono sette anni; è uno stesso sogno. 27 Le sette vacche magre e brutte che salivano dopo quelle altre sono sette anni, come pure le sette spighe vuote e arse dal vento orientale saranno sette anni di carestia. 28 Questo è quello che ho detto al faraone: Dio ha mostrato al faraone quello che sta per fare. 29 Ecco, stanno per venire sette anni di grande abbondanza in tutto il paese d’Egitto. 30 Dopo verranno sette anni di carestia; tutta quell’abbondanza sarà dimenticata nel paese d’Egitto e la carestia consumerà il paese. 31 Uno non conoscerà più di quell’abbondanza nel paese, a causa della carestia che seguirà, perché questa sarà molto dura. 32 Il fatto che il sogno si sia ripetuto due volte al faraone vuol dire che la cosa è decretata da Dio e che Dio l’eseguirà presto. 33 Or dunque il faraone si provveda di un uomo intelligente e saggio, e lo stabilisca sul paese d’Egitto. 34 Il faraone faccia così: costituisca dei commissari sul paese per prelevare il quinto delle raccolte del paese d’Egitto durante i sette anni d’abbondanza. 35 Essi raccolgano tutti i viveri di queste sette annate buone che stanno per venire e ammassino il grano a disposizione del faraone per l’approvvigionamento delle città, e lo conservino. 36 Questi viveri saranno una riserva per il paese, in vista dei sette anni di carestia che verranno nella terra d’Egitto; così il paese non perirà per la carestia».

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+41&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

15 Salomone si svegliò e capì che era un sogno; tornò a Gerusalemme, si presentò davanti all’arca del patto del Signore e offrì olocausti, sacrifici di riconoscenza e fece un convito a tutti i suoi servitori.

Il giudizio di Salomone

16   Allora due prostitute vennero a presentarsi davanti al re. 17 Una delle due disse: «Permetti, mio signore! Io e questa donna abitavamo nella medesima casa, e io partorii mentre lei stava in casa. 18 Il terzo giorno dopo il mio parto, partorì anche questa donna. Noi stavamo insieme, e non c’erano estranei; non c’eravamo che noi due in casa. 19 Poi, durante la notte, il figlio di questa donna morì, perché lei gli si era coricata sopra. 20 Lei, alzatasi nel cuore della notte, prese mio figlio dal mio fianco, mentre la tua serva dormiva, e lo adagiò sul suo seno, e sul mio seno mise il figlio suo morto. 21 Quando mi sono alzata al mattino per allattare mio figlio, egli era morto; ma, guardandolo meglio a giorno chiaro, mi accorsi che non era il figlio che io avevo partorito». 22 L’altra donna disse: «No, il figlio vivo è il mio e il morto è il tuo». Ma la prima replicò: «No, invece, il morto è il figlio tuo e il vivo è il mio». Così litigavano in presenza del re.

23 Allora il re disse: «Una dice: “Questo che è vivo è mio figlio e quello che è morto è il tuo”; e l’altra dice: “No, invece, il morto è il figlio tuo e il vivo è il mio”». 24 Il re ordinò: «Portatemi una spada!» E portarono una spada davanti al re. 25 Il re disse: «Dividete il bambino vivo in due parti, e datene la metà all’una e la metà all’altra». 26 Allora la donna a cui apparteneva il bambino vivo, sentendosi commuovere le viscere per suo figlio, disse al re: «Mio signore, date a lei il bambino vivo, e non uccidetelo, no!» Ma l’altra diceva: «Non sia mio né tuo; si divida!» 27 Allora il re rispose: «Date a quella il bambino vivo, e non uccidetelo; lei è sua madre!»

28 Tutto Israele udì parlare del giudizio che il re aveva pronunciato, ed ebbero rispetto per il re, perché vedevano che la sapienza di Dio era in lui per amministrare la giustizia.

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Kings+3%3A15-33&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Principali funzionari di Salomone

4.1 Il re Salomone regnava su tutto Israele.

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Kings+4&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://www.hebcal.com/sedrot/miketz

La Madre della Salvezza: “Recitate il mio Santo Rosario ogni giorno per tutti coloro che governano a Roma”

il libro della verità:
“Mia cara figlia, questo è un tempo di grande dolore, non solo per te, ma per tutti coloro che amano mio Figlio.Devo esortarvi, cari figli, a rimanere forti e fedeli alla Santa Parola di Dio, per amore di mio Figlio. Egli, il mio Figlio diletto, china il Suo Capo in agonia mentre guarda l’orrore di come la Sua Chiesa si sgretola di fronte a Lui.

Vi chiedo di pregare per avere la speranza e di recitare il mio Santo Rosario ogni giorno per tutti coloro che governano a Roma. Dovete pregare per tutti quelli che gestiscono la Chiesa Cattolica. Vi prego di includere l’uomo che siede sulla Cattedra di Pietro, poiché ha un grande bisogno delle vostre preghiere.

Pregate perché egli accetti la Verità della morte di mio Figlio sulla Croce e che apra il suo cuore alle richieste di mio Figlio perché abbia pietà di tutti i figli di Dio.

Non importa quanto siano duri questi tempi, nella Chiesa Cattolica Romana, il male non può, né prevarrà contro il Potere di Dio.

Il mio ruolo di Mediatrice di tutte le Grazie sarà presto realizzato ed è venuta la mia ora, in qualità di donna scelta per essere rivestita dai raggi del sole, di aiutare mio Figlio nel Suo Definitivo Piano di salvezza.

Io apprezzo tutti i figli di Dio, compresi quelli che Gli recano grande vergogna ed angoscia. Pregate che le mie preghiere, portate e presentate a mio Figlio in vostro favore, possano contribuire a mitigare la sofferenza che ci aspetta all’interno della Chiesa Cattolica.

Il mio amore, quale Madre di tutti i figli di Dio, è onnicomprensivo ed io non smetterò mai di cercare di portarvi speranza, cari figli.

Le preghiere saranno udite in Cielo e non dovete mai rinunciare alla speranza, poiché la Misericordia di mio Figlio è più grande di quanto voi forse abbiate potuto conoscere.

L’Amore di Dio è Onnipotente. Chiedete e riceverete grandi benedizioni, giacché gli allestimenti sono stati completati, in preparazione per il Grande Giorno del Signore.

Attendete con pazienza, amore e fiducia perché tutte queste prove passeranno presto e allora il Nuovo Cielo e la Nuova Terra si fonderanno insieme. Questo è tutto ciò di cui dovete preoccuparvi: la preparazione della vostra anima e di quella di coloro che hanno più bisogno delle vostre preghiere. Solo allora, voi sarete in grado di accettare la Luce di Dio ed entrare nel Nuovo Paradiso sulla Terra.

Siate in pace e concentratevi solo su mio Figlio ed il Suo unico desiderio di salvare le anime di ogni creatura vivente.

La vostra amata Madre
Madre della Salvezza”

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Cattolico romano:
” Giovedì della IV settimana di Quaresima

Libro dell’Esodo 32,7-14. 
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: “Và, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si è pervertito.
Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto”.
Il Signore disse inoltre a Mosè: “Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice.
Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione”.
Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: “Perché, Signore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto con grande forza e con mano potente?
Perché dovranno dire gli Egiziani: Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo.
Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo e tutto questo paese, di cui ho parlato, lo darò ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre”.
Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suo popolo
.

Salmi 106(105),19-20.21-22.23. 
Si fabbricarono un vitello sull’Oreb,
si prostrarono a un’immagine di metallo fuso;
scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia fieno.

Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
prodigi nel paese di Cam,
cose terribili presso il mar Rosso.

E aveva già deciso di sterminarli,
se Mosè suo eletto
non fosse stato sulla breccia di fronte a lui,
per stornare la sua collera dallo sterminio.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 5,31-47. 
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: « Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera;
ma c’è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.
Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.
Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.
Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto,
e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza.
Ma voi non volete venire a me per avere la vita
.
Io non ricevo gloria dagli uomini.
Ma io vi conosco e so che non avete in voi l’amore di Dio.
Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.
E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?
Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c’è gia chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza.
Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto.
Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole? ». ”

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Ortodosso (Cattolico greco):
14 Ascoltate dunque la parola del Signore, o schernitori, che dominate questo popolo di Gerusalemme!15 Voi dite: «Noi abbiamo fatto alleanza con la morte, abbiamo fatto un patto con il soggiorno dei morti; quando l’inondante flagello passerà, non giungerà fino a noi, perché abbiamo fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo messi al sicuro dietro l’inganno».

16 Perciò così parla il Signore, Dio: «Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire[a].

17 Io metterò il diritto per livella e la giustizia per piombino; la grandine spazzerà via il rifugio di menzogna e le acque inonderanno il vostro riparo.

18 La vostra alleanza con la morte sarà annullata e il vostro patto con il soggiorno dei morti non reggerà; quando l’inondante flagello passerà, voi sarete da esso calpestati.

19 Ogni volta che passerà, vi afferrerà; poiché passerà mattina dopo mattina, di giorno e di notte; e sarà spaventevole imparare una tale lezione!”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+28%3A14-22&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS
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lago Vista:
Gli olocausti

Il Signorechiamò Mosè, gli parlò dalla tenda di convegno e gli disse: «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “Quando qualcuno di voi vorrà portare un’offerta al Signore, offrirete bestiame grosso o minuto. …”