Archivi categoria: digiuno

Io desidero che tutti i Miei seguaci, facciano un periodo di digiuno dal prossimo Lunedì fino alle quindici e trenta del Venerdì Santo

il libro della verità:
“Mia amatissima figlia, Io desidero che tutti i Miei seguaci facciano un periodo di digiuno dal prossimo Lunedì fino alle quindici e trenta del Venerdì Santo.Anche un piccolo pegno di digiuno farà cogliere, a tutti voi, la comprensione del Mio Piano di Salvezza e del modo in cui Mi potrete aiutare a salvare le anime di tutti i peccatori.

È attraverso il digiuno che diverrete nuovamente integri. Purificando il vostro corpo, il vostro spirito ne sarà rinnovato. Desidero, inoltre, che voi riceviate il Sacramento della Confessione o qualunque altra forma di riconciliazione a vostra disposizione. Vi prego, se non siete in condizione di ricevere questo Sacramento, allora accettate il Dono della Mia Indulgenza Plenaria, che vi ho dato qualche tempo fa.

( Martedì, 31 gennaio 2012, alle ore 21:30

(n.d.r. Preghiera della Crociata N°24 – Indulgenza Plenaria per l’Assoluzione)

Dovete recitare questa preghiera per sette giorni consecutivi per ricevere il dono dell’assoluzione totale e il Potere dello Spirito Santo.

“O mio Gesù, Tu sei la Luce della Terra. Tu sei la Fiamma che tocca tutte le anime. La Tua Misericordia e il Tuo Amore non conoscono confini. Noi non siamo degni del Sacrificio che hai fatto con la Tua morte sulla Croce, ma sappiamo che il Tuo Amore per noi è più grande dell’amore che abbiamo per Te.

Concedici, oh Signore, il Dono dell’umiltà, così da essere degni del Tuo Nuovo Regno. Riempici di Spirito Santo per poter marciare avanti e condurre il Tuo Esercito, per proclamare la Verità della Tua Santa Parola e preparare i nostri fratelli e le nostre sorelle alla Gloria della Tua Seconda Venuta sulla Terra. Noi Ti onoriamo e Ti lodiamo. Ti offriamo noi stessi, le nostre pene e le nostre sofferenze, quale dono per salvare le anime. Noi Ti amiamo, Gesù. Abbi Pietà di tutti i Tuoi figli, ovunque si possano trovare.

Amen.”)

Desidero anche, che vi uniate a Me spiritualmente, come se foste presenti, insieme ai Miei apostoli, alla Mia Ultima Cena. Condividerete con Me il pane azzimo e mangerete con Me alla Mia tavola. Voi, Miei seguaci, potete condividere con Me, il Mio Calice della Sofferenza, mediante il vostro libero arbitrio, se doveste accettare la Mia offerta.

Se riuscirete ad accettare questoin espiazione dei peccati dell’uomo mortale, salverete milioni di anime. Io concederò la Misericordia ai peccatori più incalliti, in cambio del vostro dono della sofferenza.

Ecco a voi la Preghiera della Crociata, se volete condividere il Mio Calice della Sofferenza.
Recitatela, per tre volte, quando potete, ma preferibilmente durante ogni periodo di digiuno.

(n.d.r. Preghiera della Crociata N°103 – Per condividere il Calice della Sofferenza con Cristo)

“Io mi presento dinnanzi a Te, caro Gesù, ai Tuoi Piedi, per fare quello che Tu vuoi da me per il bene di tutti.

Lasciami condividere il Tuo Calice della Sofferenza.

Accetta questo dono da parte mia, così che Tu possa salvare quelle povere anime che sono perdute e senza speranza.

Prendimi, nel corpo, così che io possa condividere il Tuo dolore.

Custodisci il mio cuore nelle Tue Sante Mani e conduci la mia anima in comunione con Te.

Attraverso il mio dono della sofferenza, lascio che la Tua Divina Presenza abbracci la mia anima, affinché Tu possa redimere tutti i peccatori e riunire tutti i figli di Dio, nei secoli dei secoli.

Amen.”

Questo vostro sacrificio, offerto a Me, Gesù Cristo, Redentore di tutta l’umanità, Mi permetterà di riversare la Mia Grande Misericordia sul mondo intero.

Cosa ancora più importante, Io salverò anche quelli che Mi odiano. Le vostre preghiere ed il vostro sacrificio sono la loro unica Grazia di salvezza, poiché senza di essa, verrebbero distrutti dal maligno.

Se non desiderate sopportare questa sofferenza, Io vi concederò grandi benedizioni. Vi chiedo di proseguire con Me lungo il Mio cammino per risvegliare il mondo dal suo sonno affinché Io possa sollevare il velo dell’inganno che lo ricopre.

Il vostro Gesù”

—-
Cattolico romano:
” Giovedì della V settimana di Quaresima

Libro della Genesi 17,3-9. 
In quei giorni, Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:
“Eccomi: la mia alleanza è con te e sarai padre di una moltitudine di popoli.
Non ti chiamerai più Abram ma ti chiamerai Abraham perché padre di una moltitudine di popoli ti renderò.
E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te nasceranno dei re.
Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te.
Darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese di Cànaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio”.
Disse Dio ad Abramo: “Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione.

Salmi 105(104),4-5.6-7.8-9. 
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiute,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca;

Voi stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio,
su tutta la terra i suoi giudizi.

Ricorda sempre la sua alleanza:
parola data per mille generazioni,
l’alleanza stretta con Abramo
e il suo giuramento ad Isacco.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 8,51-59. 
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte».
Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte“.
Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “E’ nostro Dio!”,
e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola.
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò».
Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio. ”

—-
Ortodosso (Cattolico greco):
Così parla Dio, il Signore, che ha creato i cieli e li ha spiegati, che ha disteso la terra con tutto quello che essa produce, che dà il respiro al popolo che c’è sopra e lo spirito a quelli che vi camminano.

«Io, il Signore, ti ho chiamato secondo giustizia e ti prenderò per la mano; ti custodirò e farò di te l’alleanza del popolo, la luce delle nazioni, “

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+42:1-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS
20 Il Signore disse: «Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave21 io scenderò e vedrò se hanno veramente agito secondo il grido che è giunto fino a me; e, se così non è, lo saprò».22 Quegli uomini partirono di là e si avviarono verso Sodoma; ma Abraamo rimase ancora davanti al Signore23 Abraamo gli si avvicinò e disse: «Farai dunque perire il giusto insieme con l’empio? 24 Forse ci sono cinquanta giusti nella città; davvero farai perire anche quelli? Non perdonerai a quel luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono? 25 Non sia mai che tu faccia una cosa simile! Far morire il giusto con l’empio, in modo che il giusto sia trattato come l’empio! Non sia mai! Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?» 26 Il Signore disse: «Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, perdonerò a tutto il luogo per amor di loro». …”

—-
lago Vista:
22 Di’: «Così parla il Signore: “I cadaveri degli uomini cadranno come letame sull’aperta campagna, come un mannello che il mietitore si lascia indietro e che nessuno raccoglie”».23 Così parla il Signore: «Il saggio non si glori della sua saggezza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza;”

—–
—-