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Mentre il Venerdì Santo si avvicina, coloro che Mi tormentano e cercano di eliminare ogni traccia di Me, quel giorno soffriranno molto

il libro della verità:
Domenica, 13 aprile 2014, alle ore 19:00

 

Mia amatissima figlia, è Mio Desiderio che quanti Mi amano veramente, facciano ammenda attraverso il Dono della Riconciliazione, durante la Settimana Santa. Se Mi dimostrate di avere un sincero rimorso per i vostri peccati, Io riverserò su di voi lo speciale Dono dell’Adozione secondo la Mia Santa Volontà. Vi esorto ad avere fiducia in Me, in questo momento della storia, come mai prima, perché, se ascoltate con attenzione, Io riuscirò a far sentire la Mia Parola a tutti, compresi coloro che non Mi conoscono affatto.

Quando i Miei nemici Mi diedero la caccia, fecero di tutto per screditarMi. Sfogarono la loro rabbia su molti poveri innocenti e torturarono gli uomini che essi credevano fossero Me. Costoro diffusero delle menzogne sui Miei apostoli, cercarono di screditarMi in molti modi e andarono su tutte le furie, quando non riuscirono ad aggredirMi fisicamente. Essi Mi avrebbero ucciso, qualora Mi avessero catturato prima del Venerdì Santo, se Io non avessi protetto la Mia Persona. Il loro odio, le loro menzogne, la diffamazione che diffusero sulla Mia Missione e le loro false accuse contro di Me, furono sparse in ogni città e villaggio, prima del giorno in cui Io venni infine tradito da uno dei Miei.

Il veleno, che si riversò dalla bocca dei Miei nemici, venne dal serpente che infestava le loro anime. Lo imitarono in ogni modo: gridarono contro di Me con una rabbia violenta, anche se le loro accuse erano false e senza senso. Sputarono sui Miei apostoli, torturarono i Miei discepoli, così come quegli sfortunati uomini che scambiavano per Me. Cercarono di far rivoltare contro di Me altri, che non avevano mai sentito parlare di Me e pronunciarono delle cose malvagie contro coloro che non riuscivano a convincere a denunciarMi. Ogni dèmone uscito dalle viscere dell’Inferno Mi tormentò durante le Mie ultime settimane sulla Terra, allorché la Mia Parola aveva trafitto il cuore di molti e convertito migliaia di persone.

Quando la Mia Presenza raggiunse il culmine, l’odio si intensificò e le grida di coloro che si opponevano contro di Me erano simili a quelle che provengono dagli animali selvatici. Le persone che si erano unite ai gruppi dei Farisei, per infliggerMi una punizione, divennero tanto malvagie quanto quelli che li istigavano ad una rabbia malefica, contro la Mia Persona. Fui accusato di essere impuro nel Corpo e nell’Anima. Dissero che la Mia Parola proveniva da spiriti immondi. Affermarono che dichiaravo falsa testimonianza contro Mosè e che ero stato inviato dal maligno per corrompere le loro anime. Ignorarono l’Amore che Io trasmettevo, la conversione all’amore reciproco che generavo tra loro ed i miracoli che compivo. Mentre salmodiavano delle oscenità contro di Me, stavano a testa alta, fieri e nello stesso momento in cui bestemmiavano contro Dio, dichiaravano di parlare nel Suo Nome. Questo è esattamente il modo in cui Satana inganna la gente.

Coloro che bestemmiarono contro di Me, durante la Mia Crocifissione, non vivono nel Mio Regno, perché essi hanno subito la peggiore punizione. Mio Padre distruggerà chiunque dica che Io parlo con la voce di Satana. Così, quelli tra di voi che sostengono che la Mia Voce è quella del maligno, sappiano che la loro sofferenza sarà peggiore della morte. Le vostre lingue non sprizzeranno più il veleno che Satana ha messo nelle vostre anime; i vostri occhi non vedranno più, per il fatto che è solo l’oscurità ciò che voi desiderate: e quindi così sia! Le vostre orecchie non udranno mai la dolcezza della Mia Voce, giacché vi rifiutate di ascoltare: e quindi così sia! Una volta che siete d’ostacolo all’Amore di Dio, il vostro cuore non ha amore e quindi non lo sentirete mai più. Le vostre parole saranno la vostra rovina, mentre coloro che accusano Me, il vostro Signore Dio, Salvatore e Redentore di tutto il genere umano, di proferire il male, non saranno mai più ascoltati. Essi moriranno.

In questo momento, la Mia Collera contro gli ipocriti, che vagano per il mondo, fingendo di venire da Me, ha superato ogni limite e la Mia Punizione si abbatterà su chiunque di voi Mi sputi addosso. Via da Me: non avete presa su di Me. Io vi caccerò via.

Quando sento le urla di quelle anime possedute dall’odio di Satana, che osano dichiarare pubblicamente la loro fedeltà a Me, Io Mi sento disgustato. Essi Mi ripugnano e non sono migliori di quelli che litigarono per battere con il martello il primo chiodo nel Mio Corpo.

Mentre il Venerdì Santo si avvicina, coloro che Mi tormentano e cercano di eliminare ogni traccia di Me, quel giorno soffriranno molto. Quel giorno, quando voi patirete il Mio Dolore datovi per riportarvi alla ragione, saprete che Io vi sto chiamando. Io faccio questo, non perché vi meritiate un solo briciolo della Mia Simpatia, ma perché vi amo, nonostante tutto. Quel giorno, vi chiedo di invocarMi così:

“Gesù, perdonami per il male che io ho inflitto al Tuo Corpo, alla Tua Parola e alla Tua Divinità”.

Io risponderò e vi aiuterò a venire a Me con Amore e Gioia nel Mio Cuore.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Libro di Ezechiele 37,21-28.

Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese:
farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d’Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né più saranno divisi in due regni.
Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
Il mio servo Davide sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica.
Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, attraverso i secoli; Davide mio servo sarà loro re per sempre.
Farò con loro un’alleanza di pace, che sarà con loro un’alleanza eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre.
In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Le genti sapranno che io sono il Signore che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre”.

Libro di Geremia 31,10.11-12ab.13.

Ascoltate la parola del Signore, popoli,
annunziatela alle isole lontane e dite:
“Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come fa un pastore con il gregge”,
Il Signore ha redento Giacobbe,
lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui.
Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
affluiranno verso i beni del Signore.
Allora si allieterà la vergine della danza;
i giovani e i vecchi gioiranno.
Io cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 11,45-56.

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto.
Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest’uomo compie molti segni.
Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione».

Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla
e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera».
Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione
e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli.
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.
Essi cercavano Gesù e stando nel tempio dicevano tra di loro: «Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-04-13

 
 
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Ortodosso (Cattolico greco):

Marta e Maria

38 Mentre[a] erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio; e una donna, di nome Marta, lo ospitò [in casa sua]. 39 Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi del Signore[b], ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma il Signore[c] le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria[d]. 42 Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+10%3A38-42&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

24 Infatti Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d’uomo, figura del vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi; 25 non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote, che entra ogni anno nel luogo santissimo con sangue non suo. 26 In questo caso, egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio. 27 Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, 28 così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza.

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Hebrews+9%3A24-28&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Pietro riconosce in Gesù il Cristo

27 Poi Gesù se ne andò, con i suoi discepoli, verso i villaggi di Cesarea di Filippo; strada facendo domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che io sia?» 28 Essi gli dissero[a]: «Alcuni, Giovanni il battista; altri, Elia, e altri, uno dei profeti. 29 Egli domandò loro[b]: «E voi, chi dite che io sia?» E Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo».

30 Ed egli ordinò loro di non parlare di lui a nessuno.

Il prezzo del discepolato

31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse.”  

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Mark+8%3A27-31&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/04/13
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Torah (lago Vista):
21 Mosè dunque chiamò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: «Andate a procurarvi degli agnelli per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua. 22 Poi prendete un mazzetto d’issopo, intingetelo nel sangue che sarà nel catino e con quel sangue spruzzate l’architrave e i due stipiti delle porte. Nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino. 23 Infatti, il Signore passerà per colpire gli Egiziani; e, quando vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti, allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nelle vostre case per colpirvi. 24 Osservate dunque questo come un’istituzione perenne per voi e per i vostri figli. 25 Quando sarete entrati nel paese che il Signore vi darà, come ha promesso, osservate questo rito. 26 Quando i vostri figli vi diranno: “Che significa per voi questo rito?” 27 risponderete: “Questo è il sacrificio della Pasqua in onore del Signore, il quale passò oltre le case dei figli d’Israele in Egitto, quando colpì gli Egiziani e salvò le nostre case”». Il popolo s’inchinò e adorò. 28 Poi i figli d’Israele andarono e fecero così; fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.

Morte dei primogeniti d’Egitto

29 A mezzanotte, il Signore colpì tutti i primogeniti nel paese d’Egitto, dal primogenito del faraone che sedeva sul suo trono al primogenito del carcerato che era in prigione, e tutti i primogeniti del bestiame. 30 Il faraone si alzò di notte, egli e tutti i suoi servitori e tutti gli Egiziani; e vi fu un grande lamento in Egitto, perché non c’era casa dove non vi fosse un morto. 31 Egli chiamò Mosè e Aaronne, di notte, e disse: «Alzatevi, partite di mezzo al mio popolo, voi e i figli d’Israele. Andate a servire il Signore, come avete detto. 32 Prendete le vostre greggi e i vostri armenti, come avete detto; andatevene, e benedite anche me!» 33 Gli Egiziani fecero pressione sul popolo per affrettare la sua partenza dal paese, perché dicevano: «Qui moriamo tutti!» 34 Il popolo portò via la sua pasta prima che fosse lievitata; avvolse le sue madie nei suoi vestiti e se le mise sulle spalle. 35 I figli d’Israele fecero come aveva detto Mosè: domandarono agli Egiziani oggetti d’argento, oggetti d’oro e vestiti; 36 il Signore fece in modo che il popolo ottenesse il favore degli Egiziani, i quali gli diedero quanto domandava. Così spogliarono gli Egiziani.

Partenza dall’Egitto; prescrizioni per la Pasqua

37 I figli d’Israele partirono da Ramses per Succot, in numero di circa seicentomila uomini a piedi, senza contare i bambini. 38 Una folla di gente di ogni specie salì anch’essa con loro. Avevano pure greggi, armenti, bestiame in grandissima quantità. 39 Fecero cuocere la pasta che avevano portata dall’Egitto, e ne fecero delle focacce azzime, perché la pasta non era lievitata. Cacciati dall’Egitto, non avevano potuto indugiare né prendere provviste. 40 Il tempo che i figli d’Israele abitarono in Egitto fu di quattrocentotrent’anni. 41 Al termine dei quattrocentotrent’anni, proprio il giorno che finivano, tutte le schiere del Signore uscirono dal paese d’Egitto. 42 Questa è una notte da celebrarsi in onore del Signore, perché egli li fece uscire dal paese d’Egitto; questa è la notte di veglia in onore del Signore per tutti i figli d’Israele, di generazione in generazione.

43 Il Signore disse a Mosè e ad Aaronne: «Questa è la norma della Pasqua: nessuno straniero ne mangi, 44 ma ogni schiavo che avrai comprato potrà mangiarne, dopo essere stato circonciso. 45 Lo straniero di passaggio e il mercenario non potranno mangiarne. 46 Si mangi ogni agnello per intero in una casa. Non portate fuori casa nulla della sua carne e non gli spezzate neanche un osso[a]. 47 Tutta la comunità d’Israele celebri la Pasqua. 48 Quando uno straniero soggiornerà con te e vorrà fare la Pasqua in onore del Signore, siano prima circoncisi tutti i maschi della sua famiglia. Poi venga pure a fare la Pasqua, e sia come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangi. 49 Vi sia un’unica legge per il nativo del paese e per lo straniero che soggiorna in mezzo a voi».

50 Tutti i figli d’Israele fecero così; fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne. 51 Quello stesso giorno il Signore fece uscire i figli d’Israele, ordinati per schiere, dal paese d’Egitto.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Exodus+12%3A21-51&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

5.1 Quando tutti i re degli Amorei che erano di là dal Giordano verso occidente e tutti i re dei Cananei che erano presso il mare udirono che il Signore aveva prosciugato le acque del Giordano davanti ai figli d’Israele finché fossero passati, il loro cuore venne meno e non rimase più in loro alcun coraggio di fronte ai figli d’Israele.

Circoncisione della nuova generazione

In quel tempo il Signore disse a Giosuè: «Fatti dei coltelli di pietra e torna di nuovo a circoncidere i figli d’Israele». E Giosuè si fece dei coltelli di pietra e circoncise i figli d’Israele sul colle di Aralot. 4 Questo fu il motivo per cui li circoncise: tutti i maschi del popolo uscito dall’Egitto, cioè tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto durante il viaggio dopo essere usciti dall’Egitto. Tutto il popolo uscito dall’Egitto era circonciso, ma tutto il popolo nato nel deserto durante il viaggio, dopo l’uscita dall’Egitto, non era stato circonciso. Infatti i figli d’Israele avevano camminato per quarant’anni nel deserto, finché tutta la nazione, cioè tutti gli uomini di guerra che erano usciti dall’Egitto, furono distrutti, perché non avevano ubbidito alla voce del Signore. Il Signore aveva loro giurato che non avrebbe fatto loro vedere il paese che aveva promesso con giuramento ai loro padri di dare a noi: paese dove scorrono il latte e il miele; e sostituì a loro i loro figli. E questi Giosuè circoncise, perché erano incirconcisi, non essendo stati circoncisi durante il viaggio. Quando tutta la nazione fu circoncisa, quelli rimasero al loro posto nell’accampamento, finché fossero guariti.

La Pasqua nella pianura di Gerico

Allora il Signore disse a Giosuè: «Oggi vi ho tolto di dosso[a] l’infamia d’Egitto». E quel luogo fu chiamato Ghilgal[b], nome che dura fino ad oggi. 10 I figli d’Israele si accamparono a Ghilgal e, sulla sera del quattordicesimo giorno del mese, celebrarono la Pasqua nelle pianure di Gerico. 11 L’indomani della Pasqua, in quello stesso giorno, mangiarono i prodotti del paese: pani azzimi e grano arrostito. 12 E la manna cessò l’indomani del giorno in cui mangiarono i prodotti del paese; e i figli d’Israele non ebbero più manna, ma mangiarono, quell’anno stesso, il frutto del paese di Canaan.

Il capo dell’esercito del Signore

13 Mentre Giosuè era presso Gerico, egli alzò gli occhi, guardò, ed ecco un uomo in piedi che gli stava davanti, tenendo in mano la spada sguainata. Giosuè andò verso di lui e gli disse: «Sei tu dei nostri o dei nostri nemici?» 14 E quello rispose: «No, io sono il capo dell’esercito del Signore; arrivo adesso». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?» 15 Il capo dell’esercito del Signore disse a Giosuè: «Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è santo». E Giosuè fece così.

La conquista di Gerico

6.1 Gerico era ben chiusa e barricata per paura dei figli d’Israele; nessuno ne usciva e nessuno vi entrava. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Joshua+5-6&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://www.hebcal.com/holidays/pesach

Ogni sforzo verrà fatto dagli uomini di scienza per confutare l’Esistenza di Dio nel corso dei prossimi due anni

il libro della verità:
Sabato, 29 marzo 2014, alle ore 14:30
Mia amatissima figlia, ogni sforzo verrà fatto dagli uomini di scienza per confutare l’Esistenza di Dio nel corso dei prossimi due anni. Essi dichiareranno falsamente che l’uomo può sostenere la vita su altri pianeti, oltre che sulla Terra. La Terra è l’unica parte vivente dell’universo creata da Dio per i Suoi figli. Tuttavia, questo non è l’unico motivo che addurranno nelle loro pretese di dimostrare che Dio non Esiste. Essi proclameranno la grandezza dell’uomo, la sua intelligenza ed i suoi progressi scientifici, per allontanare la nozione che l’uomo è stato creato da Dio. Il più grande insulto avverrà quando dichiareranno che l’uomo è stato creato da un miracolo della scienza. Faranno di tutto per dimostrare che l’uomo è invincibile, eppure non avranno alcuna spiegazione su ciò che accade dopo la morte del corpo, che ogni uomo deve affrontare. Questa parte sarà ignorata da coloro che mentono e negano Dio.

Essi metteranno in ridicolo chiunque dichiari di credere nell’Esistenza del Cielo o nel suo Vero Creatore, l’Iddio Altissimo. E durante tutte queste dichiarazioni pubbliche contro la Verità, non una sola parola sarà proferita da coloro che affermano di guidare la Mia Chiesa. Negli ultimi giorni, la religione diventerà un concetto pagano, in cui l’adorazione nei confronti della Terra, del Sole, della Luna e delle stelle diventeranno i sostituti di Dio, quando Gli si renderà omaggio.

La maggior parte degli uomini di tutto il mondo si volgeranno al paganesimo e porteranno la morte alle loro anime. Nonostante ogni Intervento del Padre Mio, essi si volteranno nella direzione opposta. Questo è il motivo per cui il Padre Mio ha promesso al mondo il Libro della Verità, la chiave di lettura del Libro della Rivelazione, per salvare le vostre tristi anime. L’uomo è testardo. L’uomo è orgoglioso, vanitoso e più progressi fa nella scienza, meno apprende e più si distacca dalla Verità.

Prestate attenzione ora alla Mia Parola, perché presto tutto quello che Io vi ho insegnato verrà gradualmente rimosso, passo dopo passo, dalle Mie Chiese sulla Terra. La Parola vi sarà tolta, ma Io non vi abbandonerò mai, perché rimarrò sempre con voi, per guidarvi, insegnarvi e ricolmarvi del Mio Amore. Voi sarete sempre nel Mio Cuore e sarà grazie al vostro amore per Me che Io sarò in grado di salvare coloro che sono perduti. Voi, Miei amati seguaci, siete il Mio legame con i figli di Dio ed Io, attraverso le vostre preghiere, Mi sforzerò di riunire il mondo. Ecco perché non dovete mai disperare, anche quando tutto sembrerà senza speranza.

Il vostro Gesù”


Libro di Geremia 7,23-28.

Così dice il Signore: « Questo comandai loro: Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici.
Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; anzi procedettero secondo l’ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia mi han voltato le spalle,
da quando i loro padri uscirono dal paese d’Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre;
eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la loro nuca, divennero peggiori dei loro padri.
Tu dirai loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno.
Allora dirai loro: Questo è il popolo che non ascolta la voce del Signore suo Dio né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca. »
 
 
 

Giovedì, 27 marzo 2014, alle ore 14:30Mia amatissima figlia, è Mio Desiderio che i Miei discepoli, compresi i Cristiani di tutte le denominazioni, trascorrano più tempo in Mia Compagnia, in questo tempo.

Per quanto possiate pensare di essere vicini a Me, il maligno farà qualunque sforzo per tentarvi a commettere ogni tipo d’iniquità. Nessuno tra di voi è così forte nella sua fede da poter resistere all’influenza dello spirito del male. Dovete sforzarvi di trascorrere più tempo in preghiera, ogni giorno, e di usare questo tempo per costruire intorno a voi l’armatura necessaria per proteggervi, se Mi volete rimanere fedeli. La mancanza di comunicazione con Me, attraverso la preghiera ed i Sacramenti, vi renderà deboli, facendovi diventare insicuri del vostro amore per Me, ed allora vi lascerete esposti ai dubbi riguardo ai Miei Insegnamenti, le Mie Promesse ed il Mio Potere. Le prove che dovrete affrontare, a causa dell’arrivo del terrore che sarà inflitto a quei Miei veri seguaci che resteranno fieramente leali alla Santa Parola di Dio, saranno molto difficili.

Io caccerò queste anime lontano da Me, perché non saranno più in grado di dichiarare di essere Cristiane. Lasciandosi tiranneggiare dai pagani, diventeranno come loro. Non c’è posto nel Mio Regno per coloro che non si donano a Me nel modo in cui Io insegnai loro quando percorrevo la Terra. Troverete difficile, nei prossimi anni, restare leali ai Miei Insegnamenti, perché coloro che pretendono di rappresentarMi vi condurranno in grave errore, come predetto. Fate attenzione. Esaminate cosa vi verrà chiesto di accettare, in sostituzione della Mia Santa Parola. Quelli dotati di vero discernimento, concesso loro dal Potere dello Spirito Santo, riconosceranno immediatamente quando queste cose accadranno. Altri non saranno benedetti, perché non hanno prestato attenzione a tutto ciò che Io ho insegnato loro. Essi si ritroveranno in un luogo molto oscuro ed isolato, senza la Mia Presenza ad Illuminare la via della Verità. Quel momento si sta avvicinando in fretta.

Il vostro Gesù”

 


Cattolico romano:

Libro di Osea 14,2-10.

Così dice il Signore: « Torna dunque, Israele, al Signore tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire e
tornate al Signore; ditegli: “Togli ogni iniquità: accetta ciò che è bene e ti offriremo il frutto delle nostre labbra.
Assur non ci salverà, non cavalcheremo più su cavalli, nè chiameremo più dio nostro l’opera delle nostre mani, poiché presso di te l’orfano trova misericordia”.
Io li guarirò dalla loro
infedeltà, li amerò di vero cuore, poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele; esso fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell’olivo e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra, faranno rivivere il grano, coltiveranno le vigne, famose come il vino del Libano.
Efraim, che ha ancora in comune con gl’idoli? Io l’esaudisco e veglio su di lui; io sono come un cipresso sempre verde, grazie a me si trova frutto.
Chi è saggio comprenda queste cose, chi ha intelligenza le comprenda; poiché rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse, mentre i malvagi v’inciampano ».

Salmi 81(80),6c-8a.8bc-9.10-11ab.14.17.

Un linguaggio mai inteso io sento:
“Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell’angoscia e io ti ho liberato. 

Avvolto nella nube ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Meriba.
Ascolta, popolo mio, ti voglio ammonire;
Israele, se tu mi ascoltassi!
 

Non ci sia in mezzo a te un altro dio
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore tuo Dio,
che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto. 

Se il mio popolo mi ascoltasse,
se Israele camminasse per le mie vie!
Li nutrirei con fiore di frumento,
li sazierei con miele di roccia”.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,28b-34.

In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore;
amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi».
Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui;
amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-03-29


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Ortodosso (Cattolico greco):
Sopra un nudo monte innalzate un vessillo, chiamateli a gran voce, fate segno con la mano, ed entrino nelle porte dei prìncipi!Io ho dato ordini a quelli che mi sono consacrati, ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza.

Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate: il Signore degli eserciti passa in rivista l’esercito che va a combattere.

Vengono da un paese lontano, dall’estremità dei cieli, il Signore e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutto il paese.

Urlate, poiché il giorno del Signore è vicino; esso viene come una devastazione dell’Onnipotente.

Perciò tutte le mani diventano fiacche, ogni cuore d’uomo viene meno[a].

Sono colti[b] da spavento, sono presi da spasimi e da doglie; si contorcono come donna che partorisce, si guardano l’un l’altro sbigottiti, le loro facce sono facce di fuoco.

Ecco, il giorno del Signore giunge: giorno crudele, d’indignazione e d’ira furente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori.

10 Poiché le stelle e le costellazioni del cielo non faranno più brillare la loro luce; il sole si oscurerà mentre sorge, la luna non farà più risplendere il suo chiarore.

11 Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per la loro iniquità; farò cessare l’alterigia dei superbi e abbatterò l’arroganza dei tiranni.

12 Renderò gli uomini più rari dell’oro fino, più rari dell’oro di Ofir.

13 Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo per l’indignazione del Signore degli eserciti, nel giorno della sua ira furente.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+13:2-13&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 4 Nel settimo mese, il diciassettesimo giorno del mese, l’arca si fermò sulle montagne dell’Ararat[a]. Le acque andarono diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti.Dopo quaranta giorni Noè aprì la finestra che aveva fatta nell’arca e mandò fuori il corvo, il quale uscì, andando e tornando, finché le acque furono prosciugate sulla terra. Poi mandò fuori la colomba per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. La colomba non trovò dove posare la pianta del suo piede e tornò a lui nell’arca, perché c’erano le acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese e la portò con sé dentro l’arca. 10 Aspettò altri sette giorni, poi mandò di nuovo la colomba fuori dell’arca. 11 E la colomba tornò da lui verso sera; ed ecco, aveva nel becco una foglia fresca d’ulivo. Così Noè capì che le acque erano diminuite sopra la terra. 12 Aspettò altri sette giorni, poi mandò fuori la colomba; ma essa non tornò più da lui.

13 L’anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano asciugate sulla terra e Noè scoperchiò l’arca, guardò, ed ecco che la superficie del suolo era asciutta. 14 Il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta.

15 Dio parlò allora a Noè dicendo: 16 «Esci dall’arca tu, tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te. 17 Tutti gli animali che sono con te, di ogni specie[b], volatili, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, falli uscire con te, perché possano disseminarsi sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di essa». 18 Noè uscì con i suoi figli, con sua moglie e con le mogli dei suoi figli. 19 Tutti gli animali, tutti i rettili, tutti gli uccelli, tutto quello che si muove sulla terra, secondo le loro famiglie, uscirono dall’arca.

20 Noè costruì un altare al Signore; prese animali puri di ogni specie e uccelli puri di ogni specie e offrì olocausti sull’altare. 21 Il Signore sentì un odore soave; e il Signore  disse in cuor suo: «Io non maledirò più la terra a motivo dell’uomo, poiché il cuore dell’uomo concepisce disegni malvagi fin dall’adolescenza; non colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.” 

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+8:4-21&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

31 La bocca del giusto fa fiorire la saggezza, ma la lingua perversa sarà soppressa.

32 Le labbra del giusto conoscono ciò che è gradito, ma la bocca degli empi è piena di perversità.

1.11 La bilancia falsa è un abominio per il Signore, ma il peso giusto gli è gradito.

Venuta la superbia, viene anche l’infamia, ma la saggezza è con gli umili.

L’integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina.

Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell’ira, ma la giustizia salva dalla morte.

La giustizia dell’uomo integro gli appiana la via, ma l’empio cade per la sua empietà.

La giustizia degli uomini retti li libera, ma i perfidi restano presi nella loro malizia.

Quando un empio muore, la sua speranza perisce, e l’attesa degli empi è annientata.

Il giusto è salvato dalla tribolazione, e l’empio ne prende il posto.

Con la sua bocca l’ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati grazie alla loro scienza.

10 Quando i giusti prosperano, la città gioisce; quando periscono gli empi sono grida di esultanza.

11 Con la benedizione dei giusti si costruisce una città, ma con la bocca degli empi essa viene diroccata.

12 Chi disprezza il prossimo è privo di senno, ma l’uomo intelligente tace.

13 Chi va sparlando svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale tiene celata la cosa.”

Quei tempi sono su di voi ed è il momento di prendere la vostra armatura e di combattere per la Vera Parola – la Verità – affinché sia conservata. Senza la Verità non c’è vita.

10 Trascorsi i sette giorni, le acque del diluvio vennero sulla terra. 11 Il seicentesimo anno della vita di Noè, il secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno tutte le fonti del grande abisso eruppero e le cateratte del cielo si aprirono. 12 Piovve sulla terra quaranta giorni e quaranta notti. 13 In quello stesso giorno Noè, Sem, Cam e Iafet, figli di Noè, la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli entrarono con loro nell’arca: 14 essi e tutti gli animali secondo le loro specie, tutto il bestiame secondo le sue specie, tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo le loro specie, e tutti gli uccelli secondo le loro specie, tutti gli uccelletti, tutti gli esseri alati. 15 Di ogni essere vivente in cui è alito di vita venne una coppia a Noè nell’arca; 16 venivano maschio e femmina d’ogni specie, come Dio aveva comandato a Noè; poi il Signore lo chiuse dentro.

17 Il diluvio venne sopra la terra per quaranta giorni, e le acque crebbero e sollevarono l’arca, che fu elevata in alto al di sopra della terra. 18 E le acque ingrossarono e crebbero grandemente sopra la terra, e l’arca galleggiava sulla superficie delle acque. 19 Le acque ingrossarono oltremodo sopra la terra; tutte le alte montagne che erano sotto tutti i cieli furono coperte. 20 Le acque salirono quindici cubiti al di sopra delle vette dei monti; le montagne furono coperte.

21 Perì ogni essere vivente[b] che si muoveva sulla terra: uccelli, bestiame, animali selvatici, rettili d’ogni sorta striscianti sulla terra e tutti gli uomini. 22 Tutto quello che era sulla terra asciutta e aveva alito di vita nelle sue narici morì. 23 Tutti gli esseri che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall’uomo fino al bestiame, ai rettili e agli uccelli del cielo; furono sterminati sulla terra; solo Noè scampò con quelli che erano con lui nell’arca. 24 E le acque rimasero alte sopra la terra per centocinquanta giorni.

Fine del diluvio. Noè esce dall’arca

Poi Dio si ricordò di Noè, di tutti gli animali e di tutto il bestiame che era con lui nell’arca; e Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si calmarono; …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+7-8&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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il libro della verità:
Giovedì, 27 marzo 2014, alle ore 14:30
 

La falsa dottrina che verrà introdotta, sarà accuratamente mimetizzata mediante parole d’amore. Vi saranno tre modi per riconoscere che questa non viene da Me. Essa metterà al primo posto le esigenze dei peccatori, dichiarando che dovrete pregare per esaltare di fronte a Dio il diritto dell’uomo al peccato. In secondo luogo, vi verrà chiesto di dichiarare che il peccato è una cosa naturale e che non dovete mai temere il futuro a causa di esso; che Dio non respingerà mai un peccatore e che tutti i Suoi figli entreranno in Paradiso. In terzo luogo, vi verrà detto che i Sacramenti devono essere adattati, a partire dalle loro origini, nel Cristianesimo, per piacere ai pagani che meritano di vedere i propri diritti umani soddisfatti agli Occhi di Dio. Quando queste cose accadranno, vorrà dire solo una cosa. L’uomo, infatti, presenterà davanti agli altari delle Mie Chiese, in ogni luogo, la sua interpretazione sia di ciò che gli conviene e sia di ciò che non gli conviene delle Norme stabilite da Dio. Egli poi si aspetterà che Dio si pieghi alle sue pretese. Egli, in effetti, darà ordini a Dio perché crederà di essere più grande di Me.

Io caccerò queste anime lontano da Me, perché non saranno più in grado di dichiarare di essere Cristiane. Lasciandosi tiranneggiare dai pagani, diventeranno come loro. Non c’è posto nel Mio Regno per coloro che non si donano a Me nel modo in cui Io insegnai loro quando percorrevo la Terra. Troverete difficile, nei prossimi anni, restare leali ai Miei Insegnamenti, perché coloro che pretendono di rappresentarMi vi condurranno in grave errore, come predetto. Fate attenzione. Esaminate cosa vi verrà chiesto di accettare, in sostituzione della Mia Santa Parola. Quelli dotati di vero discernimento, concesso loro dal Potere dello Spirito Santo, riconosceranno immediatamente quando queste cose accadranno. Altri non saranno benedetti, perché non hanno prestato attenzione a tutto ciò che Io ho insegnato loro. Essi si ritroveranno in un luogo molto oscuro ed isolato, senza la Mia Presenza ad Illuminare la via della Verità. Quel momento si sta avvicinando in fretta.

Il vostro Gesù”

 


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Cattolico romano:

Libro di Geremia 7,23-28.

Così dice il Signore: « Questo comandai loro: Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici.
Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; anzi procedettero secondo l’ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia mi han voltato le spalle,
da quando i loro padri uscirono dal paese d’Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre;
eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la loro nuca, divennero peggiori dei loro padri.
Tu dirai loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno.
Allora dirai loro: Questo è il popolo che non ascolta la voce del Signore suo Dio né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca. »

Salmi 95(94),1-2.6-7.8-9.

Venite, applaudiamo al Signore,
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Venite, prostràti adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Ascoltate oggi la sua voce:
“Non indurite il cuore, come a Meriba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere.”

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 11,14-23.

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate.
Ma alcuni dissero: «E’ in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra.
Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl.
Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.
Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro.
Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l’armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-03-28

 
Lunedì, 24 marzo 2014, alle ore 15:33
… 

 

Quei tempi sono su di voi ed è il momento di prendere la vostra armatura e di combattere per la Vera Parola – la Verità – affinché sia conservata. Senza la Verità non c’è vita.

Il vostro Padre,
 il Dio Altissimo”

 

 
 
Mercoledì, 26 marzo 2014, alle ore 14:52Mia amatissima figlia, Io faccio appello a tutti i Miei seguaci, in tutto il mondo, ad unirsi come un sol uomo con Me e pregare per le anime di coloro che si sono separati da Me. Io chiamo, in particolare, i Miei Gruppi della Crociata di Preghiera, ovunque, e tutti coloro che hanno risposto alla Mia Chiamata, attraverso il Libro della Verità, perché si amino gli uni gli altri come li amo Io. Mettete da parte le vostre differenze, qualora ve ne siano; ignorate le divisioni, se ne dovessero sorgere, e non prestate alcuna attenzione all’odio che Satana e le anime che ha sedotto mostrano verso di voi, perché questa è la Mia ultima  Missione che prepara alla Mia Seconda Venuta.

 

 
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Ortodosso (Cattolico greco):

La saggezza e il timore del Signore contrapposti alla saggezza umana e al peccato

10 Proverbi di Salomone. Un figlio saggio rallegra suo padre, ma un figlio stolto è un dolore per sua madre.

I tesori di empietà non fruttano, ma la giustizia libera dalla morte.

Il Signore non permette che il giusto soffra la fame, ma respinge insoddisfatta l’avidità degli empi.

Chi lavora con mano pigra impoverisce, ma la mano laboriosa fa arricchire.

Chi raccoglie durante l’estate è un figlio prudente, ma chi dorme durante la mietitura è un figlio che fa vergogna.

Benedizioni si posano sul capo dei giusti, ma la violenza copre la bocca degli empi.

La memoria del giusto è in benedizione, ma il nome degli empi marcisce.

Chi ha il cuore saggio accetta i precetti, ma chi ha le labbra stolte va in rovina.

Chi cammina nell’integrità cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sarà scoperto.

10 Chi ammicca con l’occhio causa dolore, e chi ha le labbra stolte va in rovina.

11 La bocca del giusto è una fonte di vita, ma la bocca degli empi nasconde violenza.

12 L’odio provoca liti, ma l’amore copre ogni colpa[a].

13 Sulle labbra dell’uomo intelligente si trova la saggezza, ma il bastone è per il dorso di chi è privo di senno.

14 I saggi tengono in serbo la scienza, ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.

15 I beni del ricco sono la sua fortezza; la rovina dei poveri è la loro povertà.

16 Il guadagno del giusto serve per la vita, il salario dell’empio serve per il peccato.

17 Chi tiene conto della correzione segue il cammino della vita, ma chi non fa caso alla riprensione si smarrisce.

18 Chi dissimula l’odio ha labbra bugiarde, e chi sparge calunnie è uno stolto.

19 Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è prudente.

20 La lingua del giusto è argento scelto; il cuore degli empi vale poco.

21 Le labbra del giusto nutrono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno.

22 Quel che fa ricchi è la benedizione del Signore, e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Proverbs+10:1-22&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/03/28
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L’anima, una volta che viene creata dal Padre Mio, vivrà per l’eternità

il libro della verità:
Sabato, 22 marzo 2014, alle ore 14:00

Mia amatissima figlia, la morte non dovrebbe mai essere temuta, se voi accettate la Mia morte sulla Croce. La morte è solo un momento di passaggio da questo mondo alla Casa nel Regno di Mio Padre. Temere la morte equivale a negare la Mia Misericordia, perché Io salverò ogni anima che Mi riconosce e che Mi chiede di perdonarla per i suoi peccati. L’anima, una volta che viene creata dal Padre Mio, vivrà per l’eternità. Se l’anima Mi permetterà di essere rivendicata, avrà la Vita Eterna. In caso contrario, se l’anima dovesse rinnegarMi, pur sapendo Chi Sono Io, verrà abbandonata a Satana.

La morte di un’anima sulla Terra è naturale tanto quanto lo è la nascita. Quando l’anima lascerà il corpo e Mi raggiungerà, verrà colmata di Grazie sovrabbondanti e sarà accolta nella famiglia del Padre Mio; nel Suo Regno, il quale è pieno di un così grande amore, gioia e felicità, che non possono mai essere raggiunti sulla Terra. Molti di voi, che hanno sperimentato l’amore, la gioia e la felicità nella loro vita, hanno gustato solo un minuscolo assaggio di ciò che è il sapore della Vita Eterna. Dovete sempre impegnarvi, con la gioia nei vostri cuori, per il momento in cui entrerete nel Regno del Padre Mio, perché esso sia ben accetto e non temuto.

Se doveste affrontare la morte o se una persona cara si trovasse ad affrontarla, allora dovreste sempre rivolgervi a Me, il vostro Gesù, perché Io vi aiuti. Se lo farete, Io vi solleverò nello spirito, asciugherò le vostre lacrime e scaccerò ogni timore dai vostri cuori, allorché reciterete questa Preghiera:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 142 – Prepararsi per la morte)

Mio carissimo Gesù, perdona i miei peccati.

Purifica la mia anima e preparami ad entrare nel Tuo Regno.

Concedimi le Grazie per preparare il mio incontro con Te.

Aiutami a superare qualsiasi paura.

Dammi il coraggio di preparare la mia mente e la mia anima, affinché io sia degno di stare dinnanzi a Te.

Ti amo. Confido in Te.

Io mi offro a Te nel corpo, nella mente e nell’anima, per l’eternità.

Lascia che la Tua Volontà sia mia e liberami dal dolore, dai dubbi o dalla confusione.

Amen.”

Io accoglierò benevolmente tutte le anime che reciteranno questa preghiera, senza alcuna eccezione. La Mia Misericordia si estenderà in modo particolare verso le anime che stanno affrontando la morte, ma che non credono in Me, se esse diranno questa preghiera tre volte al giorno, nei loro ultimi giorni di vita.

Il vostro Gesù

 
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Cattolico romano:

Libro della Genesi 37,3-4.12-13a.17b-28.

Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto (/nascuto * editor) in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche.
I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente.
I suoi fratelli andarono a pascolare il gregge del loro padre a Sichem.
Israele disse a Giuseppe: “Sai che i tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro”.
Allora Giuseppe andò in cerca dei suoi fratelli e li trovò a Dotan.
Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono di farlo morire.
Si dissero l’un l’altro: “Ecco, il sognatore arriva!
Orsù, uccidiamolo e gettiamolo in qualche cisterna! Poi diremo: Una bestia feroce l’ha divorato! Così vedremo che ne sarà dei suoi sogni!”.

Ma Ruben sentì e volle salvarlo dalle loro mani, dicendo: “Non togliamogli la vita“.
Poi disse loro: “Non versate il sangue, gettatelo in questa cisterna che è nel deserto, ma non colpitelo con la vostra mano”; egli intendeva salvarlo dalle loro mani e ricondurlo a suo padre.
Quando Giuseppe fu arrivato presso i suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua tunica, quella tunica dalle lunghe maniche ch’egli indossava,
poi lo afferrarono e lo gettarono nella cisterna: era una cisterna vuota, senz’acqua.
Poi sedettero per prendere cibo. Quando ecco, alzando gli occhi, videro arrivare una carovana di Ismaeliti provenienti da Galaad, con i cammelli carichi di resina, di balsamo e di laudano, che andavano a portare in Egitto.
Allora Giuda disse ai fratelli: “Che guadagno c’è ad uccidere il nostro fratello e a nasconderne il sangue?
Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne”. I suoi fratelli lo ascoltarono.
Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d’argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto.

Salmi 105(104),16-17.18-19.20-21.

Il Signore chiamò la fame sul paese di Canaan
e distrusse ogni riserva di pane.
Davanti a loro mandò un uomo,
Giuseppe, venduto come schiavo.
Gli strinsero i piedi con ceppi,
il ferro gli serrò la gola,
finché si avverò la sua predizione
e la parola del Signore gli rese giustizia.
Il re mandò a scioglierlo,
il capo dei popoli lo fece liberare;
lo pose signore della sua casa,
capo di tutti i suoi averi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 21,33-43.45-46.

In quel tempo, Gesù disse ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò.
Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto.
Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono.
Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio!
Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità.
E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero.
Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli? ».

Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?
Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.»
Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro e cercavano di catturarlo.
Ma avevano paura della folla che lo considerava un profeta.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-03-22


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Ortodosso (Cattolico greco):

Guerra contro Giuda

7.1 Ai giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Uzzia, re di Giuda, Resin, re di Siria, e Peca, figlio di Remalia, re d’Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra; ma non riuscirono a espugnarla.

Fu riferita alla casa di Davide questa notizia: «La Siria si è confederata con Efraim». Il cuore di Acaz e il cuore del suo popolo furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento.

Allora il Signore disse a Isaia: «Va’ incontro ad Acaz, tu con Sear-Iasub[a], tuo figlio, verso l’estremità dell’acquedotto della vasca superiore, sulla strada del campo del lavandaio e digli:

“Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e non ti si avvilisca il cuore a causa di questi due avanzi di tizzoni fumanti, a causa dell’ira furente di Resin e della Siria, e del figlio di Remalia.

Siccome la Siria, Efraim e il figlio di Remalia meditano del male a tuo danno, essi dicono:

‘Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo, apriamo una breccia e proclamiamo re in mezzo a esso il figlio di Tabbeel’”.

Così dice il Signore, Dio: “Questo non avrà effetto; non succederà!

Poiché Damasco è la capitale della Siria e Resin è il capo di Damasco, in sessantacinque anni Efraim sarà fiaccato al punto che non sarà più popolo.

Samaria è la capitale di Efraim e il figlio di Remalia è il capo di Samaria. Se voi non avete fede, certo, non potrete sussistere”.

Annuncio della nascita di Emmanuele

10 Il Signore parlò di nuovo ad Acaz e gli disse: 11 «Chiedi un segno al Signore, al tuo Dio! Chiedilo giù nei luoghi sottoterra o nei luoghi eccelsi!» 12 Acaz rispose: «Non chiederò nulla; non tenterò il Signore». 13 Isaia disse: «Ora ascoltate, o casa di Davide! È forse poca cosa per voi lo stancare gli uomini, che volete stancare anche il mio Dio?

14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane[b] concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà[c] Emmanuele[d].

15 Egli mangerà panna e miele finché sappia rigettare il male e scegliere il bene.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+7:1-15&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS  

“… 28 Lamec visse centottantadue anni e generò un figlio, 29 che chiamò Noè[a], dicendo: «Questo ci consolerà della nostra opera e della fatica delle nostre mani a causa del suolo che il Signore ha maledetto». 30 Lamec, dopo aver generato Noè, visse cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie. 31 Tutto il tempo che Lamec visse fu di settecentosettantasette anni; poi morì.32 Noè, all’età di cinquecento anni, generò Sem, Cam e Iafet.

Corruzione del genere umano

Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e furono loro nate delle figlie, avvenne che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte. Il Signore disse: «Lo Spirito mio non contenderà[b] per sempre con l’uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni».

In quel tempo c’erano sulla terra i giganti, e ci furono anche in seguito, quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini, ed ebbero da loro dei figli. Questi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi.

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo. Il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo. E il Signore disse: «Io sterminerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato: dall’uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti».

Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+5-6&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

L’adulterio

20 Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre e non trascurare gli insegnamenti di tua madre;

21 tienili sempre legati al cuore e attaccàti al collo.

22 Quando camminerai, ti guideranno; quando dormirai, veglieranno su di te, e al tuo risveglio ti parleranno.

23 Il precetto è infatti una lampada, l’insegnamento una luce, le correzioni e la disciplina sono la via della vita,

24 per guardarti dalla donna malvagia, dalle parole seducenti della straniera.

25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza, non ti lasciar prendere dalle sue palpebre;

26 poiché per una donna corrotta uno si riduce a un pezzo di pane, e la donna adultera sta in agguato contro una vita preziosa.

27 Uno si metterà forse del fuoco in petto senza che i suoi abiti si brucino?

28 Camminerà forse sui carboni accesi senza scottarsi i piedi?

29 Così è di chi va dalla moglie del prossimo; chi la tocca non rimarrà impunito.

30 Non si disprezza il ladro che ruba per saziarsi quando ha fame;

31 se viene sorpreso, restituirà anche il settuplo, darà tutti i beni della sua casa.

32 Ma chi commette un adulterio è privo di senno; chi fa questo vuol rovinare se stesso.

33 Troverà ferite e disonore, la sua vergogna non sarà mai cancellata,

34 perché la gelosia rende furioso il marito, il quale sarà senza pietà nel giorno della vendetta.

35 Non avrà riguardo a riscatto di nessun tipo, e anche se tu moltiplichi i regali non sarà soddisfatto.

Le seduzioni della prostituta

7.1 Figlio mio, custodisci le mie parole, fa’ tesoro dei miei precetti.

Osserva i miei precetti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi. …”


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Eerie footage shows a ‘spirit’ leaving a woman’s body in CHINESE hospital

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Sarà solo quando la Santa Eucaristia verrà completamente abolita che l’anticristo entrerà nella Mia Chiesa

il libro della verità:
Sabato, 15 marzo 2014, alle ore 20:10

Mia amatissima figlia, mentre nella Mia Chiesa si diffonde l’apostasia che è la prova più grande di tutte, essa sarà posta di fronte a tutti coloro che Mi servono dal suo interno. Le crisi all’interno della Mia Chiesa sulla Terra comporteranno il fatto che molti sacerdoti soffriranno a causa di un terribile dilemma. La fede di molti di loro sarà già stata scossa e dovranno scegliere, se desiderano accettare una nuova dottrina surrogata che sostituirà la Parola, oppure rimanere leali alla Vera Fede. Perfino i più devoti tra di loro saranno sopraffatti dalle pressanti voci degli impostori e cominceranno a mettere in discussione l’importanza dei Miei Insegnamenti nel mondo d’oggi, dove si dichiarerà che il peccato non ha più alcuna rilevanza.

Si sta preparando il terreno perché i semi vengano sparsi ed il figlio di Satana sia presto pronto ad abbracciare la nuova falsa chiesa. La Mia Chiesa subirà un periodo di terribile oscurità ed ogni anima che Mi rimarrà leale dovrà sopportare la Mia Crocifissione. I Miei nemici faranno dichiarazioni indiscriminate e radicali, pretendendo che tutto ciò che è un’offesa al Mio Santo Nome, sia dichiarato accettabile agli occhi della Mia Chiesa. Pochissimi membri del clero combatteranno contro la profanazione causata dal peccato di codardia, ma sappiate quanto segue. Se essi prenderanno parte a dei falsi sacrifici, a dei falsi sacramenti e a dei falsi insegnamenti, che poi cercheranno d’imporre ai Miei leali seguaci, Io dichiarerò che loro non sono più degni di stare di fronte a Me.

Gran parte dei danni che saranno inflitti alla gente comune, verranno per mano di coloro che sono entrati nella Mia Chiesa con metodi ingannevoli. Quando essi vi diranno che il Mio Corpo rappresenta qualcosa di diverso dal Mio Corpo fisico, sappiate allora che la santa comunione, che riceverete, non verrà più da Me. Non dovete mai permettere loro di cambiare il significato della Santa Eucaristia. Sarà solo quando la Santa Eucaristia verrà completamente abolita che l’anticristo entrerà nella Mia Chiesa e ne assumerà il controllo. Quello sarà il giorno in cui verrete a sapere che il mondo della politica si fonderà con le chiese Cristiane ovunque nel mondo e che Io non sarò più Presente al loro interno. La Mia Chiesa, tuttavia, non potrà mai morire e così sarà il Mio Rimanente a mantenere la Mia Luce splendente e la Mia Presenza viva; molti dovranno cercare sia le Chiese nascoste, sia quei Miei servitori consacrati che, per Grazia di Dio, riusciranno a mantenere intatta la Mia Chiesa.

Non date mai per scontato che il figlio di Satana, l’anticristo, compaia aggressivo oppure come un malvagio dittatore, perché non sarà quello il suo stile. Egli invece avrà molti amici. Sarà amato da molti governi, così come dai nemici all’interno della Mia Chiesa, che applaudiranno apertamente ogni sua mossa, fino a quando non gli sarà conferita una posizione onorifica all’interno della Mia Chiesa. I cardinali, i vescovi e gli altri membri della Mia Chiesa parleranno costantemente di lui e lo loderanno nelle loro omelie. Il suo potere di seduzione sarà così grande che diverrà ipnotico. Egli, attraverso il potere soprannaturale di Satana, attirerà tutti coloro che prendono delle decisioni all’interno della Mia Chiesa, finché essi, con il tempo, si piegheranno davanti a lui come se si trattasse di Me.

Sarà attraverso i membri ambiziosi del clero, che hanno perso la loro fede, ma che, nonostante ciò, continuano ad essere benedetti con il Dono degli Ordini Sacri, che l’anticristo otterrà altro potere. Egli attingerà da questi Miei poveri traditori fuorviati, l’ultima fetta di potere all’interno della Mia Chiesa, fino a quando non sarà pronto ad entrarvi quale suo nuovo leader. Durante tutto questo periodo di oscurità, i Miei nemici, con modi rassicuranti ed avvincenti, daranno prova di una straordinaria capacità nel presentare le menzogne come Verità. Solo coloro che continueranno a pregare per ottenere la protezione, e che denunceranno Satana con tutti i mezzi che sono stati loro insegnati, saranno in grado di sfuggire dalle grinfie dell’anticristo.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Libro di Ezechiele 18,21-28.

Così dice il Signore Dio:
«Se il malvagio si ritrae da tutti i peccati che ha commessi e osserva tutti i miei decreti e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà.
Nessuna delle colpe commesse sarà ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticata.
Forse che io ho piacere della morte del malvagio – dice il Signore Dio – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette l’iniquità e agisce secondo tutti gli abomini che l’empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.
Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore. Ascolta dunque, popolo d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia per commettere l’iniquità e a causa di questa
muore, egli muore appunto per l’iniquità che ha commessa.
E se l’ingiusto desiste dall’ingiustizia che ha commessa e agisce con giustizia e rettitudine, egli fa vivere se stesso.
Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà ».

Salmi 130(129),1-2.3-4ab.4c-6.7-8.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi potrà
sussistere?
Ma presso di te è il perdono:
perciò avremò il tuo timore

e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore,
l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore

più che le sentinelle l’aurora.
Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia
e grande presso di lui la redenzione.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,20-26.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo! »”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-03-15

 
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Ortodosso (Cattolico greco):

Giudizio contro gli abitanti di Gerusalemme

3.1 Ecco, il Signore, Dio degli eserciti, sta per togliere a Gerusalemme e a Giuda ogni risorsa e ogni appoggio, ogni risorsa di pane e ogni risorsa d’acqua,

il prode e il guerriero, il giudice e il profeta, l’indovino e l’anziano,

il capo di cinquantina e il notabile, il consigliere, l’artefice esperto e l’abile incantatore.

Io darò loro dei ragazzini come prìncipi, e dei bambini domineranno su di essi.

Il popolo sarà oppresso, uomo da uomo, ciascuno dal suo prossimo; il giovane sarà arrogante con il vecchio, l’infame contro colui che è onorato.

Quando uno prenderà il fratello nella sua casa paterna e gli dirà: «Tu hai un mantello, sii nostro capo, prendi in mano queste rovine»,

egli, in quel giorno, alzerà la voce e dirà: «Io non sarò vostro medico, nella mia casa non c’è né pane né mantello; non fatemi capo del popolo!»

Infatti Gerusalemme vacilla e Giuda crolla, perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore, al punto da provocare l’ira del suo sguardo maestoso.

L’aspetto del loro volto testimonia contro di essi, proclamano il loro peccato, come Sodoma; non lo nascondono. Guai a loro, perché procurano a se stessi del male.

10 Ditelo che il giusto avrà del bene, perché egli mangerà il frutto delle sue opere!

11 Guai all’empio! Il male ricadrà sul suo capo, perché gli sarà reso quanto le sue mani hanno fatto.

12 Il mio popolo ha come oppressori dei bambini, e delle donne dominano su di lui. Popolo mio, coloro che ti guidano ti sviano e distruggono il sentiero per cui devi passare!

13 Il Signore si presenta per discutere la causa, e sta in piedi per giudicare i popoli.

14 Il Signore entra in giudizio con gli anziani del suo popolo e con i prìncipi di esso: «Voi siete quelli che hanno devastato la vigna! Le spoglie del povero sono nelle vostre case!

15 Con quale diritto opprimete il mio popolo e pestate la faccia agli indifesi?», dice il Signore, Dio degli eserciti.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+3:1-15&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

20 L’uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l’uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui. 21 Allora Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui e richiuse la carne al posto d’essa. 22 Dio il Signore, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la condusse all’uomo. 23 L’uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna[h] perché è stata tratta dall’uomo[i]». 24 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne[j].

25 L’uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna.

Il peccato di Adamo e la prima promessa

3.1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il Signore aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete”». Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio[k], avendo la conoscenza del bene e del male».

La donna osservò che l’albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l’albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.

Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e si accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture. Poi udirono la voce[l] di Dio il Signore, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il Signore fra gli alberi del giardino.

Dio il Signore chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?» 10 Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto». 11 Dio disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell’albero che ti avevo comandato di non mangiare?» 12 L’uomo rispose: «La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto[m] dell’albero, e io ne ho mangiato». 13 Dio il Signore disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».

14 Allora Dio il Signore disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sarai il maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le bestie selvatiche! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. 15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno». 16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te». 17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto[n] dall’albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno tutti i giorni della tua vita. 18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l’erba dei campi; 19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».

20 L’uomo chiamò sua moglie Eva[o], perché è stata la madre di tutti i viventi.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+2-3&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/03/01
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Tenetevi sempre pronti, ogni giorno, come se l’Avvertimento fosse domani, perché verrà su di voi all’improvviso

il libro della verità:
“V
enerdì, 31 gennaio 2014, alle ore 16:13

 

Mia amatissima figlia, ascoltaMi adesso, perché Io parlo dell’Avvertimento che verrà. Senza il Mio Intervento, la maggior parte del genere umano precipiterebbe nell’abisso della bestia e non vedrebbe mai la Luce di Dio. Senza questo Miracolo, miliardi di anime andrebbero all’Inferno.

Allora Mi preme ricordarvi che dovete prepararvi a questo Evento, perché causerà un tremendo dolore e sofferenza a molti. Sarà come se fossero precipitati nel livello più basso del Purgatorio, che purifica l’anima con un potente calore e crea un terribile senso di rimorso, che provoca dolore nella carne.

Molte anime si rallegreranno. Tuttavia, anche quelle anime che Mi sono vicine proveranno angoscia, quando dovranno affrontare le loro colpe davanti a Me. Proveranno vergogna, anche se verrà rapidamente dimenticata, poiché la Luce della Mia Misericordia le inghiottirà e le riempirà di Grazie. Le anime che non Mi conoscono affatto saranno pietrificate e molti crederanno di essere morti e di essere stati giudicati da Me nell’ultimo Giorno. Anche costoro si rallegreranno quando la Verità sarà loro rivelata. Poi, quelle povere anime disgraziate che godevano delle loro vite peccaminose, soffriranno moltissimo. Alcune crolleranno e giaceranno ai Miei Piedi proteggendo i loro occhi dalla Mia Luce, perché il dolore di stare di fronte a Me sole ed indifese, sarà troppo grande da sopportare per loro. Esse non chiederanno la Mia Misericordia, perché il loro odio nei Miei confronti scorre in profondità.

Infine, le anime che hanno completamente rinunciato a Me offrendo sé stesse in corpo ed anima al maligno, subiranno un tormento più grande, come se avessero strisciato fin nelle profondità dell’Inferno. Molti non saranno in grado di sopportare la Mia Presenza e cadranno morti stecchiti davanti a Me. Altri cercheranno d’invocarMi gridando, ma saranno trascinati lontano da Me dal maligno.

Dopo questo potente Intervento da parte Mia, comunque, miliardi di persone saranno convertite e anche loro si uniranno alla Mia Chiesa Rimanente, a fare penitenza per quelle anime che si sono completamente escluse dalla Mia Misericordia, al fine di aiutarMi a salvarle.

Andrà tutto bene, perché in fondo, Io Sono Tutto Misericordia, Tutto Bontà e Tutto Amore. Quelli che Mi amano riceveranno il Dono del Mio Amore in abbondanza. Il Mio Amore risveglierà in essi l’Immagine della Mia Passione e questo li incoraggerà a fare grandi sacrifici in espiazione dei peccati delle anime perdute che hanno più bisogno della Mia Misericordia.

Tenetevi sempre pronti, ogni giorno, come se l’Avvertimento fosse domani, perché verrà su di voi all’improvviso.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Lettera agli Ebrei 10,19-25.

Avendo dunque, fratelli, piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù,
per questa via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne;
avendo noi un sacerdote grande sopra la casa di Dio,
accostiamoci con cuore sincero nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.
Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso.
Cerchiamo anche di stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone,
senza disertare le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma invece esortandoci a vicenda; tanto più che potete vedere come il giorno si avvicina.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 4,21-25.

Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere?
Non c’è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce.
Se uno ha orecchi per intendere, intenda!».

Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più.
Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-01-31


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Ortodosso (Cattolico greco):
19 Sappiate questo[a], fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira; 20 perché l’ira dell’uomo non compie[b] la giustizia di Dio. 21 Perciò, deposta ogni impurità e residuo di malizia, ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre.22 Ma mettete in pratica[c] la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi. 23 Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; 24 e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com’era. 25 Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato, ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare.

26 Se uno [fra voi] pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e inganna se stesso[d], la sua religione è vana. 27 La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=James+1:19-27&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Il giovane ricco

17 Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» 18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 19 Tu sai i comandamenti: “Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre”[a]». 20 Ed egli [, rispondendo,] gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia gioventù». 21 Gesù, guardatolo, l’amò e gli disse: «Una cosa ti manca! Va’, vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; poi vieni [, prendi la croce] e seguimi». 22 Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente perché aveva molti beni. 23 Gesù, guardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!» 24 I discepoli si stupirono di queste sue parole. E Gesù replicò loro: «Figlioli, quanto è difficile [per quelli che confidano nelle ricchezze] entrare nel regno di Dio! 25 È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 26 Ed essi, sempre più stupiti, dicevano tra di loro: «Chi dunque può essere salvato?» 27 [Ma] Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile a Dio».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Mark+10%3A17-27&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/01/31
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Le persone che vivono nel mondo d’oggi non sono diverse da quelle che sono vissute migliaia di anni fa

il libro della verità:
Sabato, 11 gennaio 2014, alle ore 10:48

 

Mia amatissima figlia, Io voglio che il mondo sappia quanto amo l’uomo, poiché Io amo anche il più abbietto, il più tormentato ed il più indegno. Chiunque pensa che Io anteponga un uomo ad un altro, non Mi conosce. Potrei favorire certe anime, in particolare quelle scelte, ma Io non le amerei né più, né meno che quelle degli afflitti.

Io guardo ogni anima con Amore nel Mio Cuore. Mi stringo a ciascuno di voi, perché siete Miei e di Mio Padre. Sebbene Io possa essere offeso dalle vostre debolezze e sentirMi in collera per i vostri malvagi intenti e desideri, il Mio Amore per voi non muore mai. Tutti i peccatori sono amati da Dio, poco importa quello che essi hanno fatto. Dio ha il Potere definitivo sul destino di ogni anima e questo Potere è Suo.

Io solo ho l’Autorità di giudicare. A nessun uomo tra di voi è stato dato questo diritto. Quando un uomo ritiene un altro colpevole di peccato, egli può punire quella persona solo con un castigo, non con la morte. Nessun uomo, giudice, leader politico o membro della Mia Chiesa sulla Terra, potrà mai condannare un uomo a morte, a causa delle sue colpe, indipendentemente da quanto malvagio egli possa essere. Nessun uomo può condannare un altro all’Inferno, poiché se dichiara che un’anima è dannata, sarà lui, invece, ad essere dannato, a prescindere da quante azioni sante egli possa aver compiuto nel Mio Nome.

Quanto tempo sprecate nel condannarvi reciprocamente, invece di accettare il Regalo che vi fu dato: il Dono di amarvi gli uni agli altri. Amate il Dono che fu dato a tutti voi da Dio e che è vostro perché lo doniate in qualsiasi modo lo vogliate, dato che questa è la Volontà di Mio Padre. Eppure, così tanti di coloro che amano Me, Gesù Cristo, credono che Io approvi una qualsiasi azione che alimenti l’odio di uno verso l’altro. Dovete invece sapere che Io voglio semplicemente che vi amiate gli uni gli altri e che restiate fermi nella Parola di Dio che è contenuta sia nel Vecchio sia nel Nuovo Testamento.

La Parola è eterna, non cambia mai. Le persone che vivono nel mondo d’oggi non sono diverse da quelle che sono vissute migliaia di anni fa. Forse avete più conoscenza e più informazioni, ma non siete superiori a qualunque altra generazione di uomini che vennero prima di voi. L’uomo è mortale. Non cambierà nulla a questo riguardo, fino a quando Io non vi offrirò la Vita Eterna.

Fermatevi a riflettere. Le Mie Istruzioni sono sempre le stesse di quelle che Io ho dato all’umanità durante il Mio Tempo sulla Terra. L’unica differenza è che ora, a causa dei progressi della scienza, molte persone credono di essere più grandi di Dio. Molti credono talmente nella loro immortalità che hanno deciso di non accettare il fatto di essere stati creati da Dio. Parecchi pensano di avere il potere di riscrivere le Sue Leggi.

Tanti hanno deciso di erigere una nuova Torre di Babele e quando lo faranno, essa crollerà per un solo colpo della Mano di Mio Padre. Allora l’uomo si renderà conto che la vita può esistere solo con Dio e per Dio, secondo la Sua Volontà. Non c’è vita senza Dio.

Il vostro Gesù”

 
 
 
 
extra ecclesiam nulla salus

https://hu.wikipedia.org/wiki/Extra_Ecclesiam_nulla_salus

“…  Vi radunerete in ogni parte del mondo e, anche se vi unirete al Mio Esercito Rimanente parlando in lingue diverse, vi riunirete come un sol uomo in Me.”
“…   Il Mio Nuovo Paradiso avrà una sola religione, la Nuova Gerusalemme, nella quale Io sarò adorato, tutti i giorni. Tutti saranno in comunione con la Santa Volontà del Padre Mio. Ci saranno dodici nazioni, ma una sola lingua, perché Io non permetterò delle divisioni.”
“…  Egli, l’anticristo, parlerà molte lingue, ma non una parola in Latino uscirà dalle sue labbra.”
 
 
 
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Cattolico romano:

Prima lettera di san Giovanni apostolo 5,5-13.

E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio?
Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità.
Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza:
lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi.
Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore; e la testimonianza di Dio è quella che ha dato al suo Figlio.
Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha reso a suo Figlio.
E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la
vita eterna e questa vita è nel suo Figlio.
Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.
Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la
vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.

Salmi 147,12-13.14-15.19-20.

Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
 

Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.
 

Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri i suoi precetti.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 5,12-16.

Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò ai piedi pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi sanarmi».
Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii risanato!». E subito la lebbra scomparve da lui.
Gli ingiunse di non dirlo a nessuno: «Và, mostrati al sacerdote e fà l’offerta per la tua purificazione, come ha ordinato Mosè, perché serva di testimonianza per essi».
La sua fama si diffondeva ancor più; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità.
Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-01-11

Tutti i figli di Dio fanno parte della Sua straordinaria famiglia

il libro della verità:
Sabato, 28 dicembre 2013, alle ore 23:36

 

Mia amatissima figlia, molti di coloro che credono in Dio, hanno solo una vaga idea di Chi Egli sia e del perché abbia creato il mondo.

Mio Padre è Amore. Tutti coloro che Lo circondano Lo amano, proprio come voi potreste immaginare l’amore verso un padre molto amato. Stare con Lui è la sensazione più naturale e tutti, in Cielo, sono in completa unione con Lui. Essi si sentono apprezzati e molto amati, e questo dona loro un totale senso di appartenenza. Quando tutti coloro che sono favoriti nel Regno del Padre Mio, si uniscono a Lui, sperimentano un’estasi tale che non si può conoscere sulla Terra. Se voi che seguite Me, Gesù Cristo, vi unirete a Me per conoscere il Padre Mio, anche voi sperimenterete questo senso di appartenenza.

Tutti i figli di Dio fanno parte della Sua straordinaria famiglia ed ognuno è amato da Lui con una passione durevole. Quelli che vengono benedetti attraverso le Grazie del Cielo e che si sentono vicini a Mio Padre, devono sapere che, da un lato proveranno un sentimento di timore reverenziale, quando in cuor loro parleranno con Lui, ma dall’altro, si sentiranno amati e con un incomprensibile istinto, capiranno di essere i Suoi figli. Questo vale per tutti i figli di Dio, a prescindere dall’età. Poiché nel Regno di Dio l’età non esiste. Tutte le anime sono innalzate secondo la loro condizione ed il modo in cui hanno soddisfatto la Volontà del Padre Mio.

Oh, quanto è stato dimenticato Mio Padre e quanto viene frainteso! Egli non è terrificante, per di più la Sua Giustizia è Definita (/ha un Fine * editor). Egli è amorevole ed imparziale e farà tutto il possibile per rinnovare il mondo, affinché sia preparato adeguatamente per ricevere Me, il Suo Figlio diletto.

Non dovete mai pensare di non potervi rivolgere al Padre Mio, poiché Egli è il vostro Padre, l’Onnipotente, il Quale diede il Comando che la vita avesse inizio ed il Quale dà il Comando che la vita venga tolta. Obbedite ai Comandamenti del Padre Mio. Accettate con gratitudine il Dono della Mia nascita, morte e risurrezione e la Vita Eterna sarà vostra.

Il vostro Gesù”

 
 

Giuseppe ritorna dall’Egitto e si stabilisce a Nazaret

19 Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, in Egitto, e gli disse: 20 «Àlzati, prendi il bambino e sua madre, e va’ nel paese d’Israele; perché sono morti coloro che cercavano di uccidere il bambino[d]». 21 Egli, alzatosi, prese il bambino e sua madre, e rientrò nel paese d’Israele. 22 Ma, udito che in Giudea regnava Archelao[e] al posto di Erode, suo padre, ebbe paura di andare là; e, avvertito in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23 e venne ad abitare in una città detta Nazaret, affinché si adempisse quello che era stato detto dai profeti, che egli sarebbe stato chiamato Nazareno.

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https://oca.org/readings/daily/2018/12/26
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Cattolico romano:

Prima lettera di san Giovanni apostolo 1,1-4.

Carissimi, ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita
(poiché la vita si è fatta visibile, noi l’abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il
Padre e si è resa visibile a noi),
quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in
comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo.
Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta.

Salmi 97(96),1-2.5-6.11-12.

Il Signore regna, esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sono la base del suo trono.
 

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.
 

Una luce si è levata per il giusto,
gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore,
rendete grazie al suo santo nome.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,2-8.

Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra,
e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2018-12-27


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Ortodosso (Cattolico greco):

Arresto di Stefano

Ora Stefano, pieno di grazia e di potenza[a], faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. Ma alcuni della sinagoga detta «dei Liberti»[b], dei Cirenei, degli Alessandrini, di quelli di Cilicia e d’Asia si misero a discutere con Stefano; 10 e non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. 11 Allora istigarono degli uomini che dissero: «Noi lo abbiamo udito mentre pronunciava parole di bestemmia contro Mosè e contro Dio». 12 Essi misero in agitazione il popolo, gli anziani, gli scribi (dell’legge * editor); e, venutigli addosso, lo afferrarono e lo condussero al sinedrio;  13 e presentarono dei falsi testimoni, che dicevano: «Quest’uomo non cessa di proferire parole [di bestemmia] contro {questo} luogo santo e contro la legge. 14 Infatti lo abbiamo udito affermare che quel Nazareno, Gesù, distruggerà questo luogo e cambierà gli usi che Mosè ci ha tramandati».

15 E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissati gli occhi su di lui, videro il suo viso simile a quello di un angelo.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+6%3A8-15&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Discorso di Stefano

Il sommo sacerdote disse: «Le cose stanno proprio così?»

Egli rispose: «Fratelli e padri[a], ascoltate. Il Dio della gloria apparve ad Abraamo, nostro padre, mentre egli era in Mesopotamia, prima che si stabilisse in Caran, e gli disse: “Esci dal tuo paese e dal tuo parentado, e va’ nel paese che io ti mostrerò”[b]. Allora egli lasciò il paese dei Caldei e andò ad abitare in Caran; e di là, dopo che suo padre morì, Dio lo fece venire in questo paese che ora voi abitate. In esso però non gli diede in proprietà neppure un palmo di terra[c], ma gli promise di darla in possesso a lui e alla sua discendenza dopo di lui, quando egli non aveva ancora nessun figlio.

….

47 Fu invece Salomone che gli costruì una casa. 48 L’Altissimo però non abita in edifici[s] fatti da mano d’uomo, come dice il profeta:

49 “Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi costruirete”, dice il Signore, “o quale sarà il luogo del mio riposo?
50  Non ha la mia mano creato tutte queste cose?”[t]

51 «Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d’orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi. 52 Quale dei profeti non perseguitarono i vostri padri? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti i traditori e gli uccisori; 53 voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli e non l’avete osservata».

Stefano, primo martire della fede

54 Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. 55 Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio, 56 e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo in piedi alla destra di Dio». 57 Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; 58 e, cacciatolo fuori dalla città, cominciarono a lapidarlo. I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. 59 E continuarono a lapidare Stefano mentre pregava[u] e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». 60 Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». E detto questo si addormentò. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+7%3A1-66&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/12/27
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Una grande felicità avverrà in ogni luogo. Durerà cento giorni

il libro della verità:
Venerdì, 30 agosto 2013, alle ore 20:24

Mia amatissima figlia, assicurati che ogni nazione oda le Mie Profezie, in modo che possa prepararsi per la meravigliosa e rinnovata Terra: il Nuovo Paradiso. Ogni figlio di Dio ha diritto alla sua eredità e così tutti, proprio come se si dovessero preparare per un grande matrimonio, devono cominciare ad organizzarsi per questo Grande Giorno.Io faccio appello agli Ebrei, ai Musulmani e ai Cristiani, così come a qualunque altro credo, affinché ora Mi ascoltino. Nessuno di voi resterà immune dalla malvagità dell’anticristo. Ma se vi preparate adesso, diverrete immuni alla sofferenza che egli infliggerà al mondo, accettando il Sigillo del Dio Vivente e conservandolo nelle vostre case.

Quando la Parola di Dio, la Parola conforme a Verità, vi viene resa nota, dovete fermarvi ed ascoltare, perché essa vi condurrà alle Porte del Nuovo Cielo e della Nuova Terra. Questo Nuovo Paradiso vi sta aspettando e diventerà la dimora di miliardi di anime, comprese quelle che attendono nello stato del Purgatorio e nel Paradiso. Io unirò tutti coloro i cui cuori sono aperti al Comando di Dio, i quali sentiranno l’Amore della Mia Misericordia.

Vi prego di non aver timore di tale Giorno, poiché vi porterà grande felicità, pace e gioia. Il Mio Regno vi stupirà per la sua sorprendente bellezza. Molti di voi hanno paura dei Miei Messaggi, perché credono che la Seconda Venuta significhi la morte: la fine. Ma questo è un presupposto errato.

Quelli di voi che vengono a Me spontaneamente, senza alcuna condizione, con umiltà e amore, non sperimenteranno il dolore della morte fisica. Invece, in un batter d’ occhio, si ritroveranno nel loro nuovo ambiente. Questo li impressionerà in un primo momento e si guarderanno velocemente intorno per ritrovare i propri cari. Io salverò così tante anime che vi troverete con le vostre famiglie, comprese quelle che voi amate, le quali sono già con Me in Cielo e quele che libererò dai fuochi del Purgatorio.

Una grande felicità avverrà in ogni luogo. Durerà cento giorni. Il Mio Nuovo Paradiso avrà una sola religione, la Nuova Gerusalemme, nella quale Io sarò adorato, tutti i giorni. Tutti saranno in comunione con la Santa Volontà del Padre Mio. Ci saranno dodici nazioni, ma una sola lingua, perché Io non permetterò delle divisioni.

Nominerò dei capi e in nessuna nazione ci sarà mancanza di cibo, d’acqua, di case o di vita. Non ci sarà la morte, perché Io darò la Vita Eterna a tutti quelli che vi entreranno. Tutte le nazioni opereranno insieme per diffondere la Parola di Dio e la felicità, che è impossibile raggiungere oggi sulla Terra; sarà uno dei più grandi Doni che Io vi offrirò. Sarete molto amati e voi Mi amerete, proprio come vi amo Io.

Molti di voi incontreranno le generazioni della loro famiglia, andando indietro di secoli. Le generazioni continueranno e così vedrete i vostri figli e le vostre figlie sposarsi e generare dei perfetti figli di Dio; ciascuno benedetto con delle grandi Grazie. Sarà nominato un Capo della Mia Chiesa ed il suo nome è Pietro, poiché Io promisi che egli avrebbe formato la Mia Chiesa sulla Terra. E così, nel Nuovo Paradiso egli presiederà la Mia Chiesa.

Oh, se solo Io potessi mostrarvi ciò che vi attende, piangereste lacrime di gioia e lottereste con tutte le vostre forze per raggiungerne le Porte. Quindi, per favore, voi tutti, ignorate i tentativi fatti per impedire la vostra ricerca della Vita Eterna. Ignorate quelli che vi dicono che Io non Esisto. Non date credito a coloro che utilizzano la Mia Santa Parola per convincervi che Io non vi parlo al presente, attraverso questi Messaggi.

Dovete combattere affinché a tutti voi venga assegnata questa gloriosa eredità, perché nessun uomo ha il diritto di negare ad altri questa grande eredità, che appartiene ad ognuno, a prescindere da quanto ottenebrata possa essere la sua anima. Io vi sto porgendo gli strumenti perché Mi portiate delle anime, dovunque, in modo che tutti insieme possiamo distruggere l’opera di Satana e avanzare rapidamente verso il Nuovo Mondo.

La Mia pace sia con voi.Il vostro Gesù”

 
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Cattolico romano:
30 Agosto

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 1,1-9.

Paolo, chiamato ad essere apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Sòstene,
alla Chiesa di Dio che è in Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro:
grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
Ringrazio continuamente il mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù,
perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della scienza.
La testimonianza di Cristo si è infatti stabilita tra voi così saldamente,
che nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo:
fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!

      

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 24,42-51.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.
Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà. »
Qual è dunque il
servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l’incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto?
Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così!

In verità vi dico: gli affiderà l’amministrazione di tutti i suoi beni.
Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire,
e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi,
arriverà il padrone quando il servo non se l’aspetta e nell’ora che non sa,
lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.”


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Ortodosso (Cattolico greco):

Indirizzo e saluti

Paolo, apostolo non da parte di uomini né per mezzo di un uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti, e tutti i fratelli che sono con me, alle chiese della Galazia; grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo[a], che ha dato se stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre, al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Rifiuto di un altro vangelo

Mi meraviglio che così presto voi passiate da colui che vi ha chiamati mediante la grazia {di Cristo} a un altro vangelo; ché poi non c’è un altro vangelo, però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.

Ma anche se noi o un angelo dal cielo {vi} annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema. Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.

10 Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo.

Origine divina del vangelo di Paolo

….

18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa[d] e stetti da lui quindici giorni; 19 e non vidi nessun altro degli apostoli, ma solo Giacomo, il fratello del Signore. 20 Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento.

21 Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia; 22 ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di Giudea, che sono in Cristo; 23 esse sentivano soltanto dire: «Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede che nel passato cercava di distruggere». 24 E per causa mia glorificavano Dio.”

Paolo a Gerusalemme

2.1 Poi, trascorsi quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo con me anche Tito. Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il vangelo che annuncio fra gli stranieri; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i più stimati, per il timore di correre o di aver corso invano. Ma neppure Tito, che era con me, ed era greco, fu costretto a farsi circoncidere. Anzi, proprio a causa di intrusi, falsi fratelli, infiltratisi di nascosto tra di noi per spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, con l’intenzione di renderci schiavi, noi non abbiamo ceduto alle imposizioni di costoro neppure per un momento, affinché la verità del vangelo rimanesse salda tra di voi.”

Gesù guarisce l’indemoniato di Gerasa

Giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Geraseni[a]. Appena Gesù fu smontato dalla barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale aveva nei sepolcri[b] la sua dimora; nessuno poteva più[c] tenerlo legato neppure con una catena. Poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene erano state da lui rotte e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo. Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percuotendosi con delle pietre. Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti e a gran voce disse: «Che c’è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi». Gesù, infatti, gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest’uomo!» Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Ed egli gli disse[d]: «Il mio nome è Legione, perché siamo molti». 10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. 11 C’era là un grande branco di porci che pascolava sul monte[e]. 12 [Tutti i demòni] lo pregarono dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi». 13 Egli lo permise loro[f]. Gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci, e il branco si gettò giù a precipizio nel mare. Erano circa duemila e affogarono nel mare. 14 E quelli che li custodivano[g] fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna; la gente andò a vedere[h] ciò che era avvenuto. 15 Vennero da Gesù e videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che aveva avuto la legione; e s’impaurirono. 16 Quelli che avevano visto raccontarono loro ciò che era avvenuto all’indemoniato e il fatto dei porci. 17 Ed essi cominciarono a pregare Gesù che se ne andasse via dai loro confini.

18 Com’egli saliva sulla barca, l’uomo che era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. 19 Gesù[i] non glielo permise, ma gli disse: «Va’ a casa tua dai tuoi e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatte, e come ha avuto pietà di te». 20 Ed egli se ne andò e cominciò a proclamare nella Decapoli le grandi cose che Gesù aveva fatte per lui. E tutti si meravigliavano.”

https://oca.org/readings/daily/2018/08/30
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E così di seguito, fino a che milioni di altre anime non diventano schiave di Satana.”

La Madre della Salvezza: “Dovete tenervi strette le Croci tradizionali perché presto scompariranno”

il libro della verità:
Lunedì, 29 luglio 2013, alle ore 19:05
Figli miei, ricordate sempre che, per il Potere di Dio e tramite la Grazia di mio Figlio, io schiaccerò la bestia e quando tutto sembrerà senza speranza, il Regno del maligno perverrà ad una subitanea fine.Il Velo della mia Protezione ricopre tutti coloro che invocano il mio aiuto, durante questi tempi difficili. Ricordatevi che proprio quando persi mio Figlio, allorché aveva dodici anni di età, io Lo ritrovai nel Tempio. Pregate, figli miei, e andate subito nelle vostre chiese, ad offrire i sacrifici necessari per chiedere la perseveranza durante questa terribile battaglia spirituale per le anime.

Mio Figlio ha sofferto così tanto con la Sua morte sulla Croce, ma questo fu solo uno dei fardelli. La più grande sofferenza che Egli sopporta oggi è per quelli che ha di già perduto. E ora, mentre lo spirito del male si sforza di portare lontano da Lui tutti coloro che Lo amano, il Suo Dolore Gli brucia dentro come una spada, tagliandoLo in due.

Le anime vittime adesso soffriranno il più grande dolore, mentre aumenterà la persecuzione contro i figli di Dio. Per mezzo della Croce di mio Figlio, voi siete stati salvati. Mediante la Sua Croce combatterete il male e la Sua Croce, quando sarà stata benedetta, vi proteggerà. Ciò nonostante, se l’attuale Croce cambia o appare diversa, diventa uno scherno nei confronti della morte di mio Figlio, avvenuta per salvare i peccatori. Dovete tenervi strette le Croci tradizionali perché presto scompariranno.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”

La Madre della Salvezza: “Dovete tenervi strette le Croci tradizionali perché presto scompariranno”

 

Martedì, 30 luglio 2013, alle ore 20:06Mia amatissima figlia, quanto sono dolci le voci di coloro che Mi amano e che Mi consolano in questo momento di grande dolore. Voi, Miei amati seguaci, che non Mi abbandonerete mai, siete come il miele, dolce nella Mia Bocca, che lenisce il Mio Corpo e solleva il Mio Spirito.

Molti seguiranno le falsità, perché avranno paura di stare in piedi per difendere con spirito di ribellione la Parola di Dio. In un primo momento, essi si sentiranno confusi dai nuovi riti, i nuovi simboli, i nuovi abiti, i nuovi modelli di altari e le nuove croci. In seguito accetteranno tutte queste cose nuove, quali segni dei tempi.

Questo nuovo approccio moderno, cosiddétto unificato, per onorare Dio, sarà poi entusiasticamente abbracciato da quelle povere anime. Ciò nonostante coloro che sono Miei, di tutte le età, rimarranno fedeli alla Mia Parola. Essi sono la spina dorsale della Mia Chiesa sulla Terra e non si spezzeranno mai.

Il Mio desiderio è che voi, Miei leali Cristiani – di tutte le denominazioni – vi riuniate per combattere i dèmoni che sono stati slegati dall’Inferno e che vagano fra di voi. Non scusatevi mai perché Mi amate. Non accettate mai una croce, che non assomigli alla Croce su cui Io Sono stato crocifisso. Nel momento in cui Io scomparirò, o non sarò menzionato, allora saprete che l’infestazione orchestrata dai Miei nemici, si starà diffondendo dappertutto in queste Chiese. Se accetterete i loro rituali e i simboli satanici, esporrete voi stessi al male.

Rimanete fedeli a Me. Mantenete semplici le vostre preghiere quotidiane. Tenete sempre l’Acqua Benedetta e la Mia Croce nelle vostre case. Proteggetevi a vicenda. Restate obbedienti a quei Miei servitori consacrati che rimarranno fieramente leali a Me e che si rifiuteranno di tradirMi. Inoltre passate il resto del vostro tempo a pregare per le anime degli atei, per coloro che credono negli dèi pagani e per coloro che seguiranno ciecamente i nemici della Mia Chiesa nella desolazione.

Rimanete in stretta unione con Me ed invocateMi ogni giorno per ricevere forza. Io sarò al vostro fianco durante queste amare prove che verranno e non abbandonerò mai coloro che Mi cercano.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:
XVII Domenica del Tempo OrdinarioSecondo libro dei Re 4,42-44.
Da Baal-Salisa venne un individuo, che offrì primizie all’uomo di Dio, venti pani d’orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: “Dallo da mangiare alla gente”.
Ma colui che serviva disse: “Come posso mettere questo davanti a cento persone?”. Quegli replicò: “Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: Ne mangeranno e ne avanzerà anche (rimaste * editore)“. 
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del Signore.

Salmi 145(144),10-11.15-16.17-18.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Tu apri la tua mano
e sazi la fame di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 4,1-6.
Fratelli, vi esorto io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto,
con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore,
cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione;
un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.
Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,1-15.
In quel tempo, Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,
e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi.
Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».
Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare.
Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro:
«C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?».
Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero.

E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati (rimaste * editore), perché nulla vada perduto».
Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!».
Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.”


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Ortodosso (Cattolico greco):

Gesù appare ai discepoli; Tommaso non è con loro

19 La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre le porte del luogo in cui si trovavano[a] i discepoli erano chiuse per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20 E detto questo mostrò [loro] le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 21 Allora {Gesù} disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi». 22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».

Gesù appare ai discepoli, tra i quali è Tommaso

24 Ora Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».

26 Otto giorni dopo i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» 27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 28 Tommaso gli rispose: «Signore mio e Dio mio!» 29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto[b], tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»

Lo scopo del Vangelo secondo Giovanni

30 Ora Gesù fece in presenza dei {suoi} discepoli molti altri segni, che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+20%3A19-31&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

9 Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio.

10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra; 11 poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù. 12 Ora, se uno costruisce su questo fondamento[a] con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, 13 l’opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo[b] la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco[c] {stesso} proverà quale sia l’opera di ciascuno. 14 Se l’opera che uno ha costruita sul fondamento[d] rimane, egli ne riceverà ricompensa; 15 se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.

16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Corinthians+3%3A9-17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“…  33 Allora quelli che erano nella barca [vennero e] lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!» …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matthew+14%3A22-34&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/07/29