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Se il terreno è ricco, il fiore sarà sano, ma se è pieno di insetti, allora il fiore non sboccerà.

il libro della verità:

Domenica, 13 luglio 2014, alle ore 16:27

 

Mia amatissima figlia, i figli di Dio possono essere paragonati ai germogli di un fiore. I germogli, grazie al nutrimento del terreno in cui si trovano, prosperano e crescono, ma se il terreno non è fertile, le gemme non possono sbocciare in fiori maturi che sono una delizia per l’occhio di chi guarda.

Se il terreno è ricco, il fiore sarà sano, ma se è pieno di insetti, allora il fiore non sboccerà. Persino il terreno sano, se contaminato con il veleno, non potrà produrre una pianta vitale e sana. A meno che i figli di Dio non ascoltino la Sua Parola, digeriscano la Verità e non obbediscano ai Suoi Comandamenti, saranno vuoti e privi di pace spirituale. Solo permettendo a voi stessi di ascoltare ciò che promette la Parola di Dio, potrete sperare di prosperare e di trovare la pace.

Molte persone, a causa delle bugie che Satana diffonde in tutto il mondo, al fine d’ingannare le anime, si ritrovano smarrite e prive di vita spirituale. Solo accettando Me, Gesù Cristo, in qualità di vostro Salvatore, potrete conseguire la vita. Anche questo però, di per sé, non è sufficiente. Dovete ricordare anche ciò che Io vi ho insegnato. Conoscere ciò che vi ho insegnato, di per sé non serve a niente, a meno che non vi amiate gli uni gli altri, così come vi amo Io. Quando vi alzate in piedi per proclamare orgogliosamente che siete Miei discepoli, allora, a meno che non dimostriate amore per gli altri, e non facciate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi, siete degli ipocriti.

Se Mi conoscete, amerete gli altri, quali che siano i loro peccati di cui sono colpevoli. Voi non potrete mai giudicare gli altri nel Mio Nome, giacché non ne avete il diritto.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Libro del Deuteronomio 30,10-14.

Mosè parlo al popolo dicendo: “Obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge; ti convertitirai al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te.
Non è nel cielo, perché tu dica: Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire?
Non è di là dal mare, perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire?
Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica.”

Salmi 69(68),14.17.30-31.33-34.36.37.

Ma io innalzo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza;
per la grandezza della tua bontà, rispondimi,
per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.

Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.
Io sono infelice e sofferente;
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.

Loderò il nome di Dio con il canto,
lo esalterò con azioni di grazie,
Vedano gli umili e si rallegrino;
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
poiché il Signore ascolta i poveri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne avranno il possesso.
La stirpe dei suoi servi ne sarà erede,
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi 1,15-20.

Christo Gèsu è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura;
poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui.
Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose.
Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza
e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,25-37.

In quel tempo, un dottore della legge si alzò per metter alla prova Gesù: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».
Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».
E Gesù: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».
Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte.
Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.
Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».
Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ lo stesso».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-07-14

 
 
 
“15 luglio 2014 –
……

Il Mio tempo è vicino e non c’è più niente che Io possa fare per prepararvi. Il Mio Amore rimane tanto Grande quanto Misericordioso, ma dovete anche aiutarvi da voi stessi, perché non è facile diventare degni della Mia Promessa di Salvezza.

Il vostro Gesù”

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Ortodosso:
Ecco, io ho messo davanti a voi il paese; entrate, prendete possesso del paese che il Signore giurò di dare ai vostri padri, Abraamo, Isacco e Giacobbe, e alla loro discendenza dopo di loro”.

«In quel tempo io vi dissi: “Io non posso da solo sostenere il peso di questo popolo. 10 Il Signore vostro Dio vi ha moltiplicati, e oggi siete numerosi come le stelle del cielo. 11 Il Signore, il Dio dei vostri padri, vi aumenti anche mille volte di più e vi benedica come vi ha promesso di fare! 12 Ma come posso io, da solo, portare il vostro carico, il vostro peso e le vostre liti? 13 Prendete nelle vostre tribù degli uomini savi, intelligenti e conosciuti, e io li stabilirò come vostri capi”. 14 Voi mi rispondeste: “È bene che facciamo quello che tu proponi”. 15 Allora presi i capi delle vostre tribù, uomini saggi e conosciuti, e li stabilii sopra di voi come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, capi di decine, e come responsabili nelle vostre tribù. 16 In quel tempo diedi quest’ordine ai vostri giudici: “Ascoltate le cause dei vostri fratelli, e giudicate con giustizia le questioni che uno può avere con il fratello o con lo straniero che abita da lui. 17 Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali; darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene a Dio; e le cause troppo difficili per voi le presenterete a me e io le ascolterò”.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Deuteronomy+1%3A8-17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

 

La risurrezione di Gesù

24.1 Ma il primo giorno della settimana, la mattina prestissimo, esse [e altre donne con loro] si recarono al sepolcro, portando gli aromi che avevano preparati. E trovarono che la pietra era stata rotolata dal sepolcro. Ma quando entrarono non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre se ne stavano perplesse di questo fatto, ecco che apparvero davanti a loro due uomini in vesti risplendenti; tutte impaurite chinarono il viso a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordate come egli vi parlò quand’era ancora in Galilea, dicendo che il Figlio dell’uomo doveva essere dato nelle mani di uomini peccatori ed essere crocifisso, e il terzo giorno risuscitare». Esse si ricordarono delle sue parole.

Tornate dal sepolcro, annunciarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri. 10 Quelle che dissero queste cose agli apostoli erano: Maria Maddalena, Giovanna, Maria, madre di Giacomo, e le altre donne che erano con loro. 11 Quelle parole[a] sembrarono loro un vaneggiare e non gli credettero.

12 Ma Pietro, alzatosi, corse al sepolcro; si chinò a guardare e vide solo le fasce [che giacevano]; poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé per quello che era avvenuto.”



7 Luglio, 1989

Signore?

figlia Mia, ascoltami e scrivi;

Io sono il Gran Pastore del Mio gregge; avevo formato pastori perché custodissero il Mio gregge, ma molti dei Miei compagni si sono rivestiti d’incompetenza, non preoccupandosi degli agnelli sperduti, e non riportando all’ovile quelli che si sono smarriti;

i Miei migliori amici Mi colmano dei più grandi dolori, e le Piaghe più profonde sul Mio Corpo Mi vengono inflitte col vincastro che Io Stesso ho loro dato; questi sono i Miei migliori amici, tuttavia Io sono Ferito tanto da essere irriconoscibile, dalle loro stesse mani, la Mia schiena è continuamente flagellata; tutto il Mio Corpo trema di dolore, le Mie Labbra arse tremano, senza timore essi acclamano la Pace, ma non c’è alcuna pace, perché si sono lasciati attrarre e sedurre dal Razionalismo, dalla Disobbedienza e dalla Vanità; quale dolore Mi danno e quali Piaghe Mi infliggono!

Signore, perché per alcuni è così difficile?

è difficile per loro lasciare lo scettro della Menzogna, una volta che lo detengono; è difficile per loro rinunciare alle loro dottrine e regole umane; è difficile per loro morire alla propria avidità; è difficile per loro accettare l’abito della mortificazione; a costoro Io dico: urlate, pastori, gridate, rotolatevi per terra, voi i signori del gregge, poiché i giorni del vostro massacro sono giunti; come gli arieti più belli voi cadrete uno dopo l’altro;

Io vi avevo offerto la miglior parte di eredità fra i Miei amici, vi avevo elevato al rango degli eletti; la Mia Casa, vi avevo affidato, ma voi non avete seguito i Miei precetti, avete apostatato, voi avete fatto ciò che è male ai Miei occhi; vi ho chiamato, ma non avete voluto ascoltare, Mi avete disobbedito;1

Ah mio Dio, abbi pietà di noi, lava questi pastori dalle loro colpe, purificali dai loro peccati.

Mia piccola sposa, permettimi di condividere con te le Mie pene;

Ti amo Signore, mio Dio,
più che Tenero e Misericordioso,
vivo solo per Te,
il mio sguardo è unicamente su Te
e su nessun altro,
Ti adoro!

ah come le tue parole d’amore placano la Mia Giustizia! ogni goccia d’amore conta, innumerevoli anime possono essere salvate con l’amore; permettiMi di usarti come Mia tavoletta; vengo a te per mostrarti le Mie Piaghe e come un amico ti confido le Mie pene; ti mostro le Ferite del Mio Sacro Cuore;

Sia benedetto nostro Signore.

Mia Vassula, adesso sono nel Tempo della Misericordia, non hai notato come il Mio Spirito di Grazia si è riversato su di voi? è ora che voi vi pentiate, è l’ora per voi di cambiare la vostra vita; pregate senza sosta; pregate con amore; non persistete nella ribellione; poiché la terribile Ora di Giustizia è vicina, e allora siate preparati ad avermi dinanzi come un Giudice;

figlie e figli Miei, molto tempo fa vi ho liberato dalle catene che vi legavano alla morte e con grande Compassione vi ho riportato indietro; vi ho riscattati dal male, vi ho mostrato il Mio Cuore e come sia stato trafitto dai vostri avi, Mi sono sacrificato per liberarvi;

la vostra era Mi sfida costantemente e pertanto, io, per grande pietà, faccio sì che il Mio Spirito di Grazia vi ricordi i Miei precetti; la Mia Misericordia si stende oggi da un capo all’altro della terra, ascoltate la Mia voce, accettate la Mia Misericordia di oggi; vi chiedo solennemente di pregare con il cuore; digiunate, pentitevi, amatevi gli uni gli altri; rinnovatevi completamente in un nuovo raccolto perché possa far vedere la Mia Gloria attraverso la vostra trasfigurazione;”

http://www.tlig.org/it/messages/426

Conoscere ciò che vi ho insegnato, di per sé non serve a niente, a meno che non vi amiate gli uni gli altri, così come vi amo Io

il libro della verità:
Domenica, 13 luglio 2014, alle ore 16:27

 

Mia amatissima figlia, i figli di Dio possono essere paragonati ai germogli di un fiore. I germogli, grazie al nutrimento del terreno in cui si trovano, prosperano e crescono, ma se il terreno non è fertile, le gemme non possono sbocciare in fiori maturi che sono una delizia per l’occhio di chi guarda.

Se il terreno è ricco, il fiore sarà sano, ma se è pieno di insetti, allora il fiore non sboccerà. Persino il terreno sano, se contaminato con il veleno, non potrà produrre una pianta vitale e sana. A meno che i figli di Dio non ascoltino la Sua Parola, digeriscano la Verità e non obbediscano ai Suoi Comandamenti, saranno vuoti e privi di pace spirituale. Solo permettendo a voi stessi di ascoltare ciò che promette la Parola di Dio, potrete sperare di prosperare e di trovare la pace.

Molte persone, a causa delle bugie che Satana diffonde in tutto il mondo, al fine d’ingannare le anime, si ritrovano smarrite e prive di vita spirituale. Solo accettando Me, Gesù Cristo, in qualità di vostro Salvatore, potrete conseguire la vita. Anche questo però, di per sé, non è sufficiente. Dovete ricordare anche ciò che Io vi ho insegnato. Conoscere ciò che vi ho insegnato, di per sé non serve a niente, a meno che non vi amiate gli uni gli altri, così come vi amo Io. Quando vi alzate in piedi per proclamare orgogliosamente che siete Miei discepoli, allora, a meno che non dimostriate amore per gli altri, e non facciate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi, siete degli ipocriti.

Se Mi conoscete, amerete gli altri, quali che siano i loro peccati di cui sono colpevoli. Voi non potrete mai giudicare gli altri nel Mio Nome, giacché non ne avete il diritto.

Il vostro Gesù”

 
 
 
 

19 Aprile, 1998

Signore?

Io Sono; la pace sia con te;

che si sappia questo: le bocche che gridano calunnie contro di te, gridano calunnie contro i Miei doni fatti a te; quel peccato peserà gravemente su di loro, a meno che essi vengano a pentirsi!

ti ripeto ciò che ti ho già detto, ho unito il tuo cuore al Mio per sempre e le Mie promesse restano immutate; ho unito il tuo cuore al Mio in modo tale che sia rassicurato, in modo che non ci sia alcun mezzo per sradicarlo; tu sei, Mia colomba, ben radicata in ciò che dona la vita e la libertà; Mia preziosa bambina, tranquillizza il tuo cuore e non prestare attenzione alla violenza delle calunnie dette contro di te; essi sanno appena che è Me che essi calunniamo e non te, causando impressionanti piaghe sul Mio Corpo; coloro che nella loro ottusità persistono con violenza a calunniare la Mia Opera, avranno la loro parte alla fine ….

nel Mio Amore Infinito, Io aumenterò in te e, mentre il Mio Capo riposerà sul tuo cuore, continuerò a mormorare al tuo orecchio il Mio Amore e le Mie parole di salvezza e di liberazione;

allieva, ricordati, non scoraggiarti; guarda attorno a te; Io ho ottenuto frutti dalla Mia Opera Divina, allora, alza il tuo viso verso di Me e sorridi, sorridi e rendiMi felice;

Adesso ho capito che nella nostra unione intima, il nostro Buon Signore sente ogni cosa. Persino quando proviamo tristezza, Egli diventa triste perché noi siamo tristi;

permettiMi ora di riposare nel Mio cielo1 mentre rifletti sulle Mie Parole;”

19 Aprile, 1998

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Cattolico romano:

Libro della Genesi 49,29-33.50,15-26a.

Poi diede loro quest’ordine: “Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo di Efron l’Hittita,
nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nel paese di Cànaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l’Hittita come proprietà sepolcrale.
Là seppellirono Abramo e Sara sua moglie, là seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e là seppellii Lia.
La proprietà del campo e della caverna che si trova in esso proveniva dagli Hittiti.
Quando Giacobbe ebbe finito di dare questo ordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto e spirò e fu riunito ai suoi antenati.
Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: “Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci
renderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?“.
Allora mandarono a dire a Giuseppe: “Tuo padre prima di morire ha dato quest’ordine:
Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e
il loro peccato, perché ti hanno fatto del male! Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!”. Giuseppe pianse quando gli si parlò così.
E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: “Eccoci tuoi schiavi!”.
Ma Giuseppe disse loro: “Non temete. Sono io forse al posto di Dio?
Se voi avevate pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso.
Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini”. Così li consolò e fece loro coraggio.
Ora Giuseppe con la famiglia di suo padre abitò in Egitto; Giuseppe visse centodieci anni.
Così Giuseppe vide i figli di Efraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe.
Poi Giuseppe disse ai fratelli: “Io sto per morire, ma Dio verrà certo a visitarvi e vi farà uscire da questo paese verso il paese ch’egli ha promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe”.
Giuseppe fece giurare ai figli di Israele così: “Dio verrà certo a visitarvi e allora voi porterete via di qui le mie ossa”.
Poi Giuseppe morì all’età di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto.

Salmi 105(104),1-2.3-4.6-7.

Lodate il Signore e invocate il suo nome,
proclamate tra i popoli le sue opere.
Cantate a lui canti di gioia,
meditate tutti i suoi prodigi.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.

Voi stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio,
su tutta la terra i suoi giudizi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,24-33.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone;
è sufficiente per il
discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!
Non li temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati;
non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!

Chi dunque
mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli;
chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-07-13

 

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Ortodosso:
11 Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù [nostro Signore].

12 Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; 13 e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d’iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;

14 infatti il peccato non avrà più potere su di voi, perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.

15 Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? No di certo!

16 Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell’ubbidienza che conduce alla giustizia? 17 Ma sia ringraziato Dio, che eravate schiavi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quella forma d’insegnamento che vi è stata trasmessa;” …

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Romans+6:11-17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Guarigione della suocera di Pietro

14 Poi Gesù, entrato nella casa di Pietro, vide che la suocera di lui era a letto con la febbre; 15 ed egli le toccò la mano e la febbre la lasciò. Ella si alzò e si mise a servirlo[a].

16 Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, 17 affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: «Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre malattie»[b].

Come seguire Gesù

18 Gesù, vedendo una [gran] folla intorno a sé, comandò che si passasse all’altra riva. 19 Allora uno scriba, avvicinatosi, gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai». 20 Gesù gli disse: «Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 21 Un altro dei {suoi} discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 22 Ma Gesù gli disse: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

Gesù calma la tempesta

23 Gesù salì sulla barca e i suoi discepoli lo seguirono.” …

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matthew+8:14-23&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/07/13      —-

Torah (lago Vista):

Il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli, come una rugiada che viene dal Signore, come una pioggia sull’erba, che non aspettano ordine d’uomo e non dipendono dai figli degli uomini.

Il resto di Giacobbe sarà fra le nazioni, in mezzo a molti popoli, come un leone tra gli animali della foresta, come un leoncello fra le greggi di pecore che, quando passa, calpesta e sbrana, e nessuno può liberare.

Si alzi la tua mano sopra i tuoi avversari e tutti i tuoi nemici siano sterminati!

«Quel giorno», dice il Signore, «io sterminerò i tuoi cavalli in mezzo a te e distruggerò i tuoi carri;

10 annienterò le città del tuo paese e abbatterò tutte le tue fortezze.

11 Eliminerò dalla tua mano i sortilegi e tu non avrai più indovini;

12 frantumerò in mezzo a te le tue immagini scolpite e le tue statue, e tu non ti prostrerai più davanti all’opera delle tue mani.

13 Io estirperò in mezzo a te i tuoi idoli di Astarte, distruggerò le tue città

14 e farò vendetta, con ira e furore, delle nazioni che non avranno dato ascolto».

Il Signore muove causa contro il suo popolo

6.1 Ascoltate quindi ciò che dice il Signore: «Àlzati, contendi con le montagne, i colli odano la tua voce!

Ascoltate, o monti, la causa del Signore! Anche voi, salde fondamenta della terra! Poiché il Signore contende con il suo popolo e vuole discutere con Israele.

Popolo mio, che ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Testimonia pure contro di me!

Sono io infatti che ti ho condotto fuori dal paese d’Egitto, ti ho liberato dalla casa di schiavitù, ho mandato davanti a te Mosè, Aaronne e Miriam.

Ricorda dunque, popolo mio, quel che tramava Balac, re di Moab, e che cosa gli rispose Balaam, figlio di Beor, da Sittim a Ghilgal, affinché tu riconosca la giustizia del Signore».

Con che cosa verrò in presenza del Signore e mi inchinerò davanti al Dio eccelso? Verrò in sua presenza con olocausti, con vitelli di un anno?

Gradirà il Signore le migliaia di montoni, le miriadi di fiumi d’olio? Dovrò offrire il mio primogenito per la mia trasgressione, il frutto delle mie viscere per il mio peccato?

O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio? …

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https://www.hebcal.com/sedrot/balak

La Madre della Salvezza: “Per servire fedelmente mio Figlio, dovete prima amarLo e per amare mio Figlio, dovete prima conoscerLo”

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Concupiscenza, ripudio, adulterio

27 «Voi avete udito che fu detto[a]: “Non commettere adulterio”[b]. 28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. 29 Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella geenna. 30 E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada[c] nella geenna tutto il tuo corpo.

31 Fu detto: “Chiunque ripudia sua moglie le dia l’atto di ripudio”[d]. 32 Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera, e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.”

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il libro della verità:
Sabato, 21 giugno 2014, alle ore 15:40Mia cara figlia, ho vissuto la mia vita sulla Terra, per mio Figlio, Gesù Cristo. La mia anima venne creata in Cielo, da mio Padre, l’Iddio Altissimo, e la mia nascita fu un Dono straordinario per l’umanità. Io venni inviata da Dio, con il solo proposito di dare alla luce, nel mondo, il tanto atteso Messia. La nascita di mio Figlio fu Miracolosa e dal momento in cui fece il Suo primo Respiro, il mio unico desiderio fu quello di essere al servizio di ogni Sua necessità.

Io adoravo mio Figlio e Lo accolsi con grande riverenza. Il Suo meraviglioso contegno Divino fu rapidamente evidente, già dopo tre mesi dalla Sua nascita. Il Suo sorriso era radioso, anche se giovane com’era; i Suoi penetranti Occhi blu denotavano una profondità ed una maturità straordinarie. Io sapevo che ero lì per servirLo in ogni maniera, ma Lui mi mostrò un grande Amore, fin dalla più tenera età. Questo Amore non era solamente l’amore che un bambino ha per sua madre, era molto più di questo. Egli mi confortava, mi accarezzava il viso tutte le volte che mi preoccupavo dei pericoli che noi, ed il mio sposo San Giuseppe, avremmo dovuto affrontare.

Dopo l’esodo in Egitto, fu difficile per me rilassarmi e rimasi vigile ad ogni potenziale minaccia o pericolo; tutto ciò mi comportò il dormire poche ore per notte. Ancor prima che mio Figlio si facesse riconoscere, mi furono subito molto chiari i pericoli che avrebbe dovuto affrontare, in futuro. Le Sue Mani, erano sempre tese in favore della gente, con amore e amicizia. Da ragazzo attirava molte persone, sebbene non avessero idea di Chi Egli fosse. Si attirò anche delle critiche ingiustificate, da parte di amici e persone che conosceva. Egli venne intimidito e deriso, ed anch’io fui snobbata da molti. La Presenza di Dio attirava sia i buoni, sia quelli dall’anima oscura, verso la nostra piccola famiglia, fin dal giorno in cui mio Figlio nacque. Il mio amore per Lui fu molto forte, e Lo amai per quello che era, ma lo feci anche come una semplice Madre e quell’amore continua fino ad oggi.

Io ero alquanto protettiva con mio Figlio e quando Lo persi, durante il viaggio di ritorno da Gerusalemme, ero terrorizzata. Percepivo il mio sentimento di perdita, in ogni parte di me e non potei riposare, fintantoché non Lo trovai. Il giorno che Lo ritrovai, mentre parlava e predicava agli anziani nel Tempio, compresi che da quel momento in avanti, avrei dovuto soltanto servirLo ed essere obbediente ad ogni Suo Desiderio.

Per servire fedelmente mio Figlio, dovete prima amarLo e per amare mio Figlio, dovete prima conoscerLo. Conoscere mio Figlio significa studiare la Sua Parola e comprendere ciò che Lui disse ai Suoi discepoli, durante il Suo Tempo sulla Terra. È solamente attraverso la Sua Parola, che potete arrivare a conoscere Gesù Cristo. Se accettate la Sua Santa Parola, allora potete servirLo. Voi non potete servirLo, se non onorate la Sua Parola o non fate tutto ciò che Lui vi ha insegnato. L’obbedienza alla Parola di Dio è essenziale, se volete vivere come dei veri Cristiani. Se predicate la Sua Parola, allora dovete mettere in pratica ciò che mio Figlio predicò: amarvi l’un l’altro, fare agli altri quello che vorreste fosse fatto a voi ed onorare Dio attraverso i Santi Sacramenti, come Lui vi ha insegnato.

Non dovete mai dettare a Dio i vostri desideri, per cambiare la Sua Parola, poiché non avete questo diritto. La sottomissione a mio Figlio può essere raggiunta solamente se rimanete obbedienti ai Suoi Insegnamenti. Andate in pace, per amare e servire il Signore.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”

 

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Cattolico romano:

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 11,18.21b-30.

Fratelli, dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch’io.
Lo dico con vergogna; come siamo stati deboli! Però in quello in cui qualcuno osa vantarsi, lo dico da stolto, oso vantarmi anch’io.
Sono Ebrei? Anch’io! Sono Israeliti? Anch’io! Sono stirpe di Abramo? Anch’io!
Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte.
Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi;
tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde.
Viaggi innumerevoli,
pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli;
fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità.

E oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.
Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
Se è necessario vantarsi, mi vanterò di quanto si riferisce alla mia debolezza.

Salmi 34(33),2-3.4-5.6-7.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.
Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,19-23.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano;
accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano.
Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce;
ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!»”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-06-21

 

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Ortodosso:
14 Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; 15 essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda. 16 Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo.

Responsabilità dei Giudei davanti a Dio

17 Ora, se tu ti chiami Giudeo[a], ti riposi sulla legge, ti vanti in Dio, 18 conosci la sua volontà, e sai distinguere ciò che è meglio[b], essendo istruito dalla legge, 19 e ti persuadi di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre, 20 educatore degli insensati, maestro dei fanciulli, perché hai nella legge la formula della conoscenza e della verità; 21 come mai dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso? Tu che predichi: «Non rubare!» rubi? 22 Tu che dici: «Non commettere adulterio!» commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, ne spogli i templi? 23 Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la legge? 24 Infatti, com’è scritto: «Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra gli stranieri»[c].

25 La circoncisione è utile se tu osservi la legge; ma se tu sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. 26 Se l’incirconciso osserva le prescrizioni della legge, la sua incirconcisione non sarà considerata come circoncisione? 27 Così colui che è per natura incirconciso, se adempie la legge, giudicherà te, che con la lettera e la circoncisione[d] sei un trasgressore della legge. 28 Giudeo infatti non è colui che è tale all’esterno, e la circoncisione non è quella esterna, nella carne; 29 ma Giudeo è colui che lo è interiormente, e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; di un tale Giudeo la lode proviene non dagli uomini, ma da Dio.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Romans+2:14-29&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Istruzioni sul giuramento

33 «Avete anche udito che fu detto agli antichi: “Non giurare il falso[a]; da’ al Signore quello che gli hai promesso con giuramento”. 34 Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. 36 Non giurare neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi far diventare un solo capello bianco o nero. 37 Ma il vostro parlare sia: “Sì, sì; no, no”; poiché il di più viene dal maligno.

Amare i propri nemici

38 «Voi avete udito che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”[b]. 39 Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra; 40 e a chi vuol farti causa e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello. 41 Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due.”

———-8 Giugno, 1988

Gesù?

Io sono; ti farò capire quello che intendevo con l’espressione che ti ho dato qualche giorno fa in uno dei Miei messaggi; quando ho detto che dovete portare i Miei Vecchi Vestiti, quando incontrerai Pietro,1 era per farti capire che il Mio Vangelo non deve essere cambiato, ma deve essere predicato come Io l’ho predicato; ho aggiunto che i Miei Vestiti sono Semplici; con ciò intendevo dire che dovete avvicinare e capire il Vangelo come un bambino, con fede da bambino;

Vassula, oggi molti preti non credono più ai Miei Misteri e così non predicano il Vangelo come deve essere predicato; sono solo interessati ad accontentare la vostra era ed a conformarsi alla vostra cultura; questi preti indossano ‘vestiti nuovi’ diversi dai Miei; essi devono sapere quanto tutto ciò Mi addolora; il Mio Vangelo deve essere predicato senza errori ed i Miei Misteri devono rimanere Misteri;

Ti ringrazio, Signore. Gloria a Dio; amen.”

8 Giugno, 1988

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Esortazioni ai cristiani

20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo, 21 conservatevi nell’amore di Dio, aspettando la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo, a vita eterna. 22 Abbiate pietà di quelli che sono nel dubbio[f]; 23 altri salvateli, strappandoli dal fuoco; e di altri abbiate pietà mista a timore, odiando perfino la veste contaminata dalla carne[g].

24 A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire[h] irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria, 25 al Dio unico, nostro Salvatore per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, siano gloria, maestà, forza e potere prima di tutti i tempi, ora e per tutti i secoli. Amen [i].”

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Non dovete mai adorare alcun altro dio, ma solo il Dio Uno e Trino

il libro della verità:

Sabato, 14 giugno 2014, alle ore 12:40

Mia amatissima figlia, c’è un solo Dio: Dio il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo, tutte Persone distinte in Una sola. Non ci sono tre unità separate, perché Noi siamo Uno: Dio il Padre, Creatore di Tutto; Dio il Figlio che si è manifestato vivendo tra di voi e Dio lo Spirito Santo, offerto all’umanità in qualità di Dono, grazie al quale la Verità riempie i vostri cuori di conoscenza, nuova vita e del Potere del Mio Amore.

Quando venite a Me, voi venite al Padre Mio. Quando lo Spirito Santo vi chiama, Egli viene dal Padre. Tutto ha origine da Dio. Non dovete mai adorare alcun altro dio, ma solo il Dio Uno e Trino. Sappiate però che, per conoscere il Padre, dovete conoscere Dio Figlio, perché senza di Me, Gesù Cristo, voi non potete conoscere il Padre.

Dio ama tutti i Suoi figli, ma i Suoi figli non Lo amano come dovrebbero. Va bene così, perché tramite Me entreranno a far parte del Mio Nuovo Regno sulla Terra. Ci sono, poi, coloro che seguono il maligno e che, consapevolmente, gli fanno dono del loro libero arbitrio. È a quel punto che essi non hanno più il controllo delle loro azioni, perché gli spiriti maligni che sono dentro di loro, se ne servono allo scopo di reclutare altre anime vulnerabili. Tali anime non adorano Dio, mentre invece adorano Satana. Io vi supplico di aiutarMi a salvare queste povere anime sfortunate, perché esse non riescono più a salvare se stesse per via della loro libera scelta. Desidero che, mediante le vostre preghiere, voi supplichiate, chiedendo la liberazione delle anime in schiavitù, in modo che possano ritornare a Me:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 157 – Per le anime in schiavitù)

“O caro Gesù,
libera quelle anime che sono schiave dei falsi dèi e di Satana.

Aiutaci, attraverso le nostre preghiere, a portare loro il sollievo dal dolore della possessione.

Apri le porte della loro prigione e mostra loro la via per il Regno di Dio, prima che vengano prese in ostaggio da Satana nell’abisso dell’Inferno.

Noi Ti supplichiamo, Gesù, di ricoprire queste anime con il Potere dello Spirito Santo, affinché si mettano a cercare la Verità, aiutandole a trovare il coraggio di voltare le spalle alle insidie e alla malvagità del diavolo.

Amen.”

Il problema incontrato dalle anime che adorano i falsi dèi, è quello di esporsi allo spirito del male, il quale ha bisogno anche solo di una minuscola frazione del loro libero arbitrio per riuscire ad infestarle. I falsi dèi conducono le anime in un terribile pericolo. Il pericolo più grande che devono affrontare, è quello di credere che tali pratiche siano normali, salutari al proprio spirito e un mezzo mediante il quale trovare la pace e la tranquillità nella loro vita. Tutto quello che essi troveranno è il dolore e la tristezza.

State attenti al pericolo di seguire le pratiche dell’occulto e della new age, perché non vengono da Me. È solo seguendo Me, Gesù Cristo, che potrete avere la Vita Eterna. L’opposto della vita è la morte. La morte del corpo non significa la fine della vostra esistenza, poiché essa è per l’eternità. La Vita Eterna viene solo attraverso di Me. La morte eterna viene da Satana.

Il vostro Gesù”

 

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Cattolico romano:

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 4,7-15.

Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.
Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati;
perseguitati,
ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,
portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.
Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla
morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.
Di modo che in noi opera la
morte, ma in voi la vita.
Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo,
convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.
Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l’inno di lode alla gloria di Dio.

Salmi 116(115),10-11.15-16.17-18.

Alleluia.
Ho creduto anche quando dicevo:
“Sono troppo infelice”.
Ho detto con sgomento: “Ogni uomo è inganno”. 

Preziosa agli occhi del Signore
è la morte dei suoi fedeli.
Io sono il tuo servo, figlio della tua ancella;
hai spezzato le mie catene.
 

A te offrirò sacrifici di lode
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,27-32.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio;
ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto di ripudio;
ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone
all’adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-06-14

 
 

Martedì, 13 maggio 2014, alle ore 08:50….

Io arriverò all’improvviso al suono delle trombe e al dolce canto del Coro degli Angeli. Immediatamente prima del Mio ritorno, il cielo sarà oscurato per tre giorni. Poi, verrà illuminato da una moltitudine di colori mai visti prima dall’uomo.


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Ortodosso:

Quarto viaggio missionario; Paolo è inviato a Roma

27.1 Quando fu deciso che noi salpassimo per l’Italia, Paolo con altri prigionieri furono consegnati a un centurione, di nome Giulio, della coorte Augusta. Saliti sopra una nave di Adramitto[a], che doveva toccare i porti della costa d’Asia, salpammo, avendo con noi Aristarco, un Macedone di Tessalonica.

Il giorno seguente arrivammo a Sidone; e Giulio, usando benevolenza verso Paolo, gli permise di andare dai suoi amici per ricevere le loro cure. Poi, partiti di là, navigammo al riparo di Cipro, perché i venti erano contrari. E, attraversato il mare di Cilicia e di Panfilia, arrivammo a Mira di Licia. Il centurione, trovata qui una nave alessandrina che faceva vela per l’Italia, ci fece salire su quella.

Navigando per molti giorni lentamente, giungemmo a fatica, per l’impedimento del vento, di fronte a Cnido[b]. Poi veleggiammo sotto Creta, al largo di Salmone[c]; e, costeggiandola con difficoltà, giungemmo a un luogo detto Beiporti, vicino al quale era la città di Lasea.

9 Intanto era trascorso molto tempo e la navigazione si era fatta pericolosa, poiché anche il giorno del digiuno[d] era passato. Paolo allora li ammonì dicendo: 10 «Uomini, vedo che la navigazione si farà pericolosa con grave danno, non solo del carico e della nave, ma anche delle nostre persone». 11 Il centurione però aveva più fiducia nel pilota e nel padrone della nave che non nelle parole di Paolo. 12 E, siccome quel porto[e] non era adatto a svernare, la maggioranza fu del parere di partire di là per cercare di arrivare a Fenice, un porto di Creta esposto a sud-ovest e a nord-ovest[f], e di passarvi l’inverno.

13 Intanto si era alzato un leggero scirocco e, credendo di poter attuare il loro proposito, levarono le ancore e si misero a costeggiare l’isola di Creta più da vicino.

La tempesta

14 Ma poco dopo si scatenò giù dall’isola un vento impetuoso, chiamato Euroaquilone[g]; 15 la nave fu trascinata via e, non potendo resistere al vento, la lasciammo andare ed eravamo portati alla deriva. 16 Passati rapidamente sotto un’isoletta chiamata Clauda[h], a stento potemmo impadronirci della scialuppa. 17 Dopo averla issata a bordo, utilizzavano dei mezzi di rinforzo, cingendo la nave[i] di sotto; e, temendo di finire incagliati nelle Sirti[j], calarono l’àncora[k] galleggiante, e si andava così alla deriva. 18 Siccome eravamo sbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno dopo cominciarono a gettare il carico. 19 Il terzo giorno, con le loro proprie mani, buttarono in mare[l] l’attrezzatura della nave. 20 Già da molti giorni non si vedevanosolestelle, e sopra di noi infuriava una forte tempesta, sicché ogni speranza di scampare era ormai persa.

21 Dopo che furono rimasti per lungo tempo senza mangiare, Paolo si alzò in mezzo a loro e disse: «Uomini, bisognava darmi ascolto e non partire da Creta, per evitare questo pericolo e questa perdita. 22 Ora però vi esorto a stare di buon animo, perché non vi sarà perdita della vita per nessuno di voi ma solo della nave. 23 Poiché un angelo del Dio al quale appartengo, e che io servo, mi è apparso questa notte, 24 dicendo: “Paolo, non temere; bisogna che tu compaia davanti a Cesare, ed ecco, Dio ti ha dato tutti quelli che navigano con te”. 25 Perciò, uomini, state di buon animo, perché ho fede in Dio che avverrà come mi è stato detto. 26 Dovremo però essere gettati sopra un’isola».

27 E la quattordicesima notte da che eravamo portati qua e là per l’Adriatico[m], verso la mezzanotte, i marinai sospettavano di essere vicini a terra; 28 e, calato lo scandaglio, trovarono venti braccia; poi, passati un po’ oltre e scandagliato di nuovo, trovarono quindici braccia. 29 Temendo allora di urtare contro gli scogli, gettarono da poppa quattro ancore, aspettando con ansia che si facesse giorno.

30 Ma siccome i marinai cercavano di fuggire dalla nave, e già stavano calando la scialuppa in mare con il pretesto di voler gettare le ancore da prua, 31 Paolo disse al centurione e ai soldati: «Se costoro non rimangono sulla nave, voi non potete scampare». 32 Allora i soldati tagliarono le funi della scialuppa e la lasciarono cadere.

33 Finché non si fece giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo, dicendo: «Oggi sono quattordici giorni che state aspettando, sempre digiuni, senza prendere nulla. 34 Perciò vi esorto a prendere cibo, perché questo contribuirà alla vostra salvezza; e neppure un capello del vostro capo perirà[n]». 35 Detto questo, prese del pane e rese grazie a Dio in presenza di tutti; poi lo spezzò e cominciò a mangiare. 36 E tutti, incoraggiati, presero anch’essi del cibo. 37 Sulla nave eravamo duecentosettantasei persone in tutto. 38 E, dopo essersi saziati, alleggerirono la nave, gettando il frumento in mare.

Il naufragio

39 Quando fu giorno non riuscivano a riconoscere il paese; ma scorsero un’insenatura con spiaggia e decisero, se possibile, di spingervi la nave. 40 Staccate le ancore, le lasciarono andare in mare; sciolsero al tempo stesso i legami dei timoni e, alzata la vela maestra al vento, si diressero verso la spiaggia. 41 Ma essendo incappati in un luogo che aveva il mare dai due lati, vi fecero arenare la nave; e mentre la prua, incagliata, rimaneva immobile, la poppa si sfasciava per la violenza {delle onde}.

42 Il parere dei soldati era di uccidere i prigionieri perché nessuno fuggisse a nuoto. 43 Ma il centurione, volendo salvare Paolo, li distolse da quel proposito e ordinò che per primi si gettassero in mare quelli che sapevano nuotare, per giungere a terra, 44 e poi gli altri, chi sopra tavole e chi su rottami della nave. E così avvenne che tutti giunsero salvi a terra.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+27:1-44&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

18 Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo. 19 Per loro io santifico me stesso, affinché anch’essi siano santificati nella verità.20 Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono[a] in me per mezzo della loro parola: 21 che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano [uno] in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno, come noi siamo uno; 23 io in loro e tu in me, affinché siano perfetti nell’unità e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li hai amati come hai amato me. 24 Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. 26 E io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l’amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro».”

Az Üzenet (Extra rész) Anton Szandor Levay
https://www.youtube.com/watch?v=U8OPMefLspc&list=PL830CC9A2FA3FEF64&index=6

Quello sarà il Giorno più Grande da quando Dio creò Adamo ed Eva

il libro della verità:
Venerdì, 13 giugno 2014, alle ore 22:20
Mia amatissima figlia, il Mio Tempo è molto vicino e a motivo di ciò, è importante che ogni singola persona al mondo si prepari, come se dovesse essere presa da questa vita da un momento all’altro. Non ignorate la Mia Chiamata, poiché chi trascurerà di prepararsi per il Grande Giorno sarà abbandonato nella più grande angoscia.Nel Giorno della Mia Seconda Venuta, che sarà preceduto dall’Avvertimento, durante il quale Io dimostrerò al mondo Chi Sono, voi dovrete essere pronti. Vengo per tutti voi, per portarvi nello splendido, nuovo e glorioso Paradiso. Io non voglio escludere nessuno. Ognuno di voi è un apprezzato figlio di Dio. Coloro che non sono consapevoli della loro discendenza, capiranno immediatamente che Sono Io, poiché ciò scaturirà dall’innato istinto umano, proprio come un bambino, che quando viene separato dal suo genitore naturale riconoscerà la propria carne ed il proprio sangue, anche se, per riunirsi l’un l’altro, fosse richiesta tutta una vita. Sarà una cosa naturale e, per coloro che hanno un cuore caloroso, il momento finale sarà colmato da un amore esaltante. Non avrete nulla da temere.

Riguardo a coloro tra voi, che scelgono di credere nei falsi dèi e che non riconoscono il Dio Uno e Trino, essi non Mi accetteranno prontamente, perché Mi hanno sempre rifiutato. Io, però, li attirerò a Me e li accoglierò. Il Potere di Dio scenderà su di voi, grazie al Dono dello Spirito Santo, e farete fatica a voltarMi le spalle. Così, la maggior parte di voi, tra tutti coloro che Mi vedranno, compresi quelli che Mi hanno respinto in questa vita, a quel punto si renderanno conto della Verità. Essi Mi permetteranno di attirarli nelle Mie Sacre Braccia.

Solleverò tutti voi, in un attimo, in un batter d’occhio, nel Mio Nuovo Regno. E poi comincerà l’inizio della fine. Quelle anime che idolatravano la bestia e che si sono abbandonate nel corpo, mente e anima a Satana, divenendo i suoi agenti volontari, non avranno alcun luogo ove andare, né nascondersi e saranno lasciati senza alcun aiuto, poiché Satana li avrà abbandonati. Nel frattempo, Satana sarà gettato nell’abisso ed il suo potere a quel punto cesserà completamente. A quelle anime, dico che, anche in quel momento, Io mostrerò loro Misericordia. Esse devono invocarMi dicendo: “Gesù, aiutami. Gesù, perdonami per tutti i miei peccati.” ed Io solleverò anche loro, nel Mio Nuovo Paradiso.

Io salverò ogni anima che Mi invoca un momento prima che i cieli si chiudano, le montagne sprofondino, il mare inondi la Terra e anche i Cieli scompaiano insieme alla vecchia Terra. Sorgerà allora il Mio Nuovo Paradiso, il Nuovo Cielo e la Nuova Terra, così come era stato creato per Adamo ed Eva e tutti si rallegreranno, poiché quello sarà il Giorno più Grande da quando Dio creò Adamo ed Eva. Non perdete mai la speranza e ricordatevi delle Mie Parole dette in questo momento. La Mia Misericordia è talmente Grande che anche coloro che hanno venduto l’anima al diavolo saranno salvati, se lo desiderano, invocandoMi nell’Ultimo Giorno. Anche loro potranno vivere una Vita Eterna di grande gloria, con tutti i figli di Dio. Questo Nuovo Paradiso è la vostra legittima eredità. Non sperperatela per seguire le false e vuote promesse di Satana.

Io vi amo tutti. Tenete sempre il Mio Amore racchiuso nei vostri cuori ed Io vi proteggerò sempre dal male.

Il vostro Gesù”

 
 
Mercoledì, 11 giugno 2014, alle ore 12:25

Lasciate che Io vi ami accettando la Mia Parola e i Doni che ho concesso al mondo attraverso il grandissimo Sacrificio della morte di Mio Figlio sulla Croce. Vi ho dato la vita. Vi ho dato Me Stesso, attraverso la Manifestazione di Mio Figlio. Mi Sono abbassato, in umiltà davanti a voi, per sconfiggere il peccato d’orgoglio. Io vi ho ammaestrato per mezzo dei profeti. Vi ho dato il Dono del libero arbitrio, ma ne avete abusato per soddisfare le vostre passioni ed i vostri desideri. Il Dono del libero arbitrio ha un duplice scopo: darvi la libertà di scegliere, in modo che non veniate a Me per paura, ma per amore, così da sconfiggere il potere del diavolo. È il vostro libero arbitrio che Satana brama più di ogni altra cosa ed userà ogni artificio per convincervi a consegnarlo a lui. Se le anime faranno questo, attraverso il peccato d’orgoglio, le pratiche della new age e dell’occultismo, diventeranno schiave del maligno. Egli, quindi, manifesterà ogni sua singola caratteristica in quelle che gli avranno consegnato il proprio libero arbitrio.
 
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Cattolico romano:

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 3,15-18.4,1.3-6.

Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore;
ma quando ci sarà la conversione al Signore, quel velo sarà tolto.
Il Signore è lo Spirito e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà.
E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la
gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.
Perciò, investiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d’animo;
E se il nostro vangelo rimane velato, lo è per coloro che si perdono,

ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del
glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio.
Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù.
E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della
gloria divina che rifulge sul volto di Cristo.

Salmi 85(84),9ab-10.11-12.13-14.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annunzia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli.
La sua salvezza è vicina a chi lo teme
e la sua
gloria abiterà la nostra terra. 

Misericordia e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo.
 

Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia
e sulla via dei suoi passi la salvezza.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,20-26.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.  
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a
riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo! »”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-06-13

 

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Ortodosso:

Festo espone il caso di Paolo al re Agrippa

13 Dopo diversi giorni il re Agrippa e Berenice[a] arrivarono a Cesarea, per salutare Festo. 14 E poiché si trattennero là per molti giorni, Festo raccontò al re il caso di Paolo, dicendo: «Vi è un uomo che è stato lasciato in carcere da Felice, 15 contro il quale, quando mi recai a Gerusalemme, i capi dei sacerdoti e gli anziani dei Giudei sporsero denuncia, chiedendomi di condannarlo. 16 Risposi loro che non è abitudine dei Romani consegnare un accusato [per farlo morire] prima che abbia avuto gli accusatori di fronte e gli sia stato dato modo di difendersi dall’accusa. 17 Quando dunque furono venuti qua, senza indugio, il giorno seguente, sedetti in tribunale e ordinai che quell’uomo mi fosse condotto davanti. 18 I suoi accusatori si presentarono, ma non gli imputavano nessuna delle cattive azioni che io supponevo[b]. 19 Essi avevano contro di lui certe questioni intorno alla propria religione e intorno a un certo Gesù, morto, che Paolo affermava essere vivo.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+25:13-19&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS  

23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

25 «Vi ho detto queste cose in similitudini; l’ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre. 26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi, 27 poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio. 28 Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e vado al Padre».

29 I suoi discepoli [gli] dissero: «Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi similitudini. 30 Ora sappiamo che sai ogni cosa e non hai bisogno che nessuno ti interroghi; perciò crediamo che sei proceduto da Dio». 31 Gesù rispose loro: «Adesso credete[a]? 32 L’ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. 33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avete[b] tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».”

Senza la Mia Luce c’è soltanto il buio dell’anima. Nessuna pace, nessun amore, nessuna speranza, nessuna vita

Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi. 10 E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati[b], affinché siano uno, come noi. 12 Mentre io ero con loro [nel mondo], io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi[c], e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. 13 Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se stessi la mia gioia. 14 Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+17:1-13&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/06/09
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27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà[i]. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

28 Avete udito che vi ho detto: “Io me ne vado, e torno da voi”; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre[j], perché il Padre [mio] è maggiore di me. 29 Ora ve l’ho detto prima che avvenga, affinché, quando sarà avvenuto, crediate. 30 Io non parlerò più con voi per molto, perché viene il principe del mondo[k]. Egli non può nulla contro di me;[l] 31 ma così avviene affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato. Alzatevi, andiamo via di qui.

La vite e i tralci

15.1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto lo toglie via, e ogni tralcio che dà frutto lo pota affinché ne dia di più. Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me, e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate[m] quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+14-15&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS


26. Ogni santa messa ben ascoltata e con devozione, produce nella nostra anima effetti meravigliosi, abbondanti grazie spirituali e materiali, che noi stessi non conosciamo. Per tal fine non spendere inutilmente il tuo denaro, sacrificalo e vieni su per ascoltare la santa messa.
Il mondo potrebbe stare anche senza sole,
ma non può stare senza la santa messa. …”

 
 
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il libro della verità:
Martedì, 10 giugno 2014, alle ore 12:05

Mia amatissima figlia, la gente potrebbe chiedersi: “Perché è importante che il Sacrificio della Santa Messa sia mantenuto a tutti i costi?” La Messa è il punto focale della Mia Presenza: la Mia Presenza Vera nel mondo. La Mia Presenza porta sia la Vita sia la Luce. Essa porterà la Vita all’anima e la ricolmerà di una Grazia unica. Porterà con sé la Luce, la Mia Luce, che è più potente del sole. Un barlume della Mia Luce è sufficiente per illuminare una stanza nelle tenebre. Finché la Mia Santa Eucaristia verrà tenuta in grande gloria, sugli altari delle Mie Chiese, ci sarà la vita. Senza di essa ci sarà il buio. Quando Io non Sono Presente, non c’è Luce. Senza la Mia Luce c’è soltanto il buio dell’anima. Nessuna pace, nessun amore, nessuna speranza, nessuna vita.

Quali che siano le nuove regole che vi saranno imposte nel Mio Nome ai fini di una moderna evangelizzazione, sappiate che, se la Mia Eucaristia non sarà più venerata, come dovrebbe essere e com’era destinata ad essere, allora non passerà molto tempo prima che Essa scompaia del tutto. Il giorno in cui questo accadrà, l’oscurità scenderà sulla Terra. Voi non la vedrete, ma la percepirete nel cuore freddo degli uomini, poiché da quel momento in poi l’umanità sarà mutata. Una volta che la Mia Presenza diminuirà, si apriranno le porte dell’Inferno e l’anticristo prenderà il Mio Posto nella Mia Chiesa. Sarà colui che non viene da Me a sedere sul trono che è Mio di diritto. E sarà dinnanzi ai suoi piedi che La Mia Chiesa si prostrerà. Questo sarà il più grande tradimento contro di Me, il vostro Gesù, da quando Giuda Mi consegnò ai Miei nemici per essere crocifisso.

La Mia Chiesa sarà la prima ad essere perseguitata e coloro che hanno una fede debole renderanno omaggio alla bestia. Saranno quegli uomini che pretenderanno di rappresentare la Mia Chiesa, a crocifiggerMi ancora una volta. Quando l’impostore dichiarerà di essere Me, inizierà il conto alla rovescia e quindi, con un frastuono assordante dei cieli che si separeranno e con il fragore del tuono, il Mio Ritorno sarà reso manifesto. Il mondo allora capirà la Verità della Mia Promessa di Ritornare per reclamare finalmente il Mio Regno e per portare l’unità alla Mia Chiesa, la Mia Vera Chiesa: coloro che Mi saranno rimasti leali attraverso tutte le prove e le tribolazioni.

Niente può prevalere contro la Mia Chiesa, poiché sotto la Mia Guida e la Mia direzione rimarrà inaccessibile alla bestia ed a tutti gli spergiuri che Mi avranno tradito per il loro personale interesse.

Date subito ascolto alla Mia Promessa. Tutto quanto Io vi ho detto che potrebbe accadere, accadrà. Tutto quello che Io vi ho promesso sarà realizzato. Tutto ciò che è Mio sarà vostro. Tutti voi Mi appartenete. Aggrappatevi a Me, se vi è cara la vita, perché senza la Mia Protezione, cadrete nell’errore e tutto ciò Mi spezzerebbe il Cuore. Non abbandonateMi mai in favore di colui che vi odia. Io non vi lascerò mai, perché vi amo troppo. Io vi attiro verso di Me e, tuttavia, voi vi ritraete da Me. Perché? Di che cosa avete paura? Non sapete che siete Miei e che questo è un vostro naturale diritto di nascita? Contate su di Me, Miei cari seguaci, perché presto vi sentirete perduti e non saprete a chi rivolgervi. Ed Io sarò in attesa, per portarvi il Mio Amore ed offrirvi conforto.

Venite. Non abbiate paura di Me. Io vengo solo con amore per portarvi la Mia Pace.

La Mia Luce vi porta la vista. Il Mio Amore vi porta la speranza. Il Mio Cuore vi porta il conforto. Le Mie Mani vi guariscono. I Miei Occhi vi esaminano. Le Mie Ferite vi attirano. Il Mio Corpo vi nutre. Il Mio Dolore è vostro. Il vostro dolore è Mio. La Mia Misericordia vi salverà. La Mia Parola è la vostra via per il Mio Regno.

Il vostro Gesù”

 

“La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d’angolo”1

Mio Signore Gesù, Tu sei stato respinto come Messia perché il loro spirito non era pronto, il loro cuore era chiuso ed indurito, tuttavia hai dato prova d’essere La Pietra Angolare. Nella nostra generazione, mio Signore, l’effusione del Tuo Santo Spirito è ancora respinta dai “costruttori” e pertanto un giorno il Tuo Santo Spirito proverà a noi tutti che Egli era la Pietra Angolare. Rinnegando e sopprimendo il Tuo Santo Spirito che viene a noi come Richiamo, i “costruttori” preparano di nuovo la loro stessa caduta.

vedi come le antiche predizioni si sono avverate? infatti, Io ho detto che “l’Avvocato, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel Mio Nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che Io vi ho detto” ma da sempre sapevo che solo un piccolo resto avrebbe ascoltato e sarebbe ritornato a Me; su quelli che Mi hanno ascoltato manderò il Mio Santo Spirito di Sapienza e di Intelletto; sì, Io li coprirò col Mio Spirito di Consiglio e di Conoscenza; e la debole fiamma vacillante che è rimasta in questo mondo, diverrà un fuoco ardente;

Io ripeto che il Mio Santo Spirito di Grazia ora è inviato ai quattro angoli della terra per insegnarvi ad essere santi e per trasformarvi in esseri divini; la terra si trasformerà in una copia del cielo e così sarà fatta la Mia Volontà; la preghiera che vi ho insegnato sarà adempiuta;

Signore!
Allontana tutti e presto
dalla via dell’illusione,
possiamo noi essere una cosa sola, uniti,
e vivere santamente
come i Tuoi angeli nel cielo,
come tutte le anime che vivono in cielo,
e possiamo noi essere unanimi
nel Tuo Amore,
possiamo anche noi condividere come loro
il Tuo Amore nell’unità,
cosicché la terra
diventi un riflesso del cielo,
venga il Tuo Regno
e rinnovi la terra con cose nuove;
venga presto il Tuo Santo Spirito
in questa seconda Pentecoste
a rinnovare tutti
con un nuovo spirito d’amore
e ci trasfiguri tutti
in esseri divini!
Maranatha!”

la pace sia con voi; in verità ti dico che vengono i giorni in cui il Mio Regno sulla terra sarà come è in cielo; non resterete divisi ancora per tanto tempo sotto questi cieli, presto sarete tutti uno e l’Amore abiterà fra voi: questa è la Mia Promessa; ma, diletti Miei, questo rinnovamento non verrà senza tribolazioni; come ogni nascita, anche questo rinnovamento avrà i dolori del parto, ma i dolori saranno rapidamente superati dalla gioia;

riverso il Mio Spirito su di te, generazione, per irrigare il tuo deserto e per trasformare in fiumi il tuo suolo arido, sì! irrigherò il tuo deserto per farlo diventare un Giardino, finalmente vedrai la forza delle Mie Parole e lo splendore della Mia Bellezza; intendo riportarvi tutti alla divinità, uno dopo l’altro; Io sono la vostra Speranza, sono il vostro Rifugio, il vostro Consolatore; l’Onnipotente, Io Sono;

riconoscete i Tempi, riconoscete il Soffio leggero del Mio Santo Spirito di Grazia su di voi; soffio sulle vostre nazioni risuscitando i vostri morti col Mio Soffio, trasformandoli in riflessi della Mia Immagine; ogni giorno suscito nuovi discepoli per glorificare ancora il Mio Nome ed evangelizzare con amore per l’Amore;

vi domando, allora, Miei diletti, di pregare ogni giorno per la Mia seconda Venuta che è la seconda Pentecoste; pregate per la conversione delle anime perché possano convertirsi prima della Mia Venuta; venite a Me come siete e appoggiatevi a Me, come il Mio diletto Giovanni si appoggiava a Me; anche voi ponete il vostro capo sul Mio Petto ed ascoltate i Battiti del Cuore dell’Amore, ogni battito è un richiamo all’Amore, tutto ciò che chiedo a voi è un ritorno d’amore; amateMi, adorateMi, rallegrate Me, il vostro Signore;

vi benedico lasciando il Mio Sospiro d’Amore sulla vostra fronte; siate uno;

22 Aprile, 1990

 
 
 
Io, la Madre di tutta l’umanità, la Madre del vostro Sal-vatore, sono accanto a voi figli Miei, sempre pronta ad aiutarvi; venite! aprite a Noi il vostro cuore; siamo la vostra Sacra Famiglia; accogliete la Nostra Pace; Gesù e Io vi benediciamo tutti;

Ti benedico, Santa Madre, Madre di Dio. …”

26 Settembre, 1988

 
La Madre della Salvezza: “Il Giorno della Festa della Madre della Salvezza, sarà l’ultima festività dedicata a me, la Madre di Dio”
 

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Cattolico romano:

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 1,1-7.

Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i santi dell’intera Acaia:
grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione,
il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio.
Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale si dimostra nel sopportare con forza le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo.
La nostra speranza nei vostri riguardi è ben salda, convinti che come siete partecipi delle sofferenze così lo siete anche della consolazione.

Salmi 34(33),2-3.4-5.6-7.8-9.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.

Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,1-12.

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-06-10

 
 
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Ortodosso:
Ripartiti il giorno dopo, giungemmo[a] a Cesarea; ed entrati in casa di Filippo l’evangelista, che era uno dei sette, restammo da lui. Egli aveva quattro figlie non sposate, le quali profetizzavano. 10 Eravamo là da molti giorni, quando scese dalla Giudea un profeta, di nome Agabo. 11 Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: “A Gerusalemme i Giudei legheranno così l’uomo a cui questa cintura appartiene, e lo consegneranno nelle mani dei pagani”». 12 Quando udimmo queste cose, tanto noi che quelli del luogo lo pregavamo di non salire a Gerusalemme. 13 Paolo allora rispose: «Che fate voi, piangendo e spezzandomi il cuore? Sappiate che io sono pronto non solo a essere legato, ma anche a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù». 14 E, poiché non si lasciava persuadere, ci rassegnammo dicendo: «Sia fatta la volontà del Signore».”

L’amore è l’unico modo per sconfiggere l’odio. L’odio non può sconfiggere l’Amore se esso ha origine da Dio

il libro della verità:
Lunedì, 9 giugno 2014, alle ore 21:42

Mia amatissima figlia, quanto desidero raggiungere coloro che hanno perso la fede e coloro che non credono più in Me, così come quelli che Mi ignorano.

Questi Messaggi sono per il mondo, non solo per gli eletti, i quali Mi accolgono con ogni onore e la cui anima è piena d’amore per Me. Io amo tutti, ma conto sui fedeli per diffondere la Parola di Dio, in modo da accendere dentro quei cuori chiusi e induriti, il fuoco del Mio Amore.

Se mi amate, voi compirete nei confronti degli altri, tutte le buone opere che Io vi ho insegnato. Amerete gli altri, come vi ho amato Io. Sarete pazienti con quelli che vi disprezzano perché indossate il simbolo del Cristianesimo. Accoglierete i deboli: per trasmettere loro il Mio Amore attraverso tutto quello che direte e farete. Essere un cristiano significa sostenere la Mia Parola in ogni modo. Non dovete mai dimenticare che il Mio Amore è Divino, che la Mia Divinità è ineccepibile e che il Potere dello Spirito Santo è invincibile, dal momento che è Presente in qualsiasi Opera che sia Mia. Le Mie Opere sono potenti, aumenteranno e si propagheranno come una forte folata di vento, con una velocità che va oltre la vostra comprensione. Così, quando Mi farò conoscere mediante la Mia Parola – i Miei Messaggi al mondo – se voi Mi accetterete, Io mostrerò grande Misericordia verso tutti coloro che accetteranno volontariamente il Mio Calice. Nel momento in cui accetterete i Doni che vi offrirò e ve ne servirete, così come Io desidero, per il bene degli altri, allora avranno luogo dei grandi miracoli di conversione. Il Mio Amore, qualora voi lo accettiate, si trasmetterà agli altri; quando costoro riceveranno il vostro amore, anch’essi riconosceranno da dove viene.

Il Mio Amore, quando verrà infuso nelle vostre anime, attraverso il Potere dello Spirito Santo, vi condurrà in ginocchio davanti a Me, piangendo di gioia. CredeteMi: voi riconoscerete l’Amore di Dio all’istante, allorché vi trafiggerà il cuore per il Potere del Paràclito. Allora capirete il Potere dell’Amore, perché Io Sono l’Amore. Io Sono il Potere grazie al quale ogni dèmone, ogni angelo caduto e lo stesso Satana cadono a terra nel tormento, poiché essi non hanno alcun potere su di Me.

Quando permetterete al Mio Amore di riempire le vostre anime, riceverete anche il potere, dentro di voi, di sconfiggere ogni sorta di male nel mondo. Il Mio Amore distruggerà il potere di Satana e di tutti i suoi dèmoni. Il Mio Amore sarà la vostra arma contro la malvagità che dovrete affrontare perché parlate nel Mio Nome. Accettate il Mio Amore e amate sempre i Miei nemici; non odiateli, poiché questo è esattamente ciò che il maligno vuole che voi facciate, così che egli riesca a diffondere l’odio. L’Amore, qualora venga mostrato, genera amore negli altri, proprio come l’odio genera dubbio, paura e rabbia. L’Amore è l’unico modo per sconfiggere l’odio. L’odio non può sconfiggere l’Amore se viene da Dio.

Desidero donarvi questa Preghiera della Crociata per proteggervi dall’odio:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 156 – Protezione dall’odio)

“Caro Gesù, donami il Tuo Amore e apri il mio cuore per riceverlo con gratitudine.

Per il Potere dello Spirito Santo, lascia risplendere il Tuo Amore su di me, affinché io diventi un faro della Tua Misericordia.

Circondami con il Tuo Amore e lascia che il mio amore per Te attenui ogni genere d’odio, che io incontrerò nel diffondere l’annuncio della Tua Parola.

Riversa la Tua Misericordia su di noi e perdona coloro che Ti rifiutano, Ti insultano e che sono indifferenti alla Tua Divinità, concedendo loro il Dono dell’Amore.

Lascia splendere il Tuo Amore nei momenti di incertezza e fede debole, nei tempi di difficoltà e sofferenza, e per mezzo del Potere dello Spirito Santo, aiutami a portare la Verità a coloro che hanno più bisogno del Tuo Aiuto.

Amen.”

Miei cari seguaci, avrete bisogno più che mai della Mia Protezione, man mano che questa Missione crescerà. Il Mio Amore vi coprirà sempre ed Io Mi farò conoscere a voi attraverso la Mia Parola, la Grazia dello Spirito Santo e mediante la conversione che questa Missione di Salvezza porterà al mondo tramite la preghiera.

Non mettete mai in dubbio la Mia Divinità né il Potere di Dio, poiché senza di Me voi non siete nulla.

Il vostro Gesù”

 
 

Vassula Mia, tutto ciò che chiedo a te è l’amore; ogni virtù fiorisce nell’Amore, l’Amore è la radice di ogni virtù; l’Amore è come un albero da frutto che prima fiorisce, poi dona il suo frutto; ogni frutto è una virtù;

vieni, facciamo insieme una preghiera silenziosa prima, tu e Io al Padre, preghiamo in silenzio totale; ti detto:

“Padre Giusto, Mio Rifugio,
effondi la Tua Luce

e la Tua Verità,
esse siano la Mia Guida
per condurmi nel Tuo Santo Luogo
dove vivi,
io, da parte mia, Ti amo pienamente,
manterrò il mio voto
per compiere la Tua parola,
Padre Santo, riconosco
le mie colpe, i miei peccati,
abbi
pietà di me
nella Tua Bontà

e nella Tua grande Tenerezza
perdona i miei peccati, purificami, Signore; 
sii il mio Salvatore, rinnovami,
conserva il mio spirito fedele a Te
e volenteroso,
Ti offro la mia volontà abbandonandomi,
accetto di essere la Tua tavolozza,
lodo il Tuo Santo Nome
e Ti ringrazio per tutte le grazie
e la Pace che mi hai dato;
amen”

adesso ripetila con Me;

(L’abbiamo ripetuta insieme.)

Ti ringrazio di guidarmi passo dopo passo, Tu sei il Mio Santo Maestro che mi insegna con amore e pazienza, che mi guida e guida anche altri a conoscerTi meglio, a conoscere l’Amore Infinito che Tu sei che non ci abbandona mai, ma sempre pronto a cercarci, noi che siamo smarriti, e a ricondurci a Te. Mai io ho sentito la minima asprezza in Te, né impazienza, mi sono sentita solo amata, Tu hai dato Amore e Pace alla mia anima. E’ così che Tu sei. Non Ti lascerò mai, Signore.

figlia Mia, desideraMi sempre; amaMi e onoraMi; restaMi fedele;”

13 Novembre, 1987

 
 

Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 2,1-11.

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.
Venne all’improvviso dal cielo un rombo,
come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano.
Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro;
ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi.
Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo.
Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva
parlare la propria lingua.
Erano
stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: “Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei?
E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa?

Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia,
della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma,
Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio”.

Salmi 104(103),1ab.24ac.29bc-30.31.34.

Benedici il Signore, anima mia:
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!
La terra è piena delle tue creature. 

Se togli loro il respiro, muoiono
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
 

La gloria del Signore sia per sempre;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8,8-17.

Fratelli, quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione.
E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne;
poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l’aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete.
Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.
E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: “Abbà, Padre!”.
Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.
E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,15-16.23b-26.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osservate i miei comandamenti.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-06-09

 

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Ortodosso:
14 Ecco, al Signore tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e tutto ciò che essa contiene; 15 ma soltanto ai tuoi padri il Signore si affezionò e li amò; poi, dopo di loro, fra tutti i popoli scelse la loro discendenza, cioè voi, come oggi si vede. 16 Circoncidete dunque il vostro cuore e non indurite più il vostro collo; 17 poiché il Signore, il vostro Dio, è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e tremendo, che non ha riguardi personali e non accetta regali, 18 che fa giustizia all’orfano e alla vedova, che ama lo straniero e gli dà pane e vestito. 19 Amate dunque lo straniero, poiché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto. 20 Temi il Signore, il tuo Dio, servilo, tieniti stretto a lui e giura nel suo nome. 21 Egli è l’oggetto delle tue lodi, è il tuo Dio, che ha fatto per te queste cose grandi e tremende che gli occhi tuoi hanno viste.”https://www.biblegateway.com/passage/?search=Deuteronomy+10:14-21&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Gesù appare in riva al mare di Galilea

21 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.

Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono [subito] sulla barca; e quella notte non presero nulla. Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti[a]), trascinando la rete con i pesci.

Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora[b] salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù [allora] venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce.

14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai [suoi] discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+21%3A1-14&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

La preghiera sacerdotale

17 Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse[a]: «Padre, l’ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, poiché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare. Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.

Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date vengono da te; poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi. 10 E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati[b], affinché siano uno, come noi. 12 Mentre io ero con loro [nel mondo], io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi[c], e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. 13 Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se stessi la mia gioia. 14 Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+17:1-13&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/06/09
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Il Mio Amore non si indebolisce mai, non vacilla mai, non muore mai. Non importa quello che avete fatto

il libro della verità:
Sabato, 31 maggio 2014, alle ore 08:20

Mia amatissima figlia, il Mio Amore sfavilla come una fornace per ognuno di voi. Esso arde in misura ancora maggiore a causa dell’influenza malvagia che è stata inflitta all’umanità. In questo momento della storia, ogni genere d’inganno offusca le anime, a causa dell’influenza del diavolo sul mondo, mentre continua la battaglia finale per esse.Ogni uomo, donna e bambino di età superiore ai sette anni, faticherà a distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Molti condoneranno le azioni malvagie sostenendo di essere giustificati a farlo. Coloro che accetteranno, come buone, le parole, le opere e le azioni malvagie seminate nel loro cuore dall’ingannatore, non proveranno alcun rimorso.

Ogni anima, indipendentemente dal credo religioso, dalla razza, dal colore o dalle circostanze, vagherà nella confusione su ciò che è giusto agli Occhi di Dio e ciò che viene dichiarato sbagliato. E, mentre le masse, per errore, applaudiranno ad ogni forma di peccato, coloro che Mi tradiranno non avranno un solo briciolo di contentezza nella loro anima. Coloro che non si discosteranno dalla Verità circa tutto ciò che viene da Me, saranno demonizzati, ma se essi trascorreranno del tempo in Mia Compagnia, non dovranno preoccuparsi, poiché Io infonderò in loro una pace interiore, che non sarà turbata.

Prometto a tutti voi, compresi coloro che sono deboli e che soccombono alle menzogne inoculate in loro da Satana, che Io non rinuncerò mai a voi. Ricorrerò a voi e vi riempirò con il Mio Amore, ogni volta che vi lascerete attirare da Me. Il Mio Amore non si indebolisce mai, non vacilla mai, non muore mai, indipendentemente da quello che avete fatto. Ciò nonostante, state attenti, la vostra anima è il trofeo finale e il maligno non rinuncerà mai al suo tentativo di sconfiggervi.

Il Mio Amore è così potente che, anche quando Mi tradirete, Io farò sì che, in coscienza, siate consapevoli del vostro errore. Questo è il motivo per cui proverete un senso di perdita per quello che avrete fatto in nome della giustizia, sapendo in cuor vostro che è sbagliato; non proverete nient’altro che dolore. È allora che dovrete invocare Me, il vostro Gesù, con questa Preghiera, perché vi sia d’aiuto nei vostri momenti di debolezza:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 152 – Aiutami nei momenti di debolezza)

“Caro Gesù, aiutami nei momenti di debolezza.
Liberami dal peccato e apri i miei occhi, il mio cuore e la mia anima all’inganno del diavolo e alle sue vie malvagie.
Riempimi con il Tuo Amore, quando provo odio nel mio cuore.
Riempimi con la Tua Pace, quando mi sento angosciato.
Riempimi con la Tua Forza quando sono debole.
Salvami dalla prigione in cui mi trovo, affinché io possa essere liberato e tenuto al sicuro tra le Tue Sacre Braccia.

Amen.”

Il Mio Amore è eterno. La vostra anima è eterna. Il Mio Regno è eterno, così come lo è il regno del maligno.

Quando vi siete resi colpevoli di un peccato terribile, dovete combattere ogni secondo per togliervi dal pericolo e per sforzarvi di rimanere fedeli a Me in ogni momento. Il modo più semplice per farlo è quello di amarvi gli uni gli altri come vi amo Io. Tutto ciò che vi allontana dall’amore per il prossimo non viene da Me.

Il vostro Gesù”

 

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Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 18,1-8.

In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto.
Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro
e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricatori di tende.
Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
Quando giunsero dalla Macedonia Sila e Timòteo, Paolo si dedicò tutto alla predicazione, affermando davanti ai Giudei che Gesù era il Cristo.
Ma poiché essi gli si opponevano e bestemmiavano, scuotendosi le vesti, disse: “Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente; da ora in poi io andrò dai pagani”.
E andatosene di là, entrò nella casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che onorava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga.
Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano e si facevano battezzare.

Salmi 98(97),1.2-3ab.3cd-4.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha manifestato la sua salvezza,
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio.
Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate con canti di gioia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,16-20.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ancora un poco e non mi vedrete; un po’ ancora e mi vedrete».
Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po’ ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?».
Dicevano perciò: «Che cos’è mai questo “un poco” di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po’ ancora e mi vedrete?
In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.»”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-05-30

 
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Ortodosso:
20 Ma mentre i discepoli venivano attorno a lui, egli si rialzò ed entrò nella città.

Evangelizzazione a Derba e ritorno ad Antiochia

Il giorno seguente partì con Barnaba per Derba. 21 E, dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti discepoli, se ne tornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, 22 fortificando gli animi dei discepoli ed esortandoli a perseverare nella fede, dicendo loro che dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni. 23 Dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa[a], e aver pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto. 24 Quindi, attraversata la Pisidia, giunsero in Panfilia. 25 Dopo aver annunciato la Parola a Perga, scesero ad Attalia[b]; 26 e di là salparono verso Antiochia, da dove erano stati raccomandati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuta.

27 Giunti là e riunita la chiesa, riferirono tutte le cose che Dio aveva compiute per mezzo di loro e come aveva aperto la porta della fede agli stranieri.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+14:20-27&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS  

“… 39 Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi». 40 Alcuni farisei, che erano con lui, udirono queste cose e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?» 41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato [dunque] rimane.

Gesù, il buon pastore

10.1 «In verità, in verità vi dico che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Ma colui che entra per la porta è il pastore delle pecore. A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce; ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori. Quando ha messo fuori tutte[j] le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei».

Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono quali fossero le cose che diceva loro.

Perciò Gesù di nuovo disse [loro]: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti quelli che sono venuti {prima di me}, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura.  …”

Sarete colpevoli proprio come coloro che furono responsabili di consegnarMi ai Miei carnefici

il libro della verità:
Mercoledì, 28 maggio 2014, alle ore 08:40

Mia amatissima figlia, la Mia Promessa di ritornare sarà adempiuta. Niente può impedire la Mia Seconda Venuta, ma nonostante questo, coloro che sanno Chi Io Sono e che lavorano per vendicarsi di Me, a cuore aperto e consapevolmente, credono di poter distruggere le anime prima di questo Gran Giorno.I Miei nemici sappiano quanto segue. Io vi conosco. Io posso esaminare le vostre anime. Io posso scorgere il male che dimora nei vostri cuori. Io posso anche vedere la bontà che vive in voi. AscoltateMi, poiché Io vi rivelo la Verità su ciò che dovrà venire.

Se Mi amate, v’incoraggeranno a non farlo.

Se credete nei Miei Insegnamenti, vi verrà chiesto di credere ad un nuovo, falso sostituto di essi.

Se credete che Sia Io che comunico con voi, attraverso questi Messaggi, verrete convinti dal maligno che queste Parole non provengono da Me. Voi perciò sarete tentati di tradirMi e lo farete, perseguitando i Miei servitori che supportano questa Missione. Diverrete i traditori di questa Missione e, come tali, sarete colpevoli proprio come coloro che furono responsabili di consegnarMi ai Miei carnefici.

Se non Mi ascoltate, è una vostra decisione ed Io non vi riterrò responsabili, poiché non v’imporrò mai la Mia Volontà. Piuttosto che infliggere della sofferenza agli altri, è meglio che voi Mi ignoriate ma seguiate i Miei Insegnamenti,.

Ora che il Mio Piano per salvare miliardi di anime è iniziato, sappiate che Io Mi mostrerò superiore alla volontà degli uomini che si oppongono a Me. Niente, nessun parlare, nessun gesto, nessun’opera, o malignità di alcun genere potrà fermarMi dalla Mia ricerca di salvare l’umanità. Coloro che cercheranno d’intralciare la strada a Dio, verranno resi inermi e giaceranno, infine, prostrati con dolore di fronte a Me, nel Giorno in cui Io verrò a giudicare.

Il vostro Gesù”

 

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Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 16,22-34.

In quei giorni, la folla degli abitanti di Filippi insorse contro Paolo et Sila, mentre i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli
e dopo averli caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia.
Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi.
Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli.
D’improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte si aprirono e si sciolsero le catene di tutti.
Il carceriere si svegliò e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.
Ma Paolo gli gridò forte: “Non farti del male, siamo tutti qui”.
Quegli allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila;
poi li condusse fuori e disse: “Signori, cosa devo fare per esser salvato?”.

Risposero: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia”.
E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.
Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi;
poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.

Salmi 138(137),1-2a.2bc-3.7c-8.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli,
mi prostro verso il tuo tempio santo.Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltà e la tua misericordia.
Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
La tua destra mi salva.

Il Signore completerà per me l’opera sua.
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,5-11.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai?
Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò.
E
quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.
Quanto al peccato, perché non credono in me;
quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e
non mi vedrete più;
quanto al
giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-05-28

 

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Ortodosso:
25 Barnaba e Saulo, compiuta la loro missione, tornarono da Gerusalemme[e], prendendo con loro Giovanni detto anche Marco.

Primo viaggio missionario
Barnaba e Saulo scelti dallo Spirito Santo

13.1 Nella chiesa che era ad Antiochia c’erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.

Barnaba e Saulo a Cipro

Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia[f], e di là salparono verso Cipro.

Giunti a Salamina[g], annunciarono la Parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei; e avevano con loro Giovanni come aiutante.

Poi, attraversata tutta[h] l’isola fino a Pafo[i], trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù, il quale era con il proconsole Sergio Paolo, uomo intelligente. Questi, chiamati a sé Barnaba e Saulo, chiese di ascoltare la Parola di Dio. Ma Elima, il mago (questo è il significato del suo nome), faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. Allora Saulo, detto anche Paolo[j], pieno di Spirito Santo, guardandolo fisso, gli disse: 10 «O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non cesserai mai di pervertire le rette vie del Signore? 11 Ecco, ora la mano del Signore è su di te, e sarai cieco per un certo tempo, senza vedere il sole». In quell’istante, oscurità e tenebre piombarono su di lui; e andando qua e là cercava chi lo conducesse per la mano. 12 Allora il proconsole, visto quello che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+12-13&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

51 In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». 52 I Giudei {dunque} gli dissero: «Ora sappiamo che tu hai un demonio. Abraamo e i profeti sono morti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte”. 53 Sei tu forse maggiore del padre nostro Abraamo il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere 54 Gesù rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”[a] 55 e non l’avete conosciuto; ma io lo conosco, e se dicessi di non conoscerlo sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abraamo, vostro padre, ha gioito nell’attesa di vedere il mio giorno; e l’ha visto, e se n’è rallegrato». 57 I Giudei gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abraamo?» 58 Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono[b]».

59 Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio [passando in mezzo a loro, e così se ne andò]. ” 

 

Voi non dovete necessariamente comprendere le Vie di Dio, dovete solo accettarle

NOTIZIE DAL FUNERALE DI TORINO

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“Gesù, la luce del mondo

12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

13 Allora i farisei gli dissero: «Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è vera». 14 Gesù rispose loro: «Anche se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado; ma voi non sapete da dove io vengo né dove vado[a]. 15 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16 E anche se giudico, il mio giudizio è veritiero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. 17 D’altronde nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è vera[b]. 18 Ora sono io a testimoniare di me stesso, e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me». 19 Essi perciò gli dissero: «Dov’è tuo Padre?» Gesù rispose: «Voi non conosceteme né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».

20 Queste parole [Gesù] le pronunciò nella sala del tesoro[c], insegnando nel tempio; e nessuno lo arrestò, perché l’ora sua non era ancora venuta.

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+8%3A12-20&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS


il libro della verità:
Venerdì, 23 maggio 2014, alle ore 18:00

Mia amatissima figlia, vieni con tutti quelli che Mi amano e portateMi il vostro amore, poiché Io ho un grande bisogno di conforto. Io Sono il vostro Gesù, il Figlio dell’uomo, il Salvatore del mondo e nonostante questo, Io piango. Ogni Grazia trasmessa all’uomo, Mi viene rigettata indietro, dalle anime ingrate. Il Mio Cuore generoso è aperto, in modo che vi possa attirare tutti a Me, ma voi vi allontanate. Persino coloro tra voi che Mi amano, non Mi donano il proprio tempo. Invece di parlarMi, discutete tra voi, di Me. Troppi dibattiti riguardo al Mistero dei Piani di Dio e a ciò che deve venire, può causare distrazione e confusione. Troppe analisi e presunte discussioni intelligenti, vi allontanano da Me.

Voi non dovete necessariamente comprendere le Vie di Dio, dovete solo accettarle. Non ho mai chiesto a voi di comprendere i Misteri della Mia Divinità, perché le anime che veramente Mi amano, lo faranno in virtù di Chi Sono Io e non per quello che Io porto. Non ricercheranno la gloria per loro stesse. Non svilupperanno la loro spiritualità, per guadagnare semplicemente credito presso il Mio Regno. Non useranno mai la loro conoscenza di Me, in maniera vanagloriosa, per guadagnare dei punti. Le anime che dimorano in Me, sono le anime di coloro che non chiedono nulla, se non il proprio bene e quello delle altre anime.

Quando dite di rappresentarMi, non parlate e non urlate, in merito a quanto dite di conoscerMi. Dovete semplicemente mostrare amore verso gli altri e seguire i Miei Insegnamenti, con l’anima libera dall’orgoglio. Pertanto, se siete veramente Miei, trascorrerete meno tempo tentando di definire ciò che Io vi ho detto, cosa vi ho insegnato e quello che vi ho promesso. Io vi chiedo di venire a Me e spendere più tempo in silenziosa contemplazione di Me. Se lo farete, Io Mi rivelerò a voi ancor più chiaramente e così, in cuor vostro, saprete ciò che realmente significa servirMi con sincerità.

Il vostro Gesù”

 
 

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Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 15,7-21.

In quei giorni, poiché era sorta una lunga discussione, Pietro si alzò e disse agli apostoli e agli anziani: “Fratelli, voi sapete che già da molto tempo Dio ha fatto una scelta fra voi, perché i pagani ascoltassero per bocca mia la parola del vangelo e venissero alla fede.
E Dio, che conosce i cuori, ha reso testimonianza in loro favore concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi;
e non ha fatto nessuna discriminazione tra noi e loro, purificandone i cuori con la fede.
Or dunque, perché continuate a tentare Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri, né noi siamo stati in grado di portare?
Noi crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati e nello stesso modo anche loro”.
Tutta l’assemblea tacque e stettero ad ascoltare Barnaba e Paolo che riferivano quanti miracoli e prodigi Dio aveva compiuto tra i pagani per mezzo loro.

Quand’essi ebbero finito di parlare, Giacomo aggiunse:
“Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome.
Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto:
Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la rialzerò,
perché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome,
dice il Signore che fa queste cose da lui conosciute dall’eternità.
Per questo io ritengo che non si debba importunare quelli che si convertono a Dio tra i pagani,
ma solo si ordini loro di astenersi dalle sozzure degli idoli, dalla impudicizia, dagli animali soffocati e dal sangue.
Mosè infatti, fin dai tempi antichi, ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe”.”

Salmi 96(95),1-2a.2b-3.10.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza;
In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.

Dite tra i popoli: “Il Signore regna!”.
Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,9-11.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-05-23

 

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Ortodosso:
34 Allora Pietro, cominciando a parlare[a], disse: «In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali, 35 ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito. 36 Questa è la parola che egli ha diretta ai figli d’Israele, portando il lieto messaggio di pace per mezzo di Gesù Cristo. Egli è il Signore di tutti. 37 Voi sapete quello che è avvenuto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni, 38 vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret: come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza, e come egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. 39 E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; essi lo uccisero, appendendolo a un legno. 40 Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e volle che egli si manifestasse 41 non a tutto il popolo, ma ai testimoni prescelti da Dio; cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. 42 E ci ha comandato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti. 43 Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome».”