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È assai meglio sopportare la sofferenza nel Mio Nome, che essere lodati dai peccatori per aver fatto ciò che è sbagliato ai Miei Occhi

il libro della verità:
Martedì, 18 marzo 2014, alle ore 16:20
Mia amatissima figlia, che nessun uomo si vergogni della persecuzione che potrebbe affrontare perché difende Me, in qualità di Cristiano. Non dovete mai temere la persecuzione nel Mio Santo Nome, perché nel momento in cui constatate di essere criticati perché state proferendo la Verità, sappiate allora che siete dei Miei veri servitori.Solo coloro che sono in Me e con Me subiscono il ridicolo o l’odio nel Mio Nome. Quelli di voi che sono veramente Miei, quando abbandonano la loro volontà perché diventi la Mia, soffrono di più. Dovete sempre essere consapevoli del fatto che quando l’odio contro uno dei Miei amati seguaci è al suo culmine, potete essere certi che questo avviene laddove la Mia Presenza è più forte. È assai meglio sopportare la sofferenza nel Mio Nome, che essere lodati dai peccatori per aver fatto ciò che è sbagliato ai Miei Occhi.

Miei carissimi fedeli, permetteteMi di rassicurarvi sul fatto che la Mia Mano vi sta guidando ogni giorno, in questa Mia ultima Missione sulla Terra. La Mia Parola scuoterà le vostre anime e quelle di tutti quei miliardi di persone che vi seguiranno, poiché presto il mondo sentirà la Mia Voce. Non permettete che nessun ostacolo sbarri la vostra strada quando parlerete di Me; quando ricorderete alla gente i Miei Insegnamenti e quando ricorderete ai Miei devoti servitori il loro obbligo di rimanere fedeli alla Mia Parola, contenuta nei Santi Vangeli.

Quando vi sarà chiesto di rinnegarMi, sia attraverso la Santa Eucaristia, sia attraverso una versione corrotta della Sacra Bibbia, voi dovrete rifiutarvi di farlo, apertamente e senza alcuna vergogna. Dovrete difendere la Parola rifiutando di accettare le menzogne nel Mio Nome. Allo scopo di proteggervi dai persecutori, che infliggeranno delle offese alla Mia Chiesa e a tutti coloro che rimarranno fedeli alla Parola di Dio, vi prego di recitare questa Preghiera della Crociata:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 141 – Protezione contro la persecuzione)

Caro Gesù, difendimi nel corso della mia battaglia, perché io rimanga fedele alla Tua Parola a qualunque costo.
Salvaguardami dai Tuoi nemici.
Proteggimi da coloro che mi perseguitano per causa Tua.

Condividi il mio dolore.
Allevia la mia sofferenza.
Risollevami alla Luce del Tuo Volto, fino al Giorno in cui Tu ritornerai per portare al mondo la Salvezza Eterna.
Perdona coloro che mi perseguitano.
ServiTi della mia sofferenza in espiazione dei loro peccati, affinché possano trovare la pace nei loro cuori e accoglierTi con il rimorso nelle loro anime nell’Ultimo Giorno.
Amen.”

Andate e consolatevi nella speranza che Io possa accogliere, nel Rifugio della Mia Grande Misericordia, tutti i Miei nemici e coloro che perseguitano alcuni di voi nel Mio Nome.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Libro di Daniele 9,4b-10.

« Signore Dio, grande e tremendo, che osservi l’alleanza e la benevolenza verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti,
abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi!
Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali hanno in tuo nome parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese.
A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancor oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i misfatti che hanno commesso contro di te.
Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te;
al Signore Dio nostro la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui,
non abbiamo ascoltato la voce del Signore Dio nostro, né seguito quelle leggi che egli ci aveva date per mezzo dei suoi servi, i profeti. »

Salmi 79(78),8.9.11.13.

Non imputare a noi le colpe dei nostri padri,
presto ci venga incontro la tua misericordia,
poiché siamo troppo infelici.
 

Aiutaci, Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome,
salvaci e perdona i nostri peccati
per amore del tuo nome.
 

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la potenza della tua mano
salva i votati alla morte.


E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di età in età proclameremo la tua lode.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,36-38.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e vi sarà perdonato;
date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio ».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-03-18


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Ortodosso (Cattolico greco):

Purificazione e gloria d’Israele

In quel giorno il germoglio del Signore sarà lo splendore e la gloria degli scampati d’Israele, e il frutto della terra sarà il loro vanto e il loro ornamento.

Avverrà che i sopravvissuti di Sion e i superstiti di Gerusalemme saranno chiamati santi: chiunque, cioè, in Gerusalemme sarà iscritto tra i vivi,

una volta che il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion, e avrà purificato Gerusalemme dal sangue che vi è stato sparso, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio.

Il Signore creerà su tutta la distesa del monte Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo per il giorno e uno splendore di fuoco fiammeggiante per la notte; perché su tutta la gloria vi sarà un padiglione.

Ci sarà un riparo per fare ombra di giorno e proteggere dal caldo, e per servire di rifugio e di asilo durante la tempesta e la pioggia.

Israele, la vigna del Signore

5.1 Io voglio cantare per il mio amico il cantico del mio amico per la sua vigna. Il mio amico aveva una vigna sopra una fertile collina.

La dissodò, ne tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte, vi costruì in mezzo una torre e vi scavò uno strettoio per pigiare l’uva. Egli si aspettava che facesse uva, invece fece uva selvatica.

Ora, abitanti di Gerusalemme, e voi, uomini di Giuda, giudicate fra me e la mia vigna!

Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna più di quanto ho fatto per essa? Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva, ha fatto uva selvatica?

Ebbene, ora vi farò conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie; abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata.

Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata, vi cresceranno i rovi e le spine, e darò ordine alle nuvole che non vi lascino cadere pioggia.

Infatti la vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele, e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta. Egli si aspettava rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed ecco grida d’angoscia!

Peccati d’Israele e suoi castighi

Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finché non rimanga più spazio, e voi restiate soli ad abitare nel paese!

Questo mi ha detto all’orecchio il Signore degli eserciti: «In verità case numerose saranno desolate, queste case grandi e belle saranno private d’abitanti;

10 dieci iugeri[a] di vigna non daranno che un bat[b], e un comer[c] di seme non darà che un efa[d]». …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+4-5&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

20 L’uomo chiamò sua moglie Eva[e], perché è stata la madre di tutti i viventi. 21 Dio il Signore fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.22 Poi Dio il Signore  disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre». …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+3-4&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

34 Se schernisce gli schernitori, fa grazia agli umili[b].

35 I saggi erediteranno la gloria, ma l’infamia è la parte che spetta agli stolti.

La saggezza si acquista

4.1 Figlioli, ascoltate l’istruzione di un padre, state attenti a imparare il discernimento,

perché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento.

Quando ero ancora bambino presso mio padre, tenero e unico presso mia madre,

egli mi istruiva dicendomi: «Il tuo cuore conservi le mie parole; osserva i miei comandamenti e vivrai.

Acquista saggezza, acquista intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non te ne sviare.

Non abbandonare la saggezza, ed essa ti custodirà; amala, ed essa ti proteggerà.

Il principio della saggezza è: acquista la saggezza. Sì, a costo di quanto possiedi, acquista l’intelligenza.

Esaltala, ed essa t’innalzerà; essa ti coprirà di gloria quando l’avrai abbracciata.

Essa ti metterà sul capo un fregio di grazia, ti farà dono di una corona di gloria».

10 Ascolta, figlio mio, ricevi le mie parole, e anni di vita ti saranno moltiplicati.

11 Io ti indico la via della saggezza, ti avvio per i sentieri della rettitudine.

12 Se cammini, i tuoi passi non saranno raccorciati, e se corri, non inciamperai.

13 Afferra saldamente l’istruzione, non lasciarla andare; conservala, perché essa è la tua vita.

14 Non entrare nel sentiero degli empi e non t’inoltrare per la via dei malvagi;

15 schivala, non passare per essa; allontanatene e va’ oltre.

16 Essi infatti non possono dormire se non hanno fatto del male; il sonno è loro tolto se non hanno fatto cadere qualcuno. …”

https://oca.org/readings/daily/2019/03/18
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Quando la volontà dell’uomo si scontra con la Volontà di Dio, entrambe le parti sopportano un grande dolore

il libro della verità:
Domenica, 23 febbraio 2014, alle ore 16:03

Mia amatissima figlia, quando la volontà dell’uomo si scontra con la Volontà di Dio, entrambe le parti sopportano un grande dolore. All’uomo è stato concesso il Dono del libero arbitrio dal Padre Mio e, per tale motivo, egli è libero di fare le scelte che vuole nella vita e Dio non interferirà mai con questo Dono da parte del Cielo. Tuttavia, per coloro che vorrebbero servirMi completamente, con l’intenzione di aiutarMi a salvare le altrui anime e di offrirMi il dono del loro libero arbitrio, sarà un cammino molto difficile.

Quando Mi donerete il vostro libero arbitrio, per fare ciò che è necessario per la salvezza delle anime, la sofferenza che dovrete sopportare sarà molto severa. In seguito, poiché la vostra volontà non apparterrà più a voi ed essendo la natura umana quella che è, questo lascia intendere che avverrà una lotta, tra il libero arbitrio dell’uomo e la Volontà di Dio. Un certo numero di persone, che Mi amano e che vogliono compiere la volontà di Dio nella loro vita, lotteranno in continuazione. Dovendo soddisfare la Volontà di Dio, l’anima deve abbandonare qualunque sentimento d’orgoglio ed il bisogno di soddisfare i propri desideri personali. Potete servire veramente Dio solo se vi fidate completamente di Lui, offrendoGli ognuna delle vostre prove e tribolazioni, per il bene di tutti.

Quando le persone ben intenzionate, che servono Dio e cercano di vivere la loro vita come Egli ha insegnato, cadono dal loro stato di Grazia, provano vergognaMortificate per aver eluso Dio e per averLo deluso a causa dell’egoismo, dei sentimenti di autostima o di arroganza, esse allora nascondono le loro facce dalla Luce di Dio. Quando vengono illuminate dalla Verità, queste anime possono, improvvisamente e senza preavviso, cominciare a dubitare della propria fede. Per un minuto esse amano Dio con tutto il cuore, offrendosi completamente alle Sue cure ed il minuto dopo s’isolano dalla Fonte di Luce. È in quel momento, che la persona, servendosi del ragionamento umano, detta a Dio quello che è disposto a fare per servirLo e questo di solito avviene alle sue condizioni. Proprio così, l’anima potrebbe dire a Dio: “Io Ti servirò, ma a condizione che Tu mi conceda questo favore e anche quell’altro”. Non sapete che non potete servire due padroni, poiché c’è un solo Dio e solo Lui ha l’Autorità? Dio è Padrone di tutto ciò che è e sarà. L’uomo è lì per servire Dio, tuttavia Dio farà tutto quello che potrà per dare conforto ai Suoi figli.

Quando vi accorgerete di cominciare a dubitare di Dio o di perdere la fiducia nel Suo Amore e nella Sua Promessa, allora dovrete recitare questa Preghiera della Crociata, che dev’essere conosciuta come la Preghiera per la Rigenerazione:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 137 – Preghiera per la Rigenerazione)

“O Dio Onnipotente, oh Dio Altissimo, volgi lo sguardo su di me, il Tuo umile servo, con amore e pietà nel Tuo Cuore.

Rigenerami nella Tua Luce. Riportami nel Tuo Favore.

Riempimi della Grazia, così io posso offrirmi a Te in umile servitù e secondo la Tua Santissima Volontà.

Liberami dal peccato d’orgoglio e da tutto ciò che Ti offende, aiutandomi ad amarTi con un profondo e costante desiderio di servirTi per tutti i miei giorni, nei secoli dei secoli.

Amen.”

Vi prego di ricordare che è molto facile voltare le spalle a Dio e che basta una sola persona per mettere il dubbio nella vostra anima riguardo alla Sua Bontà e sulla Sua Grande Misericordia per ognuno dei Suoi figli.

Ci vuole grande coraggio e ottimistica determinazione per rimanere fedeli alla Parola di Dio, ma se non chiedete le Grazie per servirLo degnamente, non sarete in grado di farlo da soli.

Il vostro Gesù”

 
 
 

Domenica, 23 febbraio 2014, alle ore 16:28Figlia mia, finché sulla Terra esiste il regno di Satana, la Verità sarà sempre soppressa.

Dalla morte di mio Figlio sulla Croce, ogni tentativo di diffondere la Sua Parola è stato ostacolato. E da quando il Cristianesimo si diffuse, si sono verificate molte spaccature e la dottrina dettata da mio Figlio, Gesù Cristo, attraverso i Suoi discepoli, è stata adattataLa Verità è sempre stata manipolata ma, nonostante questo, la Parola di Dio rimane ancora viva nel mondo e la Presenza di mio Figlio, attraverso la Santa Eucaristia, è stata mantenuta.

La Verità, riguardo all’esistenza di Satana e alla realtà dell’Inferno, è stata soppressa per molti decenni e questo ha avuto un effetto dannoso per la salvezza dell’umanità. Ogni riferimento all’Inferno è stato abolito e l’uomo è stato fuorviato da un falso senso di sicurezza. Così, oggigiorno, poche persone credono nell’esistenza del diavolo o nell’abisso dell’Inferno. Questa menzogna è stata il flagello dell’umanità e di conseguenza, molte anime si sono perse, perché l’Inferno è stato negato. Il peccato mortale non viene più considerato una realtà e quindi non viene fatto alcun tentativo per evitarlo. Coloro che servono mio Figlio, Gesù Cristo, nelle sue Chiese, hanno il dovere di preparare le anime, in modo che siano idonee ad entrare nel Regno dei Cieli.

L’Inferno può essere evitato mediante la comprensione delle conseguenze del peccato mortale, eppure non se ne fa parola. Le anime si perdono perché non vengono mai istruite correttamente sul modo in cui evitare il peccato e cercare il pentimento. Per essere degni di entrare nel Regno di mio Figlio, dovete dedicare del tempo a vivere la vostra vita secondo la Parola di Dio. Vi prego di non ignorare la Verità, perché se lo farete, sarete perduti.

Pregate, pregate, pregate che gli uomini accettino l’esistenza di Satana, perché fino a quando non lo faranno, non accetteranno mai veramente la Promessa di Redenzione di mio Figlio.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”

 
 
 
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Cattolico romano:

Lettera agli Ebrei 11,1-7.

Fratelli, la fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono.
Per mezzo di questa
fede gli antichi ricevettero buona testimonianza.
Per
fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede.
Per
fede Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, attestando Dio stesso di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora.
Per
fede Enoch fu trasportato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Prima infatti di essere trasportato via, ricevette la testimonianza di essere stato gradito a Dio.
Senza la fede però è impossibile essergli graditi; chi infatti s’accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano.
Per fede Noè,
avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano, costruì con pio timore un’arca a salvezza della sua famiglia; e per questa fede condannò il mondo e divenne erede della giustizia secondo la fede.

Salmi 145(144),2-5.10-11.

Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome, Signore, in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
la sua grandezza non si può misurare.
Una generazione narra all’altra le tue opere,
annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria
e raccontano i tuoi prodigi.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 9,2-13.

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro
e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime:
nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.
E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù.
Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!».
Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento.
Poi si formò una nube che li avvolse nell’ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!».
E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risuscitato dai morti.
Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.
E lo interrogarono: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?».
Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato.
Orbene, io vi dico che Elia è gia venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-02-23


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Ortodosso (Cattolico greco):

Corruzione estrema degli ultimi tempi

3.1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati! 6 Poiché nel numero di costoro ci sono quelli che si insinuano nelle case e circuiscono donnette cariche di peccati, agitate da varie passioni, le quali cercano sempre di imparare e non possono mai giungere alla conoscenza della verità. E come Iannè e Iambrè si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta, che non hanno dato buona prova quanto alla fede. Ma non andranno più oltre, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come fu quella di quegli uomini.””

https://www.biblegateway.com/passage/?search=2+Timothy+3%3A1-9&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

46 «Guardatevi dagli scribi, a cui piace passeggiare in lunghe vesti, e che amano i saluti nelle piazze, i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; 47 essi divorano le case delle vedove e fanno lunghe preghiere per mettersi in mostra. Costoro riceveranno una condanna maggiore».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+20:46-55&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/02/23
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Torah (lago Vista):

La legge del sabato

35.1 Mosè convocò tutta la comunità dei figli d’Israele e disse loro: «Queste sono le cose che il Signore ha ordinato di fare. Sei giorni si dovrà lavorare, ma il settimo giorno sarà per voi un giorno santo, un sabato di solenne riposo, consacrato al Signore. Chiunque farà qualche lavoro in esso sarà messo a morte. Non accenderete il fuoco in nessuna delle vostre abitazioni il giorno del sabato».

Le offerte per la costruzione del tabernacolo

4 Poi Mosè parlò a tutta la comunità dei figli d’Israele, e disse: «Questo è ciò che il Signore ha ordinato: “Prelevate da quello che avete un’offerta al Signore; chiunque è di cuore volenteroso farà un’offerta al Signore: oro, argento, bronzo; stoffe di color violaceo, porporino, scarlatto, lino fino, pelo di capra, pelli di montone tinte in rosso, pelli di delfino, legno di acacia, olio per il candelabro, aromi per l’olio dell’unzione e per l’incenso aromatico, pietre di ònice, pietre da incastonare per l’efod e per il pettorale. 10 Chiunque è abile in mezzo a voi venga ed esegua tutto quello che il Signore ha ordinato: 11 il tabernacolo, la sua tenda e la sua copertura, i suoi fermagli, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi; 12 l’arca, le sue stanghe, il propiziatorio e il velo da stendere davanti all’arca; 13 la tavola e le sue stanghe, tutti i suoi utensili e il pane della presentazione; 14 il candelabro per la luce e i suoi utensili, le sue lampade e l’olio per il candelabro; 15 l’altare dei profumi e le sue stanghe, l’olio dell’unzione e l’incenso aromatico, la portiera dell’ingresso per l’entrata del tabernacolo; 16 l’altare degli olocausti con la sua gratella di bronzo, le sue stanghe e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base; 17 le cortine del cortile, le sue colonne, le loro basi e la portiera all’ingresso del cortile; 18 i pioli del tabernacolo, i pioli del cortile e le loro funi; 19 i paramenti delle cerimonie per fare il servizio nel luogo santo, i paramenti sacri per il sacerdote Aaronne, e i paramenti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio”».

20 Allora tutta l’assemblea dei figli d’Israele si ritirò dalla presenza di Mosè.” 

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Exodus+35&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS


Le due colonne di bronzo

13 Il re Salomone fece venire da Tiro Chiram, 14 figlio di una vedova della tribù di Neftali; suo padre era di Tiro. Egli lavorava il bronzo, era pieno di saggezza, d’intelletto e di abilità per eseguire qualunque lavoro in bronzo. Egli si recò dal re Salomone ed eseguì tutti i lavori da lui ordinati.

15 Fece le due colonne di bronzo. La prima aveva diciotto cubiti[a] d’altezza, e una corda di dodici cubiti[b] misurava la circonferenza della seconda. 16 Fuse due capitelli di bronzo, per metterli in cima alle colonne; l’uno aveva cinque cubiti[c] d’altezza e l’altro cinque cubiti d’altezza. 17 Fece un reticolato, un lavoro d’intreccio, dei festoni a forma di catenelle, per i capitelli che erano in cima alle colonne: sette per il primo capitello e sette per il secondo. 18 Fece due ordini di melagrane attorno all’uno di quei reticolati, per coprire il capitello che era in cima a una delle colonne; e lo stesso fece per l’altro capitello. 19 I capitelli, che erano in cima alle colonne nel portico, erano fatti a forma di giglio, ed erano di quattro cubiti[d]. 20 I capitelli posti sulle due colonne erano circondati da duecento melagrane, in alto, vicino alla sporgenza che era al di là del reticolato; c’erano duecento melagrane disposte attorno al primo, e duecento intorno al secondo capitello. 21 Egli rizzò le colonne nel portico del tempio; rizzò la colonna a destra, e la chiamò Iachim[e]; poi rizzò la colonna a sinistra, e la chiamò Boaz[f]. 22 In cima alle colonne c’era un lavoro fatto a forma di giglio. Così fu compiuto il lavoro delle colonne.

Il Mare di bronzo

23 Poi fece il Mare[g] di metallo fuso, che aveva dieci cubiti[h] da un orlo all’altro; era di forma perfettamente rotonda, aveva cinque cubiti d’altezza, e una corda di trenta cubiti[i] ne misurava la circonferenza. 24 Sotto l’orlo lo circondavano dei frutti di colloquintide, dieci per cubito[j], facendo tutto il giro del Mare; i frutti di colloquintide, disposti in due ordini, erano stati fusi insieme con il Mare. 25 Questo poggiava su dodici buoi, dei quali tre guardavano a settentrione, tre a occidente, tre a meridione e tre a oriente; il Mare stava su di essi e le parti posteriori dei buoi erano volte verso il centro. 26 Esso aveva lo spessore di un palmo; il suo orlo, fatto come l’orlo di una coppa, aveva la forma di un fiore di giglio. Il Mare conteneva duemila bati[k].

Le basi di bronzo

27 Fece pure le dieci basi di bronzo; ciascuna aveva quattro cubiti[l] di lunghezza, quattro cubiti di larghezza e tre cubiti[m] d’altezza. 28 Il lavoro delle basi consisteva in questo. Erano formate da riquadri, tenuti assieme per mezzo di sostegni. 29 Sopra i riquadri, fra i sostegni, c’erano dei leoni, dei buoi e dei cherubini; lo stesso sui sostegni superiori; ma sui sostegni inferiori, sotto i leoni e i buoi, c’erano delle ghirlande a festoni. 30 Ogni base aveva quattro ruote di bronzo con gli assi di bronzo; ai quattro angoli c’erano delle mensole, sotto il bacino; queste mensole erano di metallo fuso; di fronte a ciascuna stavano delle ghirlande. 31 Al coronamento della base, nell’interno, c’era un’apertura in cui si adattava il bacino; essa aveva un cubito[n] d’altezza, era rotonda, della forma di una base di colonna, e aveva un cubito e mezzo[o] di diametro; anche lì c’erano delle sculture. I riquadri erano quadrati e non circolari. 32 Le quattro ruote erano sotto i riquadri, gli assi delle ruote erano fissati alla base, e l’altezza di ogni ruota era di un cubito e mezzo. 33 Le ruote erano fatte come quelle di un carro. I loro assi, i loro quarti, i loro raggi, i loro mòzzi erano di metallo fuso. 34 Ai quattro angoli di ogni base c’erano quattro mensole d’un medesimo pezzo con la base. 35 La parte superiore della base terminava con un cerchio di mezzo cubito[p] d’altezza, e aveva i suoi sostegni e i suoi riquadri tutti d’un pezzo con la base. 36 Sulla parte liscia dei sostegni e sui riquadri Chiram scolpì dei cherubini, dei leoni e delle palme, secondo gli spazi liberi, e delle ghirlande tutto intorno. 37 Così fece le dieci basi; la fusione, la misura e la forma erano le stesse per tutte.

38 Poi fece le dieci conche di bronzo, ciascuna delle quali conteneva quaranta bati[q] ed era di quattro cubiti; ogni conca posava sopra una delle dieci basi. 39 Egli collocò le basi così: cinque al lato destro della casa e cinque al lato sinistro. Mise il Mare al lato destro della casa, verso sud-est.

40 Chiram fece pure i vasi per le ceneri, le palette e le bacinelle.

41 Così Chiram compì tutta l’opera richiesta dal re Salomone per la casa del Signore: le due colonne, le volute dei capitelli in cima alle colonne, i due reticolati per coprire le due volute dei capitelli in cima alle colonne, 42 le quattrocento melagrane per i due reticolati, a due ordini di melagrane per ogni reticolato, che coprivano le due volute dei capitelli in cima alle colonne, 43 le dieci basi, le dieci conche sulle basi, 44 il Mare, che era unico, e i dodici buoi sotto il Mare, 45 i vasi per le ceneri, le palette e le bacinelle. Tutti questi utensili, che Chiram fece a Salomone per la casa del Signore, erano di bronzo lucido. 46 Il re li fece fondere nella pianura del Giordano, in un suolo argilloso, tra Succot e Sartan. 47 Salomone lasciò tutti questi utensili senza verificare il peso del bronzo, perché erano in grandissima quantità.

https://www.hebcal.com/sedrot/vayakhel
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Restauro del tempio

12.1 Il settimo anno di Ieu, Ioas cominciò a regnare, e regnò quarant’anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Sibia da Beer-Sceba.

Ioas fece ciò che è giusto agli occhi del Signore per tutto il tempo in cui fu consigliato dal sacerdote Ieoiada. Tuttavia, gli alti luoghi non scomparvero; il popolo continuava a offrire sacrifici e incenso sugli alti luoghi.

Ioas disse ai sacerdoti: «Tutto il denaro consacrato che sarà portato alla casa del Signore, vale a dire il denaro versato da ogni Israelita censito, il denaro che paga per il suo riscatto personale secondo la stima fatta dal sacerdote, tutto il denaro che qualunque persona decida di portare alla casa del Signore, i sacerdoti lo ricevano, ognuno dalle mani dei suoi conoscenti, e se ne servano per fare i restauri alla casa, dovunque si troverà qualcosa da restaurare». Ma fino al ventitreesimo anno del re Ioas i sacerdoti non avevano ancora eseguito i restauri alla casa. Allora il re Ioas chiamò il sacerdote Ieoiada e gli altri sacerdoti e disse loro: «Perché non restaurate quel che c’è da restaurare nella casa? Da ora in poi dunque non ricevete più denaro dalle mani dei vostri conoscenti, ma lasciatelo per i restauri della casa». I sacerdoti acconsentirono a non ricevere più denaro dalle mani del popolo e a non aver più l’incarico dei restauri della casa.

Il sacerdote Ieoiada prese una cassa, le fece un buco nel coperchio e la collocò presso l’altare, a destra, entrando nella casa del Signore; e i sacerdoti che custodivano la soglia vi mettevano tutto il denaro che era portato alla casa del Signore. 10 Quando vedevano che c’era molto denaro nella cassa, il segretario del re e il sommo sacerdote salivano a chiudere in sacchetti e a contare il denaro che si trovava nella casa del Signore. 11 Poi consegnavano il denaro così pesato nelle mani dei funzionari preposti ai lavori della casa del Signore, i quali pagavano i falegnami e i costruttori che lavoravano alla casa del Signore, 12 i muratori e gli scalpellini; compravano il legname e le pietre da tagliare per restaurare la casa del Signore e provvedevano a tutte le spese relative ai restauri della casa. 13 Ma con il denaro portato alla casa del Signore non si fecero, per la casa del Signore, né coppe d’argento, né smoccolatoi, né bacinelle, né trombe, né alcun altro utensile d’oro o d’argento; 14 il denaro si dava a quelli che facevano l’opera, ed essi lo impiegavano a restaurare la casa del Signore. 15 E non si chiedeva alcun resoconto a quelli nelle cui mani si consegnava il denaro per pagare chi eseguiva il lavoro; perché agivano con fedeltà. 16 Il denaro dei sacrifici per la colpa e quello dei sacrifici per il peccato non si portava nella casa del Signore; era per i sacerdoti.

Tributo pagato ad Azael, re di Siria. Morte di Ioas

17 In quel tempo Azael, re di Siria, salì a combattere contro Gat e la conquistò; poi si dispose a salire contro Gerusalemme.”

…”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=2+Kings+12%3A1-17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://www.hebcal.com/holidays/shabbat-shekalim

Se c’è anche solo un briciolo d’orgoglio in un’anima, lo Spirito Santo non vi entrerà mai

il libro della verità:
Domenica, 5 gennaio 2014, alle ore 19:34

 

Mia amatissima figlia, quando il Fuoco dello Spirito Santo entra nell’anima di una persona, la prima risposta è quella delle lacrime. La seconda risposta è quella dello smarrimento. La terza risposta è la consapevolezza che qualcosa di meraviglioso, una comprensione interiore della Verità di Dio e di tutto ciò che Egli desidera, ha sopraffatto quella particolare anima. Improvvisamente discende una grande pace, così come una comprensione acuta del mistero dell’Esistenza di Dio e del Suo Amore. Tutte le cose che sono secondo la Parola di Dio, diventano chiare.

Solo coloro che hanno ceduto la loro volontà a Dio e che hanno rinunciato a tutto l’orgoglio umano e all’intelletto, offrendoli a Lui, sono in grado di ricevere questo Dono dello Spirito Santo. Se c’è anche solo un briciolo d’orgoglio in un’anima, lo Spirito Santo non vi entrerà mai.

Solo coloro che credono veramente che Dio sia Onnipotente e che l’uomo non è nulla ed è indegno di stare dinnanzi a Lui, possono rinunciare alla propria volontà. Solo coloro che sono disposti a fare tutto ciò che è richiesto, per compiere la Santa Volontà di Dio secondo la Sua Parola, possono ricevere i Doni per annunciare la Parola, ed essa avrà un impatto reale.

Qualsiasi uomo affermi di proclamare la Verità, e dica di essere guidato dallo Spirito Santo, non si vanterà mai della propria grandezza. Egli non attirerà mai l’attenzione sui suoi doni, sui suoi talenti, sulla sua conoscenza, sulla sua santità o la sua umiltà. Poiché quando un uomo fa questo, nel Santo Nome di Dio, egli non è stato benedetto con il Fuoco dello Spirito, la Fiamma che ravviva il cuore degli uomini, affinché essi rispondano, con amore, alla Parola di Dio.

Durante il Mio Tempo sulla Terra, Io ho reso chiaro a tutti voi che chi si esalta di fronte a Me sarà gettato nella desolazione e chi si umilia di fronte a Me sarà esaltato.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Prima lettera di san Giovanni apostolo 3,11-21.

Carissimi, questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri.
Non come Caino, che era dal maligno e uccise il suo fratello. E per qual motivo l’uccise? Perché le opere sue erano malvagie, mentre quelle di suo fratello eran giuste.
Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi
odia.
Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella
morte.
Chiunque odia il proprio fratello è
omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna.
Da questo abbiamo
conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui
l’amore di Dio?
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità.
Da questo
conosceremo che siamo nati dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore
qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio.

Salmi 100(99),2.3.4.5.

Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
 

Riconoscete che il Signore è Dio;
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
 

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.
 

Buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà per ogni generazione.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 1,43-51.

In quel tempo, Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi».
Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret».
Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità».
Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico».
Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».
Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-01-05


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Ortodosso (Cattolico greco):


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Torah (lago Vista):

Le cavallette

10.1 Allora il Signore disse a Mosè: «Va’ dal faraone; poiché io ho reso ostinato il suo cuore e il cuore dei suoi servitori, per fare in mezzo a loro i segni che vedrai, 2 e perché tu possa raccontare ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli quello che ho operato in Egitto e i segni che ho fatti in mezzo a loro. Così saprete che io sono il Signore». Mosè e Aaronne andarono dunque dal faraone e gli dissero: «Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: “Fino a quando rifiuterai di umiliarti davanti a me? Lascia andare il mio popolo perché mi serva. Se tu rifiuti di lasciar andare il mio popolo, domani farò venire le cavallette su tutto il tuo paese. Esse copriranno la superficie del paese e non si potrà vedere il suolo; divoreranno il resto che è scampato, ciò che è stato lasciato dalla grandine e divoreranno ogni albero che cresce nei campi. Riempiranno le tue case, le case di tutti i tuoi servitori e le case di tutti gli Egiziani, come né i tuoi padri né i padri dei tuoi padri videro mai, dal giorno che furono sulla terra, fino ad oggi”». Detto questo, voltò le spalle e uscì dalla presenza del faraone. I servitori del faraone gli dissero: «Fino a quando quest’uomo sarà per noi un’insidia? Lascia andare questa gente, e che serva il Signore, il suo Dio! Non ti accorgi che l’Egitto è rovinato?»

Allora fecero ritornare Mosè e Aaronne dal faraone. Egli disse loro: «Andate, servite il Signore, il vostro Dio; ma chi sono quelli che andranno?» Mosè disse: «Noi andremo con i nostri bambini e con i nostri vecchi, con i nostri figli e con le nostre figlie; andremo con le nostre greggi e con i nostri armenti, perché dobbiamo celebrare una festa al Signore». 10 Il faraone disse loro: «Così sia il Signore con voi, come io lascerò andare voi e i vostri bambini! Ma voi avete delle cattive intenzioni! 11 Allora no, andate soltanto voi uomini e servite il Signore; poiché questo è quello che volete». E il faraone li cacciò dalla sua presenza.

12 Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano sul paese d’Egitto per farvi venire le cavallette; ed esse salgano sul paese d’Egitto e divorino tutta l’erba del paese, tutto quello che la grandine ha lasciato». 13 Mosè protese il suo bastone sul paese d’Egitto e il Signore fece levare un vento orientale sul paese, tutto quel giorno e tutta la notte. Quando venne il mattino, il vento orientale aveva portato le cavallette. 14 Le cavallette salirono su tutto il paese d’Egitto e si posarono su tutta l’estensione dell’Egitto. Erano numerosissime: prima non ce n’erano mai state tante, né mai più tante ce ne saranno. 15 Esse coprirono la superficie di tutto il paese, che ne rimase oscurato, e divorarono tutta l’erba del paese e tutti i frutti degli alberi, che la grandine aveva lasciato. Nulla di verde rimase sugli alberi né sulle erbe della campagna, in tutto il paese d’Egitto.

16 Allora il faraone chiamò in fretta Mosè e Aaronne e disse: «Io ho peccato contro il Signore, il vostro Dio, e contro di voi. 17 Ma ora perdonate, vi prego, il mio peccato, questa volta soltanto. Supplicate il Signore, il vostro Dio, perché almeno allontani da me questo flagello mortale». 18 Mosè uscì dalla presenza del faraone e pregò il Signore. 19 Il Signore fece levare un vento contrario, un fortissimo vento di ponente, che portò via le cavallette e le precipitò nel mar Rosso. Non rimase neppure una cavalletta in tutta l’estensione dell’Egitto. 20 Ma il Signore indurì il cuore del faraone, e questi non lasciò andare i figli d’Israele.

Le tenebre in Egitto

21 Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo e vi siano tenebre nel paese d’Egitto, così fitte da potersi toccare. 22 Mosè stese la sua mano verso il cielo e per tre giorni ci fu una fitta oscurità in tutto il paese d’Egitto. 23 Non ci si vedeva più l’un l’altro e per tre giorni nessuno si mosse da dove stava; ma tutti i figli d’Israele avevano luce nelle loro abitazioni.

24 Allora il faraone chiamò Mosè e disse: «Andate, servite il Signore; rimangano soltanto le vostre greggi e i vostri armenti; anche i vostri bambini potranno andare con voi». 25 Mosè disse: «Tu ci devi permettere di avere sacrifici e olocausti da offrire al Signore, il nostro Dio. 26 Perciò anche il nostro bestiame verrà con noi, senza che ne rimanga indietro neppure un’unghia; poiché da esso dobbiamo prendere le vittime per servire il Signore, nostro Dio, e noi non sapremo con quali vittime dovremo servire il Signore, finché non saremo giunti là». 27 Ma il Signore indurì il cuore del faraone, e questi non volle lasciarli andare. 28 E il faraone disse a Mosè: «Vattene via da me! Guàrdati bene dal comparire ancora alla mia presenza, perché il giorno che comparirai alla mia presenza morirai!» 29 Mosè rispose: «Hai detto bene; io non comparirò più davanti a te».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Exodus+10&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://www.hebcal.com/sedrot/bo
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Compirò dei miracoli in tutto il mondo per dimostrare agli scettici che Sono Io, Gesù Cristo, Colui che ha mandato il Suo profeta per preparare tutti voi alla Sua Seconda Venuta

il libro della verità:
Mia amatissima figlia, tutti coloro che conoscono la Verità e che accettano le profezie contenute nel libro di Mio Padre, devono accettare il fatto che Egli abbia concesso al mondo la più grande Misericordia.Ora che il momento della Mia Seconda Venuta si avvicina, quelli che riconoscono la Mia Voce e che Mi ascoltano, devono dedicare il proprio tempo ad assicurarsi di diffondere la Mia Parola e a pregare per la salvezza di tutti i loro fratelli e sorelle.

Miei amati discepoli, le Mie Grazie vengono riversate su di voi, quindi dovete essere fiduciosi quando aiutate gli altri a prepararsi per la Mia Seconda Venuta. Dovete mantenere la calma anche quando essi urlano delle oscenità contro di voi. Questa Missione sarà la più calunniata dal tempo della Mia Crocifissione, ma sappiate che è la Missione che salverà miliardi di anime.

Questo è il Mio tempo. È il tempo che Mi è stato assegnato da parte del Mio amato Padre, come concordato. È il tempo del Mio Regno, quando il Nuovo Cielo e la Nuova Terra si fonderanno in una cosa sola. La Volontà di Mio Padre, così come è fatta in Cielo, sarà fatta anche sulla Terra. Tutto diventerà una cosa sola. L’odio, la sofferenza ed il potere del male cesseranno. Ogni sforzo che fate ora per salvare le vostre anime, come anche le vostre preghiere per salvare gli altri, produrranno i loro frutti, non importa quanto ciò sarà difficile. Lasciate che ruggiscano contro di voi, che vi flagellino, che vi maltrattino, che vi chiamino bugiardi e vi trattino crudelmente. Quanto più soffrirete, tante più anime porterete a Me.

Ho tracciato questo sentiero ed esso è protetto da tutti gli angeli del Cielo. Ogni spirito maligno causerà disagi, creerà ostacoli e cercherà di impedirvi di camminare verso di Me, ma sarà inutile. Essi non possono impedirMi di raggiungervi o di attirarvi più vicino.

Sarete miliardi. Coloro che rifiutano di prepararsi ora, lo faranno con il passare del tempo. Non dovete permettere loro di rallentarvi perché il tempo è breve.

Ognuno di voi, che fa parte del Mio Esercito Rimanente, riceverà delle Grazie speciali e compirò dei miracoli in tutto il mondo per dimostrare agli scettici che Sono Io, Gesù Cristo, Colui che ha mandato il Suo profeta per preparare tutti voi alla Sua Seconda Venuta.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:
Fratelli, attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno!
E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.”
Giovedì della IX settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo 2,8-15.
Carissimo, ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo,
a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata!
Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;
se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch’egli ci rinnegherà;
se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.
Richiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio di evitare le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione di chi le ascolta.
Sfòrzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità.

Salmi 25(24),4bc-5ab.8-9.10.14.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie;
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.

Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Il Signore si rivela a chi lo teme,
gli fa conoscere la sua alleanza.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,28-34.
In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore;
amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi».
Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui;
amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.”

evangeliumtagfuertag.org/main.php?language=it&module=readings&localdate=20180607

Mia amatissima figlia, come vorrei che l’amore si moltiplicasse in tutto il mondo, perché allora l’uomo amerebbe veramente il suo prossimo, proprio come Mio Padre comandò e non ci sarebbero più guerre. ”


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Ortodosso (Cattolico greco):
“…
10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. 11 Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione.

Il peccato e la grazia

12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato… 13 Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c’è legge. 14 Eppure la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. 15 Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti. 16 Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell’uno che ha peccato; perché dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa giustificazione dopo molte trasgressioni.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Romans+5%3A10-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Gesù calma la tempesta23 Gesù salì sulla barca e i suoi discepoli lo seguirono. 24 Ed ecco si sollevò in mare una gran burrasca, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. 25 E [i suoi discepoli], avvicinatisi, lo svegliarono dicendo: «Signore, salvaci, siamo perduti!» 26 Ed egli disse loro: «Perché avete paura, o gente di poca fede?» Allora, alzatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia. 27 E quegli uomini si meravigliarono e dicevano: «Che uomo è mai questo, che anche i venti e il mare gli ubbidiscono?»”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matthew+8%3A23-27&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/06/07