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La Madre della Salvezza: “Il Dono dell’Amore si accentua a Natale”

il libro della verità:
La Madre della Salvezza: “Il Dono dell’Amore si accentua a Natale”
Sabato, 20 dicembre 2014, alle ore 16:25
Miei cari figli, l’Amore di mio Figlio non è mai tanto diffuso quanto lo è a Natale.In questo periodo, durante la celebrazione della Sua nascita, Egli inonda le anime con il Suo Amore. È in questo periodo che voi dovete vivere l’Amore che vi fu dato spontaneamente, quali figli di Dio. Voi dovete apprezzare il Dono dell’Amore che viene da Dio e condividerlo con chiunque voi conosciate.

A Natale, il Dono dell’Amore si accentua nelle anime di tutti i figli di Dio ed è in questo periodo dell’anno che voi dovete riconoscere che l’amore comincia nella famiglia. Mio Figlio nacque in una famiglia e questo avvenne per una buona ragione. Dio si è manifestato, non come un individuo inviato in una Missione, nella quale non doveva esserci nessuno vicino a lui, bensì all’interno della Sacra Famiglia.

Amate le vostre famiglie e perdonate le trasgressioni passate. Amate tutti, includendo coloro che vi odiano. È possibile superare l’odio condividendo l’amore e, sebbene questo possa essere a volte difficile, a motivo di ciò, sarete più forti ed in pace. L’odio è un sentimento negativo e logora l’anima con un profondo senso d’infelicità. Esso corrode il cuore dell’anima, fino a quando essa muore. Non lasciate che l’odio vi separi dal Dono dell’Amore, che è la Grazia più potente, poiché viene da Dio.

Questo Natale, amatevi l’un l’altro, così come Dio ama ciascuno di voi. Pregate per coloro che hanno commesso un qualsiasi atto malvagio contro di voi e chiedete a mio Figlio di darvi sollievo dal fardello dell’odio.

L’Amore di Dio, in tutta la sua gloria, si testimonia nella famiglia che prospera secondo l’Amore. Tali famiglie, abbastanza fortunate da sentire amore l’uno per l’altro, devono diffondere codesto amore agli altri che non lo ricevono nella propria vita. La persona che viene educata in una famiglia amorevole e che ama con tenerezza di cuore, tocca le anime degli altri. Questo è il modo in cui l’Amore di Dio si sviluppa in seno alla famiglia.

Fu dal cuore di una famiglia amorevole, che mio Figlio, Gesù Cristo, incominciò la Sua Missione sulla Terra per redimere l’uomo dal peccato. E perciò, questo Natale, io chiedo che vi amiate gli uni gli altri e domandiate a mio Figlio di benedire tutte le famiglie con la Grazia di amarvi ancor più a vicenda.

L’amore, quando è presente in una famiglia, riesce a prevalere su tutti gli ostacoli che Satana le pone davanti. La famiglia – il fondamento dell’Amore di Dio – è disprezzata da Satana. È la famiglia ad essere presa di mira dal maligno, il quale farà di tutto per distruggerne l’unità.

L’Amore e l’unità di una famiglia sono un grande Dono del Cielo e voi dovete sforzarvi continuamente di restare uniti in qualsiasi circostanza.

La vostra amata Madre,
 Madre
della Salvezza”

 
 
 

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La Vera Vita in Dio:

26 Agosto, 1992

(Grecia – Isola di Simi – Panormiti)

(Panormiti è San Michele)

(Sono andata in questa piccola isola, Panormiti, per trascorrervi quattro giorni. Vi sono poche case che circondano un grande monastero e la chiesa di San Michele. La statua di San Michele, della grandezza di un uomo, è tutta ricoperta d’argento. E’ una statua miracolosa. Ho sentito un forte richiamo di recarmi in quel luogo, così sono andata a pregare e a chiedere a San Michele la sua intercessione.

Prima di partire per Panormiti, quella mattina alle otto Gesù è venuto a me in sogno. Non mi ha permesso di guardarLo. Voleva soltanto che sentissi la Sua presenza. Egli si è messo al mio fianco, a destra, e ha circondato le mie spalle col Suo Braccio sinistro. Immediatamente ho avvertito la calda e consolante protezione di Dio. La mia anima ha gioito! Egli mi ha permesso di toccare la Sua Mano sinistra che mi circondava la spalla. Ho sentito tutte le Sue Dita. Poi, mi ha permesso di toccare il Suo Cuore con la mia mano sinistra, la Sua Barba e ancora una parte del Suo Santo Volto; in quegli attimi la mia anima si è trovata in uno stato indescrivibile di pace, di gioia, di conforto e di serenità. Non è stato necessario che Gesù mi dicesse qualcosa. La Sua Presenza, così viva, mi ha detto tutto. IO SONO è con me.)

(Più tardi nello stesso giorno).

Io ti do la Mia Pace;

sii paziente come Io sono paziente; il Padre ti ama e ti ha affidata questa missione; non credere che non Mi renda conto del suo peso; Io sono il tuo Sposo che provvede a te,1 ti consola e ti rimane fedele; tu sei la tavoletta del Padre e su questa tavoletta è scritto l’Inno d’Amore del Padre e il Mio; non pensare che l’Altissimo non possa trovare il modo di portare a temine il Suo Piano fra il tuo popolo;2 Egli ritornerà nella Sua Vigna col Fuoco e metterà fine ai fittavoli ai quali era stata data gratuitamente la Sua Vigna e, poiché essi non L’hanno custodita ma Ne hanno fatto una desolazione, Egli la darà ad altri; lungo gli anni ho cercato di avvertirli inviando loro i Miei servitori, ma essi li hanno uccisi uno ad uno;3 in verità oggi vi dico: “la pietra scartata dai costruttori è risultata essere testata d’angolo”;4 oggi, il Mio Santo Spirito di Grazia è la pietra angolare e chiunque cade su questa pietra sarà sfracellato;

Io ho dato a tutti un severo ammonimento: non metteteMi più alla prova; e tu, figlia Mia, non meravigliarti della riluttanza che ha la tua gente; nessun profeta è mai stato accettato nel proprio paese; se ciò fosse stato possibile allora essi non sarebbero divenuti oggi tuoi nemici solo per aver detto loro la verità;

vieni, Io benedico te e i tuoi compagni;”

http://www.tlig.org/it/messages/741

 
 
 

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Cattolico romano:

Libro di Isaia 7,10-14.

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz :
«
Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto».
Ma Acaz rispose: «
Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaia disse: « Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?
Pertanto il Signore
stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele: Dio-con-noi».

Salmi 24(23),1-2.3-4ab.5-6.

Del Signore è la terra e quanto contiene,
l’universo e i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondata sui mari,
e sui fiumi l’ha stabilita.
 

Chi salirà il monte del Signore,
chi starà nel suo luogo
santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non pronunzia menzogna. 

Otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1,26-38.

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
A queste parole ella rimase turbata e si
domandava che senso avesse un tale saluto.
L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ecco
concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e chiamato
Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo.
Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
nulla è impossibile a
Dio».
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
E l’angelo partì da lei.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-12-20

 
 
 

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Ortodosso:

Indirizzo e saluti

1.1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timoteo, mio caro figlio, grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro Signore.

Esortazione rivolta a Timoteo

Ringrazio Dio, che servo come già i miei antenati con pura coscienza, ricordandomi regolarmente di te nelle mie preghiere giorno e notte; ripenso alle tue lacrime e desidero intensamente vederti per essere riempito di gioia. Ricordo infatti la fede sincera che è in te, la quale abitò prima in tua nonna Loide e in tua madre Eunice e, sono convinto, abita pure in te.

Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, di amore e di autocontrollo. Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, né di me, suo carcerato[a]; ma soffri anche tu per il vangelo, sorretto dalla potenza di Dio. Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall’eternità, 10 e che è stata ora manifestata con l’apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l’immortalità mediante il vangelo, 11 in vista del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e dottore [degli stranieri]. 12 È anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno.

13 Prendi come modello le sane parole che hai udite da me, con la fede e l’amore che si hanno in Cristo Gesù. 14 Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi.

15 Tu sai questo: che tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato, tra i quali Figello ed Ermogene. 16 Conceda il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo, perché egli mi ha molte volte confortato e non si è vergognato della mia catena; 17 anzi, quando è venuto a Roma, mi ha cercato con premura e mi ha trovato. 18 Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso di lui in quel giorno. Tu sai pure molto bene quanti servizi abbia reso a Efeso.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=2+Timothy+1:1-18&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

23 Gesù, guardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!» 24 I discepoli si stupirono di queste sue parole. E Gesù replicò loro: «Figlioli, quanto è difficile [per quelli che confidano nelle ricchezze] entrare nel regno di Dio! 25 È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 26 Ed essi, sempre più stupiti, dicevano tra di loro: «Chi dunque può essere salvato?» 27 [Ma] Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile a Dio».

28 Pietro gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». 29 Gesù [, rispondendo,] disse: «In verità vi dico che non vi è nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, [o moglie,] o padre, o figli, o campi, a causa mia e a causa del vangelo[a], 30 il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto: case, fratelli, sorelle, madri, figli, campi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna. 31 Ma molti primi saranno ultimi e gli ultimi, primi».

Gesù predice per la terza volta la Passione e la risurrezione

32 Mentre erano in cammino salendo a Gerusalemme, Gesù andava davanti a loro; essi erano turbati; quelli che seguivano erano pieni di timore. Egli prese di nuovo da parte i dodici e cominciò a dir loro le cose che stavano per accadergli:

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https://www.biblegateway.com/passage/?search=Mark+10:23-32&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/12/20

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È assai meglio sopportare la sofferenza nel Mio Nome, che essere lodati dai peccatori per aver fatto ciò che è sbagliato ai Miei Occhi

il libro della verità:
Martedì, 18 marzo 2014, alle ore 16:20
Mia amatissima figlia, che nessun uomo si vergogni della persecuzione che potrebbe affrontare perché difende Me, in qualità di Cristiano. Non dovete mai temere la persecuzione nel Mio Santo Nome, perché nel momento in cui constatate di essere criticati perché state proferendo la Verità, sappiate allora che siete dei Miei veri servitori.Solo coloro che sono in Me e con Me subiscono il ridicolo o l’odio nel Mio Nome. Quelli di voi che sono veramente Miei, quando abbandonano la loro volontà perché diventi la Mia, soffrono di più. Dovete sempre essere consapevoli del fatto che quando l’odio contro uno dei Miei amati seguaci è al suo culmine, potete essere certi che questo avviene laddove la Mia Presenza è più forte. È assai meglio sopportare la sofferenza nel Mio Nome, che essere lodati dai peccatori per aver fatto ciò che è sbagliato ai Miei Occhi.

Miei carissimi fedeli, permetteteMi di rassicurarvi sul fatto che la Mia Mano vi sta guidando ogni giorno, in questa Mia ultima Missione sulla Terra. La Mia Parola scuoterà le vostre anime e quelle di tutti quei miliardi di persone che vi seguiranno, poiché presto il mondo sentirà la Mia Voce. Non permettete che nessun ostacolo sbarri la vostra strada quando parlerete di Me; quando ricorderete alla gente i Miei Insegnamenti e quando ricorderete ai Miei devoti servitori il loro obbligo di rimanere fedeli alla Mia Parola, contenuta nei Santi Vangeli.

Quando vi sarà chiesto di rinnegarMi, sia attraverso la Santa Eucaristia, sia attraverso una versione corrotta della Sacra Bibbia, voi dovrete rifiutarvi di farlo, apertamente e senza alcuna vergogna. Dovrete difendere la Parola rifiutando di accettare le menzogne nel Mio Nome. Allo scopo di proteggervi dai persecutori, che infliggeranno delle offese alla Mia Chiesa e a tutti coloro che rimarranno fedeli alla Parola di Dio, vi prego di recitare questa Preghiera della Crociata:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 141 – Protezione contro la persecuzione)

Caro Gesù, difendimi nel corso della mia battaglia, perché io rimanga fedele alla Tua Parola a qualunque costo.
Salvaguardami dai Tuoi nemici.
Proteggimi da coloro che mi perseguitano per causa Tua.

Condividi il mio dolore.
Allevia la mia sofferenza.
Risollevami alla Luce del Tuo Volto, fino al Giorno in cui Tu ritornerai per portare al mondo la Salvezza Eterna.
Perdona coloro che mi perseguitano.
ServiTi della mia sofferenza in espiazione dei loro peccati, affinché possano trovare la pace nei loro cuori e accoglierTi con il rimorso nelle loro anime nell’Ultimo Giorno.
Amen.”

Andate e consolatevi nella speranza che Io possa accogliere, nel Rifugio della Mia Grande Misericordia, tutti i Miei nemici e coloro che perseguitano alcuni di voi nel Mio Nome.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Libro di Daniele 9,4b-10.

« Signore Dio, grande e tremendo, che osservi l’alleanza e la benevolenza verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti,
abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi!
Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali hanno in tuo nome parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese.
A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancor oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i misfatti che hanno commesso contro di te.
Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te;
al Signore Dio nostro la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui,
non abbiamo ascoltato la voce del Signore Dio nostro, né seguito quelle leggi che egli ci aveva date per mezzo dei suoi servi, i profeti. »

Salmi 79(78),8.9.11.13.

Non imputare a noi le colpe dei nostri padri,
presto ci venga incontro la tua misericordia,
poiché siamo troppo infelici.
 

Aiutaci, Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome,
salvaci e perdona i nostri peccati
per amore del tuo nome.
 

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la potenza della tua mano
salva i votati alla morte.


E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di età in età proclameremo la tua lode.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,36-38.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e vi sarà perdonato;
date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio ».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-03-18


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Ortodosso (Cattolico greco):

Purificazione e gloria d’Israele

In quel giorno il germoglio del Signore sarà lo splendore e la gloria degli scampati d’Israele, e il frutto della terra sarà il loro vanto e il loro ornamento.

Avverrà che i sopravvissuti di Sion e i superstiti di Gerusalemme saranno chiamati santi: chiunque, cioè, in Gerusalemme sarà iscritto tra i vivi,

una volta che il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion, e avrà purificato Gerusalemme dal sangue che vi è stato sparso, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio.

Il Signore creerà su tutta la distesa del monte Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo per il giorno e uno splendore di fuoco fiammeggiante per la notte; perché su tutta la gloria vi sarà un padiglione.

Ci sarà un riparo per fare ombra di giorno e proteggere dal caldo, e per servire di rifugio e di asilo durante la tempesta e la pioggia.

Israele, la vigna del Signore

5.1 Io voglio cantare per il mio amico il cantico del mio amico per la sua vigna. Il mio amico aveva una vigna sopra una fertile collina.

La dissodò, ne tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte, vi costruì in mezzo una torre e vi scavò uno strettoio per pigiare l’uva. Egli si aspettava che facesse uva, invece fece uva selvatica.

Ora, abitanti di Gerusalemme, e voi, uomini di Giuda, giudicate fra me e la mia vigna!

Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna più di quanto ho fatto per essa? Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva, ha fatto uva selvatica?

Ebbene, ora vi farò conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie; abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata.

Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata, vi cresceranno i rovi e le spine, e darò ordine alle nuvole che non vi lascino cadere pioggia.

Infatti la vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele, e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta. Egli si aspettava rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed ecco grida d’angoscia!

Peccati d’Israele e suoi castighi

Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finché non rimanga più spazio, e voi restiate soli ad abitare nel paese!

Questo mi ha detto all’orecchio il Signore degli eserciti: «In verità case numerose saranno desolate, queste case grandi e belle saranno private d’abitanti;

10 dieci iugeri[a] di vigna non daranno che un bat[b], e un comer[c] di seme non darà che un efa[d]». …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+4-5&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

20 L’uomo chiamò sua moglie Eva[e], perché è stata la madre di tutti i viventi. 21 Dio il Signore fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.22 Poi Dio il Signore  disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre». …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+3-4&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

34 Se schernisce gli schernitori, fa grazia agli umili[b].

35 I saggi erediteranno la gloria, ma l’infamia è la parte che spetta agli stolti.

La saggezza si acquista

4.1 Figlioli, ascoltate l’istruzione di un padre, state attenti a imparare il discernimento,

perché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento.

Quando ero ancora bambino presso mio padre, tenero e unico presso mia madre,

egli mi istruiva dicendomi: «Il tuo cuore conservi le mie parole; osserva i miei comandamenti e vivrai.

Acquista saggezza, acquista intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non te ne sviare.

Non abbandonare la saggezza, ed essa ti custodirà; amala, ed essa ti proteggerà.

Il principio della saggezza è: acquista la saggezza. Sì, a costo di quanto possiedi, acquista l’intelligenza.

Esaltala, ed essa t’innalzerà; essa ti coprirà di gloria quando l’avrai abbracciata.

Essa ti metterà sul capo un fregio di grazia, ti farà dono di una corona di gloria».

10 Ascolta, figlio mio, ricevi le mie parole, e anni di vita ti saranno moltiplicati.

11 Io ti indico la via della saggezza, ti avvio per i sentieri della rettitudine.

12 Se cammini, i tuoi passi non saranno raccorciati, e se corri, non inciamperai.

13 Afferra saldamente l’istruzione, non lasciarla andare; conservala, perché essa è la tua vita.

14 Non entrare nel sentiero degli empi e non t’inoltrare per la via dei malvagi;

15 schivala, non passare per essa; allontanatene e va’ oltre.

16 Essi infatti non possono dormire se non hanno fatto del male; il sonno è loro tolto se non hanno fatto cadere qualcuno. …”

https://oca.org/readings/daily/2019/03/18
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