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Ecco, io ho messo davanti a voi il paese; entrate, prendete possesso del paese che il Signore giurò

Cattolico romano:
XI Domenica del Tempo Ordinario

Libro di Ezechiele 17,22-24.
Cosi dice il Signore Dio: “Io prenderò dalla cima del cedro, dalle punte dei suoi rami coglierò un ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto, massiccio;
lo pianterò sul monte alto d’Israele. Metterà rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà.
Sapranno tutti gli alberi della foresta che io sono il Signore, che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso; faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco. Io, il Signore, ho parlato e lo farò“.

Salmi 92(91),2-3.13-14.15-16.
È bello dar lode al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte,

Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore:
mia roccia, in lui non c’è ingiustizia.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 5,6-10.
Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore,
camminiamo nella fede e non ancora in visione.
Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore.
Perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere a lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 4,26-34.
In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra;
dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.
Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.
Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra;
ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra
».
Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere.
Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.”

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il libro della verità:
Io Sono il tuo amato Gesù, Colui che opera nella tua anima. Io Sono qui, anche quando tu Mi ignori. Io opero nella tua anima perché Me l’hai offerta e, per questo, tu soffrirai sempre per Me e con Me.Oggi, figlia Mia, Mi rivolgo a tutti coloro che dicono di non credere in Dio.

Se non credete in Dio, Io dovrò spiegarvi subito il modo in cui potete riconoscere che Dio Esista realmente. Dio Esiste in ogni singola persona nata in questo mondo, indipendentemente dalla sua fede o dal credo dei propri genitori. Dio, assieme ad ogni forma di vita, porta un senso di stupore e meraviglia, che non mancheranno mai di suscitare un sentimento di intenso amore in un’anima nei confronti di un’altra delle Creazioni di Dio.

” Mia amatissima figlia, nello stesso modo in cui Io camminai da solo, durante la lenta e dolorosa salita fino alla cima del Monte Calvario, così camminerà anche il Mio Esercito Rimanente.

Quando salii quella collina tortuosa, Io ero circondato da centinaia di soldati romani che bloccavano, lungo il percorso, quelli che volevano darMi conforto.

Gli Ebrei Mi rinnegarono e poi Mi tradirono. I Romani Mi crocifissero e accadde a Roma che il Mio amato apostolo Pietro fu incaricato di formare la Mia Chiesa sulla Terra, perché desideravo che la Mia Chiesa si formasse in mezzo a coloro che Mi perseguitarono.

Dal momento che la Mia Seconda Venuta avrà presto luogo, poiché verrà svelata la Mia Ultima Missione da Me promessa, in merito al tornare con lo scopo di portare l’umanità alla salvezza finale, la storia si ripeterà. Gli ebrei Mi rinnegheranno ancora, fino a quando non verrà l’Avvertimento. I nemici di Dio si solleveranno contro di Me in ogni luogo. Quelli che Mi amano e coloro che dicono di rappresentarMi Mi tradiranno.


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Ortodosso (Cattolico greco):
14 Abramo, com’ebbe udito che suo fratello era stato fatto prigioniero, armò trecentodiciotto dei suoi più fidati servi, nati in casa sua, e inseguì i re fino a Dan. 15 Divisa la sua schiera per assalirli di notte, egli, con i suoi servi, li sconfisse e li inseguì fino a Coba, che è a sinistra di Damasco. 16 Recuperò così tutti i beni e ricondusse pure Lot suo fratello, con i suoi beni, e anche le donne e il popolo.

Abramo benedetto da Melchisedec

17 Com’egli se ne tornava, dopo aver sconfitto Chedorlaomer e i re che erano con lui, il re di Sodoma gli andò incontro nella valle di Sciavè, cioè la valle del re.

18 Melchisedec, re di Salem[a], fece portare del pane e del vino. Egli era sacerdote del Dio altissimo. 19 Egli benedisse Abramo, dicendo: «Benedetto sia Abramo dal Dio altissimo, padrone dei cieli e della terra! 20 Benedetto sia il Dio altissimo, che t’ha dato in mano i tuoi nemici!» E Abramo gli diede la decima di ogni cosa.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+14%3A14-20&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS 

Ricordi ed esortazioni

Mosè rievoca le parole del Signore a Oreb

Queste sono le parole che Mosè rivolse a Israele di là dal Giordano, nel deserto, nella pianura di fronte a Suf, tra Paran, Tofel, Laban, Aserot e Di-Zaab. Vi sono undici giornate dall’Oreb, per la via del monte Seir, fino a Cades-Barnea. Il quarantesimo anno, l’undicesimo mese, il primo giorno del mese, Mosè parlò ai figli d’Israele e disse tutto quello che il Signore gli aveva ordinato di dire loro. Questo avvenne dopo che egli ebbe sconfitto Sicon, re degli Amorei, che abitava in Chesbon, e Og, re di Basan, che abitava in Astarot e in Edrei. Di là dal Giordano, nel paese di Moab, Mosè cominciò a spiegare questa legge, e disse:

«Il Signore, il nostro Dio, ci parlò in Oreb e ci disse: “Voi siete rimasti abbastanza in queste montagne; voltatevi, partite, e andate nella regione montuosa degli Amorei e in tutte le vicinanze, nella pianura, sui monti, nella regione bassa, nella regione meridionale, sulla costa del mare, nel paese dei Cananei e nel Libano, fino al gran fiume Eufrate. Ecco, io ho messo davanti a voi il paese; entrate, prendete possesso del paese che il Signore giurò di dare ai vostri padri, Abraamo, Isacco e Giacobbe, e alla loro discendenza dopo di loro”.

«In quel tempo io vi dissi: “Io non posso da solo sostenere il peso di questo popolo. 10 Il Signore vostro Dio vi ha moltiplicati, e oggi siete numerosi come le stelle del cielo. 11 Il Signore, il Dio dei vostri padri, vi aumenti anche mille volte di più e vi benedica come vi ha promesso di fare! 12 Ma come posso io, da solo, portare il vostro carico, il vostro peso e le vostre liti? 13 Prendete nelle vostre tribù degli uomini savi, intelligenti e conosciuti, e io li stabilirò come vostri capi”. 14 Voi mi rispondeste: “È bene che facciamo quello che tu proponi”. 15 Allora presi i capi delle vostre tribù, uomini saggi e conosciuti, e li stabilii sopra di voi come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, capi di decine, e come responsabili nelle vostre tribù. 16 In quel tempo diedi quest’ordine ai vostri giudici: “Ascoltate le cause dei vostri fratelli, e giudicate con giustizia le questioni che uno può avere con il (ebreo * editor) fratello o con lo straniero che abita (editor * in mezzo/) da lui. 17 Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali; darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene a Dio; e le cause troppo difficili per voi le presenterete a me e io le ascolterò”. 18 Così, in quel tempo, io vi ordinai tutte le cose che dovevate fare.

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Deuteronomy+1&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 7 Ricordatevi dei vostri conduttori, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio, e, considerando quale sia stata la fine della loro vita, imitate la loro fede.Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Non vi lasciate trasportare qua e là[e] da diversi e strani insegnamenti; perché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, non da pratiche relative a vivande, dalle quali non trassero alcun beneficio quelli che le osservavano. 10 Noi abbiamo un altare al quale non hanno diritto di mangiare quelli che servono al tabernacolo.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Hebrews+13%3A7-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

La preghiera sacerdotale

17 Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse[a]: «Padre, l’ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, poiché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare. Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.

Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date vengono da te; poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi. 10 E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati[b], affinché siano uno, come noi. 12 Mentre io ero con loro [nel mondo], io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi[c], e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. 13 Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se stessi la mia gioia.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+17%3A1-13&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/06/17   

Sarà all’interno dell’Impero Romano che il grande abominio si solleverà contro di Me

il libro della verità:
Mia amatissima figlia, nello stesso modo in cui Io camminai da solo, durante la lenta e dolorosa salita fino alla cima del Monte Calvario, così camminerà anche il Mio Esercito Rimanente.Quando salii quella collina tortuosa, Io ero circondato da centinaia di soldati romani che bloccavano, lungo il percorso, quelli che volevano darMi conforto. Sebbene non fosse stata necessaria una tale quantità di soldati a guardia di un solo uomo, la loro presenza doveva dimostrare una serie di cose. Volevano mostrare ai Miei seguaci e a tutti coloro che cercavano di diffondere la Verità dei Miei Insegnamenti, chi comandava. Quest’atto di aggressione serviva a minacciare ed intimidire coloro che osavano mostrare fedeltà a Me.Gli Ebrei Mi rinnegarono e poi Mi tradirono. I Romani Mi crocifissero e accadde a Roma che il Mio amato apostolo Pietro fu incaricato di formare la Mia Chiesa sulla Terra, perché desideravo che la Mia Chiesa si formasse in mezzo a coloro che Mi perseguitarono.

Dal momento che la Mia Seconda Venuta avrà presto luogo, poiché verrà svelata la Mia Ultima Missione da Me promessa, in merito al tornare con lo scopo di portare l’umanità alla salvezza finale, la storia si ripeterà. Gli ebrei Mi rinnegheranno ancora, fino a quando non verrà l’Avvertimento. I nemici di Dio si solleveranno contro di Me in ogni luogo. Quelli che Mi amano e coloro che dicono di rappresentarMi Mi tradiranno.
Sarà all’interno dell’Impero Romano che il grande abominio si leverà contro di Me. Babilonia, dimora dell’Impero Romano, in cui si trovano le nazioni che hanno abbandonato Dio in favore dei falsi dèi, sarà la sede da cui rigurgiteranno tutte le bugie.

“La bestia con le dieci corna” è l’Europa e a Roma un esercito si solleverà contro di Me. Esso sarà responsabile, ancora una volta, della crocifissione prima del Grande Giorno. Porterà a compimento l’insulto finale, allorché crocifiggeranno e distruggeranno il Mio Corpo Mistico sulla Terra. Il Mio Corpo è la Mia Chiesa. Coloro che si separeranno dal Mio Corpo, scegliendo di seguire una nuova dottrina, Mi tradiranno e, nonostante ciò, avranno ancora il coraggio di alzarsi e dire che essi vengono da parte Mia.

In quel giorno, quando verrà fatta conoscere la nuova religione mondiale unificata, che sarà approvata dagli ambienti interni della Chiesa Cattolica, come preannunciato, il cielo si oscurerà ed un grande tuono discenderà sulla Terra. Sarà come l’istante in cui esalai il Mio ultimo respiro sulla Croce, quando la Collera di Mio Padre fu scagliata sopra la Collina del Calvario. Quando ciò accadrà ed il segno della Mia Unica Vera Chiesa sarà stato tolto, sostituito da un falso abominio pagano, dovete sapere questo: quello sarà il momento in cui i castighi pioveranno in ogni luogo sopra il genere umano.

Sarà dato ogni segno dal Cielo, per mettere in guardia coloro che si schierano con il falso profeta e con il suo futuro compagno, l’anticristo, sul fatto che i loro giorni saranno contati. Sara mostrato loro ciò che più è somigliante alla Collera di Mio Padre. Molti vescovi e sacerdoti, a quel punto, si renderanno conto della Verità e combatteranno contro questa iniquità. Essi non Mi abbandoneranno e continueranno a guidare la Mia Vera Chiesa sulla Terra. Purtroppo, molti non avranno il coraggio di fare così e saranno come agnelli condotti al macello, ma saranno consolati sapendo che Io non li abbandonerò mai. Manderò loro molti aiuti ed il Mio Esercito Rimanente si leverà e diffonderà i Vangeli, dal momento che essi saranno stati messi da parte ovunque. Essi predicheranno in ogni parte del mondo e saranno senza paura. Il loro amore nei Miei confronti sconfiggerà l’opera dell’anticristo. La loro obbedienza verso di Me e la loro risposta alle Preghiere della Mia Crociata salveranno miliardi di anime.

E allora il Mio Piano sarà stato completato.

Il vostro Gesù”

 
Uccidete uno dei figli di Dio e non resterete più in vita. La vita sulla Terra, anche se può portare tanto amore, gioia e speranza, è piena di prove. Ogni prova dev’essere affrontata e dovete accettare che faccia parte del piano di Dio per la purificazione dei Suoi figli. “
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Cattolico romano:
Giovedì della X settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Primo libro dei Re 18,41-46.
In quei giorni, Elia disse ad Acab: “Su, mangia e bevi, perché sento un rumore di pioggia torrenziale”.
Acab andò a mangiare e a bere. Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia tra le proprie ginocchia.
Quindi disse al suo ragazzo: “Vieni qui, guarda verso il mare”. Quegli andò, guardò e disse. “Non c’è nulla!”. Elia disse: “Tornaci ancora per sette volte”.
La settima volta riferì: “Ecco, una nuvoletta, come una mano d’uomo, sale dal mare“. Elia gli disse: “Và a dire ad Acab: Attacca i cavalli al carro e scendi perché non ti sorprenda la pioggia!”.
Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto. Acab montò sul carro e se ne andò a Izrèel.
La mano del Signore fu sopra Elia che, cintosi i fianchi, corse davanti ad Acab finché giunse a Izrèel.

Salmi 65(64),10abcd.10e-11.12-13.
Tu visiti la terra e la disseti:
la ricolmi delle sue ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu fai crescere il frumento per gli uomini.

Così prepari la terra:
ne irrighi i solchi,
ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge

e benedici i suoi germogli.
Coroni l’anno con i tuoi benefici,
al tuo passaggio stilla l’abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto

e le colline si cingono di esultanza.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,20-26.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della
Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo! »”

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Ortodosso (Cattolico greco):
22 Sappiamo infatti che fino ad ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; 23 non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo. 24 Poiché siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò che si vede non è speranza; difatti, quello che uno vede perché lo spererebbe ancora?[a] 25 Ma se speriamo ciò che non vediamo, lo aspettiamo con pazienza.26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza[b], perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso [per noi] con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.”https://www.biblegateway.com/passage/?search=Romans+8%3A22-27&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 23 Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; perché io vi dico in verità che non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che il Figlio dell’uomo sia venuto.

24 Un discepolo non è superiore al maestro, né un servo superiore al suo signore. 25 Basti al discepolo essere come il suo maestro e al servo essere come il suo signore. Se hanno chiamato Belzebù[a] il padrone, quanto più chiameranno così quelli di casa sua! 26 Non li temete dunque; perché non c’è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto. 27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che udite dettovi all’orecchio, predicatelo sui tetti. 28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella geenna. 29 Due passeri non si vendono per un soldo[b]? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. 30 Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi valete più di molti passeri.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matthew+10%3A23-31&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/06/14

Questo nuovo tempio, sarà detto loro, è una chiesa che unisce tutti, perché Dio ama tutti i Suoi figli

il libro della verità:
Mia amatissima figlia, ciascuna delle chiese terrene di Dio, che onora Me, il Figlio dell’uomo, e coloro che prestano fedeltà a Mio Padre, presto si divideranno. Molti, all’interno di ogni chiesa, si ribelleranno e ne scaturiranno delle grandi divisioni mentre i più fuorviati, tra i loro ranghi, cercheranno di introdurre delle leggi che giustificano il peccato.Gli obblighi morali sentiti da coloro che amano e conoscono la Santa Parola di Dio saranno richiamati all’ordine e verranno accusati di essere crudeli e senza cuore. Il loro crimine sarà quello di opporsi alle leggi peccaminose, che entreranno in vigore non appena le chiese si scioglieranno, durante la persecuzione dell’anticristo. Quando esse si divideranno e si frantumeranno, le loro fondamenta saranno fatte tremare. Esse non saranno più in grado di rimanere salde di fronte all’iniquità e all’ingiustizia. Il tempo sarà quindi maturo perché molte anime sbigottite, le quali diverranno molto confuse, siano testimoni di un tempio alternativo a quello di Dio.

Questo nuovo tempio, sarà detto loro, è una chiesa che unisce tutti, perché Dio ama tutti i Suoi figli. E se Dio ama tutti i Suoi figli, allora Egli li vorrebbe riunire tutti insieme; dunque essi devono abbracciarsi l’un l’altro, qualunque sia il loro credo, la loro religione, il colore della loro pelle, la razza e le loro leggi. Diventeranno tutti uniti, sarà detto loro, nel Volto di Dio e verrà chiesto a tutti loro di inviare dei rappresentanti nel nuovo tempio, che sarà situato a Roma. Gli sarà detto che questo tempio è la Nuova Gerusalemme, profetizzata nella Bibbia e protetta dal capo scelto da Dio: il falso profeta.

Così, un certo numero d’essi cadrà in errore a causa di questa GRANDE MENZOGNA, una parodia della Santa Parola di Dio che fu data a Giovanni l’Evangelista. Ogni Parola rivelata a questo profeta, per la fine dei tempi, sarà presa, adattata e distorta per adeguarla al programma dell’anticristo.

Coloro che rifiuteranno di accettare questa nuova chiesa aperta a tutti, saranno considerati non Cristiani. Saranno vittime di prepotenze e verranno fatti apparire come dei folli. Se non fosse per lo Spirito Santo, che li guiderà, essi sarebbero risucchiati nel tempio falso ed osceno, che maschera l’orrenda verità presente sotto la sua superficie.

L’anticristo è in procinto di fare il suo grandioso ingresso sulla scena del mondo e sarà lui che, non solo regnerà su queste chiese, ma ingannerà anche la gente inducendola a credere che egli possieda degli straordinari doni divini. Costui verrà onorato per il suo grande servizio nelle cause umanitarie. Egli, l’anticristo, riceverà dei riconoscimenti internazionali per la sua opera di carità. E quindi le persone diranno che egli possieda il carisma tipico dei santi. In seguito non passerà molto tempo che gli verranno attribuiti dei miracoli, finché, alla fine, egli non dirà di essere un profeta mandato in missione da Dio.

Molti cadranno a causa di questo TERRIBILE INGANNO, perché egli sarà sostenuto dalle chiese del mondo e gli verrà dato il sigillo di approvazione da parte del falso profeta.

Infine, il mondo crederà che egli sia Io, Gesù Cristo. La Mia Parola cadrà nel vuoto, poiché la sua presenza avrà divorato l’intera umanità i cui applausi metteranno a tacere le voci che proclameranno la vera Parola di Dio. Ciò nonostante, a causa della Mia Grande Misericordia, Io, con la Mano di Mio Padre, interverrò ad ogni passo del cammino.

I Miei Messaggi non smetteranno mai, fino all’ultimo giorno. La Mia Voce non morirà mai. I figli di Dio, che rimarranno coerenti alla Sua Santa Parola, non moriranno mai.

Il vostro Gesù”

 
CONFRONTARE:
Cardinal Burke anche condannato il silenzio di molti vescovi e cardinali sulla questione e fu particolarmente critico di coloro che “si sono diffuse le fantasie di una nuova Chiesa, di una Chiesa che prende una direzione totalmente diversa dal passato, immaginando, ad esempio, un ‘ nuovo paradigma ‘ per la Chiesa. ” .
 
 

PIÚ:


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Cattolico romano:
II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia

Atti degli Apostoli 4,32-35.
La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune.
Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l’importo di ciò che era stato venduto
e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno.

Salmi 118(117),2-4.16ab-18.22-24.
Dica Israele che egli è buono:
eterna è la sua misericordia.
Lo dica la casa di Aronne:
eterna è la sua misericordia.

Lo dica chi teme Dio:
eterna è la sua misericordia.
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto meraviglie.

Non morirò, resterò in vita
e annunzierò le opere del Signore.
Il Signore mi ha provato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo;
ecco l’opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo in esso.

Prima lettera di san Giovanni apostolo 5,1-6.
Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
Da questo conosciamo di amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i comandamenti,
perché in questo consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.

Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio?
Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,19-31.
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli (insiemme) per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi».
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo;
a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.
Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.”

https://evangeliumtagfuertag.org/main.php?language=it&module=readings&localdate=20180408


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Ortodosso (Cattolico greco):
Introduzione. Ascensione di Gesù

Nel mio primo libro, o Teofilo, ho parlato di tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti.

Ai quali anche, dopo che ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi vedere da loro per quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio.

Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me. Perché Giovanni battezzò, sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni». Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» …” 

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+1&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS