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Tre su quattro Mi rinnegheranno

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il libro della verità:
Giovedì, 2 gennaio 2014, alle ore 20:40

Figlia Mia, il tempo in cui ogni riconoscimento pubblico su Chi Io Sono, diventerà solo un debole tremolio dello stoppino di una candela che è bruciata fino alla fine, è quasi su di voi.

Quelli che dicono di essere Miei parleranno poco di Me. Coloro che sono leali nei Miei confronti, saranno sconvolti quando vedranno così tanti che Mi rinnegheranno. Il tempo in cui i fedeli saranno separati da quanti saranno indotti in grave errore è quasi su di voi. In quei giorni futuri, i ciechi, i sordi e coloro che avranno mancato di restare vigili alla Vera Parola di Dio, si riuniranno a miliardi ed accetteranno una falsa dottrina, che non viene da Me.

Quando sentirete parlare di un ultimo rinnovamento della professione di fede, che sarà una sorta di Sacramento della Confermazione, sappiate allora che questo sarà di origine umana. Sarà privo di significato ai Miei Occhi. Esso sarà presentato dal falso profeta, quale parte del suo piano globale per unire tutte le religioni del mondo. La Mia Divinità verrà messa da parte. La Mia Parola dimenticata e sepolta, mentre i Miei Insegnamenti verranno distorti con l’intento di costringere i fedeli ad accettare una nuova forma di presunta evangelizzazione.

La Mia Parola, tuttavia, resterà in vita, perché coloro che rimarranno nella Mia Chiesa, così com’è stata stabilita fin dal principio, non Mi rinnegheranno. Tre su quattro invece lo faranno. Solo il Mio Rimanente si stringerà a Me e custodirà la Mia Parola, ma molti di loro saranno disorientati. Quelle povere anime che resteranno nella Mia Chiesa, allorché essa verrà sequestrata dalla nuova dottrina, non sapranno a chi rivolgersi. A loro Io dico questo: “Siate forti. Restate saldi. Non rinnegateMi. Pregate per ottenere la Mia Guida e continuate a servirMi, così come avete sempre fatto. Quando coloro che affermeranno di agire per il bene di tutti – di tutte le religioni – vi chiederanno di rinnnegarMi, voltate loro le spalle, perché vi sarà chiesto di abbracciare il paganesimo, mascherato da Cristianesimo.

Quando questi impostori, nemici di Dio, invaderanno la Mia Chiesa dall’interno della sua gerarchia, Mio Padre manderà un terribile Castigo. Egli farà inclinare il mondo e nessun uomo, donna o bambino potrà ignorare questi sconvolgimenti. Quando i Miei nemici attaccheranno il Mio Corpo Mistico, causeranno parecchi danni, tanta confusione e spingeranno molti lontano dalla Verità. Essi però non potranno mai distruggere la Mia Chiesa, perché il Mio Esercito Rimanente non abbandonerà mai la Verità, né potrà mai essere obbligato a giurare fedeltà a Satana o ai suoi agenti.

Molte guerre ora s’inaspriranno, mentre le tempeste e i terremoti aumenteranno, fino a quando l’Urlo dell’Ira di Mio Padre non si farà sentire dovunque.

Quanto a quei Miei nemici che camminano tra di voi e che ingannano la Mia Chiesa, sappiano questo: “Io non vi permetterò mai di convincere quelle anime per le quali ho dato la Mia Vita. La vostra arroganza sarà di breve durata, i vostri atti malvagi saranno fermati ed i vostri tentativi di ferire le anime di cui vi siete appropriati giungeranno ad una brusca fine. Non potrete mai sollevarvi contro la Parola di Dio, senza che l’Intervento Divino si abbatta su di voi. La vostra fedeltà al maligno finirà in un disastro per voi e per tutti quelli che riuscite a trarre in inganno. Quando cercherete di avanzare verso le porte del Cielo per vantarvi della vostra fedeltà a Satana, sarete abbattuti, incatenati e gettati nell’abisso, senza che vi sia mostrata alcuna Misericordia.”.

Andate ora, tutti voi che siete tra quelli che saranno testimoni di queste cose, che dovranno accadere, e rimanete vigili in ogni momento. Dovete continuare a servire Me, perché ci può essere un solo Maestro.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Prima lettera di san Giovanni apostolo 2,22-28.

Carissimi, chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio.
Chiunque
nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, tutto ciò che avete udito da principio
rimanga in voi. Se rimane in voi quel che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre.
E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di traviarvi.
E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui
rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi insegna.
E ora, figlioli,
rimanete in lui, perché possiamo aver fiducia quando apparirà e non veniamo svergognati da lui alla sua venuta.

Salmi 98(97),1.2-3ab.3cd-4.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha manifestato la sua salvezza,
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio.
Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate con canti di gioia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 1,19-28.

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?».
Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo».
Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
Essi erano stati mandati da parte dei farisei.
Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete,
uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.”

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Ortodosso (Cattolico greco):
22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.24 Quelli che sono di Cristo Gesù[a] hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito.26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Galatians+5%3A22-44&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 

11 La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l’amaro? 12 Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce[d].

Sapienza umana e sapienza che viene dall’alto

13 Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza. 14 Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. 15 Questa non è la saggezza che scende dall’alto; ma è terrena, naturale[e] e diabolica. 16 Infatti, dove c’è invidia e contesa, c’è disordine e ogni cattiva azione. 17 La saggezza che viene dall’alto anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia. 18 Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace.

L’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio

Da dove vengono le guerre e le contese tra di voi? Non derivano forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra? Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.

O gente adultera[f], non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. Oppure pensate che la Scrittura dichiari invano che: «Lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia»[g]? Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura dice:

«Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili»[h]. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=James+3-4&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Il gran comandamento

28 Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che[a] egli aveva risposto bene a loro, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?» 29 Gesù [gli] rispose: «Il primo [di tutti i comandamenti] è: “Ascolta, Israele: il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore[b]. 30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua e con tutta la forza tua”[c]. [Questo è il primo comandamento.] 31 Il secondo è questo[d]: “Ama il tuo prossimo come te stesso”[e]. Non c’è nessun altro comandamento maggiore di questi». 32 Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto, secondo verità, che egli è l’unico[f] e che non v’è alcun altro all’infuori di lui[g]; 33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l’intelletto, [con tutta l’anima,] con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34 Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno osava più interrogarlo.

Gesù interroga i farisei

35 Gesù, mentre insegnava nel tempio, disse: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è Figlio di Davide? 36 [Poiché] Davide stesso disse per lo Spirito Santo:

“Il Signore ha detto al mio Signore: ‘Siedi alla mia destra, finché io abbia messo i tuoi nemici sotto i tuoi piedi’”[h].

37 Davide stesso [dunque] lo chiama Signore; come può quindi essere suo figlio?» E {la} gran folla lo ascoltava con piacere.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Mark+12%3A28-37&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/01/02
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La Madre della Salvezza: “L’ultimo giorno, quando sorgerà l’alba, si udirà un forte squillo di tromba in tutto il mondo”

il libro della verità:
Mercoledì, 28 agosto 2013, alle ore 20:00

Figli miei, lasciate che io vi abbracci mentre continuate a sopportare gli insulti,di cui voi siete testimoni, contro mio Figlio.Se date ascolto a questi Santi Messaggi ed imparate a capirli, allora molti di voi andranno avanti, con grande coraggio, per mettere in guardia il mondo sui tempi che verranno, in modo che Dio possa preparare i Suoi figli per il Nuovo Paradiso.

Quello che dovete capire è che sarete odiati per la vostra Opera in favore di mio Figlio. Voi non sarete accettati da parte di molte persone e come risultato patirete il dolore e l’umiliazione. Per ogni passo che farete, dovrete affrontare un ostacolo, perché camminate sulle Orme di mio Figlio.

Nessuno di voi troverà facile tutto ciò, fino a quando non accetterete, con una serena rassegnazione, che questo è ciò che vi dovete aspettare. Persino coloro che seguono mio Figlio, ma che non accettano questi Messaggi, vi combatteranno e vi perseguiteranno nel Suo Nome. Non si accorgono che, comportandosi con un tale odio, essi insultano mio Figlio.

Dovete accettare il fatto che, quando mio Figlio si farà conoscere, le Sue Parole verranno attaccate e porteranno ad una grande divisione. Nel momento in cui capirete per quale motivo state affrontando tali attacchi e per quale ragione venite puniti quando parlate al mondo in Suo favore, allora troverete quest’Opera più facile.

Questa persecuzione continuerà, purtroppo, fino al Giorno della Sua Seconda Venuta. Vi prego, per il Suo Bene, accettate queste prove per amore di Lui e darete grande gloria a Dio, a motivo di questa sofferenza. Nemmeno una piccola parte di essa viene sprecata, perché, quando la accettate con amore per Gesù, essa sconfigge il maligno, poiché indebolisce il suo piano per distruggere l’umanità.

Perdonate quelle povere anime che combattono contro questa Missione. Ignorate la crudeltà che dovete sopportare nel Nome di mio Figlio. Accettate il fatto che, quando vi odiano a causa del vostro amore per mio Figlio, voi siete molto graditi a Dio.

Perdonate quei servitori consacrati, che vi impediscono di parlare del Libro della Verità. Essi non capiscono la grandezza del Piano di Dio per preparare l’umanità al Nuovo Principio, perché loro stessi non sono preparati. Molti di loro fanno quello che fanno solo a causa del loro amore per mio Figlio. Essi non intendono far nulla di male. Semplicemente non capiscono, perché non riescono a vedere.

Pregate, pregate, pregate che io, la vostra Madre, possa ricevere il Potere di aiutarvi a sopportare questo viaggio, senza che rinunciate, fino a quando non sarà vicino l’ultimo giorno. Quel Giorno, quando sorgerà l’alba, un forte squillo di trombasi udirà in tutto il mondo. Squillerà proprio come vi aspettereste che suoni e sarà seguito dal canto del coro degli angeli. Tutto ciò si udirà in ogni singola nazione, città, paese, villaggio; ovunque. Allora tu, figlia mia, quale settimo angelo, dichiarerai che mio Figlio è venuto. Il cielo si trasformerà in oro e, subito dopo, un Miracolo sarà visto da ogni uomo, donna e bambino; da ogni peccatore. Mio Figlio apparirà tra le nuvole proprio nello stesso modo in cui Egli se ne era andato.

In quel momento scenderà dai Cieli la Nuova Gerusalemme: il Nuovo Principio, per tutti coloro che hanno accettato la Misericordia di Dio.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”

 
 
 
 
Miracle of Jesus in Jerusalem 2016


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Cattolico romano:
Martedì della XXI settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 2,1-3a.14-17.
Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui,
di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente.
Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione,
chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera.
E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza,
conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

Salmi 96(95),10.11-12a.12b-13.
Dite tra i popoli: “Il Signore regna!”.
Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,

frema il mare e quanto racchiude;
esultino i campi e quanto contengono,
si rallegrino gli alberi della foresta
Esultino davanti al Signore che viene,

perché viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e con verità tutte le genti.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 23,23-26.
In quel tempo, Gesù parlo dicendo: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.
Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza.
Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto!”


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Ortodosso (Cattolico greco):
“…
24 Diceva loro ancora: «Badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate sarete misurati pure voi; e a voi [che udite] sarà dato anche di più; 25 poiché a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha».

Il seme che da sé germoglia e cresce

26 Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, 27 e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28 La terra [infatti] da se stessa porta frutto: prima l’erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. 29 E quando il frutto è maturo, subito vi mette la falce perché l’ora della mietitura è venuta».

Il granello di senape

30 Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32 ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi che alla sua ombra possono ripararsi gli uccelli del cielo».

33 Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere. 34 Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Mark+4%3A24-34&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

  20 Infatti temo, quando verrò, di non trovarvi quali vorrei e di essere io stesso da voi trovato quale non mi vorreste; temo che vi siano tra di voi contese, gelosie, ire, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini; 21 e che al mio arrivo il mio Dio abbia di nuovo a umiliarmi davanti a voi, e io debba piangere per molti di quelli che hanno peccato precedentemente e non si sono ravveduti dell’impurità, della fornicazione e della dissolutezza a cui si erano dati.”https://www.biblegateway.com/passage/?search=2+Corinthians+12%3A20-33&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi[a], e io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre; 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».”

I Farisei flagellarono ed uccisero molti prima di crocifiggere Me, alla fine

il libro della verità:
Lunedì, 26 agosto 2013, alle ore 20:20
Mia amatissima figlia, prima che Io venissi crocifisso, molte odiose bugie vennero costruite su di Me da parte dei Miei nemici. I Farisei tennero, molte volte, delle riunioni per decidere che cosa fare di Me. Essi non avrebbero accettato, neanche per un minuto, che Io fossi stato mandato da Dio per salvare l’umanità. Quanto Mi odiavano. Quanto sgridarono e tormentarono quei Miei discepoli che furono catturati da loro.I Farisei flagellarono ed uccisero molti prima di crocifiggere Me, alla fine. La loro ferocia e la loro malvagità andavano contro l’Insegnamento di Dio e della Santissima Bibbia. Questo non li dissuase dal darMi la caccia. Essi avrebbero predicato la Parola di Dio e poi, contemporaneamente, avrebbero sfidato quella stessa Parola. Essi non solo Mi condannarono, ma dichiararono anche che Dio non avrebbe mai inviato un Messia come Me. Essi guardavano dall’alto in basso le persone umili e povere e quelli che consideravano teologicamente ignoranti. Il loro odio nei Miei confronti spaventava molte delle povere anime che frequentavano i luoghi di culto. Quelli che chiedevano loro perché Mi condannavano, furono a loro volta condannati per aver osato mettere in discussione i motivi per cui essi Mi rigettavano.

C’erano molti falsi profeti che predicavano, quando camminavo sulla Terra, ed Io ero considerato pazzo e non ero tollerato. Molti di questi falsi profeti citarono il Libro della Genesi, facendo delle affermazioni ridicole, che erano oltraggiose nei confronti di Dio, eppure, essi furono tollerati e si prestava loro ben poca attenzione.

Sebbene i miracoli, che Io compievo, furono testimoniati, essi non avrebbero ancora aperto i loro occhi alla Verità, perché non volevano vedere. I sacerdoti di quel tempo fecero molti discorsi pubblici, che Mi condannavano quale figlio di Satana ed avvertivano coloro che erano stati visti insieme a Me che sarebbero stati espulsi dalle sinagoghe. Mi rifiutavano perché non potevano accettare le Mie umili origini e perché Io non ero istruito rispetto alle loro ambiziose aspettative. Pertanto, essi conclusero, Io non avrei mai potuto essere il Messia. Pensavano che il Messia sarebbe venuto dall’interno delle loro stesse fila. E così, detestavano tutto di Me. Si sentivano minacciati dalle Mie Parole che, nonostante Mi rifiutassero, li toccavano in un modo che essi non capivano.

Essi non erano preparati per la Mia Prima Venuta. Di certo non sono preparati oggi per la Mia Seconda Venuta. Chiunque osi dire di essere un profeta, inviato per avvertire i figli di Dio sulla Seconda Venuta, viene sopportato se non rivela la Verità. Tuttavia, quando un vero profeta si manifesta e proferisce la Parola di Dio, che sia uomo o che sia donna, sarà odiato e condannato pubblicamente. Quando vedrete la totale disapprovazione, basata sull’ignoranza delle Promesse fatte da Me, rispetto al fatto di venire di nuovo, e quando l’odio sarà così feroce che i colpevoli faranno a pezzi la Parola di Dio, saprete allora che è Me che essi odiano. Solo Io posso attirare tanto odio tra i peccatori. Solo la Mia Voce suscita un’opposizione del genere.

Se Io dovessi camminare sulla Terra in questo momento, essi Mi crocifiggerebbero ancora una volta. Coloro che affermano di amarMi e che guidano i Miei discepoli nella Chiesa Cristiana sarebbero, purtroppo, i primi a piantare il primo chiodo nella Mia Carne.

Ricordate che nessuno di voi è degno di mettere sé stesso prima di Me. Nessuno di voi ha l’autorità di condannare pubblicamente la Mia Parola, dal momento che non Mi conosce. Voi, che Mi condannate perché Io cerco di adempiere l’Alleanza Finale di Mio Padre, non provate alcuna vergogna. Il vostro orgoglio Mi disgusta. Voi avete condannato le vostre stesse anime, ai Miei Occhi. Non avete imparato nulla su di Me. Voi non credete nella Sacra Scrittura perché negate che la Mia Seconda Venuta avrà luogo.

Nell’ultimo giorno vi verrà chiesto di contare le anime che Mi avete fatto perdere. In quel giorno, quando griderete per avere la Mia Misericordia, non sarete in grado di guardarMi negli Occhi.

Il vostro Gesù”

 

Il peccato imperdonabile: la bestemmia contro lo Spirito Santo20 Poi entrò in una casa e la folla si radunò[a] di nuovo, così che egli e i suoi non potevano neppure mangiare.

21 I suoi parenti, udito ciò, vennero per prenderlo, perché dicevano: «È fuori di sé».

22 Gli scribi che erano scesi da Gerusalemme dicevano: «Egli ha Belzebù, e scaccia i demòni con l’aiuto del principe dei demòni». 23 Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: «Come può Satana scacciare Satana? 24 Se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può reggere. 25 Se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere[b]. 26 Se dunque Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire. 27 D’altronde nessuno può entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli la sua roba, se prima non avrà legato l’uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Mark+3%3A20-27&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/08/22
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Cattolico romano:
XXI Domenica del Tempo OrdinarioLibro di Giosuè 24,1-2a.15-17.18b.
Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele in Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi del popolo, che si presentarono davanti a Dio.
Giosuè disse a tutto il popolo: “Dice il Signore, Dio d’Israele: I vostri padri, come Terach padre di Abramo e padre di Nacor, abitarono dai tempi antichi oltre il fiume e servirono altri dei.
Se vi dispiace di servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: se gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume oppure gli dei degli Amorrèi, nel paese dei quali abitate. Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire il Signore”.
Allora il popolo rispose e disse: “Lungi da noi l’abbandonare il Signore per servire altri dei!
Poiché il Signore nostro Dio ha fatto uscire noi e i padri nostri dal paese d’Egitto, dalla condizione servile, ha compiuto quei grandi miracoli dinanzi agli occhi nostri e ci ha protetti per tutto il viaggio che abbiamo fatto e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati.
Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrèi che abitavano il paese. Perciò anche noi vogliamo servire il Signore, perché Egli è il nostro Dio”.

Salmi 34(33),2-3.16-17.18-19.20-21.22-23.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per cancellarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li salva da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
egli salva gli spiriti affranti.

Molte sono le sventure del giusto,
ma lo libera da tutte il Signore.
Preserva tutte le sue ossa,
neppure uno sarà spezzato.

La malizia uccide l’empio
e chi odia il giusto sarà punito.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi,
chi in lui si rifugia non sarà condannato.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 5,21-32.
Fratelli, siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore;
il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo.
E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei,
per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola,
al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata.
Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso.
Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa,
poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola.
Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,60-69.
In quel tempo, molti tra i discepoli di Gesù, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?».
Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza?
E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima?
E’ lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.
Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito.
E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?».
Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna;
noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».”

https://www.vangelodelgiorno.org/main.php?language=it&module=readings


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Ortodosso (Cattolico greco):

La risurrezione e l’ascensione di Gesù Cristo

16 Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono degli aromi per andare a ungerlo. La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. E dicevano tra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra dall’apertura del sepolcro?» Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate. Ma egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato, non è qui; ecco il luogo dove l’avevano messo. Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto». Esse, uscite[a], fuggirono via dal sepolcro perché erano prese da tremito e da stupore; e non dissero nulla a nessuno perché avevano paura. …”

13 Vegliate, state fermi nella fede, comportatevi virilmente, fortificatevi. 14 Tra voi si faccia ogni cosa con amore.

15 Ora, fratelli, voi conoscete la famiglia di Stefana, sapete che è la primizia dell’Acaia e che si è dedicata al servizio dei santi; 16 vi esorto a sottomettervi anche voi a tali persone e a chiunque lavora e fatica nell’opera comune.

17 Mi rallegro della venuta di Stefana, di Fortunato e di Acaico, perché hanno riempito il vuoto prodotto dalla vostra assenza; 18 poiché hanno dato sollievo allo spirito mio e al vostro; sappiate dunque apprezzare tali persone.

19 Le chiese dell’Asia vi salutano. Aquila e Prisca[a], con la chiesa che è in casa loro, vi salutano molto nel Signore. 20 Tutti i fratelli vi salutano. Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio.

21 Il saluto è di mia propria mano: di me, Paolo.

22 Se qualcuno non ama il Signore [Gesù Cristo], sia anatema. Marana tha[b]. 23 La grazia del Signore Gesù [Cristo] sia con voi. 24 Il mio amore è con tutti voi in Cristo Gesù. [Amen.]”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Corinthians+16%3A13-24&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Parabola dei malvagi vignaiuoli

33 «Udite un’altra parabola: c’era un padrone di casa, il quale piantò una vigna, le fece attorno una siepe, vi scavò una buca per pigiare l’uva e vi costruì una torre[a]; poi l’affittò a dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio. 34 Quando fu vicina la stagione dei frutti, mandò i suoi servi dai vignaiuoli per riceverne i frutti. 35 Ma i vignaiuoli presero i servi e ne picchiarono uno, ne uccisero un altro e un altro lo lapidarono. 36 Da capo mandò degli altri servi, in numero maggiore dei primi; ma quelli li trattarono allo stesso modo. 37 Alla fine mandò loro suo figlio, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio”. 38 Ma i vignaiuoli, veduto il figlio, dissero tra di loro: “Costui è l’erede; venite, uccidiamolo e facciamo nostra la sua eredità”. 39 Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. 40 Quando verrà il padrone della vigna, che farà a quei vignaiuoli?» 41 Essi gli risposero: «Li farà perire malamente, quei malvagi, e affitterà la vigna ad altri vignaiuoli i quali gli renderanno i frutti a suo tempo».

42 Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:

“La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare[b]; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri”[c]?”

https://oca.org/readings/daily/2018/08/26
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http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM