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Nulla di buono può venire dall’odio, perché esso viene solo da Satana

il libro della verità:
Domenica, 16 febbraio 2014, alle ore 15:47
Mia amatissima figlia, quando l’odio entra nelle anime, queste devono combattere con tutto il proprio essere per sradicarlo. Diversamente, esso divorerà l’anima in questione e continuerà a roderla fino a quando non l’avrà consumata tutta.Il diavolo provoca sfiducia, disagio, confusione, paura e poi non si darà pace, finché l’anima che egli ha preso di mira non si sarà riempita d’odio per sé stessa e per gli altri. L’odio di un’anima crea scompiglio tra tutte quelle persone con cui essa entra in contatto. L’anima infestata userà qualsiasi tattica e trucco per incoraggiare gli altri a legarsi a lei, fino a quando anche l’altra anima ne sarà contagiata e così, lo schema si ripete. L’odio si diffonde come un virus e cresce perché sommerge e possiede l’anima, fino a quando essa si sente obbligata a riprodurre quest’odio tra le altre persone. È così che vengono commessi gli omicidi, a causa dell’odio che l’uomo prova per il prossimo. L’odio è alimentato dalle menzogne e dalle falsità e continua a crescere fino a quando non prende il sopravvento su così tante anime che ne può scaturire solo il male. Nulla di buono può venire dall’odio, perché esso viene solo da Satana.

Satana è un bugiardo e pianta i semi del dubbio in quelle anime che abbassano la guardia. Egli si serve sempre del peccato d’orgoglio per creare l’odio in un’anima e metterla contro un’altra persona. Egli crea discordia tra i figli di Dio, i quali sono deboli a causa del peccato originale e, a meno che essi non siano dei Miei autentici seguaci e non si attengano alla Parola del Padre Mio, cadranno vittime dell’inganno.

Non arrischiatevi mai a dichiararvi figli di Dio, da un lato, e poi dall’altro a spezzare in due un’altra persona. Non dite mai di essere pieni di Spirito Santo da un lato e dall’altro che un’anima è serva del diavolo. Non giudicate mai un’altra persona per quello che voi ritenete sia un peccato, quando voi stessi avete deturpato la Mia Immagine. Non ponetevi mai al di sopra di Me e non dite mai di essere più informati di Me, quando state seguendo la via tracciata da Satana. Coloro i cui occhi rispecchiano i Miei, sono onniveggenti e devono pregare per queste anime, in modo che esse ricevano la Grazia per tenersi lontane dagli artigli della bestia.

La Mia Via, nel futuro diventerà più difficile. Soltanto coloro che avranno il coraggio concesso loro dal Potere dello Spirito Santo, saranno in grado di percorrerla. Purtroppo, molti cadranno lungo la strada, con grande gioia del maligno.

Le spine di questa Missione possono strappare la vostra carne e delle crudeli stoccate d’odio possono trafiggere i vostri cuori, ma Io Sono Colui che cammina davanti a voi e perciò, Sono Colui che sostiene il peso maggiore dell’odio. Ricordatevi sempre che gli attacchi nei confronti di questa Missione sono degli attacchi contro di Me. L’odio contro questa Missione, è odio contro di Me, Gesù Cristo. Non potete dire di amarMi in un modo e poi dichiarare il vostro odio per Me in un altro. O siete con Me, o contro di Me. O credete in Me, o no. Se credete in Me, non dovete mai perseguitare un’altra anima, perché, se lo fate, siete stati portati via da Me a causa del Mio nemico e non avete il diritto di dichiarare che voi siete Miei.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Libro della Genesi 3,9-24.

Dopo che Adamo ebbe mangiato dell’albero, il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”.
Rispose: “Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”.
Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”.
Rispose l’uomo: “La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”.

Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?”. Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”.
Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita.

Io porrò
inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.
Alla donna disse: “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà”.
All’uomo disse: “Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba campestre.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finchè tornerai alla terra, perchè da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!”.
L’uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.
Il Signore Dio fece all’uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì.
Il Signore Dio disse allora: “Ecco l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva sempre!”.
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto.
Scacciò l’uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la
fiamma della spada folgorante, per custodire la via all’albero della vita.

Salmi   90(89),2.3-4.5-6.12-13.

Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, Dio.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere e dici: “Ritornate, figli dell’uomo”.
Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Li annienti, li sommergi nel sonno;
sono come l’erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia,alla sera è falciata e dissecca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e giungeremo alla sapienza del cuore.
Volgiti, Signore; fino a quando?Muoviti a pietà dei tuoi servi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 8,1-10.

In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro:
«Sento compassione di questa folla, perché gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare.
Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano».
Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?».
E domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero: «Sette».
Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla.
Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli.
Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati (
rimanenti * editor).
Erano circa quattromila. E li congedò.
Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanùta.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-02-16


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Ortodosso (Cattolico greco):
11 Certa è quest’affermazione: se siamo morti con lui, con lui anche vivremo; 12 se abbiamo costanza, con lui anche regneremo; 13 se lo rinnegheremo anch’egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.

Avvertimento contro l’empietà

14 Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio[a] che non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le ascolta. 15 Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità. 16 Ma evita le chiacchiere profane, perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell’empietà 17 e la loro parola andrà rodendo come fa la cancrena; tra questi sono Imeneo e Fileto, 18 uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. 19 Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e: «Si ritragga dall’iniquità chiunque pronuncia il nome del Signore[b]».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=2+Timothy+2%3A11-19&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

2 «In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno; e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui e diceva: “Rendimi giustizia sul mio avversario”. Egli per qualche tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: “Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per nessuno, pure, poiché questa vedova continua a importunarmi, le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa”». Il Signore disse: «Ascoltate quel che dice il giudice ingiusto. Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti?[a] Io vi dico che renderà giustizia con prontezza. Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?»”https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+18:2-8&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/02/16
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Torah (lago Vista):

Il riscatto delle persone

11 Il Signore parlò ancora a Mosè e disse: 12 «Quando farai il conto dei figli d’Israele, facendo il censimento, ognuno di essi darà al Signore il riscatto della propria vita, quando saranno contati; perché non siano colpiti da qualche piaga, quando ne farai il censimento. 13 Daranno questo: chiunque sarà compreso nel censimento darà mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, che è di venti ghere: mezzo siclo sarà l’offerta da fare al Signore. 14 Ogni persona che sarà compresa nel censimento, dai venti anni in su, darà quest’offerta al Signore. 15 Il ricco non darà di più, né il povero darà meno di mezzo siclo, quando si darà l’offerta al Signore per il riscatto delle vostre vite. 16 Prenderai dunque dai figli d’Israele questo denaro del riscatto e lo adopererai per il servizio della tenda di convegno: sarà per i figli d’Israele un memoriale davanti al Signore per fare il riscatto delle vostre vite».

La conca di bronzo

17 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 18 «Farai pure una conca di bronzo, con la sua base di bronzo, per le abluzioni; la porrai tra la tenda di convegno e l’altare, e la riempirai d’acqua. 19 Aaronne e i suoi figli vi si laveranno le mani e i piedi. 20 Quando entreranno nella tenda di convegno, si laveranno con acqua, perché non muoiano. Anche quando si avvicineranno all’altare per fare il servizio, per far fumare un’offerta fatta al Signore mediante il fuoco, 21 si laveranno le mani e i piedi; così non moriranno. Questa sarà una norma perenne per loro, per Aaronne e per la sua discendenza, di generazione in generazione».

L’olio santo e il profumo

22 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: 23 «Prenditi anche i migliori aromi: di mirra vergine, cinquecento sicli; di cinnamomo aromatico, la metà, cioè duecentocinquanta sicli; di canna aromatica, pure duecentocinquanta; 24 di cassia, cinquecento, secondo il siclo del santuario, e un hin di olio d’oliva. 25 Ne farai un olio per l’unzione sacra, un profumo composto secondo l’arte del profumiere; sarà l’olio per l’unzione sacra. 26 Con esso ungerai la tenda di convegno, l’arca della testimonianza, 27 la tavola e tutti i suoi utensili, il candelabro e i suoi utensili, l’altare dei profumi, 28 l’altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base. 29 Consacrerai così queste cose, ed esse saranno santissime: tutto quello che le toccherà sarà santo. 30 Ungerai Aaronne e i suoi figli, li consacrerai perché mi servano come sacerdoti. 31 Parlerai ai figli d’Israele, dicendo: “Questo sarà il mio olio di consacrazione per tutte le generazioni future. 32 Nessuno dovrà adoperarlo per il suo corpo. Non ne farete neppure un altro uguale, della stessa composizione: esso è cosa santa e sarà per voi cosa santa. 33 Chiunque ne produrrà uno uguale, o chiunque ne metterà sopra un estraneo, sarà eliminato dal suo popolo”».

34 Il Signore disse ancora a Mosè: «Prenditi degli aromi, della resina, della conchiglia profumata, del galbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali; 35 ne farai un profumo composto secondo l’arte del profumiere, salato, puro, santo; 36 ne ridurrai una parte in minutissima polvere e ne porrai davanti alla testimonianza nella tenda di convegno, dove io mi incontrerò con te: esso sarà per voi cosa santissima. 37 Del profumo che farai, non ne farete altro della stessa composizione per uso vostro; sarà per te cosa santa, consacrata al Signore. 38 Chiunque ne farà di uguale per odorarlo, sarà eliminato dal suo popolo».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Exodus+30%3A11-55&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Elia e Abdia

18 Molto tempo dopo, nel corso del terzo anno, la parola del Signore fu rivolta a Elia in questi termini: «Va’, presèntati ad Acab, e io manderò la pioggia sul paese». Elia andò a presentarsi ad Acab. La carestia era grave in Samaria. E Acab mandò a chiamare Abdia, che era il sovrintendente del palazzo. Abdia era molto timorato del Signore; e quando Izebel sterminava i profeti del Signore, Abdia aveva preso cento profeti, li aveva nascosti, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un’altra, e li aveva nutriti con pane e acqua. Acab disse ad Abdia: «Va’ per il paese, verso tutte le sorgenti e tutti i ruscelli; forse troveremo dell’erba e potremo conservare in vita i cavalli e i muli, e non avremo bisogno di uccidere parte del bestiame. Si spartirono dunque il paese da percorrere; Acab andò da una parte e Abdia dall’altra.

Mentre Abdia era in viaggio, gli venne incontro Elia; e Abdia, avendolo riconosciuto, si prostrò con la faccia a terra e disse: «Sei tu il mio signore Elia?» Quegli rispose: «Sono io; va’ a dire al tuo signore: “Ecco qua Elia”». Ma Abdia replicò: «Che peccato ho mai commesso, ché tu dia il tuo servo nelle mani di Acab perché egli mi uccida? 10 Com’è vero che il Signore, il tuo Dio, vive, non c’è nazione né regno dove il mio signore non abbia mandato a cercarti; e quando gli si diceva: “Egli non è qui”, faceva giurare il regno e la nazione che davvero non ti avevano trovato. 11 E ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: ‘Ecco qua Elia!’”. 12 Succederà che quando io ti avrò lasciato, lo Spirito del Signore ti trasporterà non so dove; io andrò a fare l’ambasciata ad Acab, ed egli, non trovandoti, mi ucciderà. Eppure il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza! 13 Non ti hanno riferito quello che io feci quando Izebel uccideva i profeti del Signore? Come io nascosi cento uomini di quei profeti del Signore, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un’altra, e li sostentai con pane e acqua? 14 E ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: ‘Ecco qua Elia!’”. Ma egli m’ucciderà!» 15 Elia rispose: «Com’è vero che vive il Signore degli eserciti di cui sono servo, oggi mi presenterò ad Acab».

16 Abdia dunque andò a trovare Acab e gli fece l’ambasciata; e Acab andò incontro a Elia. 17 Appena Acab vide Elia, gli disse: «Sei tu colui che mette scompiglio in Israele?» 18 Elia rispose: «Non sono io che metto scompiglio in Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti del Signore, e tu sei andato dietro ai Baal. 19 Adesso fa’ radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Astarte che mangiano alla mensa di Izebel».

Elia sul monte Carmelo

20 Acab mandò a chiamare tutti i figli d’Israele e radunò quei profeti sul monte Carmelo. 21 Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se il Signore è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non gli rispose nulla. 22 Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti del Signore, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. 23 Dateci dunque due tori; quelli ne scelgano uno per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna, senz’appiccarvi il fuoco; io pure preparerò l’altro toro, lo metterò sulla legna e non vi appiccherò il fuoco. 24 Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invocherò il nome del Signore; il dio che risponderà mediante il fuoco, lui è Dio». Tutto il popolo rispose dicendo: «Ben detto!»

25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei tori; preparatelo per primi, poiché siete i più numerosi; e invocate il nome del vostro dio, ma non appiccate il fuoco. 26 Quelli presero il loro toro e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!», ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all’altare che avevano fatto. 27 A mezzogiorno Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poich’egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si sia addormentato, e si risveglierà». 28 E quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue. 29 E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all’ora in cui si offriva l’offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta.

30 Allora Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!» Tutto il popolo si avvicinò a lui; ed Elia riparò l’altare del Signore che era stato demolito. 31 Prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele». 32 Con quelle pietre costruì un altare al nome del Signore, e fece intorno all’altare un fosso della capacità di due misure[a] di grano. 33 Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il toro e lo pose sopra la legna. 34 E disse: «Riempite quattro vasi d’acqua e versatela sull’olocausto e sulla legna». Poi disse: «Fatelo una seconda volta». E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: «Fatelo per la terza volta». E quelli lo fecero per la terza volta. 35 L’acqua correva attorno all’altare, ed egli riempì d’acqua anche il fosso.

36 All’ora in cui si offriva l’offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «Signore, Dio di Abraamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo[b]. 37 Rispondimi, Signore, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Signore, sei Dio e che tu sei colui che converte il loro cuore!»

38 Allora cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua che era nel fosso. 39 Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!»”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1%20Kings+18&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS  

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https://www.hebcal.com/sedrot/kitisa

Presto si serviranno delle Chiese quali luoghi per commerciare e trarre profitto

il libro della verità:
Martedì, 13 agosto 2013, alle ore 15:00 

Mia amatissima figlia, quanta tristezza proveranno i Cattolici e i Cristiani, in tutto il mondo, quando vedranno in che modo le proprie chiese ed i loro luoghi di culto verranno trasformati in luoghi d’intrattenimento.

Si terranno molti eventi nelle Chiese, attraverso i quali si vorrebbe far intendere che rendano omaggio a Me, ma insulteranno il Mio Nome. Presto si serviranno delle Chiese quali luoghi per commerciare e trarre profitto. Tutte queste cose devono accadere e quanto a coloro che Mi amano, piangeranno per la grande tristezza. Come soffriranno queste povere anime, quando dovranno combattere contro tali bestemmie. Le eresie che sarete costretti ad ingoiare, lasceranno intendere che sarà mostrato poco rispetto per quelle anime, durante i molti riti e le cerimonie che insulteranno Dio. Vi saranno canti, risa, voci alte e la recita di racconti, che niente hanno a che fare con Me. Eppure, tutti questi atti vili verranno operati nelle Mie Chiese e di fronte a Me.

Figlia Mia, ora presta attenzione alla Mia Promessa. Io andrò fino ai confini della Terra, per salvare ogni peccatore, ma le anime diventeranno talmente infestate che, indipendentemente da quanto Io farò per loro, esse non accetteranno la Mia Misericordia, neanche in punto di morte, sebbene sappiano che l’Inferno le attende.

Pertanto, devi accettare che delle anime siano da Me perdute, in quanto la loro malvagità è talmente radicata in esse che nessun intervento le separerà dalla bestia.

Quello che ora devo dirvi è questo: non permettete a coloro che sono infestati dal maligno, di portarvi via da Me per mezzo delle loro menzogne. Se voi accetterete le menzogne, dettatevi da coloro che non Mi onorano, indebolirete la vostra fede – anche se fosse una sola di queste, legata ad un singolo aspetto dei Miei Insegnamenti. Se cederete anche ad una sola richiesta, destinata a cambiare la vostra interpretazione di ciò che Io vi ho detto, questo significherà che starete permettendo al maligno di tentarvi più energicamente, e di allontanarvi da Me.

Coprite le vostre orecchie con le mani, quando le bestemmie fuoriusciranno dalla bocca della bestia. Non accettate nulla che tradisca i Miei Sacramenti ed i Miei Insegnamenti. Voltatevi dal lato opposto e seguiteMi, poiché tutte queste cose passeranno e ci sarà solo una via che voi potrete percorrere. Questa è la Mia Via: la Via della Verità. Solo la Verità tutta intera è accettabile. La metà di una verità, vuol dire che è divenuta una menzogna.

Il vostro Gesù”

 

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Cattolico romano:
Lunedì della XIX settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Libro di Ezechiele 1,2-5.24-28c.
Il cinque del mese – era l’anno quinto della deportazione del re Ioiachìn –
la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebàr. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.
Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente.
Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l’aspetto: avevano sembianza umana
Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell’Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d’un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali.
Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste.
Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffìro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane.
Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l’elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore
il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l’aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra.

Salmi 148(147),1-2.11-12ab.12c-14a.14bcd.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le fanciulle,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.

Solo il suo nome è sublime,
la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli.
Egli ha sollevato la potenza del suo popolo.
È canto di lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli di Israele, popolo che egli ama.
Alleluia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 17,22-27.
In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini
e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?».
Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?».
Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: «Quindi i figli sono esenti.
Ma perché non si scandalizzino, và al mare, getta l’amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te».”

 
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Ortodosso (Cattolico greco):
Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura. 10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 12 Il mercenario, che non è pastoree al quale non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e le disperde[a]), 13 perché è mercenario e non si cura delle pecore[b]. 14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me[c], 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore. ...”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=john+10%3A9-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 26 Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli, 27 il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto se stesso. 28 La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza, ma la parola del giuramento fatto dopo la legge costituisce il Figlio, che è stato reso perfetto in eterno.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Hebrews+7%3A26-28&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 

14 Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può essere nascosta, 15 e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente[a]; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.

Cristo e la legge antica

17 «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire, ma per portare a compimento[b]. 18 Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota[c] o un apice[d] passerà dalla legge senza che tutto sia adempiuto. 19 Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matthew+5%3A14-19&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

 

“… 10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.

Il ministero della riconciliazione

11 Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate. 12 Non ci raccomandiamo[a] di nuovo a voi, ma vi diamo l’occasione di essere fieri di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si vantano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore. 13 Perché se siamo fuor di senno è per Dio, e se siamo di buon senno è per voi; 14 infatti l’amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono[b]; 15 e che egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. 16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano[c]; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così. 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, [tutte le cose] sono diventate nuove. 18 E tutto questo viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé per mezzo di [Gesù] Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo[d] nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=2+Corinthians+5%3A10-15&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/08/13
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Questi atti spregevoli avranno luogo, mentre la Terra verrà purificata

il libro della verità:
Miei amati figli, a motivo del Suo grande Amore nei confronti dell’umanità, mio Figlio ora vi prepara per la Sua Seconda Venuta. È perché vi ama che Egli vi parla adesso, tramite i Suoi profeti, per assicurarsi che nessuno sfugga alla Sua Misericordia. Proprio nello stesso modo in cui Dio mandò Giovanni il Battista, a preparare il mondo per mio Figlio – l’Unigenito Figlio di Dio, il Messia – mio Figlio ora vi rivela il piano conclusivo. Questo Finale Piano  di Salvezza è simile alla Sua prima venuta, ma con una differenza: questa volta, Egli non verrà come un uomo in carne ed ossa.Ora che la Verità viene nuovamente rivelata a voi, mio Figlio vi ricorda tutto ciò che viene da Dio attraverso la Sua Santa Parola, mentre prepara le fasi finali. I figli di Dio hanno ricevuto la Verità quando mio Figlio camminava sulla Terra. Ora, vi sarà rivelata la completa Verità, incluse le rivelazioni riguardo all’opera dei nemici di Dio, per il vostro stesso bene, affinché non siate ingannati. Dovrete essere generosi di cuore, quando mio Figlio vi porterà i Doni che nutriranno le vostre anime.

Quando io sono apparsa ai veggenti scelti da Dio, nel corso degli anni, ciò è avvenuto per preparare le anime per questi tempi. Sebbene attualmente vi stiate preparando per la persecuzione che verrà inflitta ai Cristiani, essa sarà estremamente difficile, perché costituirà una profanazione dello spirito e questo provocherà una grande ferita. Quando conoscerete la Verità della Parola di Dio, e allorché saprete come riconoscere l’opera dell’ingannatore, diventerete più forti. È di gran lunga più importante rimanere fedeli alla Parola di Dio, che accettare le menzogne che vi saranno presentate da parte di coloro che non vengono da Dio.

Mio Figlio vi solleverà ad una grande gloria quando obbedirete alla Sua Santa Parola e confermerete i Suoi Insegnamenti. Vi chiedo di dimostrare a mio Figlio il rispetto che merita. Coloro che Lo respinsero quando Egli camminò sulla Terra, alla fine accettarono la Verità di chi Egli fosse, quando morì sulla Croce. Coloro che oggi rifiutano la Sua Parola, realizzeranno finalmente la Verità il Giorno in cui Egli verrà come Giudice. Per molti sarà troppo tardi.

Pregate che tutte le anime rimangano leali all’eredità del mio diletto Figlio, Gesù Cristo, perché solo chi Lo accetta può essere ammesso nel Suo Regno.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”

La Madre di Dio: “Questa volta, Egli non verrà come un uomo in carne ed ossa”

Mia amatissima figlia, mentre Io continuo a purificare il mondo con il Mio Dono dello Spirito Santo, ne consegue un maggior odio per Me, Gesù Cristo.

Sebbene la Mia Presenza cresca nei cuori degli uomini, l’estensione dell’odio sarà visibile attraverso le azioni di coloro che contesteranno la Mia Santissima Parola.

Coloro che continuano ad introdurre delle leggi che bestemmiano contro Dio, aumenteranno gli sforzi per profanare la Sua Parola. Questi atti spregevoli avranno luogo, mentre la Terra verrà purificata. Mentre la purificazione s’intensificherà, anche il male del peccato vi sarà svelato. Voi noterete che ogni azione concepita contro Dio, sarà sostenuta da parte di quei Miei nemici. Molti professeranno la loro innocenza, ma tali azioni non saranno accettate da coloro che Mi appartengono, i quali conoscono la Verità. Il Dono del discernimento, che Io concedo a molte anime, permette di intendere che questi atti malvagi, perpetrati da coloro che occupano delle posizioni di potere e che controllano le nazioni, siano visti per quello che sono: l’opera di Satana.

Gli spiriti maligni di Satana hanno intensificato la loro presenza nelle anime di quelli che non credono in Dio. Non essendo paghi del fatto che le anime voltino le spalle a Dio, questi spiriti malvagi pungolano tali anime perché assecondino i peccati più abbietti. Con il passare del tempo, esse diventeranno talmente corrotte e piene d’odio nei confronti di Dio che affonderanno nelle tenebre, non saranno più capaci di tollerare la Luce di Dio.

Ricordate: la Mia Misericordia è Grande. Sarà solo per la Mia Misericordia che queste persone potranno essere salvate. Non c’è altra speranza per loro, poiché molte di queste anime torturate non sono in grado, attraverso il loro libero arbitrio, tanto sono infestate, di invocare la Mia Mano Misericordiosa. Quelli di voi che Mi conoscono e che Mi amano devono aiutare questa povere persone supplicando la salvezza delle loro anime. Dovete chiedere che si rivolgano a Me ora, in modo che Io possa intervenire per fermare la persecuzione che essi intendono infliggere al mondo. Dovete supplicarMi, attraverso il sacrificio personale, affinché essi vengano fermati prima di compiere il genocidio che stanno progettando. La forma peggiore di genocidio sarà visibile attraverso le guerre ingiuste e l’uccisione degli innocenti nel grembo materno.

Il vostro Gesù”

Questi atti spregevoli avranno luogo, mentre la Terra verrà purificata


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Cattolico romano:
Martedì della IV settimana di Pasqua

Atti degli Apostoli 11,19-26.
In quei giorni, i discepoli che erano stati dispersi dopo la persecuzione scoppiata al tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad Antiochia e non predicavano la parola a nessuno fuorchè ai Giudei.
Ma alcuni fra loro, cittadini di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiochia, cominciarono a parlare anche ai Greci, predicando la buona novella del Signore Gesù.
E la mano del Signore era con loro e così un gran numero credette e si convertì al Signore.
La notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, la quale mandò Barnaba ad Antiochia.
Quando questi giunse e vide la grazia del Signore, si rallegrò e,
da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede, esortava tutti a perseverare con cuore risoluto nel Signore. E una folla considerevole fu condotta al Signore.
Barnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo e trovatolo lo condusse ad Antiochia.
Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani.

Salmi 87(86),1-3.4-5.6-7.
Le sue fondamenta sono sui monti santi;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose stupende, città di Dio.

Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono;
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: tutti là sono nati.
Si dirà di Sion: “L’uno e l’altro è nato in essa
e l’Altissimo la tiene salda”.

Il Signore scriverà nel libro dei popoli:
“Là costui è nato”.
E danzando canteranno:
“Sono in te tutte le mie sorgenti”.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 10,22-30.
Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d’inverno.
Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.
Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando terrai l’animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza;
ma voi non credete, perché non siete mie pecore.
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio.
Io e il Padre siamo una cosa sola»
.”

 
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Ortodosso (Cattolico greco):
5 Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo. E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva. Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti. E vi fu grande gioia in quella città.Ora vi era un tale, di nome Simone, che già da tempo esercitava nella città le arti magiche e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un personaggio importante. 10 Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano ascolto, dicendo: «Questi è “la potenza di Dio”, quella che è chiamata “la Grande”[a]». 11 E gli davano ascolto, perché già da molto tempo li aveva incantati con le sue arti magiche. 12 Ma quando ebbero creduto a Filippo, che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne. 13 Simone credette anche lui; e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i miracoli[b] e le opere potenti che venivano fatte. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+8%3A5-17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 28 Essi dunque gli dissero: «Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?» 29 Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 30 Allora essi gli dissero: «Quale segno fai, dunque, affinché lo vediamo e ti crediamo? Che operi? 31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto:“Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo”[a]».

32 Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. 33 Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo». “

GOD GENE – VMAT2 VACCINE- “KILLING SPIRITUALITY”