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Lui, l’anticristo, parlerà molte lingue, ma non una parola in Latino uscirà dalle sue labbra

il libro della verità:
Lunedì, 9 dicembre 2013, alle ore 19:46

Mia amatissima figlia, il Mio Tempo è vicino. Quanto più si avvicina il Grande Giorno, tanti più segni saranno testimoniati nel mondo.Colui che si rivelerà al mondo come “l’uomo della pace” si sta preparando ad imitarMi in ogni modo possibile. Egli conosce le Sacre Scritture al rovescio e, a causa della sua discendenza, proferirà le Parole al contrario, in modo che il loro significato sia invertito *. Dalla sua bocca sgorgheranno delle bestemmie, delle eresie, delle menzogne e la profanazione della Mia Parola. Egli impressionerà tutti con la sua conoscenza di tutte le cose Sacre. Reciterà estratti dei Miei Insegnamenti, che proclamerà con passione in tutte le occasioni laiche del mondo, finché la gente si rizzerà in piedi e prenderà atto di lui.

Molti diranno: “Chi è quest’uomo che parla con tale saggezza? Chi è colui che parla al mondo con l’amore per le masse nel suo cuore?”, “ È lui il Signore Dio, Gesù Cristo?”, si chiederanno, quando molti miracoli saranno attribuiti a lui. E quando camminerà sugli altari insieme agli altri Miei nemici, i quali saranno vestiti come dei santi servitori di Dio, egli sarà pienamente accettato da entrambi gli schieramenti del mondo: i veri credenti ed i pagani.

Egli, l’anticristo, distorcerà la Verità e dichiarerà la menzogna che egli sia Io e che viene a portarvi la salvezza. La menzogna che dirà sarà che egli viene nella carne. Egli non alluderà mai a Gesù Cristo con la Sua morte sulla Croce – il Quale è venuto nella carne – perché questo sarà impossibile. No, egli dichiarerà di fatto il contrario. Dirà di essere finalmente venuto, adesso, nella carne. Molti crederanno che lui sia il Cristo. Egli, l’anticristo, parlerà molte lingue, ma non una parola in Latino uscirà dalle sue labbra.

La bestia sarà idolatrata, mentre Io, il Vero Salvatore del mondo, sarò dimenticato e la Mia Parola calpestata. Non dovrete mai credere alle bugie che saranno proferite dalla bestia, quando siederà con orgoglio nel tempio innalzato per onorarlo.

Il vostro Gesù”

 
 
* Vedi video giù
 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 5,17-26.

Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui.
Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza.
Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi».
Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori?
Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?
Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico – esclamò rivolto al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».
Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio.
Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose». Chiamata di Levi”


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Cattolico romano:

Libro di Baruc 5,1-9.

Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre.
Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul capo il diadema di gloria dell’Eterno,
perché Dio mostrerà il tuo splendore ad ogni creatura sotto il cielo.
Sarai chiamata da Dio per sempre: Pace della giustizia e gloria della pietà.
Sorgi, o Gerusalemme, e stà in piedi sull’altura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti da occidente ad oriente, alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio.
Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo come sopra un trono regale.
Poiché Dio ha stabilito di spianare ogni alta montagna e le rupi secolari, di colmare le valli e spianare la terra perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.
Anche le selve e ogni albero odoroso faranno ombra ad Israele per comando di Dio.
Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui.

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi 1,4-6.8-11.

pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera,
a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del vangelo dal primo giorno fino al presente,
e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù.
E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento,
perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo,
ricolmi di quei frutti di giustizia che si ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 3,1-6.

Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilène,
sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.
Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati,
com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2018-12-09


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Ortodosso (Cattolico greco):
36 Ora, mentre essi parlavano di queste cose, Gesù stesso[a] comparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» 37 Ma essi, sconvolti e atterriti, pensavano di vedere uno spirito. 38 Ed egli disse loro: «Perché siete turbati? E perché sorgono dubbi nel vostro cuore[b]? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi, perché sono proprio io! Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io».40 E, detto questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41 Ma siccome per la gioia non credevano ancora e si stupivano, disse loro: «Avete qui qualcosa da mangiare?» 42 Essi gli porsero un pezzo di pesce arrostito [e una parte di favo di miele]; 43 egli lo prese, e mangiò in loro presenza.

La missione affidata ai discepoli

44 Poi disse loro: «Queste sono le cose che io vi dicevo quand’ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente per capire le Scritture e disse loro: 46 «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto[c] dai morti il terzo giorno, 47 e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono[d] dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 48 Voi siete testimoni di queste cose. 49 Ed {ecco,} io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in città[e], finché siate rivestiti di potenza dall’alto».

L’ascensione di Gesù

50 Poi li condusse fuori fin presso Betania; e, alzate in alto le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato su nel cielo. 52 Ed essi, adoratolo, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; 53 e stavano sempre nel tempio, [lodando e] benedicendo Dio. [Amen.] …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+24%3A36-53&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

22 Infatti sta scritto che Abraamo ebbe due figli: uno dalla schiava e uno dalla donna libera; 23 ma quello della schiava nacque secondo la carne, mentre quello della libera nacque in virtù della promessa. 24 Queste cose hanno un senso allegorico, poiché queste donne sono due patti[a]; uno, del monte Sinai, genera per la schiavitù, ed è Agar. 25 Infatti Agar è il monte Sinai in Arabia[b] e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente, che è schiava con i suoi figli. 26 Ma la Gerusalemme di lassù è libera, ed è nostra madre[c]. 27 Infatti sta scritto:

«Rallègrati, sterile, che non partorivi! Prorompi in grida, tu che non avevi provato le doglie del parto! Poiché i figli dell’abbandonata saranno più numerosi di quelli di colei che aveva marito»[d].

28 Ora, fratelli, come Isacco, voi siete[e] figli della promessa. 29 E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello che era nato secondo lo Spirito (/significato spirituale * editor), così succede anche ora.  30 Ma che dice la Scrittura? «Caccia via la schiava e suo figlio; perché il figlio della schiava non sarà erede con il figlio della donna libera»[f]. 31 Perciò, fratelli, noi non siamo figli della schiava, ma della donna libera.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Galatians+4%3A22-31&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

La lampada sul candeliere

16 «Nessuno, accesa una lampada, la copre con un vaso o la mette sotto il letto; anzi la mette sul candeliere, perché chi entra veda la luce. 17 Poiché non c’è nulla di nascosto che non debba manifestarsi, né di segreto che non debba essere conosciuto e venire alla luce. 18 Attenti dunque a come ascoltate: perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, anche quello che pensa di avere gli sarà tolto».

La madre e i fratelli di Gesù

19 Sua madre e i suoi fratelli vennero a trovarlo, ma non potevano avvicinarlo a motivo della folla. 20 Gli fu riferito: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e vogliono vederti». 21 Ma egli rispose loro: «Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+8%3A16-21&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

12 ringraziando con gioia il Padre che vi ha[a] messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

Il primato di Cristo

13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione [per mezzo del suo sangue], il perdono dei peccati. 15 Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli che è il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Colossians+1%3A12-18&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/12/09
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Torah (lago Vista):
15 La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

16 «Tu, figlio d’uomo, prenditi un pezzo di legno e scrivici sopra: “Per Giuda e per i figli d’Israele che gli sono associati”. Poi prenditi un altro pezzo di legno e scrivici sopra: “Per Giuseppe, bastone di Efraim e di tutta la casa d’Israele che gli è associata”. 17 Poi accostali l’uno all’altro per farne un solo pezzo di legno, in modo che siano uniti nella tua mano. 18 Quando i figli del tuo popolo ti parleranno e ti diranno: “Non ci spiegherai forse che cosa vuoi dire con queste cose?”, 19 tu risponderai loro: Così parla il Signore, Dio: “Ecco, io prenderò il pezzo di legno di Giuseppe, che è in mano di Efraim, e le tribù d’Israele, che sono a lui associate, e li unirò a questo, che è il pezzo di legno di Giuda, e ne farò un solo legno, in modo che saranno una sola cosa nella mia mano”. 20 I legni sui quali tu avrai scritto, li terrai in mano tua, sotto i loro occhi.

21 E di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Ecco, io prenderò i figli d’Israele dalle nazioni dove sono andati, li radunerò da tutte le parti, e li ricondurrò nel loro paese. 22 Farò di loro una stessa nazione, nel paese, sui monti d’Israele; un solo re sarà re di tutti loro, non saranno più due nazioni e non saranno più divisi in due regni. 23 Non si contamineranno più con i loro idoli, con le loro abominazioni, né con le loro numerose trasgressioni; io li tirerò fuori da tutti i luoghi dove hanno abitato e dove hanno peccato, li purificherò; essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio. 24 Il mio servo Davide sarà re sopra di loro ed essi avranno tutti un medesimo pastore; cammineranno secondo le mie prescrizioni, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. 25 Abiteranno nel paese che io diedi al mio servo Giacobbe, dove abitarono i vostri padri; vi abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli per sempre, e il mio servo Davide sarà loro principe per sempre. 26 Io farò con loro un patto di pace: sarà un patto perenne con loro; li stabilirò fermamente, li moltiplicherò e metterò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. 27 La mia dimora sarà presso di loro; io sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo[a]. 28 Le nazioni conosceranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà per sempre in mezzo a loro”».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Ezekiel+37%3A15-28&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://www.hebcal.com/sedrot/vayigash

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WARNING! SCARY! – Justin Bieber Baby (REVERSED) SATANIC ILLUMINATI MESSAGE

https://www.youtube.com/watch?v=vgphZB5lzT0

 

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Io non voglio stare a guardare mentre voi distruggete le vostre vite, che potrebbero appartenervi per l’eternità

il libro della verità:
Sabato, 26 ottobre 2013, alle ore 11:15
Mia amatissima figlia, quando la gente cerca di verificare quali sono i figli di Dio a cui Io desidero portare la Mia Misericordia, la risposta è: a tutti loro. Io non faccio discriminazioni, perché amo ogni anima venuta al mondo, ognuna delle quali è stata creata dal Padre Mio. Nessun’anima può essere esclusa da questa Mia ultima Missione per salvare l’umanità. Io vengo per portare la salvezza a tutti.Chiedete a qualsiasi buon genitore se vorrebbe sacrificare un figlio piuttosto che un altro ed egli vi dirà questo: “Non importa quanto si comportano male o mi offendono, io non posso respingerli, perché essi sono parte della mia carne.” La stessa cosa vale anche per i nemici di Dio. Essi Lo offendono e Gli causano grande dolore, ma Egli li ama ancora, poiché sono venuti da Lui, benché siano famelici, a causa del peccato dell’umanità.

Com’è possibile, potreste chiedervi, che Io possa perdonare chi Mi ferisce di più e chi flagella gli altri, causando loro dolore e sofferenza? Questo succede perché Io li amoAmerò sempre il peccatore. I loro peccati Mi disgustano, ma Io resterò sempre in attesa di riabbracciarli.

Questa Missione verte intorno al perdono. Si occupa interamente di salvare le vostre anime. Le Mie Parole, sebbene a volte possano essere severe, le dichiaro a voi perché Io vi amo e non posso sopportare il pensiero di perdervi. Coloro che Mi hanno tradito a causa delle ambizioni della loro vita, non devono mai aver paura di venire da Me e chiedere il Mio aiuto. Voi Mi mancate. Io Sono addolorato, ma userò ogni mezzo possibile senza violare l’Alleanza di Mio Padre sul libero arbitrio, che rimarrà sempre vostro fino al nuovo inizio. Nulla di ciò che voi fate vi separerà da Me, quando Mi chiederete di perdonarvi.

Io immergerò il mondo nella Mia Misericordia e vi prometto che interverrò contro ogni atto malvagio compiuto dai Miei nemici per trascinarvi nell’errore. Non vi abbandonerò in pasto ai lupi che vi vogliono divorare. Io non voglio stare a guardare mentre voi distruggete le vostre vite, che potrebbero appartenervi per l’eternità. Vi sosterrò fino a quando non dovrete prendere la decisione finale. Non lascerò perdere la vostra anima tanto facilmente. Io morii di una morte crudele per salvarvi. Questa volta, sarete testimoni di un potentissimo Intervento Divino per riconquistarvi. Voi siete Miei. Io Sono vostro. La bestia non conquisterà le anime tanto facilmente, perché Io Sono Dio, una forza tremenda. Io Sono Onnipotente. Satana non è niente, ma la sua astuzia attirerà quelli deboli tra di voi. Esorto tutti voi che Mi amate, a pregare perché i deboli, in cuor loro, accettino il Mio Divino Intervento con amore.

Il vostro Gesù”

 

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Cattolico romano:

Libro di Geremia 31,7-9.

Poiché dice il Signore: “Innalzate canti di gioia per Giacobbe, esultate per la prima delle nazioni, fate udire la vostra lode e dite: Il Signore ha salvato il suo popolo, un resto di Israele”.
Ecco li riconduco dal paese del settentrione e li raduno all’estremità della terra; fra di essi sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e la partoriente; ritorneranno qui in gran folla.
Essi erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni; li condurrò a fiumi d’acqua per una strada dritta in cui non inciamperanno; perchè io sono un padre per Israele, Efraim è il mio primogenito.

Salmi 126(125),1-2ab.2cd-3.4-5.6.

Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia. 

Allora si diceva tra i popoli:
“Il Signore ha fatto grandi cose per loro”.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.
 

Riconduci, Signore, i nostri prigionieri,
come i torrenti del Negheb.

Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.
 

Nell’andare, se ne va e piange,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo,
portando i suoi covoni.

Lettera agli Ebrei 5,1-6.

Fratelli, ogni sommo sacerdote, scelto fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anch’egli rivestito di debolezza;
proprio a causa di questa anche per se stesso deve offrire sacrifici per i peccati, come lo fa per il popolo.
Nessuno può attribuire a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne.
Nello stesso modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse: Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato.
Come in un altro passo dice: Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchìsedek.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,46-52.

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
Costui, al sentire che c’era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!».
Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!».
E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2018-10-28


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Ortodosso (Cattolico greco):

Gesù e Pietro

15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni[a], mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».

Il discepolo che Gesù amava

20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa? Tu, seguimi». 23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa?»

24 Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.

25 Ora vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero. [Amen.]”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+21%3A15-25&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

11 Guardate con che grossi caratteri vi ho scritto di mia propria mano[a]!

12 Tutti coloro che vogliono far bella figura nella carne vi costringono a farvi circoncidere, e ciò al solo fine di non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. 13 Poiché neppure loro, che sono circoncisi, osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare della vostra carne. 14 Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo. 15 Infatti, [in Cristo Gesù,] tanto la circoncisione che l’incirconcisione non sono nulla (/non importa * editor); quello che importa è l’essere una nuova creatura. 16 Su quanti cammineranno secondo questa regola siano pace e misericordia, e così siano sull’Israele di Dio.

17 Da ora in poi nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio corpo il marchio[b] di Gesù[c].

18 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Galatians+6%3A11-19&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/10/28

La Mia Chiesa è stata edificata sulla Verità e nient’altro che la Verità dovrebbe uscire dalle sue labbra

il libro della verità:
Domenica, 27 ottobre 2013, alle ore 23:30

 

Mia amatissima figlia, quando la Mia Chiesa sarà applaudita apertamente da un mondo orgoglioso e profano, allora sappiate che queste due distinte realtà saranno prossime a diventare una cosa sola. Quando la Mia Chiesa abbraccerà il mondo secolare, verrà politicamente approvata da esso, e cercherà l’accettazione del mondo della politica e degli affari, sappiate allora, che Io non potrei mai tollerare un’azione del genere.

La Mia Chiesa è stata fondata sulla Mia Parola. Essa è stata edificata sulla Verità e nient’altro che la Verità dovrebbe uscire dalle sue labbra. Se la Mia Chiesa parla, con la Mia Autorità, contro il peccato, sarà sempre criticata, perché l’uomo difenderà sempre il peccato. Il peccato rende la vita più soddisfacente per sé stessi e per gli altri; l’uomo compirà ogni sforzo per dichiarare che l’Inferno è un’assurdità. Quando la Mia Chiesa parlerà solo di questo mondo, dei suoi guai, dei suoi problemi, delle sofferenze dell’uomo e non predicherà più la Parola di Dio, allora essa si separerà da Me. Solo i membri della Chiesa che rimangono leali a ciò che Io ho insegnato loro possono veramente dire di appartenere alla Mia Chiesa. Essa è composta solo da coloro che dicono la Verità.

Quando i membri della Mia Chiesa respingono Me, Gesù Cristo, allora lo spirito del male è entrato nella sfera del suo dominio. Io vengo cacciato fuori dalla Mia Chiesa. Non Sono più venerato come lo ero una volta. Le Mie Stesse Parole non vengono più usate per proclamare la Verità. Esse vengono distorte per giustificare parole, opere e azioni che non vengono da Me, né verranno mai da Me. La Mia Parola non potrà mai essere cambiata e qualunque uomo la interpreti e la dissacri subirà la punizione eterna.

Il vostro Gesù”

 
 
 

“Sabato, 26 ottobre 2013, alle ore 11:15

Mia amatissima figlia, quando la gente cerca di verificare quali sono i figli di Dio a cui Io desidero portare la Mia Misericordia, la risposta è: a tutti loro. Io non faccio discriminazioni, perché amo ogni anima venuta al mondo, ognuna delle quali è stata creata dal Padre Mio. Nessun’anima può essere esclusa da questa Mia ultima Missione per salvare l’umanità. Io vengo per portare la salvezza a tutti.

Chiedete a qualsiasi buon genitore se vorrebbe sacrificare un figlio piuttosto che un altro ed egli vi dirà questo: “Non importa quanto si comportano male o mi offendono, io non posso respingerli, perché essi sono parte della mia carne.” La stessa cosa vale anche per i nemici di Dio. Essi Lo offendono e Gli causano grande dolore, ma Egli li ama ancora, poiché sono venuti da Lui, benché siano famelici, a causa del peccato dell’umanità.

Com’è possibile, potreste chiedervi, che Io possa perdonare chi Mi ferisce di più e chi flagella gli altri, causando loro dolore e sofferenza? Questo succede perché Io li amo. Amerò sempre il peccatore. I loro peccati Mi disgustano, ma Io resterò sempre in attesa di riabbracciarli.

Questa Missione verte intorno al perdono. Si occupa interamente di salvare le vostre anime. Le Mie Parole, sebbene a volte possano essere severe, le dichiaro a voi perché Io vi amo e non posso sopportare il pensiero di perdervi. Coloro che Mi hanno tradito a causa delle ambizioni della loro vita, non devono mai aver paura di venire da Me e chiedere il Mio aiuto. Voi Mi mancate. Io Sono addolorato, ma userò ogni mezzo possibile senza violare l’Alleanza di Mio Padre sul libero arbitrio, che rimarrà sempre vostro fino al nuovo inizioNulla di ciò che voi fate vi separerà da Me, quando Mi chiederete di perdonarvi.

Io immergerò il mondo nella Mia Misericordia e vi prometto che interverrò contro ogni atto malvagio compiuto dai Miei nemici per trascinarvi nell’errore. Non vi abbandonerò in pasto ai lupi che vi vogliono divorare. Io non voglio stare a guardare mentre voi distruggete le vostre vite, che potrebbero appartenervi per l’eternità. Vi sosterrò fino a quando non dovrete prendere la decisione finale. Non lascerò perdere la vostra anima tanto facilmente. Io morii di una morte crudele per salvarvi. Questa volta, sarete testimoni di un potentissimo Intervento Divino per riconquistarvi. Voi siete Miei. Io Sono vostro. La bestia non conquisterà le anime tanto facilmente, perché Io Sono Dio, una forza tremenda. Io Sono Onnipotente. Satana non è niente, ma la sua astuzia attirerà quelli deboli tra di voi. Esorto tutti voi che Mi amate, a pregare perché i deboli, in cuor loro, accettino il Mio Divino Intervento con amore.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 4,7-16.

Fratelli, a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.
Per questo sta scritto: Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini.
Ma che significa la parola “ascese”, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra?
Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose.
È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri,
per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo,
finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.
Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell’errore.
Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo,
dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.

Salmi 122(121),1-2.3-4a.4b-5.

Quale gioia, quando mi dissero:
“Andremo alla casa del Signore”.
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore.
Salgono, secondo la legge d’Isreale,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 13,1-9.

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.
Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?
No, vi dico, ma se non vi convertite,
perirete tutti allo stesso modo.
O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?
Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest’anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime
e vedremo se porterà frutto per l’avvenire; se no, lo taglierai».

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2018-10-27


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Ortodosso (Cattolico greco):

Sappiamo infatti che se questa tenda, che è la nostra dimora terrena, viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli. Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi. Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. Ora colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato [anche] la caparra dello Spirito.

Siamo dunque sempre pieni di fiducia e sappiamo che, mentre abitiamo nel corpo, siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione); ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore. Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo sia che ne partiamo. 10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.”

La lampada sul candeliere

16 «Nessuno, accesa una lampada, la copre con un vaso o la mette sotto il letto; anzi la mette sul candeliere, perché chi entra veda la luce. 17 Poiché non c’è nulla di nascosto che non debba manifestarsi, né di segreto che non debba essere conosciuto e venire alla luce. 18 Attenti dunque a come ascoltate: perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, anche quello che pensa di avere gli sarà tolto».

La madre e i fratelli di Gesù

19 Sua madre e i suoi fratelli vennero a trovarlo, ma non potevano avvicinarlo a motivo della folla. 20 Gli fu riferito: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e vogliono vederti». 21 Ma egli rispose loro: «Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+8%3A16-21&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/10/27

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lago Vista:

Morte di Sara e sua sepoltura

23 La vita di Sara fu di centoventisette anni. Tanti furono gli anni della sua vita.

Sara morì a Chiriat-Arba, che è Ebron, nel paese di Canaan, e Abraamo venne a far lutto per Sara e a piangerla. Poi Abraamo si alzò, si allontanò dalla salma e parlò ai figli di Chet dicendo: «Io sono straniero e di passaggio tra di voi; datemi la proprietà di una tomba in mezzo a voi per seppellire la salma e toglierla dalla mia vista». I figli di Chet risposero ad Abraamo: «Ascoltaci, signore! Tu sei un principe di Dio in mezzo a noi; seppellisci la tua salma nella migliore delle nostre tombe; nessuno di noi ti rifiuterà la sua tomba perché tu ve la seppellisca». Abraamo si alzò, s’inchinò davanti al popolo del paese, davanti ai figli di Chet, e parlò loro così: «Se piace a voi che io seppellisca la salma togliendola dalla mia vista, ascoltatemi e intercedete per me presso Efron, figlio di Zoar, perché mi ceda la grotta di Macpela che è all’estremità del suo campo; me la dia per il suo prezzo intero, come tomba di mia proprietà nel vostro paese». 10 Or Efron stava seduto in mezzo ai figli di Chet; ed Efron, l’Ittita, rispose ad Abraamo in presenza dei figli di Chet, di tutti quelli che entravano per la porta della sua città: 11 «No, mio signore, ascoltami! Io ti do il campo e ti do la grotta che vi si trova; te ne faccio dono in presenza dei figli del mio popolo; seppellisci la salma».

….

17 Così il campo di Efron, che era a Macpela di fronte a Mamre, il campo con la grotta che vi si trovava, tutti gli alberi che erano nel campo e in tutti i confini all’intorno, 18 furono assicurati come proprietà di Abraamo, in presenza dei figli di Chet e di tutti quelli che entravano per la porta della città di Efron. 19 Subito dopo, Abraamo seppellì sua moglie Sara nella grotta del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nel paese di Canaan. 20 Il campo e la grotta che vi si trova furono assicurati ad Abraamo, dai figli di Chet, come sepolcro di sua proprietà.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+23%3A1-33&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Regno di Salomone

Vecchiaia di Davide

Il re Davide era vecchio, avanti negli anni e, per quanto lo coprissero con indumenti, non poteva riscaldarsi. Perciò i suoi servitori gli dissero: «Si cerchi per il nostro signore una ragazza vergine, che stia al servizio del re, ne abbia cura e dorma fra le sue braccia, e così il re nostro signore si riscalderà». Cercarono dunque per tutto il paese d’Israele una bella ragazza; trovarono Abisag, la Sunamita, e la condussero dal re. La ragazza era bellissima, si prendeva cura del re e lo serviva; ma il re non ebbe rapporti con lei.

Adonia aspira al regno

Adonia, figlio di Agghit, mosso dall’ambizione, diceva: «Sarò io il re!» E si procurò carri, cavalieri e cinquanta uomini che correvano davanti a lui. Suo padre non gli aveva mai fatto un rimprovero in vita sua, dicendogli: «Perché fai così?» Adonia era inoltre di bellissimo aspetto, ed era nato subito dopo Absalom. Egli prese accordi con Ioab, figlio di Seruia, e con il sacerdote Abiatar; essi si misero dalla sua parte e lo favorirono. Ma il sacerdote Sadoc, Benaia, figlio di Ieoiada, il profeta Natan, Simei, Rei e gli uomini valorosi di Davide non erano dalla parte di Adonia. Adonia sacrificò pecore, buoi e vitelli grassi vicino al masso di Zoelet, che è accanto alla fontana di Roghel, e invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda che erano al servizio del re; 10 ma non invitò il profeta Natan, né Benaia, né gli uomini valorosi, né Salomone suo fratello.

Salomone re d’Israele

11 Allora Natan parlò a Bat-Sceba, madre di Salomone, e le disse: «Non hai udito che Adonia, figlio di Agghit, è diventato re senza che Davide nostro signore ne sappia nulla? 12 Vieni dunque, e permetti che io ti dia un consiglio, affinché tu salvi la tua vita e quella di tuo figlio Salomone.

32 Poi il re Davide disse: «Chiamatemi il sacerdote Sadoc, il profeta Natan e Benaia, figlio di Ieoiada». Essi vennero alla sua presenza e il re disse loro: 33 «Prendete con voi i servitori del vostro signore, fate salire Salomone mio figlio sulla mia mula e conducetelo a Ghion. 34 In quel luogo il sacerdote Sadoc e il profeta Natan lo ungeranno re d’Israele. Poi suonate la tromba e gridate: “Viva il re Salomone!” 35 Voi risalirete al suo seguito, ed egli verrà, si metterà seduto sul mio trono e regnerà al mio posto. Io nomino lui come principe d’Israele e di Giuda». 36 Benaia, figlio di Ieoiada, rispose al re: «Amen! Così voglia il Signore, il Dio del re mio signore! 37 Come il Signore è stato con il re mio signore, così sia con Salomone e renda il suo trono più grande del trono del re Davide mio signore!»

38 Allora il sacerdote Sadoc, il profeta Natan, Benaia, figlio di Ieoiada, i Cheretei e i Peletei scesero, fecero salire Salomone sulla mula del re Davide e lo condussero a Ghion. 39 Il sacerdote Sadoc prese il corno dell’olio dal tabernacolo e unse Salomone. Suonarono la tromba, e tutto il popolo gridò: «Viva il re Salomone!»

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