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Dio Padre: “La Mia Divina Volontà non dev’essere mai contrastata”

il libro della verità:
Venerdì, 9 maggio 2014, alle ore 17:00

 

Mia carissima figlia, il mondo venne creato da Me, poiché questa era la Mia Volontà. La Mia Volontà è sempre esistita e sempre esisterà. La Mia Volontà sarà fatta, con o senza il volere dell’umanità. Il libero arbitrio donato all’uomo per Mia Mano, fu usato male e questo condusse ad una divisione tra l’uomo e Me, l’Eterno Padre. Fintantoché l’uomo possiede il dono del libero arbitrio, solo coloro che scelgono di venire a Me, attraverso Mio Figlio, Gesù Cristo, potranno diventare parte di Me e di nuovo integri.

Quando la volontà dell’uomo si oppone alla Mia Volontà, ne risulta un’acerrima lotta, poiché solo la Mia Volontà può prevalere sopra ogni cosa. La Mia Volontà Divina controlla tutto quello che Io permetto e tutto quello che autorizzo, in quanto Io accetterò sempre il libero arbitrio che diedi all’uomo, poiché non riprendo ciò che ho donato. A volte, l’uomo, per sua libera scelta, provoca un terribile dolore nel mondo e, attraverso la sua avidità ed egoismo, Mi offende molto. Eppure, Io non interferisco con la volontà dell’uomo, perché solo lui può decidere se vuole fare o meno quello che la Mia Volontà desidera. E, sebbene Io non cerchi di togliervi il libero arbitrio, la libera scelta non significa che l’uomo Mi possa dettare la sua volontà su ciò che è Mio.

La Mia Divina Volontà non dev’essere mai contrastata, perché l’uomo non potrà mai sormontare il Mio Volere. Se cercherà di farlo, troverà impossibile opporsi a Me senza subirne le conseguenze. Solo Io decido l’esito della vita e della morte, poiché questa decisione spetta solo a Me. Quando prendo la decisione di portare a compimento i Miei Piani per proteggere i Miei figli, nessun uomo ha il potere di scavalcarli. Se l’uomo cercherà d’interferire con i Doni che Io ho dato al mondo, che includono la vita in tutte le sue forme, allora egli non solo fallirà, ma ne subirà le conseguenze.

Non consento all’uomo di provare a fermarMi nel Mio Piano per completare il Mio Santo Patto.

Non consento all’uomo di bestemmiare contro di Me o di ostacolare la Mia Volontà, a meno che non voglia essere stroncato brutalmente.

Non consento all’uomo di provare a fermarMi dal donare la Vita Eterna alle anime, altrimenti egli perderà la propria vita. Se tenterete di opporvi a Me, non avrete mai successo. Se l’uomo continuerà a negare la Mia Parola e a combattere la Mia Divinità, ne risulteranno solo violenze, catastrofi, perdita di vite e terribili castighi. Questo è il motivo per cui, quando ad un’anima viene chiesto di obbedire a Me o alle Mie Istruzioni e, attraverso il proprio libero arbitrio, accetta queste richieste, è per lei impossibile opporsi alla Mia Volontà.

Tu, figlia Mia, hai cercato di combattere la Mia Volontà, sebbene ti fossi già arresa a Me. Ormai dovresti sapere che questo serve a poco, poiché può essere fatto solamente ciò che viene dettato da Me e alla Mia maniera.

Figli, Io Sono vostro Padre. Io Sono il vostro Creatore. Solo Io conosco cosa vi riserva il futuro, ma sarete confortati nel sapere che tutti i Miei Piani sono stati completati. Solo quando la vostra volontà si unirà alla Mia, il Mio Regno potrà essere pienamente realizzato e finalmente completato. Solo allora tutti i conflitti tra l’uomo e Me, il vostro Eterno Padre, saranno finiti. Allora, nel nuovo mondo che verrà regnerà la pace; un mondo così perfetto che non avrà mai fine.

Il vostro Padre,
 il Dio Altissimo”


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Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 8,26-40.

In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo: “Alzati, e và verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta”.
Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce,
regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme,
se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia.
Disse allora lo Spirito a Filippo: “Và avanti, e raggiungi quel carro”.
Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: “Capisci quello che stai leggendo?”.
Quegli rispose: “E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?”. E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.
Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo: Come una pecora fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca.
Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, ma la sua posterità chi potrà mai descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita.
E rivoltosi a Filippo l’eunuco disse: “Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?”.
Filippo, prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù.
Proseguendo lungo la strada, giunsero a un luogo dove c’era acqua e l’eunuco disse: “Ecco qui c’è acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato?”.

Fece fermare il carro e discesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò.
Quando furono usciti dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più e proseguì pieno di gioia il suo cammino.
Quanto a Filippo, si trovò ad Azoto e, proseguendo, predicava il vangelo a tutte le città, finché giunse a Cesarèa.

Salmi 66(65),8-9.16-17.20.

Benedite, popoli, il nostro Dio,
fate risuonare la sua lode;
è lui che salvò la nostra vita
e non lasciò vacillare i nostri passi.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
A lui ho rivolto il mio grido,
la mia lingua cantò la sua lode.

Sia benedetto Dio:
non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,44-51.

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.
Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.
In verità, in verità vi dico: chi crede ha la
vita eterna.
Io sono il pane della vita.
I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e
sono morti;
questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia
non muoia.
Io sono il pane
vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-05-09


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Ortodosso (Cattolico greco):

La chiesa riunita in preghiera

23 Rimessi quindi in libertà, vennero ai loro e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano dette. 24 Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio e dissero: «Signore, tu sei colui che[a] ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; 25 colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre[b]:

“Perché si sono agitate le nazioni, e i popoli hanno meditato cose vane?
26  I re della terra si sono sollevati, i prìncipi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”[c].

27 Proprio in questa città[d], contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele, 28 per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio[e] avevano prestabilito che avvenissero. 29 Adesso, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, 30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».

31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+4:23-31&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25 In verità, in verità vi dico: l’ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l’avranno udita, vivranno. 26 Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; 27 e gli ha [anche] dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo. 28 Non vi meravigliate di questo; perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori: 29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio. 30 Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico, e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato[a].”https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+5:24-30&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/05/09
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Non c’è bisogno di preoccuparsi, poiché Dio vi ama tutti

il libro della verità:
Giovedì, 8 maggio 2014, alle ore 23:30
Mia amatissima figlia, guardati intorno e vedrai molte persone vivere una vita felice. Sentirai risate, gioia e grande cameratismo, quindi discernerai che questo può venire solo da Dio. Molte persone, una volta conosciuta la Verità, Mi abbracceranno con cuore aperto e riconoscente, e di conseguenza noi saremo una cosa sola.Il Mio Piano è quello di riunire tutti gli uomini e d’inondarli di grande amore, gioia e felicità. Io li delizierò, nel Mio Nuovo Regno; in esso ci saranno molte risate, gioia e bellezza, così come la Vita Eterna. L’amore emanerà da qualunque creatura; ogni singola anima e forma di vita saranno perfette.

Quando vi preoccupate per il futuro del mondo, ricordate quello che vi ho detto: tutto andrà per il meglio, una volta che Io verrò a riunirvi nel nuovo mondo senza fine. Non c’è bisogno di preoccuparsi, perché Dio vi ama tutti. Quanto alle anime che vivono una vita stentata e dolorosa, saranno raccolte per prime, se accetteranno Chi Io Sia. Coloro che si trovano in una terribile oscurità, riceveranno delle Grazie straordinarie per purificare la propria anima, in modo che Io possa allentare la morsa del maligno su di loro e portarle nel sicuro rifugio della Mia Misericordia. Questa è una battaglia e sarà combattuta con forza, ma verrà esercitato il Potere della Santissima Trinità e le anime saranno illuminate, in modo che non periscano.

Io farò sorgere tra di voi dei capi importanti e con un Esercito diffuso in ogni nazione, crescerete di numero e porterete con voi, nel nuovo Paradiso, la maggior parte dei figli di Dio. Guardate a Me con fiducia e non abbiate paura del Mio Amore, poiché ormai dovreste sapere che Io non vi spaventerei mai volontariamente; infatti quando Io renderò nota la Mia Presenza, essa vi riempirà di grande stupore e gioia. Vi assicuro che non c’è nessun bisogno di aver paura, poiché Io Sono l’Amore Personificato. L’Amore vi tranquillizzerà e quando vi troverete davanti a Me, il vostro Gesù, sarete colpiti da un senso di familiarità immediata, che è presente solo quando il vostro cuore si congiunge con il Mio.

Quanto vi amo tutti e quanto Io bramo le vostre anime!

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 8,1b-8.

In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samaria.
Persone pie seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui.
Saulo intanto infuriava contro la Chiesa ed entrando nelle case prendeva uomini e donne e li faceva mettere in prigione.
Quelli però che erano stati dispersi andavano per il paese e diffondevano la parola di Dio.
Filippo, sceso in una città della Samaria, cominciò a predicare loro il Cristo.
E le folle prestavano ascolto unanimi alle parole di Filippo sentendolo parlare e vedendo i
miracoli che egli compiva.
Da molti indemoniati uscivano spiriti immondi, emettendo alte grida e molti paralitici e storpi furono risanati.
E vi fu grande gioia in quella città.

Salmi 66(65),1-3a.4-5.6-7a.

Acclamate a Dio da tutta la terra,
cantate alla gloria del suo nome,
date a lui splendida lode.

Dite a Dio: “Stupende sono le tue opere!” 

A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome”.
Venite e vedete le
opere di Dio,
mirabile nel suo agire sugli uomini.
 

Egli cambiò il mare in terra ferma,
passarono a piedi il fiume;
per questo in lui esultiamo di gioia:
con la sua forza domina in eterno.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,35-40.

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.»
Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò,
perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque
vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell’ultimo giorno».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-05-08

 

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Ortodosso (Cattolico greco):
11 Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.12 Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi. 13 Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato del suo Spirito. 14 E noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo. 15 Chi riconosce pubblicamente che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. 16 Noi abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui[a].”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+John+4%3A11-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

La parola della vita manifestata in carne

1.1 Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della parola della vita (poiché la vita è stata manifestata e noi l’abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunciamo la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata), quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunciamo anche[a] a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo perché la nostra gioia[b] sia completa.

Dio è luce; bisogna camminare nella luce per avere comunione con lui

Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunciamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù [Cristo], suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+John+1%3A1-7&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

13 Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù e, 14 vedendo l’uomo che era stato guarito, lì presente con loro, non potevano dire niente in contrario. 15 Ma, dopo aver ordinato loro di uscire dal sinedrio, si consultarono gli uni gli altri dicendo: 16 «Che faremo a questi uomini? Che un evidente segno miracoloso[a] sia stato fatto per mezzo di loro è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, e noi non possiamo negarlo. 17 Ma, affinché ciò non si diffonda maggiormente tra il popolo, ordiniamo loro con minacce di non parlare più a nessuno nel nome di costui». 18 E, avendoli chiamati, imposero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesù. 19 Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio. 20 Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite». 21 Ed essi, (i capi * editor) minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando assolutamente come poterli punire, a causa del popolo; perché tutti glorificavano Dio per quello che era accaduto.  22 Infatti l’uomo in cui questo miracolo[b] della guarigione era stato compiuto aveva più di quarant’anni.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+4:13-22&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Gesù e Pietro

15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni[a], mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».

Il discepolo che Gesù amava

20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa? Tu, seguimi». 23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa?»

24 Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.

25 Ora vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero. [Amen.]”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+21:15-25&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/05/08
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Mercoledì, 7 maggio 2014, alle ore 23:43Mia amatissima figlia, quando Io chiamo le anime per seguirMi, questo si traduce in un insieme di sentimenti che vanno dall’esultanza a una grande angoscia; poiché, quando Io risveglio nelle anime, il Fuoco dello Spirito Santo, questo porta grandi Benedizioni, ma arrivano venate da un senso di dolore. …

Io non permetterò che quanti tra voi entreranno nel Mio Nuovo Paradiso soffrano il dolore della morte fisica

il libro della verità:
Mercoledì, 23 aprile 2014, alle ore 15:30
Mia amatissima figlia, molte persone credono erroneamente che i Miei Avvertimenti all’umanità creino un senso di disperazione ed inutili preoccupazioni. Ciò è comprensibile, ma sappiate quanto segue. Il futuro del mondo a venire è straordinariamente Glorioso sotto ogni aspetto. Il Paradiso che è stato preparato per voi, vi riempirebbe di stupore, di meraviglia e di un grande senso di eccitazione, se Io vi rivelassi anche solo uno scorcio di esso. Tuttavia, dato che l’uomo ha paura dell’ignoto e manca di fiducia verso la Mia Promessa di portare a ciascuno di voi la Vita Eterna, molti di quelli che cercano di prepararsi per il Mio Regno si trovano in difficoltà.Miei amati seguaci, Miei piccoli cari, vi prego di comprendere che, Io non permetterò che quanti tra voi entreranno nel Mio Nuovo Paradiso soffrano il dolore della morte fisica: questo è il Mio Dono per questa generazione benedetta. La transizione dal mondo in cui vivete oggi al Mio Nuovo Paradiso, avverrà in un batter d’occhio; tale è il Mio Grande Amore per voi. Prima di quel Gran Giorno, Io vi devo preparare, in modo che tutti voi ereditiate il Mio Regno. È vero, Io non vorrei sottoporvi a tutte le prove che dovete sopportate ora e a quelle ancora a venire. Tuttavia, devo preparare molte persone che danno la Mia Parola e la Mia Misericordia per scontate. Come posso purificarvi, se non vi ricordo la Verità? Solo la Verità vi farà liberi dalle catene che vi legano al maligno, il quale vi trascina via da Me alla minima occasione. Egli sa che vincerà, se voi non rispondete alla Mia Chiamata per garantire la vostra legittima eredità nel Mio Regno. Allora voi, essendo stati ingannati da lui, non riuscirete più a riconciliare la vostra anima con la Mia Divina Misericordia.

Solo chi Mi segue, passo dopo passo, fino al Paradiso, riuscirà ad ottenere la Salvezza Eterna. Vi prego di essere pazienti. Prestate attenzione alla Mia Chiamata. Non respingeteMi, quando cerco di raggiungervi attraverso questi Messaggi. Imparate ad avere fiducia in Me, attraverso la Mia Santa Parola, che già avete conosciuto nel Libro di Mio Padre.

Quando parlo del male, Io vi rivelo semplicemente l’inganno che dovrete affrontare. Il problema relativo all’inganno è che esso vi rende ciechi alla Verità e vi fa allontanare, inducendovi a credere in una fede che vi risucchierà in una falsa dottrina. Se in questa nuova dottrina non Sono Io, Gesù Cristo, ad essere venerato, allora potete esser certi che essa non è dettata dallo Spirito Santo.

Lasciate che i vostri cuori si tranquillizzino; che la vostra fiducia sia come quella di un bambino ed amateMi semplicemente, come vi amo Io. Non opponete mai resistenza alla Mia Misericordia, non abbiate mai paura di Me, non sentitevi mai in collera verso di Me, ed in particolare quando soffrite in questa vita, perché presto vi porterò a casa. Non appena arriverà l’alba del Grande Giorno, il mondo nascerà, ed una nuova e meravigliosa vita attenderà voi e tutti i vostri cari. Tutti voi sarete legati a Me, senza alcun nemico in vista; senza paura, pericoli o sofferenze di alcun tipo. Allora, perché temere il Mio Regno? Esso vi porterà la felicità e l’amore che avete cercato per tutta la vostra vita sulla Terra, ma che non avete mai veramente realizzato, per quanto vi siate sforzati di anticipare questi doni.

Il Mio più Grande Dono per voi è la Vita Eterna. Attendete tale Dono, senza paura. Attendete piuttosto con amore e trepidazione il Mio Nuovo Regno, perché lo dovete aspettare con impazienza.

Il vostro Gesù”

 
 

Giovedì, 24 aprile 2014, alle ore 16:45Mia amatissima figlia, ora si avvicina il tempo in cui, la Mia Chiesa considererà i peccati dell’uomo insignificanti ed innocui ai Miei Occhi.Il peccato non è qualcosa che Io ritengo una debolezza o un difetto. Il peccato nasce a causa di queste due caratteristiche, ma si realizza a causa dell’esistenza di Satana. Ben presto, la Mia Chiesa lusingherà i Miei seguaci, inducendoli nell’errore di accettare la menzogna secondo cui il peccato è semplicemente una metafora usata come un simbolo nei confronti dei figli di Dio per esortarli a rimanere su una via che Gli è gradita. Diranno che il peccato non deve farvi sentire separati dagli altri. Il peccato, aggiungeranno, non ha molta importanza, perché Dio è Tutto Clemente. Sì, Io Sono Tutto Clemente e perdono ogni peccato – eccetto il peccato eterno – non appena il peccatore dimostra pentimento e fa qualunque sforzo per eliminare ogni tentazione e per evitare di ripetere il peccato. Non potete chiedere a Me di perdonare un peccato quando voi vivete per quel peccato. Un assassino che ammazza, mutila e uccide, non può chiederMi di perdonarlo, mentre continua ad uccidere e non ha alcuna intenzione di porre fine ai suoi crimini. A che cosa vi serve chiederMi di riscattarvi dal peccato, se voi per prima cosa non ammettete di peccare?

Il peccato è causato dalla debolezza, ed Io perdono il peccatore che si pente sinceramente. Se il peccatore non crede più di essere colpevole di peccato, questo gli si radica nell’anima. Si sta avvicinando il tempo in cui verrà dichiarato che il peccato non esiste più. Quando arriverà quel momento, vi sarà un gran sollievo ed avverranno grandi festeggiamenti, perché ciò che una volta era giudicato un peccato ai Miei Occhi non sarà più considerato tale.

Il peccato sarà visto come una cosa naturale ed un qualcosa che tutti voi dovrete accettare. Non vi sarà semplicemente detto di amare il peccatore, così come faccio Io. No, verrete incoraggiati ad accettare l’idea che il peccato non esiste. Tutto questo porterà all’ultimo tradimento della Mia Divinità, allorché il mondo idolatrerà sé stesso, i suoi talenti, la sua intelligenza, fino a quando non dichiarerà la sua grandezza, in aperta sfida a Dio, il Padre Eterno.

Oh, quanti saranno indotti nell’errore, nella disperazione e nell’iniquità. La Mia Chiesa sarà usata per dichiarare l’eresia nel Mio Santo Nome. Quelli fuorviati la metteranno sottosopra, e non una sola parte di questi cambiamenti sarà diretta da Me, Gesù Cristo. Lo Spirito Santo non presiederà all’abominio e ci sarà una grande confusione, un grande dolore ed un senso d’impotenza da parte di coloro che rimarranno fedeli agli Insegnamenti della Mia Chiesa. Non saranno più tollerate le dottrine tradizionali. Allora, quando tutto ciò che è ritenuto sacro collasserà, il tempo sarà maturo perché l’uomo della perdizione occupi il suo posto nella Mia Chiesa.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 2,36-41.

Nel giorno di Pentecoste, diceva Pietro ai Giudei: “Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!”.
All’udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: “Che cosa dobbiamo fare, fratelli?”.
E Pietro disse: “Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo.
Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro”.
Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: “Salvatevi da questa generazione perversa”.

Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone.

Salmi 33(32),4-5.18-19.20.22.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
 

Ecco, l’occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
 

L’anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Signore, sia su di noi la tua grazia,
perché in te speriamo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,11-18.

In quel tempo, Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro
e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-04-23


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Ortodosso (Cattolico greco):
La figlia del faraone scese al Fiume per fare il bagno, e le sue ancelle passeggiavano lungo la riva del Fiume. Vide il canestro nel canneto e mandò la sua cameriera a prenderlo. Lo aprì e vide il bambino: ed ecco, il piccino piangeva; ne ebbe compassione e disse: «Questo è uno dei figli degli Ebrei». Allora la sorella del bambino disse alla figlia del faraone: «Devo andare a chiamarti una balia tra le donne ebree che allatti questo bambino?» La figlia del faraone le rispose: «Va’». E la fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino, allattalo e io ti darò un salario». Quella donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, lo portò dalla figlia del faraone; egli fu per lei come un figlio ed ella lo chiamò Mosè[a]; «perché», disse, «io l’ho tirato fuori dalle acque».”https://www.biblegateway.com/passage/?search=Exodus+2:5-10&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Giobbe perde i suoi beni e la sua famiglia

13 Un giorno, mentre i suoi figli e le sue figlie mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello maggiore, giunse a Giobbe un messaggero a dirgli: 14 «I buoi stavano arando e le asine pascolavano là vicino, 15 quand’ecco i Sabei sono piombati loro addosso e li hanno portati via; hanno passato a fil di spada i servi; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire». 16 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «Il fuoco di Dio è caduto dal cielo, ha colpito le pecore e i servi e li ha divorati; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire».

17 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «I Caldei hanno formato tre bande, si sono gettati sui cammelli e li hanno portati via; hanno passato a fil di spada i servi; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire».

18 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «I tuoi figli e le tue figlie mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello maggiore; 19 ed ecco che un gran vento, venuto dall’altra parte del deserto, ha investito i quattro canti della casa, che è caduta sui giovani; essi sono morti; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire».

20 Allora Giobbe si alzò, si stracciò il mantello, si rase il capo, si prostrò a terra e adorò dicendo: 21 «Nudo sono uscito dal grembo di mia madre e nudo tornerò in grembo alla terra[a]; il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il nome del Signore».

22 In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nessuna colpa.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Job+1%3A13-22&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

10 E quei servi, usciti per le strade, radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni; e la sala delle nozze fu piena di commensali. 11 Ora il re entrò per vedere quelli che erano a tavola e notò là un uomo che non aveva l’abito di nozze. 12 E gli disse: “Amico, come sei entrato qui senza avere un abito di nozze?” E costui rimase con la bocca chiusa. 13 Allora il re disse ai servitori: “Legatelo mani e piedi [, prendetelo] e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì ci sarà pianto e stridor di denti”. 14 Poiché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Il tributo a Cesare

15 Allora i farisei si ritirarono e tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nelle sue parole.

16 E gli mandarono i loro discepoli con gli erodiani a dirgli: «Maestro, noi sappiamo che sei sincero e insegni la via di Dio secondo verità, e non hai riguardi per nessuno perché non badi all’apparenza delle persone. 17 Dicci dunque: che te ne pare? È lecito, o no, pagare il tributo[a] a Cesare?» 18 Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, disse: «Perché mi tentate, ipocriti? 19 Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli porsero un denaro. 20 Ed egli domandò loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» 21 Gli risposero: «Di Cesare». E Gesù disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio». 22 Ed essi, udito ciò, si stupirono e, lasciatolo, se ne andarono.

Dibattito sulla risurrezione

23 In quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: 24 «Maestro, Mosè ha detto: “Se uno muore senza figli, il fratello suo sposi la moglie di lui e dia una discendenza a suo fratello”[b]. 25 Vi erano tra di noi sette fratelli; il primo, ammogliatosi, morì; e, non avendo prole, lasciò sua moglie a suo fratello. 26 Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo. 27 Infine, dopo tutti, morì [anche] la donna. 28 Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sarà ella moglie? Poiché tutti l’hanno avuta». 29 Ma Gesù rispose loro: «Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio. 30 Perché alla risurrezione non si prende né si dà moglie; ma i risorti sono come angeli [di Dio] nei cieli. 31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: 32 “Io sono il Dio di Abraamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”[c]? Egli non è il Dio dei morti[d], ma dei vivi». 33 E la folla, udite queste cose, si stupiva del suo insegnamento.

Il gran comandamento

34 I farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si radunarono; 35 e uno di loro, {dottore della legge,} gli fece una domanda per metterlo alla prova [, dicendo]: 36 «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» 37 [Gesù] gli disse: «“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”[e]. 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”[f]. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti». …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matthew+22-23&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/04/23



Martedì, 22 aprile 2014, alle ore 20:00

Ricordate sempre la Mia Semplicità. Io vi insegno la Verità in modo semplice. Vi ho insegnato ad amarvi gli uni gli altri come vi ho amato Io. Se vi amate gli uni gli altri e trattate il prossimo come vi ho mostrato Io, voi sarete Miei. Se non mostrate amore e rispetto per gli altri, ma vi giudicate l’un l’altro nel Mio Nome, allora non potete dire di essere Miei. I Miei Insegnamenti non sono complicati. Non hanno bisogno di esserlo, perché l’amore è l’essenza di tutto ciò che vi ho insegnato. Senza l’amore per il prossimo nei vostri cuori, allora non potete amarMi veramente. Se rinnegate l’amore, voi Mi rinnegherete sempre. Se negate la Mia Parola, allora l’Amore di Dio non potrà prosperare nel vostro cuore.

Il vostro Gesù”

La Croce è il vostro legame con la Vita Eterna. Non abbandonate mai la Croce

il libro della verità:
Martedì, 15 aprile 2014, alle ore 20:15

Mia amatissima figlia, quando i Miei cari seguaci celebrano il Venerdì Santo, essi devono ricordare quanto si estende il Mio Amore nei confronti del genere umano.

Coloro che Mi perseguitarono e poi Mi uccisero, erano pieni d’odio e avevano un cuore di pietra. Io morii per loro, nonostante il loro odio, e soffersi una grande Agonia di modo che potessero essere riscattati. Nonostante ciò, tantissime persone oggi Mi odiano e Mi disprezzano su così larga scala, che se Io rivelassi il male che devasta le loro anime, voi non sareste in grado di resistere.

I Miei tentativi di preparare il mondo attraverso il Libro della Verità, saranno combattuti ovunque da parte dei Miei nemici. Gli attacchi peggiori proverranno dai gruppi satanici, molti dei quali si presentano come Cristiani, in modo da poter sfogare la loro rabbia, fingendo di difendere la propria fede. Questo è il modo in cui Satana usa le sue vittime disponibili ad attaccare la Mia Opera. Come sono misere le loro anime e quanto Sono addolorato, perché continuano a tradirMi, a gettare fango su di Me e a diffondere menzogne riguardo alla Mia Parola, nel tentativo di rubare le anime dal Mio Cuore Misericordioso.

Piango Lacrime di Agonia, durante questa settimana; perché il tempo è breve e so che, per quanto Io Mi sforzi, molte anime Mi volteranno ancora le spalle. Perché queste anime Mi odiano tanto? La risposta è: perché non hanno nessun amore per Me. Molte di esse trovano spaventoso che l’odio provato per Me nel proprio cuore non possa essere lavato via. Sono così possedute dal maligno, che passano ogni minuto della loro giornata maledicendoMi.

La stragrande maggioranza delle persone non credono più in Me; solo un piccolo numero crede ancora, in mezzo ad un oceano di anime la cui vastità si estende da un lato all’altro della Terra. Io vi prometto però che raccoglierò quante più anime Mi sarà possibile e, per l’Amore che ho per voi, estenderò la Mia Misericordia anche a coloro che non la meritano. Quanto Sono felice di accogliere i buoni, gli amorevoli e quelle anime pure che verranno davanti a Me! Esse Mi riempiono di grande gioia. Oh, come leniscono le Mie Piaghe! Come Mi consolano dal dolore che sopporto per i Miei poveri peccatori, i quali non hanno alcuna idea della grande gioia che ho promesso loro nel Mio Nuovo Regno. Tante anime, purtroppo, getteranno via la chiave che Io ho dato loro per la Vita Eterna, e per che cosa? Per una vita priva di senso, una vita piena di frenesia e di vuote promesse. Una vita stanca e di duro lavoro, che non porta a nessun’altra vita, se non a quella che finisce in polvere. Io Sono la vostra vita. Io vi porto la vita. Se accetterete la Mia morte sulla Croce e riconoscerete la Mia Risurrezione, non subirete mai la morte.

Riguardo a voi, che fate parte di questa generazione, Io dico quanto segue. Voi, che state con Me, non soffrirete a causa della morte, nemmeno quella del corpo. Voi che invece Mi tradite con il peccato, pur avendo ricevuto la Verità, non avrete la vita. Così, Miei amati seguaci, non dovete mai avere paura di questa Missione. Io vi prenderò e vi ricoprirò con tutti i Doni che il Padre Mio è ansioso di conferire a tutti voi, poiché Egli finalmente raccoglierà i Suoi figli nel Regno che ha promesso quando ha mandato Me, il Suo unico Figlio, per salvare le vostre anime con la Mia morte sulla Croce. La Croce è il vostro legame con la Vita Eterna. Non abbandonate mai la Croce. La Mia morte è stata la vostra via per la Vita Eterna. Senza la Mia Croce, la morte si propagherà su coloro che La rifiutano.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Libro di Isaia 42,1-7.

Cosi dice il Signore: «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con fermezza;
non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.
Così dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l’alito a quanti camminano su di essa:
“Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».

Salmi 27(26),1.2.3.13-14.

Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?

Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?


Quando mi assalgono i malvagi
per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere.

Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia,
anche allora ho fiducia.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei
viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 12,1-11.

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti.
Equi gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali.
Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento.
Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse:
«Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?».
Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».

Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.
I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro,
perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-04-15


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Ortodosso (Cattolico greco):
17 Così parla il Signore, il tuo Redentore, il Santo d’Israele: “Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire.

18 Se tu fossi stato attento ai miei comandamenti, la tua pace sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare,

19 la tua discendenza sarebbe come la sabbia, il frutto del tuo seno come la sabbia del mare; il suo nome non sarebbe cancellato né distrutto davanti a me”».

20 Uscite da Babilonia, fuggite lontano dai Caldei! Con voce gioiosa annunciatelo, proclamatelo, diffondetelo fino alle estremità della terra! Dite: «Il Signore ha riscattato il suo servo Giacobbe».

21 Essi non hanno avuto sete quando egli li ha condotti attraverso i deserti; egli ha fatto scaturire per essi acqua dalla roccia; ha spaccato la roccia e ne è colata acqua.

22 «Non c’è pace per gli empi», dice il Signore.

Il Salvatore d’Israele e delle nazioni

49.1  Isole, ascoltatemi! Popoli lontani, state attenti! Il Signore mi ha chiamato fin dal seno materno, ha pronunciato il mio nome fin dal grembo di mia madre.

Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente, mi ha nascosto nell’ombra della sua mano; ha fatto di me una freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra

e mi ha detto: «Tu sei il mio servo, Israele, per mezzo di te io manifesterò la mia gloria».

Ma io dicevo: «Invano ho faticato; inutilmente e per nulla ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa è presso il mio Dio». …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+48-49&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Giacobbe benedetto al posto di Esaù

27.1 Isacco era invecchiato e i suoi occhi indeboliti non ci vedevano più. Allora egli chiamò Esaù, suo figlio maggiore, e gli disse: «Figlio mio!» Quello rispose: «Eccomi!» E Isacco: «Ecco, io sono vecchio e non so il giorno della mia morte. Ora prendi, ti prego, le tue armi, le tue frecce e il tuo arco, va’ fuori nei campi e prendimi un po’ di selvaggina. Poi preparami una pietanza saporita, di quelle che mi piacciono; portamela perché io la mangi e ti benedica prima che io muoia». Rebecca stava ad ascoltare mentre Isacco parlava a suo figlio Esaù. Ed Esaù se ne andò nei campi per cacciare della selvaggina e portarla a suo padre.

Rebecca parlò a suo figlio Giacobbe e gli disse: «Ho udito tuo padre che parlava con tuo fratello Esaù, e gli diceva: “Portami un po’ di selvaggina e fammi una pietanza saporita perché io la mangi e ti benedica davanti al Signore, prima che io muoia”. Ora, figlio mio, ubbidisci alla mia voce e fa’ quello che ti comando. Va’ al gregge e prendimi due buoni capretti e io ne farò una pietanza saporita per tuo padre, di quelle che gli piacciono. 10 Tu la porterai a tuo padre, perché la mangi e così ti benedica prima che egli muoia». 11 Giacobbe disse a Rebecca sua madre: «Mio fratello Esaù è peloso, e io no. 12 Può darsi che mio padre mi tasti e mi consideri un impostore e mi attirerò addosso una maledizione invece di una benedizione». 13 Sua madre gli rispose: «Questa maledizione ricada su di me, figlio mio! Ubbidisci pure alla mia voce e va’ a prendermi i capretti». 14 Egli dunque andò a prenderli e li portò a sua madre; e sua madre ne preparò una pietanza saporita, di quelle che piacevano al padre di lui. 15 Poi Rebecca prese i più bei vestiti di Esaù, suo figlio maggiore, i quali erano in casa presso di lei, e li fece indossare a Giacobbe suo figlio minore; 16 con le pelli dei capretti gli coprì le mani e il collo, che erano senza peli. 17 Poi mise in mano a suo figlio Giacobbe la pietanza saporita e il pane che aveva preparato.

18 Egli andò da suo padre e gli disse: «Padre mio!» Isacco rispose: «Eccomi; chi sei tu, figlio mio?» 19 Giacobbe disse a suo padre: «Sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai detto. Àlzati, ti prego, mettiti a sedere e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica». 20 Isacco disse a suo figlio: «Come hai fatto a trovarne così presto, figlio mio?» E quello rispose: «Perché il Signore, il tuo Dio, l’ha fatta venire sulla mia via». 21 Allora Isacco disse a Giacobbe: «Avvicìnati, figlio mio, e lascia che io ti tasti, per sapere se sei proprio mio figlio Esaù, o no». 22 Giacobbe s’avvicinò a suo padre Isacco; e, come questi lo ebbe tastato, disse: «La voce è la voce di Giacobbe, ma le mani sono le mani di Esaù». 23 Non lo riconobbe, perché le sue mani erano pelose come le mani di suo fratello Esaù, e lo benedisse. 24 Disse: «Tu sei proprio mio figlio Esaù?» Egli rispose: «Sì». 25 E Isacco gli disse: «Portami da mangiare la selvaggina di mio figlio, e io ti benedirò». Giacobbe gliene servì, e Isacco mangiò. Giacobbe gli portò anche del vino, ed egli bevve.

26 Poi suo padre Isacco gli disse: «Ora avvicìnati e baciami, figlio mio». 27 Egli s’avvicinò e lo baciò. E Isacco sentì l’odore dei vestiti, e lo benedisse dicendo: «Ecco, l’odore di mio figlio è come l’odore di un campo, che il Signore ha benedetto.

28 Dio ti conceda la rugiada del cielo, la fertilità della terra e abbondanza di frumento e di vino.

29 Ti servano i popoli e le nazioni s’inchinino davanti a te. Sii padrone dei tuoi fratelli e i figli di tua madre s’inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!»

30 Appena Isacco ebbe finito di benedire Giacobbe e Giacobbe se ne fu andato dalla presenza di suo padre Isacco, Esaù suo fratello giunse dalla caccia. 31 Anch’egli preparò una pietanza saporita, la portò a suo padre e gli disse: «Si alzi mio padre, e mangi della selvaggina di suo figlio, perché mi benedica». 32 Suo padre Isacco gli disse: «Chi sei tu?» Ed egli rispose: «Sono Esaù, tuo figlio primogenito». 33 Isacco fu preso da un tremito fortissimo e disse: «E allora, chi è colui che ha preso della selvaggina e me l’ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, e l’ho benedetto; e benedetto egli sarà». 34 Quando Esaù udì le parole di suo padre, emise un grido forte e amarissimo. Poi disse a suo padre: «Benedici anche me, padre mio». 35 Isacco rispose: «Tuo fratello è venuto con inganno e si è preso la tua benedizione». 36 Ed Esaù: «Non è forse a ragione che egli è stato chiamato Giacobbe[a]? Mi ha già soppiantato due volte: mi tolse la mia primogenitura, ed ecco che ora mi ha tolto la mia benedizione». Poi aggiunse: «Non hai serbato qualche benedizione per me?» 37 Isacco rispose e disse a Esaù: «Io l’ho costituito tuo padrone, gli ho dato tutti i suoi fratelli per servi e l’ho provveduto di frumento e di vino; che potrei dunque fare per te, figlio mio?» 38 Allora Esaù disse a suo padre: «Hai tu questa sola benedizione, padre mio? Benedici anche me, padre mio!» Quindi Esaù alzò la voce e pianse. 39 Suo padre Isacco rispose e gli disse: «Ecco, la tua dimora sarà priva della fertilità della terra e della rugiada che scende dal cielo.

40 Tu vivrai della tua spada, e sarai servo di tuo fratello; ma avverrà che, conducendo una vita errante, tu spezzerai il suo giogo dal tuo collo».

41 Esaù odiava Giacobbe a causa della benedizione datagli da suo padre, e disse in cuor suo: «I giorni del lutto di mio padre si avvicinano, allora ucciderò mio fratello Giacobbe».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+27%3A1-41&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“…  16 Chi osserva il precetto preserva la sua vita, ma chi non si dà pensiero della propria condotta morrà.

17 Chi ha pietà del povero presta al Signore, che gli contraccambierà l’opera buona.

18 Castiga tuo figlio mentre c’è ancora speranza, ma non lasciarti andare sino a farlo morire.

19 L’uomo dalla collera violenta deve essere punito, perché, se lo liberi, dovrai tornare daccapo.

20 Ascolta il consiglio e ricevi l’istruzione, affinché tu diventi saggio per il resto della vita.

21 Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma il piano del Signore è quello che sussiste.

22 Ciò che rende caro l’uomo è la bontà, e un povero vale più di un bugiardo.

23 Il timore del Signore conduce alla vita; chi l’ha si sazia e passa la notte senza essere visitato dal male.

24 Il pigro tuffa la mano nel piatto e non fa neppure tanto da portarla alla bocca.

25 Percuoti il beffardo, e l’ingenuo diventerà prudente; riprendi l’intelligente e imparerà la scienza.

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https://oca.org/readings/daily/2019/04/15
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La Madre della Salvezza: “Gesù era come voi, in ogni cosa, eccetto che nel peccato, poiché questo sarebbe stato impossibile”

Nella foto:
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Libro di Daniele 3,14-20.91-92.95.

In quei giorni, il re Nabucodònosor disse: “È vero, Sadràch, Mesàch e Abdènego, che voi non servite i miei dei e non adorate la statua d’oro che io ho fatto innalzare?
Ora, se voi sarete pronti, quando udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpicordo, del salterio, della zampogna e d’ogni specie di strumenti musicali, a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatta, bene; altrimenti in quel medesimo istante sarete gettati in mezzo ad una fornace dal fuoco ardente. Qual Dio vi potrà liberare dalla mia mano?”.
Ma Sadràch, Mesàch e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: “Re, noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito;
sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace con il fuoco acceso e dalla tua mano, o re.
Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dei e non adoreremo la statua d’oro che tu hai eretto”. …”
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il libro della verità:
Venerdì, 11 aprile 2014, alle ore 15:22
Mia cara figlia, sette angeli caduti attaccheranno questa Missione e cercheranno di ingannare i figli di Dio dal rimanere fedeli al Suo Esercito Rimanente. Essi appariranno a coloro che verranno ingannati, come se fossero angeli della Luce, quando, in realtà, sono tutt’altra cosa.Il potere di Satana è molto forte e la sua presenza nel mondo è evidente, poiché seleziona tutti i suoi fedeli, per incoraggiarli in modo che si manifesti la sua presenza. Egli fa questo attraverso la musica, le religioni, che non appartengono a mio Figlio, Gesù Cristo, ed attraverso coloro che si mettono in posa dietro dei cosiddétti gruppi religiosi, che idolatrano la bestia ed il suo dominio sulla Terra.Figlioli, dovete sempre seguire mio Figlio, in tutte le cose che vi ha insegnato durante il Suo Tempo sulla Terra. La Sua Santa Parola è sacrosanta ed è tutto ciò che voi avete bisogno di conoscere, se volete seguire la Sua Via verso la Vita Eterna. Voi dovete rimanere concentrati sul vostro desiderio di ottenere la Vita Eterna e perciò di vivere le vostre vite come mio Figlio vi ha mostrato. Non accettate niente che metta in dubbio la Sua Divinità. L’uomo che osa dichiarare delle falsità su mio Figlio non ha il Dono dello Spirito Santo e, perciò, è indegno di illustrare tutto ciò che Egli è.

Mio Figlio è il vostro Divino Salvatore, Colui che ha umiliato Sé Stesso per farsi un uomo. Quando nacque, il Verbo si fece Carne e così, Gesù Cristo, divenne un uomo, in tutti i sensi. Gesù era come voi, in ogni cosa, eccetto che nel peccato, poiché questo sarebbe stato impossibile. Il Figlio di Dio fu mandato per redimere l’umanità e salvare ciascuno di voi dalla morte, che viene dalla schiavitù nei confronti di Satana. La Sua Divinità è Infinitamente Potente, Infinitamente Buona ed Infinitamente Imperscrutabile, e rinnegare la Sua Divinità è come rinnegare il Potere di Dio. Se fate questo, state dichiarando la vostra fedeltà al diavolo.

Figli, dovreste recitare questa Preghiera della Crociata e invocare me, la vostra Madre, per proteggervi dagli inganni che vi metteranno davanti allo scopo di spingervi a rinnegare il Potere di Dio:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 146 – Protezione dall’inganno)

“Cara Madre della Salvezza, custodiscimi con la Grazia della protezione dagli inganni creati da Satana, per distruggere la fede dei cristiani. Proteggici dai nemici di Dio. Custodiscici al riparo dalle menzogne e dalle eresie, usate per indebolire il nostro amore per tuo Figlio.

Apri i nostri occhi alle falsità, all’inganno e a qualsiasi prova che noi potremmo incontrare, per spingerci a rinnegare la Verità.

Amen.”

Vi ringrazio per aver risposto alla mia chiamata che ha lo scopo di avvertirvi del grande inganno che presto scenderà sopra la Chiesa terrena di mio Figlio.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza

 
 
 
“… Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
 
 
 
 
Giovedì, 10 aprile 2014, alle ore 17:22

Tutti coloro che s’inchineranno alla bestia diventeranno suoi schiavi e si rivolteranno contro coloro che si rifiuteranno d’idolatrarlo. Essi tradiranno anche i membri delle loro stesse famiglie e li consegneranno per essere perseguiti, tale sarà il potere che la bestia sarà in grado di esercitare su di loro.  …”

 
 

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Cattolico romano:

Libro della Genesi 17,3-9.

In quei giorni, Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:
“Eccomi: la mia alleanza è con te e sarai padre di una moltitudine di popoli.
Non ti chiamerai più Abram ma ti chiamerai Abraham perché padre di una moltitudine di popoli ti renderò.
E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te nasceranno dei re.
Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te.
Darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese di Cànaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio“.
Disse Dio ad Abramo: “Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione.

Salmi 105(104),4-5.6-7.8-9.

Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiute,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca;
Voi stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio,
su tutta la terra i suoi giudizi.

Ricorda sempre la sua alleanza:
parola data per mille generazioni,
l’alleanza stretta con Abramo
e il suo giuramento ad Isacco.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 8,51-59.

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte».
Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte”.
Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “E’ nostro Dio!”,
e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola.
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò».

Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-04-11

 

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Ortodosso (Cattolico greco):

 Così parla Dio, il Signore, che ha creato i cieli e li ha spiegati, che ha disteso la terra con tutto quello che essa produce, che dà il respiro al popolo che c’è sopra e lo spirito a quelli che vi camminano.

«Io, il Signore, ti ho chiamato secondo giustizia e ti prenderò per la mano; ti custodirò e farò di te l’alleanza del popolo, la luce delle nazioni,

per aprire gli occhi dei ciechi, per far uscire dal carcere i prigionieri e dalle prigioni quelli che abitano nelle tenebre.

Io sono il Signore; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli.

Ecco, le cose di prima sono avvenute e io ve ne annuncio delle nuove; prima che germoglino, ve le rendo note».

10 Cantate al Signore un cantico nuovo, cantate le sue lodi all’estremità della terra, o voi che scendete sul mare, e anche gli esseri che esso contiene, le isole e i loro abitanti!

11 Il deserto e le sue città alzino la voce! Alzino la voce i villaggi occupati da Chedar! Esultino gli abitanti di Sela, prorompano in grida di gioia dalla vetta dei monti!

12 Diano gloria al Signore, proclamino la sua lode nelle isole!

13 Il Signore avanzerà come un eroe, ecciterà il suo ardore come un guerriero; manderà un grido, un grido tremendo, trionferà sui suoi nemici.

14 «Per lungo tempo ho taciuto, me ne sono stato tranquillo, mi sono trattenuto; ora griderò come una che sta per partorire, respirerò affannosamente e sbufferò a un tempo.

15 Io devasterò montagne e colline, ne farò seccare tutte le erbe; ridurrò i fiumi in isole, asciugherò gli stagni.

16 Farò camminare i ciechi per una via che ignorano, li guiderò per sentieri che non conoscono; cambierò davanti a loro le tenebre in luce, renderò pianeggianti i luoghi impervi. Sono queste le cose che io farò e non li abbandonerò.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+42:5-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

 17 La strada maestra dell’uomo retto è evitare il male; chi bada alla sua via preserva se stesso.

18 La superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta.

19 È meglio essere umili con i poveri che spartire la preda con i superbi.

20 Chi presta attenzione alla parola se ne troverà bene, e beato colui che confida nel Signore!

21 Il saggio di cuore è chiamato intelligente, e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere.

22 Il senno, per chi lo possiede, è fonte di vita, ma la stoltezza è il castigo degli stolti.

23 Il cuore del saggio gli rende assennata la bocca e aumenta il sapere sulle sue labbra.

24 Le parole gentili sono un favo di miele; dolcezza all’anima, salute alle ossa.

25 C’è una via che all’uomo sembra diritta, ma finisce con il condurre alla morte.

26 La fame del lavoratore lavora per lui, perché la sua bocca lo stimola.

27 L’uomo cattivo va scavando il male ad altri; sulle sue labbra c’è come un fuoco consumante.

28 L’uomo perverso semina contese, il maldicente disunisce gli amici migliori.

29 L’uomo violento trascina il compagno e lo conduce per una via non buona.

30 Chi chiude gli occhi per tramare cose perverse, chi si morde le labbra, ha già compiuto il male.

31 I capelli bianchi sono una corona d’onore; la si trova sulla via della giustizia.

32 Chi è lento all’ira vale più del prode guerriero; chi ha autocontrollo vale più di chi espugna città.

33 Si getta la sorte nel grembo, ma ogni decisione viene dal Signore.

17.1 È meglio un tozzo di pane secco con la pace, che una casa piena di carni con la discordia.

Un servo sagace dominerà su un figlio che fa vergogna e avrà parte all’eredità insieme con i fratelli.

Il crogiuolo è per l’argento e il fornello per l’oro, ma chi prova i cuori è il Signore.

Il malvagio dà ascolto alle labbra inique, e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua.

Chi deride il povero oltraggia Colui che l’ha fatto; chi si rallegra dell’altrui sventura non rimarrà impunito.

I figli dei figli sono la corona dei vecchi, e i padri sono la gloria dei loro figli.

Un parlare solenne non si addice all’uomo da nulla; quanto meno si addicono a un principe labbra bugiarde!

Il regalo è una pietra preziosa agli occhi di chi lo possiede; dovunque si volga, egli ha successo.

Chi copre gli sbagli si procura amore, ma chi sempre vi torna su disunisce gli amici migliori.

10 Un rimprovero fa più impressione all’uomo intelligente, che cento percosse allo stolto.

11 Il malvagio non cerca che ribellione, ma un messaggero crudele gli sarà mandato contro.

12 Meglio imbattersi in un’orsa derubata dei suoi piccoli, che in un insensato nella sua follia.

13 Il male non si allontanerà dalla casa di chi rende male per bene.

14 Cominciare una contesa è dar la stura all’acqua; perciò ritìrati prima che la lite s’inasprisca.

15 Chi assolve il reo e chi condanna il giusto sono entrambi detestati dal Signore.

16 A che serve il denaro in mano allo stolto? Ad acquistare saggezza? Ma se non ha senno!

17 L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella sventura.”

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https://oca.org/readings/daily/2019/04/11
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WARNING! SCARY! – Justin Bieber Baby (REVERSED) SATANIC ILLUMINATI MESSAGE

Finché l’amore prospera, la specie umana è in grado di sopravvivere

il libro della verità:
Giovedì, 3 aprile 2014, alle ore 17:11

Mia amatissima figlia, l’amore è uno dei più potenti Doni di Dio. Finché l’amore prospera, la specie umana è in grado di sopravvivere. L’amore trascende ogni male, divisione e odio, poiché sussiste grazie a Dio, che è Onnipotente, e nessuna forza del male può distruggerlo del tutto.

Nel momento in cui un’anima sarà veramente vicina al Mio Cuore, Io la ricolmerò d’amore. Avvolgerò quella persona con questo Dono e, a causa di ciò, essa si troverà nell’impossibilità di odiare le altre persone, comprese coloro che la tormentano. L’amore, quando è presente in un’anima, viene utilizzato da Dio per attirare altre anime a Sé. Esso viene usato anche per portare gioia e conforto a chi è nel bisogno e a chi soffre. Questa è una Grazia, però, ed è accordata a quelle anime che vengono scelte in modo che la condividano con gli altri, per la Gloria di Dio. Oh, che gioia Mi danno tali anime, quando accettano l’Amore da Me, senza alcuna condizione! Quando accolgono la Mia Presenza, con il cuore aperto e Mi permettono di inondarle, queste anime diventano i Miei vasi e, come un buon vino, esse riempiranno e soddisfaranno le anime di coloro che sono assetati della Mia Presenza.

L’amore è il modo con cui Io comunicherò al mondo, fino al Grande Giorno in cui verrò a rivendicare il Mio Regno. Quando è presente il vero amore, Io Sono là. Quando non c’è amore, la Mia Presenza si è ritirata. Molte persone Mi escludono e quindi sono incapaci di provare la pienezza del Dono dell’Amore, come invece dovrebbero.

Io prometto a tutti voi che effonderò il Dono del Mio Amore attraverso questa Missione. Il Mio Amore sarà un elemento distintivo e tutti coloro che risponderanno alla Mia Chiamata saranno avvolti dal Mio Amore, ogni qual volta reciteranno questa Preghiera della Crociata:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 145 – Riempimi con il Dono del Tuo Amore)

“Carissimo Gesù, riempi me, un vaso vuoto, con il Dono del Tuo Amore.

Inonda la mia anima con la Tua Presenza.

Aiutami ad amare gli altri come Tu ami me.

Aiutami ad essere un vaso della Tua Pace, della Tua Calma e della Tua Misericordia.

Apri sempre il mio cuore ai bisogni degli altri. Concedimi la Grazia di perdonare coloro che Ti respingono e coloro che peccano contro di me.

Aiutami a proclamare il Tuo Amore attraverso l’esempio, come faresti Tu se fossi al mio posto.

Amen.”

Io toccherò le anime di tutti coloro che Mi lasceranno entrare in esse. L’amore vi porterà l’eterna felicità. Accettando il Mio Amore, senza discutere e con il cuore aperto, voi Mi darete una grande gioia. Ora il Mio Dono è vostro ed Io desidero che mettiate il Dono dell’Amore davanti a voi in tutto ciò che fate, da questo giorno in avanti. In questo modo voi contribuirete a sconfiggere l’odio che infesta l’umanità e che viene da Satana. Con il Dono dell’Amore, Io riverserò su tutti voi una Benedizione speciale; una Benedizione unica e potente, che voi percepirete nel momento in cui reciterete questa Preghiera, specialmente in un Gruppo di Crociata di Preghiera, il quale riveste una particolare importanza in questa Mia Missione di Salvezza.

Il vostro Gesù”

 
 
 

Mercoledì, 2 aprile 2014, alle ore 16:27
….
Sarà grazie alla conversione dei più infelici, che molte altre anime potranno essere salvate. Spetterà quindi a tutti coloro che già seguono la Verità, decidere se desiderano o meno restare leali a mio Figlio ed ai Suoi Insegnamenti.

Figli, Gesù ama tutti. Egli lotterà sempre per proteggervi dal male ed interverrà nei modi più straordinari per proteggervi da ogni malvagità, nei giorni di buio, che dovrete sopportare nel Suo Nome. Abbiate fiducia in me, la vostra cara Madre, poiché io intercederò in vostro favore per portarvi più vicini a mio Figlio, durante le prove a venire.

Vi ringrazio per aver risposto a questa Chiamata dal Cielo.

La vostra amata Madre,
Madre della Salvezza,
 Madre di Dio”

 

 
 
 
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Cattolico romano:

Libro di Isaia 49,8-15.

Così dice il Signore: “Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo, per far risorgere il paese, per farti rioccupare l’eredità devastata,
per dire ai prigionieri: Uscite, e a quanti sono nelle
tenebre: Venite fuori. Essi pascoleranno lungo tutte le strade, e su ogni altura troveranno pascoli.
Non soffriranno né fame né sete e non li colpirà né l’arsura né il sole, perché colui che ha
pietà di loro li guiderà, li condurrà alle sorgenti di acqua.
Io trasformerò i monti in strade e le mie vie saranno elevate.
Ecco, questi vengono da lontano, ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente e quelli dalla regione di Assuan”.
Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha
pietà dei suoi miseri.
Sion ha detto: “Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato”.
Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.

Salmi 145(144),8-9.13cd-14.17-18.

Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all’ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 5,17-30.

In quel tempo, Gesù rispose ai Giudei: «Il Padre mio opera sempre e anch’io opero».
Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse: «In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.
Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole;
il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,
perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso;
e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo.
Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno:
quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.”
 
 

Martedì, 1 aprile 2014, alle ore 21:00
Mia amatissima figlia, a volte la velocità e la crescita di questa Santa Missione può essere travolgente. È importante che la Mia Parola sia ascoltata in tutti i paesi, e che in ogni nazione siano costituiti dei Gruppi della Crociata di Preghiera, in particolare nei paesi in cui Io non Sono venerato.
Non lasciare mai che l’intensità di questa Parola oscuri il motivo per cui Io devo comunicare con il mondo. Voglio che anche le anime più indurite, le quali non hanno alcun desiderio di lasciare che lo Spirito Santo tocchi i loro cuori, ascoltino ed esaminino ciò che Io dico, affinché comprendano la Mia Promessa. …”

 
 
 
Domenica, 30 marzo 2014, alle ore 20:00
….

Tanto più Mi respingete e cercate le vane promesse, quanto più vi sentirete isolati, mentre per Me arriverà il tempo di dividere la pula dal grano.

L’unica scelta che potete fare è quella di diventare veri figli di Dio, senza il Quale voi non siete nulla. Non è chi siete, che posizione avete in questa vita, quale ruolo svolgete, quello che conta. È solo perché siete amati da Dio, che sarete salvati. Nessun uomo è degno di stare davanti a Me. Nessun uomo è così puro nell’anima da poter raggiungere la santità. Nessuno tra di voi può essere innalzato al Mio Regno per i suoi meriti. È solo grazie alla Mia Misericordia che sarete resi degni di vivere la Vita Eterna.

Il vostro Gesù”


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Ortodosso (Cattolico greco):
21 Poiché, ecco, il Signore esce dal suo luogo per punire l’iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.

27.1 In quel giorno il Signore punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano[b], l’agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare!

Annuncio della restaurazione d’Israele

In quel giorno cantate la vigna dal vino vermiglio!

Io, il Signore, ne sono il guardiano, io la irrigo a ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinché nessuno la danneggi.

Nessuna ira è in me. Ah! Se dovessi combattere contro rovi e pruni, io andrei contro di loro e li brucerei tutti assieme!

A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace con me, che non si faccia la pace con me.

In avvenire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia del mondo.

Il Signore ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? L’ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui?

Tu l’hai punito con misura mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale.

In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+26-27&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/04/03
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L’anima, una volta che viene creata dal Padre Mio, vivrà per l’eternità

il libro della verità:
Sabato, 22 marzo 2014, alle ore 14:00

Mia amatissima figlia, la morte non dovrebbe mai essere temuta, se voi accettate la Mia morte sulla Croce. La morte è solo un momento di passaggio da questo mondo alla Casa nel Regno di Mio Padre. Temere la morte equivale a negare la Mia Misericordia, perché Io salverò ogni anima che Mi riconosce e che Mi chiede di perdonarla per i suoi peccati. L’anima, una volta che viene creata dal Padre Mio, vivrà per l’eternità. Se l’anima Mi permetterà di essere rivendicata, avrà la Vita Eterna. In caso contrario, se l’anima dovesse rinnegarMi, pur sapendo Chi Sono Io, verrà abbandonata a Satana.

La morte di un’anima sulla Terra è naturale tanto quanto lo è la nascita. Quando l’anima lascerà il corpo e Mi raggiungerà, verrà colmata di Grazie sovrabbondanti e sarà accolta nella famiglia del Padre Mio; nel Suo Regno, il quale è pieno di un così grande amore, gioia e felicità, che non possono mai essere raggiunti sulla Terra. Molti di voi, che hanno sperimentato l’amore, la gioia e la felicità nella loro vita, hanno gustato solo un minuscolo assaggio di ciò che è il sapore della Vita Eterna. Dovete sempre impegnarvi, con la gioia nei vostri cuori, per il momento in cui entrerete nel Regno del Padre Mio, perché esso sia ben accetto e non temuto.

Se doveste affrontare la morte o se una persona cara si trovasse ad affrontarla, allora dovreste sempre rivolgervi a Me, il vostro Gesù, perché Io vi aiuti. Se lo farete, Io vi solleverò nello spirito, asciugherò le vostre lacrime e scaccerò ogni timore dai vostri cuori, allorché reciterete questa Preghiera:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 142 – Prepararsi per la morte)

Mio carissimo Gesù, perdona i miei peccati.

Purifica la mia anima e preparami ad entrare nel Tuo Regno.

Concedimi le Grazie per preparare il mio incontro con Te.

Aiutami a superare qualsiasi paura.

Dammi il coraggio di preparare la mia mente e la mia anima, affinché io sia degno di stare dinnanzi a Te.

Ti amo. Confido in Te.

Io mi offro a Te nel corpo, nella mente e nell’anima, per l’eternità.

Lascia che la Tua Volontà sia mia e liberami dal dolore, dai dubbi o dalla confusione.

Amen.”

Io accoglierò benevolmente tutte le anime che reciteranno questa preghiera, senza alcuna eccezione. La Mia Misericordia si estenderà in modo particolare verso le anime che stanno affrontando la morte, ma che non credono in Me, se esse diranno questa preghiera tre volte al giorno, nei loro ultimi giorni di vita.

Il vostro Gesù

 
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Cattolico romano:

Libro della Genesi 37,3-4.12-13a.17b-28.

Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto (/nascuto * editor) in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche.
I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente.
I suoi fratelli andarono a pascolare il gregge del loro padre a Sichem.
Israele disse a Giuseppe: “Sai che i tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro”.
Allora Giuseppe andò in cerca dei suoi fratelli e li trovò a Dotan.
Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono di farlo morire.
Si dissero l’un l’altro: “Ecco, il sognatore arriva!
Orsù, uccidiamolo e gettiamolo in qualche cisterna! Poi diremo: Una bestia feroce l’ha divorato! Così vedremo che ne sarà dei suoi sogni!”.

Ma Ruben sentì e volle salvarlo dalle loro mani, dicendo: “Non togliamogli la vita“.
Poi disse loro: “Non versate il sangue, gettatelo in questa cisterna che è nel deserto, ma non colpitelo con la vostra mano”; egli intendeva salvarlo dalle loro mani e ricondurlo a suo padre.
Quando Giuseppe fu arrivato presso i suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua tunica, quella tunica dalle lunghe maniche ch’egli indossava,
poi lo afferrarono e lo gettarono nella cisterna: era una cisterna vuota, senz’acqua.
Poi sedettero per prendere cibo. Quando ecco, alzando gli occhi, videro arrivare una carovana di Ismaeliti provenienti da Galaad, con i cammelli carichi di resina, di balsamo e di laudano, che andavano a portare in Egitto.
Allora Giuda disse ai fratelli: “Che guadagno c’è ad uccidere il nostro fratello e a nasconderne il sangue?
Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne”. I suoi fratelli lo ascoltarono.
Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d’argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto.

Salmi 105(104),16-17.18-19.20-21.

Il Signore chiamò la fame sul paese di Canaan
e distrusse ogni riserva di pane.
Davanti a loro mandò un uomo,
Giuseppe, venduto come schiavo.
Gli strinsero i piedi con ceppi,
il ferro gli serrò la gola,
finché si avverò la sua predizione
e la parola del Signore gli rese giustizia.
Il re mandò a scioglierlo,
il capo dei popoli lo fece liberare;
lo pose signore della sua casa,
capo di tutti i suoi averi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 21,33-43.45-46.

In quel tempo, Gesù disse ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò.
Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto.
Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono.
Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio!
Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità.
E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero.
Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli? ».

Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?
Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.»
Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro e cercavano di catturarlo.
Ma avevano paura della folla che lo considerava un profeta.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-03-22


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Ortodosso (Cattolico greco):

Guerra contro Giuda

7.1 Ai giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Uzzia, re di Giuda, Resin, re di Siria, e Peca, figlio di Remalia, re d’Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra; ma non riuscirono a espugnarla.

Fu riferita alla casa di Davide questa notizia: «La Siria si è confederata con Efraim». Il cuore di Acaz e il cuore del suo popolo furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento.

Allora il Signore disse a Isaia: «Va’ incontro ad Acaz, tu con Sear-Iasub[a], tuo figlio, verso l’estremità dell’acquedotto della vasca superiore, sulla strada del campo del lavandaio e digli:

“Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e non ti si avvilisca il cuore a causa di questi due avanzi di tizzoni fumanti, a causa dell’ira furente di Resin e della Siria, e del figlio di Remalia.

Siccome la Siria, Efraim e il figlio di Remalia meditano del male a tuo danno, essi dicono:

‘Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo, apriamo una breccia e proclamiamo re in mezzo a esso il figlio di Tabbeel’”.

Così dice il Signore, Dio: “Questo non avrà effetto; non succederà!

Poiché Damasco è la capitale della Siria e Resin è il capo di Damasco, in sessantacinque anni Efraim sarà fiaccato al punto che non sarà più popolo.

Samaria è la capitale di Efraim e il figlio di Remalia è il capo di Samaria. Se voi non avete fede, certo, non potrete sussistere”.

Annuncio della nascita di Emmanuele

10 Il Signore parlò di nuovo ad Acaz e gli disse: 11 «Chiedi un segno al Signore, al tuo Dio! Chiedilo giù nei luoghi sottoterra o nei luoghi eccelsi!» 12 Acaz rispose: «Non chiederò nulla; non tenterò il Signore». 13 Isaia disse: «Ora ascoltate, o casa di Davide! È forse poca cosa per voi lo stancare gli uomini, che volete stancare anche il mio Dio?

14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane[b] concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà[c] Emmanuele[d].

15 Egli mangerà panna e miele finché sappia rigettare il male e scegliere il bene.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+7:1-15&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS  

“… 28 Lamec visse centottantadue anni e generò un figlio, 29 che chiamò Noè[a], dicendo: «Questo ci consolerà della nostra opera e della fatica delle nostre mani a causa del suolo che il Signore ha maledetto». 30 Lamec, dopo aver generato Noè, visse cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie. 31 Tutto il tempo che Lamec visse fu di settecentosettantasette anni; poi morì.32 Noè, all’età di cinquecento anni, generò Sem, Cam e Iafet.

Corruzione del genere umano

Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e furono loro nate delle figlie, avvenne che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte. Il Signore disse: «Lo Spirito mio non contenderà[b] per sempre con l’uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni».

In quel tempo c’erano sulla terra i giganti, e ci furono anche in seguito, quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini, ed ebbero da loro dei figli. Questi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi.

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo. Il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo. E il Signore disse: «Io sterminerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato: dall’uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti».

Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+5-6&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

L’adulterio

20 Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre e non trascurare gli insegnamenti di tua madre;

21 tienili sempre legati al cuore e attaccàti al collo.

22 Quando camminerai, ti guideranno; quando dormirai, veglieranno su di te, e al tuo risveglio ti parleranno.

23 Il precetto è infatti una lampada, l’insegnamento una luce, le correzioni e la disciplina sono la via della vita,

24 per guardarti dalla donna malvagia, dalle parole seducenti della straniera.

25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza, non ti lasciar prendere dalle sue palpebre;

26 poiché per una donna corrotta uno si riduce a un pezzo di pane, e la donna adultera sta in agguato contro una vita preziosa.

27 Uno si metterà forse del fuoco in petto senza che i suoi abiti si brucino?

28 Camminerà forse sui carboni accesi senza scottarsi i piedi?

29 Così è di chi va dalla moglie del prossimo; chi la tocca non rimarrà impunito.

30 Non si disprezza il ladro che ruba per saziarsi quando ha fame;

31 se viene sorpreso, restituirà anche il settuplo, darà tutti i beni della sua casa.

32 Ma chi commette un adulterio è privo di senno; chi fa questo vuol rovinare se stesso.

33 Troverà ferite e disonore, la sua vergogna non sarà mai cancellata,

34 perché la gelosia rende furioso il marito, il quale sarà senza pietà nel giorno della vendetta.

35 Non avrà riguardo a riscatto di nessun tipo, e anche se tu moltiplichi i regali non sarà soddisfatto.

Le seduzioni della prostituta

7.1 Figlio mio, custodisci le mie parole, fa’ tesoro dei miei precetti.

Osserva i miei precetti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi. …”


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Eerie footage shows a ‘spirit’ leaving a woman’s body in CHINESE hospital

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Le Mie Lacrime saranno ormai cessate, ma la Mia Tristezza sarà senza fine

il libro della verità:
Mercoledì, 12 marzo 2014, alle ore 21:08

Mia amatissima figlia, quando un uomo si separa da Me, Io lo seguo fino agli estremi confini della Terra per attirarlo di nuovo a Me. Egli potrà insultarMi, commettere delle terribili atrocità ed arrivare perfino a idolatrare ogni forma di male, facendosi anche schiavo del diavolo, ma Io non Mi arrenderò mai.Io interverrò nella sua vita in molti modi. Porrò il vero amore nella sua vita; aprirò il suo cuore all’amore per gli altri; risveglierò la sua coscienza; permetterò che egli soffra per mano altrui – solo per renderlo umile e quindi più aperto a Me, Gesù Cristo. Io gli lascerò vedere la semplicità del mondo in tutta la sua gloriosa bellezza, così come fu creato dal Padre Mio, per invogliarlo ad allontanarsi dalle falsità che rovinano la sua vita. Io, attraverso i bambini piccoli, gli mostrerò l’importanza di mettere i bisogni di coloro che si affidano a lui, prima dei suoi. Lo farò ridere, gli mostrerò grandi atti di gentilezza, attraverso le anime pure, e gli mostrerò degli esempi della sua debolezza, in modo che egli capisca che non è più grande di Dio. Posso permettergli di ammalarsi, se questo può farlo arrendere a Me e, in questo caso, la Mia Misericordia sarà al suo massimo livello. Poiché sono queste le anime che hanno più probabilità di rivolgersi a Me e quindi esse potrebbero essere salvate da Me.

Quanta fatica devo fare Io, il vostro amato Gesù Cristo, per portare ciascuno di voi al sicuro tra le Mie Braccia – il Mio Rifugio. E quanti di voi ancora si voltano dall’altra parte e Mignorano.

Io intervengo attraverso i messaggi, consegnati ai veggenti e visionari autentici, e questi hanno fatto convertire milioni di persone. Mando dei segni; riverso delle Grazie dal Cielo; vi porto dei Doni attraverso i Santi Sacramenti e milioni di uomini si sono convertiti. Purtroppo, non sono abbastanza coloro che si sono rivolti a Me, e questo è il motivo per cui Io non Mi darò pace, fino a quando non avrò esaurito ogni segno, ogni miracolo, ogni Dono, ogni profezia ed ogni Intervento, prima che Io venga a giudicare.

Sarebbe un giorno triste se coloro che respingono i Miei Doni ed il Mio Intervento dovessero presentarsi davanti a Me, in questo Grande Giorno, e rifiutarMi ancora. Persino allora, quando Io darò loro la possibilità di mettere il proprio orgoglio da parte e venire a Me, essi continueranno a rifiutarMi. Da quel momento, non ci sarà più niente che Io possa fare per portare loro la Vita Eterna, poiché non l’accoglierebbero. Vi chiederete perché possa succedere questo, e così Io ve lo spiegherò.

Quando il diavolo tenta l’anima, ci vuole del tempo prima che egli si assicuri una solida posizione all’interno della persona. Tuttavia, una volta che l’ha divorata, egli impone ogni mossa che la persona compie: come pensa, come comunica con la gente, come pecca ed il genere di peccato nel quale egli vuole che l’anima ceda. La più grande presa che Satana esercita sulle anime è quella di convincerle che Dio è il male. Satana convince l’anima che egli è Dio e che, in realtà, Dio è il maligno. Ecco come queste anime saranno distrutte, attraverso la manipolazione e la subdola astuzia del diavolo. Queste anime diventeranno così oscure che, rimanere in piedi nella Mia Luce, sarà estremamente doloroso per loro e nasconderanno il proprio volto da Me. Le Mie Lacrime saranno ormai cessate, ma la Mia Tristezza sarà senza fine.

Il vostro Gesù”

 

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Cattolico romano:

Libro di Isaia 55,10-11.

Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,

senza averla fecondata e fatta germogliare, 

perché dia il seme al seminatore
e pane da mangiare,
così sarà della parola
uscita dalla mia bocca:
non
ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata.»

Salmi 34(33),4-5.6-7.16-17.18-19.

Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.

Gli occhi del Signore sui giusti, 

i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per cancellarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li salva da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
egli salva gli spiriti affranti.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,7-15.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.
Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.»”  

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-03-12


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Ortodosso (Cattolico greco):
“… 
19 Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese;20 ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada», poiché la bocca del Signore ha parlato.21 Come mai la città fedele è diventata una prostituta? Era piena di rettitudine, la giustizia vi abitava, e ora è invece un covo di assassini!22 Il tuo argento si è cambiato in scorie, il tuo vino è stato tagliato con acqua.

23 I tuoi prìncipi sono ribelli e compagni di ladri. Tutti amano i regali e corrono dietro alle ricompense; non fanno giustizia all’orfano e la causa della vedova non giunge fino a loro.

24 Perciò il Signore, Dio degli eserciti, il Potente d’Israele, dice: «Guai! Io avrò soddisfazione dai miei avversari e mi vendicherò dei miei nemici!

25 Ti rimetterò la mano addosso, ti purificherò delle tue scorie, come fa la potassa, e toglierò da te ogni particella di piombo.

26 Ristabilirò i tuoi giudici com’erano anticamente, e i tuoi consiglieri com’erano al principio. Dopo questo, sarai chiamata la città della giustizia, la città fedele».

27 Sion sarà salvata mediante il giudizio, e quelli che in lei si convertiranno[b] saranno salvati mediante la giustizia;

28 ma i ribelli e i peccatori andranno in rovina assieme, e quelli che abbandonano il Signore saranno distrutti.

29 Allora avrete vergogna dei terebinti che avete amati e arrossirete dei giardini che vi siete scelti.

30 Infatti sarete come un terebinto dalle foglie appassite, come un giardino senzacqua.

31 L’uomo forte sarà come stoppa, e l’opera sua come scintilla; entrambe bruceranno assieme, e non vi sarà chi spenga.

Gloria futura di Gerusalemme

2.1 Parola che Isaia, figlio di Amots, ebbe in visione riguardo a Giuda e a Gerusalemme.

Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa del Signore si ergerà sulla vetta dei monti e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno a esso.

Molti popoli vi accorreranno e diranno: «Venite, saliamo al monte del Signore, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo per i suoi sentieri». Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del Signore.

Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli; essi trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro e le loro lance in falci. Una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+1-2&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

La saggezza esorta

20 La saggezza grida per le vie, fa udire la sua voce per le piazze;

21 negli incroci affollati essa chiama, all’ingresso delle porte, in città, pronuncia i suoi discorsi:

22 «Fino a quando, ingenui, amerete l’ingenuità? Fino a quando gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la scienza?

23 Volgetevi ad ascoltare la mia correzione; ecco, io farò sgorgare su di voi il mio Spirito, vi farò conoscere le mie parole.

24 Poiché quand’ho chiamato avete rifiutato di ascoltare, quand’ho steso la mano nessuno vi ha badato,

25 anzi, avete respinto ogni mio consiglio e della mia correzione non ne avete voluto sapere,

26 anch’io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando lo spavento vi piomberà addosso;

27 quando lo spavento vi piomberà addosso come una tempesta, quando la sventura v’investirà come un uragano e vi cadranno addosso l’afflizione e l’angoscia.

28 Allora mi chiameranno, ma io non risponderò; mi cercheranno con premura ma non mi troveranno.

29 Poiché hanno odiato la scienza, non hanno scelto il timore del Signore,

30 non hanno voluto saperne dei miei consigli e hanno disprezzato ogni mia correzione,

31 si pasceranno del frutto della loro condotta e saranno saziati dei loro propri consigli.

32 Infatti il pervertimento degli insensati li uccide e la prosperità degli stolti li fa perire,

33 ma chi mi ascolta starà al sicuro, vivrà tranquillo, senza paura di nessun male».”

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https://oca.org/readings/daily/2019/03/12
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Non sapete che, dopo che la Mia Seconda Venuta avrà avuto luogo, la vostra anima esisterà per l’eternità?

il libro della verità:
Lunedì, 10 febbraio 2014, alle ore 15:43

Mia amatissima figlia, il Mio Tempo è vicino ed il Cielo si sta preparando per il grande banchetto, quando il Cielo si unirà con la Terra per diventare una cosa sola.Molti preparativi sono in corso, ed il Mio amato Padre ha in programma di portare tanti Doni a coloro che non Lo conoscono. Tutti gli angeli ed i santi si sono uniti insieme per pregare in favore di tutte le anime, nella speranza che le persone, specialmente quelle che ignorano l’esistenza del Paradiso e dell’Inferno, ricevano la Verità.

Quando alle anime viene presentata la Parola di Dio, non sempre l’accolgono bene. Anzi, la evitano, mentre la Parola è il loro unico mezzo di salvezza. Perché l’uomo è così ostinato ed intento a credere solo in ciò che vuole ed in ciò che soddisfa il proprio ego? Perché l’uomo non riesce a vedere lo stretto legame che esiste nella sua vita tra il peccato ed il senso d’insoddisfazione che prova, a causa della sua incapacità di accettare che egli non è niente?  È solo grazie all’Amore del Padre Mio, per il mondo e per tutti i Suoi figli, che l’uomo ha ricevuto così tante possibilità di diventare perfetto. Eppure, egli preferisce vivere una vita a metà, nella quale Dio viene accettato solo in determinati momenti e solo per ciò che gli fa comodo.

Io, Gesù Cristo, aprirò quanto prima le menti di coloro che non riconoscono la Parola di Dio in questi Messaggi. Io toccherò i loro cuori e li riempirò con uno struggente desiderio per la Verità. Quando voi verrete riempiti di falsità, che saranno annunciate con l’inganno, e sarete nutriti di menzogne riguardo al peccato, e sul modo in cui esso è considerato agli Occhi di Dio, Io sarò come una barriera per proteggervi. Io assillerò molti, perché non Mi arrendo facilmente quando l’uomo ignora il Dono dello Spirito Santo. Diventerò come una spina nel vostro fianco, al pari del bruciore dell’alcool, quando viene versato sopra una ferita aperta. Pochissimi M’ignoreranno, ma non tutti accetteranno il Mio Dono Finale di Salvezza Eterna. Purtroppo, molti respingeranno la Mia Ultima Chiamata e preferiranno seguire la bestia, e questo significa che si perderanno per l’eternità. Non sapete che, dopo che la Mia Seconda Venuta avrà avuto luogo, la vostra anima esisterà per l’eternità?

Voi dovrete scegliere tra la Vita Eterna con Me, oppure la dannazione eterna con il diavolo. Non c’è una via di mezzo. Ogni uomo sceglierà la via che avrà deciso.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Libro di Isaia 6,1-2a.3-8.

Nell’anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.
Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali e
proclamavano l’uno all’altro: “Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria”.
Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo.
E dissi: “Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti”.
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare.
Egli mi
toccò la bocca e mi disse: “Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato”.
Poi io udii la voce del Signore che diceva: “Chi manderò e chi andrà per noi?”. E io risposi: “Eccomi, manda me!”.

Salmi 138(137),1-2a.2bc-3.4-5.7c-8.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.

A te voglio cantare davanti agli angeli,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltà e la tua misericordia.
Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra
quando udranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore,
perché grande è la gloria del Signore.

La tua destra mi salva.
Il Signore completerà per me l’opera sua.
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 15,1-11.

Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi,
e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l’ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,
fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture,
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito
apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.
Inoltre
apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
Ultimo fra tutti
apparve anche a me come a un aborto.
Io infatti sono l’infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 5,1-11.

In quel tempo, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret
e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti.
Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca».
Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».
E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si
rompevano.
Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.
Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore».
Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto;
così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.”
“Domenica, 9 febbraio 2014, alle ore 19:00
Il Mio Potente Intervento, in questo momento, sta a significare che la velocità con cui la Mia Parola si diffonderà, a partire da oggi, sconvolgerà e sorprenderà molti. Quando sentirete la Mia Parola, espressa in ogni lingua, senza che vi sia stato un grande impegno organizzativo da parte dell’uomo, avrete la prova del Potere dello Spirito Santo. …”


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Ortodosso (Cattolico greco):

La risurrezione di Gesù

24.1 Ma il primo giorno della settimana, la mattina prestissimo, esse [e altre donne con loro] si recarono al sepolcro, portando gli aromi che avevano preparati. E trovarono che la pietra era stata rotolata dal sepolcro. Ma quando entrarono non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre se ne stavano perplesse di questo fatto, ecco che apparvero davanti a loro due uomini in vesti risplendenti; tutte impaurite chinarono il viso a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordate come egli vi parlò quand’era ancora in Galilea, dicendo che il Figlio dell’uomo doveva essere dato nelle mani di uomini peccatori ed essere crocifisso, e il terzo giorno risuscitare». Esse si ricordarono delle sue parole.

Tornate dal sepolcro, annunciarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri. 10 Quelle che dissero queste cose agli apostoli erano: Maria Maddalena, Giovanna, Maria, madre di Giacomo, e le altre donne che erano con loro. 11 Quelle parole[a] sembrarono loro un vaneggiare e non gli credettero.

12 Ma Pietro, alzatosi, corse al sepolcro; si chinò a guardare e vide solo le fasce [che giacevano]; poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé per quello che era avvenuto. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+24%3A1-12&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Certa è quest’affermazione e degna di essere pienamente accettata 10 (infatti per questo fatichiamo e combattiamo[a]): abbiamo riposto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il Salvatore di tutti gli uomini, soprattutto dei credenti.

11 Ordina queste cose e insegnale. 12 Nessuno disprezzi la tua giovane età; ma sii di esempio ai credenti, nel parlare, nel comportamento, nell’amore, [nello Spirito,] nella fede, nella purezza.

13 Àpplicati, finché io venga, alla lettura, all’esortazione, all’insegnamento. 14 Non trascurare il dono che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all’imposizione delle mani dal collegio degli anziani. 15 Òccupati di queste cose e dèdicati interamente ad esse perché il tuo progresso sia manifesto a tutti.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Timothy+4%3A9-15&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS 

Conversione di Zaccheo

19 Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città. Un uomo, di nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura. Allora, per vederlo, corse avanti e salì sopra un sicomoro, perché egli doveva passare per quella via. Quando Gesù giunse in quel luogo, alzati gli occhi, [lo vide e] gli disse: «Zaccheo, scendi, presto, perché oggi debbo fermarmi a casa tua». 6 Egli si affrettò a scendere e lo accolse con gioia. Veduto questo, tutti mormoravano, dicendo: «È andato ad alloggiare in casa di un peccatore!» Ma Zaccheo si fece avanti e disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo». Gesù gli disse: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figlio di Abraamo; 10 perché il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+19:1-10&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/02/10
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Sabato, 8 febbraio 2014, alle ore 16:00

Pregate, pregate, pregate perché tutte le cose predette, che preparano alla Seconda Venuta di mio Figlio, inizieranno adesso. Gli eventi saranno rapidi e l’esercito di Satana assalterà le Chiese di mio Figlio a passi misurati, in modo che pochi se ne accorgano. In seguito, coloro che ne faranno parte non se ne preoccuperanno più perché, non molto tempo dopo, ne avrà ingannati e fatti cadere nelle sue grinfie talmente tanti, che non dovrà più nascondere le sue vere intenzioni.

Voi, miei cari figli, vi dovete preparare adesso, rimanere calmi, eseguire tutto quello che vi è stato indicato di fare e pregare. State insieme. Portate la Verità ad altre anime, pregate intensamente per la conversione di quanti non credono in Dio e per tutti coloro che insultano la memoria di mio Figlio, Gesù Cristo.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”

Dio Padre: “Non c’è nulla che Io non farei per i Miei figli. Nessun sacrificio è troppo grande”

il libro della verità:
Domenica, 9 febbraio 2014, alle ore 19:00

Mia carissima figlia, non c’è nulla che Io non farei per i Miei figli. Nessun sacrificio è troppo grande.Io Mi abbasso in modo che possa mettere il Mio Cuore ai loro piedi, tuttavia essi continuano a calpestarlo. Io Mi umilio chiamandoli attraverso questi Messaggi ed essi Mi deridono e sghignazzano.

Io gli ho permesso di flagellare ed uccidere Mio Figlio, ma ancora sottovalutano il Grande Sacrificio che ho fatto per loro, per dargli la vita e liberarli dalla schiavitù del maligno.

Li supplico di correggere il proprio comportamento ed essi M’ignorano. Ho inviato delle anime elette per parlare con loro e proclamare la Mia Parola, ed essi gli hanno sputato in faccia.

Io ho mandato su di loro delle punizioni ed essi non ne hanno tratto insegnamento. Hanno affermato, invece, che si trattava solo di scherzi del destino che nulla avevano a che fare con Me.

Ho inviato loro il Mio Amore, attraverso Doni miracolosi dati ai visionari, ai veggenti, ai santi ed ai profeti, e solo pochi se ne sono avvalsi. Annotate le Mie Parole adesso: il Libro della Verità è il più grande Dono che (Io * editor) ho fatto al mondo, da quando ho inviato il Mio unico Figlio per riscattarvi. Vi lascio questo Dono Prezioso in modo che apra il vostro cuore, liberi la vostra anima dal suo attaccamento alle tentazioni del diavolo e vi aiuti a prepararvi per il Mio Regno.

Il Mio Potente Intervento, in questo momento, sta a significare che la velocità con cui la Mia Parola si diffonderà, a partire da oggi, sconvolgerà e sorprenderà molti. Quando sentirete la Mia Parola, espressa in ogni lingua, senza che vi sia stato un grande impegno organizzativo da parte dell’uomo, avrete la prova del Potere dello Spirito Santo.

Io farò in modo che la Mia Opera continui. Calpesterò tutti coloro che cercheranno di fermare la Mia Mano. Io spingerò da parte quelli che sono guidati dallo spirito del male e soffocherò il suono delle loro misere voci.

Io metterò a tacere, con un colpo della Mia Mano, coloro che cercheranno di fermarMi, dato che desidero solo salvare ogni singola anima. Io Sono determinato a non permettere che quest’Opera venga ignorata, perché una volta che Io ho dato il Mio Potere ad una Missione come questa, potete essere certi che il potere dell’uomo non è nulla in confronto.

Siate calmi, cari figli, ed abbiate fiducia in Me, il vostro amato Padre. Il Mio Amore è così grande che non può essere attenuato, per quanto gravemente possiate peccare. Io permetto queste prove, le tribolazioni ed i piani malvagi che cercano di cancellare ogni traccia di Mio Figlio, ma solo per un breve periodo di tempo.

Non abbiate mai paura dei Miei Piani, perché hanno uno scopo che è quello di spazzare via ogni male e dare a tutti voi una vita di Gloria, secondo la Mia Santa Volontà. Anzi, c’è da non (molto * editor) vedere l’ora. Tutto quello che Io chiedo è che voi preghiate e seguiate tutto ciò che vi sto donando, in questo tempo, attraverso la Mia Santa Missione per portare a tutti, l’ultimo ed inestimabile Dono che Io ho creato per voi nel Nuovo Cielo e nella Nuova Terra – il Mio Nuovo Paradiso – così come sarebbe dovuto essere quando Io creai Adamo ed Eva.

Ricordate sempre il Mio Amore per tutti voi, quando vi sentite deboli o vulnerabili, perché è così grande che va oltre la vostra comprensione.

Il vostro amato Padre,
 il Dio Altissimo”

 
 
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Torah (lago Vista):

10 «Tu, figlio d’uomo, mostra questa casa alla casa d’Israele e si vergognino delle loro iniquità. 11 Ne misurino il piano e, se si vergognano di tutto quello che hanno fatto, fa’ loro conoscere la forma di questa casa, la sua disposizione, le sue uscite e i suoi ingressi, tutti i suoi disegni e tutti i suoi regolamenti, tutti i suoi riti e tutte le sue leggi; mettili per iscritto sotto i loro occhi affinché osservino tutti i suoi riti e tutti i suoi regolamenti e li mettano in pratica. 12 Questa è la legge della casa. Sulla sommità del monte, tutto lo spazio che deve occupare tutto intorno sarà santissimo. Ecco, questa è la legge della casa. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Ezekiel+43%3A10-27&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://www.hebcal.com/sedrot/tetzaveh

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Cattolico romano:

Lettera agli Ebrei 13,15-17.20-21.

Fratelli, per mezzo di lui dunque offriamo continuamente un sacrificio di lode a Dio, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome.
Non scordatevi della beneficenza e di far parte dei vostri beni agli altri, perché di tali sacrifici il Signore si compiace.
Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.
Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù,
vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,30-34.

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato.
Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare.
Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero.
Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.”

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Ortodosso (Cattolico greco):
Ora, senza contraddizione, è l’inferiore che è benedetto dal superiore. Inoltre, qui, quelli che riscuotono le decime sono uomini mortali; là, invece, le riscuote uno di cui si attesta che vive. In un certo senso, nella persona di Abraamo, Levi stesso, che riceve le decime, ha pagato la decima; 10 perché egli era ancora nei lombi di suo padre, quando Melchisedec incontrò Abraamo.11 Se dunque la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico (perché su quello è basata la legge data al popolo), che bisogno c’era ancora che sorgesse un altro sacerdote secondo l’ordine di Melchisedec[a] e non scelto secondo l’ordine di Aaronne? 12 Poiché, cambiato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un cambiamento di legge. 13 Infatti, queste parole sono dette a proposito di uno che appartiene a un’altra tribù, della quale nessuno fu mai assegnato al servizio dell’altare; 14 è noto infatti che il nostro Signore è nato dalla tribù di Giuda, per la quale Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio[b]. 15 E la cosa è ancor più evidente quando sorge, a somiglianza di Melchisedec, un altro sacerdote 16 che diventa tale non per disposizione di una legge dalle prescrizioni carnali, ma in virtù della potenza di una vita indistruttibile; 17 perché gli è resa questa testimonianza[c]:

«Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedec»[d]. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Hebrews+7%3A7-17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito[a] sarà consacrato[b] al Signore»[c]; 24 e per offrire il sacrificio, di cui parla la legge del Signore[d], di un paio di tortore o di due giovani colombi.

Adorazione di Simeone e di Anna

25 Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone. Quest’uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d’Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui 26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto[e] prima di aver visto il Cristo del Signore. 27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 28 lo prese tra le [sue] braccia e benedisse Dio, dicendo:

29 «Ora, o Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola;
30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
31 che hai
preparata dinanzi a tutti i popoli,
32 luce per illuminare le genti[f] e gloria del tuo popolo Israele».

33 Il padre e la madre[g] di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. 34 E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione 35 (e a te stessa una spada trafiggerà l’anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati».

36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Penuel, della tribù di Ascer. Era molto avanti negli anni; dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio[h] e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme[i].

Ritorno a Nazaret

39 Come ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città.

40 E il bambino cresceva e si fortificava [nello Spirito]; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+2%3A22-40&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

14 Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.

15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti.

16 Siate sempre gioiosi; 17 non cessate mai di pregare; 18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

19 Non spegnete lo Spirito. 20 Non disprezzate le profezie[a], 21 ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene; 22 astenetevi da ogni specie di male[b].

23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Thessalonians+5%3A14-23&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca [contro di te], riprendilo; e se si ravvede, perdonalo. Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte [al giorno] torna da te[a] e ti dice: “Mi pento”, perdonalo».

Allora gli apostoli dissero al Signore: «Aumentaci la fede!» Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: “Sràdicati e trapiàntati nel mare”, e vi ubbidirebbe.

Dovere del servo

«Se uno di voi ha un servo che ara o bada alle pecore, gli dirà forse, quando quello torna a casa dai campi: “Vieni subito a metterti a tavola”? Non gli dirà invece: “Preparami la cena, rimbòccati le vesti e servimi finché io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu”? Si ritiene forse obbligato verso il servo[b] perché ha fatto quello che gli era stato comandato? [Non penso.] 10 Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: “Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare”».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+17%3A3-10&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/02/09
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 Sabato, 8 febbraio 2014, alle ore 16:00

Pregate, pregate, pregate perché tutte le cose predette, che preparano alla Seconda Venuta di mio Figlio, inizieranno adesso. Gli eventi saranno rapidi e l’esercito di Satana assalterà le Chiese di mio Figlio a passi misurati, in modo che pochi se ne accorgano. In seguito, coloro che ne faranno parte non se ne preoccuperanno più perché, non molto tempo dopo, ne avrà ingannati e fatti cadere nelle sue grinfie talmente tanti, che non dovrà più nascondere le sue vere intenzioni.

Voi, miei cari figli, vi dovete preparare adesso, rimanere calmi, eseguire tutto quello che vi è stato indicato di fare e pregare. State insieme. Portate la Verità ad altre anime, pregate intensamente per la conversione di quanti non credono in Dio e per tutti coloro che insultano la memoria di mio Figlio, Gesù Cristo.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”


Torah (lago Vista):

L’olio per il candelabro

20 «Ordinerai ai figli d’Israele che ti portino dell’olio puro, di olive schiacciate, per il candelabro, per tenere le lampade sempre accese. 21 Nella tenda di convegno, fuori del velo che sta davanti alla testimonianza, Aaronne e i suoi figli lo prepareranno perché le lampade ardano dalla sera al mattino davanti al Signore. Questa sarà una regola perenne per i loro discendenti, da essere osservata dai figli d’Israele.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Exodus+27%3A20-55&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

I paramenti del sommo sacerdote

28 «Tu farai accostare a te, tra i figli d’Israele, tuo fratello Aaronne e i suoi figli con lui perché siano sacerdoti: Aaronne, Nadab, Abiu, Eleazar e Itamar, figli di Aaronne.

A tuo fratello Aaronne farai dei paramenti sacri, in segno di dignità e di gloria. Parlerai a tutti gli uomini sapienti, che io ho riempito di spirito di sapienza, ed essi faranno i paramenti di Aaronne perché sia consacrato e mi serva come sacerdote. Questi sono i paramenti che faranno: un pettorale, un efod, un manto, una tunica lavorata a maglia, un turbante e una cintura. Faranno dunque dei paramenti sacri per Aaronne tuo fratello e per i suoi figli perché mi servano come sacerdoti. Si serviranno d’oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Exodus+28&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://www.hebcal.com/sedrot/tetzaveh