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Io armerò i Miei Angeli e i Miei cari eletti per dare battaglia a coloro che Mi biasimano

il libro della verità:
Sabato, 23 agosto 2014, alle ore 20:00

 

Mia amatissima figlia, mentre la moltitudine delle anime elette sorgerà per assisterMi nel reclamare il Mio Regno sulla Terra, due segni diverranno evidenti.  Il primo segno è collegato alla superbia delle anime della Mia Chiesa sulla Terra, ove il ragionamento umano, l’intelligenza e l’ambizione distruggeranno la vera fede dei Miei servitori consacrati. L’orgoglio e l’arroganza, associati ad un innato desiderio di sperimentare una fede più profonda, la quale sarà per l’appunto sempre al di là della loro comprensione, daranno origine ad una falsa chiesa delle tenebre. Essa produrrà una gerarchia altezzosa, la quale genererà delle falsità ed una fede sterile.

Il secondo segno è in relazione alla modestia dei corpi, dal momento che il corpo umano – un Dono sacro da parte di Dio – si ridurrà ad un mero strumento usato per gli ornamenti mondani e verso il quale, non verrà mostrato alcun rispetto. La mancanza di moralità si tradurrà in una mancanza di rispetto per il corpo umano, incluso l’abuso dello stesso, che sarà usato come mezzo per compiere dei gravi peccati della carne. La mancanza di rispetto per la vita umana comporterà che anche l’omicidio divenga una cosa talmente comune che molti, alla fine, diverranno completamente immuni dall’orrore della morte fisica inflitta per mano di uomini malvagi.

La purificazione dell’uomo continua poiché, senza la sofferenza offerta dalle anime volenterose, molte persone sarebbero perdute. Solo allora, quando tutte le cose sembreranno insostenibili, a coloro che hanno il Sigillo del Dio Vivente, verrà dato il sollievo dalle loro sofferenze, le quali distruggeranno l’umanità; tra esse sono inclusi il peccato, le guerre, la carestia e le malattie. Non dovreste mai ignorare le guerre, per quanto possano essere piccole, poiché si diffonderanno. Non ignorate mai la mancanza di vera fede nella Mia Chiesa, poiché anche questa si diffonderà. Non ignorate mai l’odio tra le nazioni che usano la religione come strumento per infliggere il terrore ai propri nemici, poiché anch’esso si diffonderà per divorare le anime di coloro che Mi amano. Non ignorate mai l’odio per i veggenti o per i profeti scelti da Dio, perché se si odiano queste anime allora Sono Io ad essere odiato. Non dovete permettere alle lingue malvagie di convincervi ad unirvi ai loro vili tentativi di soffocare il suono della Mia Voce. Se lo farete, allora anche voi sarete posseduti come lo sono loro.

E mentre tutti questi disordini avranno luogo, Io armerò i Miei Angeli ed i Miei eletti per dare battaglia a coloro che Mi biasimano. In quel tempo, proprio mentre il mondo perderà ogni briciolo di dignità conosciuta dall’uomo, la bestia aprirà l’abisso e quindi ogni nemico di Dio si infiltrerà nella Mia Chiesa, ma ciò avverrà secondo la volontà dell’uomo, a seconda che sia disposto o meno a tollerare tali ingiustizie.

Coloro che staranno in piedi e difenderanno la Volontà di Dio, saranno ricolmati di grandi Grazie e, tramite la loro fede, espieranno i peccati di coloro che sono troppo testardi o troppo timorosi per resistere a tutto ciò che contraddice la Parola di Dio. Quando tutte le malvagie atrocità aumenteranno e l’uomo si renderà conto di non avere la capacità di combattere né di controllare così tanta malvagità, egli dovrà rivolgersi a Me e dire: “Gesù, libera noi peccatori inermi dai Tuoi nemici.”

Solo allora Io potrò intervenire per attenuare l’impatto della violenza, dell’omicidio, dell’odio e delle guerre causate dai peccati dell’uomo. Rivolgetevi a Me ogni giorno ed implorate la Mia Misericordia. Io non abbandonerò mai coloro che Mi invocano.

Il vostro Gesù”

 
 
 

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La Vera Vita in Dio:

7 Dicembre, 1992

scrivi: dì loro che Io sono il Padre Più Tenero; dì loro quanto Mi chini per raggiungerli, ora;

l’Amore e la Lealtà discendono ora per abbracciarvi tutti, per rinnovarvi, per ravvivarvi e farvi uscire dal torpore che ricopre questa terra; non dite che Io sono troppo lontano per essere raggiunto, indifferente alla vostra miseria e insensibile ai vostri richiami;

se le fiamme lambiscono i vostri paesi e gli incendi divorano i popoli della terra, ciò è tutto causato dalla grande apostasia che ha afferrato nazione dopo nazione, infiltrando nel cuore della Mia Legge; quest’apostasia vi ha ridotti alla miseria e vi ha fatto credere di essere senza padre .… quanta pietà ho di voi! O generazione, quanto tempo devo ancora attendere? i Miei avvertimenti e i Miei richiami risuonano su tutta la terra e, benché il Mio dolore sia acuto e la Mia Giustizia ora trabocchi, Io posso ancora intenerirMi e accettare l’omaggio che tu Mi offrirai;

Io sono pronto a perdonarti per il Sangue versato da Mio Figlio e per il Suo Sacrificio, se prendi a cuore le Mie Parole; Io che ti ho creata per Amore, ti chiedo: udrò da te un grido di pentimento? ….

figlia Mia, glorificaMi e rivela ad ognuno con amore il Mio Santo Volto! Io ti benedico come pure benedico ognuno di quelli che ti accompagnano;”

http://www.tlig.org/it/messages/770


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Cattolico romano:

Libro di Rut 1,1.3-6.14b-16.22.

Al tempo in cui governavano i giudici, ci fu nel paese una carestia e un uomo di Betlemme di Giuda emigrò nella campagna di Moab, con la moglie e i suoi due figli.
Poi Elimèlech, marito di Noemi, morì ed essa rimase con i
due figli.
Questi sposarono donne di Moab, delle quali una si chiamava Orpa e l’altra Rut. Abitavano in quel luogo da circa dieci anni,
quando anche Maclon e Chilion morirono tutti e
due e la donna rimase priva dei suoi due figli e del marito.
Allora si alzò con le sue nuore per andarsene dalla campagna di Moab, perché aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo, dandogli pane.

Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; Orpa baciò la suocera e partì, ma Rut non si staccò da lei.

Allora Noemi le disse: “Ecco, tua cognata è tornata al suo popolo e ai suoi dei; torna indietro anche tu, come tua cognata”.
Ma Rut rispose: “Non insistere con me perché ti abbandoni e torni indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch’io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio;
Così Noemi tornò con Rut, la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab. Esse arrivarono a Betlemme quando si cominciava a mietere l’orzo.

Salmi 146(145),5-6.7.8-9a.9bc-10.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,
chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre.

rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
 

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero. 

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 22,34-40.

In quel tempo, i farisei, udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme
e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova:
«Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?».
Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.
E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
Da questi
due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-08-23

 
 

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Ortodosso:

Marta e Maria

38 Mentre[a] erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio; e una donna, di nome Marta, lo ospitò [in casa sua]. 39 Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi del Signore[b], ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma il Signore[c] le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria[d]. 42 Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta».

Sincerità di Paolo

12 Questo, infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la sincerità[a] di Dio, non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio. 13 Poiché non vi scriviamo altro se non quello che potete leggere e comprendere; e spero che sino alla fine capirete, 14 come in parte avete già capito, che noi siamo il vostro vanto, come anche voi sarete il nostro nel giorno del nostro[b] Signore Gesù.

15 Con questa fiducia, per procurarvi un duplice beneficio, volevo venire prima da voi 16 e, passando da voi, volevo andare in Macedonia; poi dalla Macedonia ritornare in mezzo a voi e voi mi avreste fatto proseguire per la Giudea. 17 Prendendo dunque questa decisione ho forse agito con leggerezza? Oppure le mie decisioni sono dettate dalla carne, in modo che in me ci sia allo stesso tempo il «sì, sì» e il «no, no»? 18 Ora, come è vero che Dio è fedele, la parola che vi abbiamo rivolta non è[c] «sì» e «no». 19 Perché il Figlio di Dio, Cristo Gesù, che è stato da noi predicato fra voi, cioè da me, da Silvano e da Timoteo, non è stato «sì» e «no», ma è sempre stato «sì» in lui. 20 Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro «sì» in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l’Amen alla gloria di Dio[d].

https://www.biblegateway.com/passage/?search=2+Corinthians+1:12-20&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Dibattito sulla risurrezione

23 In quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: 24 «Maestro, Mosè ha detto: “Se uno muore senza figli, il fratello suo sposi la moglie di lui e dia una discendenza a suo fratello”[a]. 25 Vi erano tra di noi sette fratelli; il primo, ammogliatosi, morì; e, non avendo prole, lasciò sua moglie a suo fratello. 26 Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo. 27 Infine, dopo tutti, morì [anche] la donna. 28 Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sarà ella moglie? Poiché tutti l’hanno avuta». 29 Ma Gesù rispose loro: «Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio. 30 Perché alla risurrezione non si prende né si dà moglie; ma i risorti sono come angeli [di Dio] nei cieli. 31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: 32 “Io sono il Dio di Abraamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”[b]? Egli non è il Dio dei morti[c], ma dei vivi». 33 E la folla, udite queste cose, si stupiva del suo insegnamento.

 

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The Story of Ruth

https://www.youtube.com/watch?v=kW5WyJ1QNpM&t=0s

La Verità è stata data a tutti, ma molti di voi l’hanno dimenticata. Vi annoia. Ritenete che essa sia troppo fastidiosa

il libro della verità:
Domenica, 29 dicembre 2013, alle ore 19:48

Mia amatissima figlia, quando dal principio Io ho rivelato i segreti del Libro della Verità, ti ho detto che Esso era stato predetto ai profeti, tre in totale, i quali rappresentano la Santissima Trinità. Io non ti dico queste cose per spaventarti. Ti parlo di questi fatti, in modo che tu abbia completamente fiducia in Me.Figlia Mia, il Piano di Mio Padre per diffondere la conversione, è iniziato nel momento in cui è cominciata questa Missione. Questa conversione, in un tempo di grande apostasia, apatia e vergognosa indifferenza verso la Parola di Dio, è assolutamente necessaria. Ai figli di Dio, la Verità fu data nel Santissimo Libro, ma gran parte di ciò che è contenuto al suo interno ha poco impatto sulle persone del mondo d’oggi. Come potrebbe averlo? Moltissimi sono distratti dai divertimenti, tanto che vengono facilmente intrattenuti nello svago e sono pronti a cogliere qualsiasi cosa che li solletichi. Persino la Verità sulla Creazione dell’uomo è stata negata. Per di più, hanno sostituito la Verità con delle grottesche credenze in molti falsi dèi di loro creazione. Le loro pratiche di magia ed il loro dilettarsi con il male dell’occulto hanno attirato l’attenzione di molti ed acceso l’immaginazione di quanti cercano il sensazionalismo nella loro vita.

Poi ci sono coloro che abusano della loro conoscenza del mondo spirituale e che hanno causato l’allontanamento di molte anime da Me. Al fine di darsi dei poteri, mediante doni spirituali, queste povere anime invitano invece lo spirito del male, poiché evocano gli spiriti di coloro che sono andati a finire all’Inferno. Questi spiriti li attireranno solo in una ragnatela da cui non riusciranno più a districarsi. Coloro che si diletteranno nelle pratiche new age, nella stregoneria, nei tarocchi e nella chiaroveggenza, saranno causa di terribili sofferenze per gli altri, sebbene in molti casi essi non abbiano alcuna conoscenza del danno che fanno. Tutte queste persone che mettono i falsi dèi prima dell’Unico Vero Dio, sono colpevoli di paganesimo – un atto odioso – perché conoscevano la Verità prima di allontanarsene.

Poi ci sono coloro che maledicono gli altri quando si dilettano con il satanismo. Essi sono così depravati che Mi scherniscono continuamente e svolgono tali atti malvagi perché hanno già fatto un patto con il diavolo. Niente di quello che Io farò li cambierà. Oh, quante amare lacrime Io verso su queste povere anime sconsiderate!

Poi ci sono coloro che Mi conoscono ma che trascorrono poco tempo in Mia Compagnia. Essi Mi causano una grande tristezza, perché danno per scontata la salvezza della propria anima. Essi credono di avere un naturale diritto alla Vita Eterna, ma non pensano che devono guadagnarsela. Molti di loro sono così compiaciuti che non si preoccupano dei Sacramenti e prestano raramente una qualche attenzione ai Dieci Comandamenti, perché non credono che oggi si applichino a loro. La maggior parte di essi non crede nell’Inferno o nel Purgatorio. Essi percorrono una strada molto pericolosa. Presto saranno ingannati ancora di più, allorché saranno alimentati da una nuova dottrina annacquata, introdotta dai Miei nemici. Essi hanno subito bisogno di molta preghiera.

Infine, ci sono coloro che sono più vicini a Me e che conoscono tutte le cose Sacre. Queste sono le anime che Mi danno grande sollievo e sulle quali Io Mi appoggio. Eppure, tra di loro ci sono quelli che non vivono la Verità. Predicano la Verità, ma non mettono in pratica i fondamenti dei Miei Insegnamenti. Essi non amano gli altri come dovrebbero. Guardano dall’alto in basso coloro che considerano meno informati di loro su tutte le questioni sacre. Alcuni si considerano al di sopra degli altri e più favoriti da Dio. Questi ipocriti Mi fanno infuriare più degli altri, perché non riescono a vedere come peccano ai Miei Occhi.

Così, come vedete, la Verità non deve mai essere data per scontata. La Verità è stata data a tutti, ma molti di voi l’hanno dimenticata. Vi annoia. Ritenete che essa sia troppo fastidiosa e che richieda troppo tempo, perché voi vedete la Verità come un qualcosa che non è più adatta alla vostra vita di oggi piena di impegni. Molti di voi Mi rinnegheranno e poi, alla fine, Mi rifiuteranno completamente, quando verranno alimentati di menzogne da coloro che cercheranno di condurvi lontano dalla salvezza. Questo è il motivo per cui dovete reimparare tutta la Verità dall’inizio.

Ci può essere solo una Verità e quella è la Verità stabilita da Dio fin dal principio.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Prima lettera di san Giovanni apostolo 2,3-11.

Carissimi, da questo sappiamo d’avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti.
Chi dice: “Lo conosco” e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui;
ma chi osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui.
Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato.
Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto fin da principio. Il comandamento antico è la parola che avete udito.
E tuttavia è un comandamento nuovo quello di cui vi scrivo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e la vera luce già risplende.
Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle
tenebre.
Chi ama suo fratello, dimora nella luce e non v’è in lui occasione di inciampo.
Ma chi odia suo fratello è nelle
tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

Salmi 96(95),1-2a.2b-3.5b-6.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza;
In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Il Signore ha fatto i cieli;
Maestà e bellezza sono davanti a lui,
potenza e splendore nel suo santuario.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 2,22-35.

Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,
come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore;
e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele;
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe
visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge,
lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han
visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione
perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2018-12-29


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Ortodosso (Cattolico greco):

Raccomandazioni rivolte a Timoteo

11 Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose e ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l’amore, la costanza e la mansuetudine. 12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale hai fatto quella bella confessione di fede in presenza di molti testimoni. 13 Al cospetto di Dio, che dà vita a tutte le cose, e di Cristo Gesù, che rese testimonianza davanti a Ponzio Pilato con quella bella confessione di fede, 14 ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all’apparizione del nostro Signore Gesù Cristo, 15 la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, 16 il solo che possiede l’immortalità e che abita una luce inaccessibile, che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Timothy+6%3A11-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Rendimento di grazie e preghiera di Paolo

Noi ringraziamo Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, pregando sempre per voi, perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Cristo Gesù e dell’amore che avete per tutti i santi[a], a causa della speranza che vi è riservata nei cieli, della quale avete già sentito parlare mediante la predicazione della verità del vangelo. Esso è in mezzo a voi, e nel mondo intero porta frutto e cresce[b], come avviene anche tra di voi dal giorno che ascoltaste e conosceste la grazia di Dio in verità, …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Colossians+1%3A3-6&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca [contro di te], riprendilo; e se si ravvede, perdonalo. Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte [al giorno] torna da te[a] e ti dice: “Mi pento”, perdonalo».

Allora gli apostoli dissero al Signore: «Aumentaci la fede!» Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: “Sràdicati e trapiàntati nel mare”, e vi ubbidirebbe.

Dovere del servo

«Se uno di voi ha un servo che ara o bada alle pecore, gli dirà forse, quando quello torna a casa dai campi: “Vieni subito a metterti a tavola”? Non gli dirà invece: “Preparami la cena, rimbòccati le vesti e servimi finché io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu”? Si ritiene forse obbligato verso il servo[b] perché ha fatto quello che gli era stato comandato? [Non penso.] 10 Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: “Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare”».”

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https://oca.org/readings/daily/2018/12/29
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Torah (lago Vista):

Dio parlò a Mosè e gli disse: «Io sono il Signore. Io apparvi ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, come il Dio onnipotente; ma non fui conosciuto da loro con il mio nome di Signore[a]. Stabilii pure il mio patto con loro, per dar loro il paese di Canaan, il paese nel quale soggiornavano come forestieri. Ho anche udito i gemiti dei figli d’Israele che gli Egiziani tengono in schiavitù e mi sono ricordato del mio patto. Perciò, di’ ai figli d’Israele: “Io sono il Signore; quindi vi sottrarrò ai duri lavori di cui vi gravano gli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi salverò con braccio steso e con grandi atti di giudizio. Vi prenderò come mio popolo, sarò vostro Dio e voi conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrae ai duri lavori impostivi dagli Egiziani. Vi farò entrare nel paese che giurai di dare ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe. Io ve lo darò in possesso; io sono il Signore”».

Mosè parlò così ai figli d’Israele; ma essi non diedero ascolto a Mosè a causa dell’angoscia del loro spirito e della loro dura schiavitù.

10 Il Signore parlò a Mosè e disse: 11 «Va’, parla al faraone re d’Egitto, perché egli lasci uscire i figli d’Israele dal suo paese». 12 Ma Mosè parlò in presenza del Signore, dicendo: «Ecco, i figli d’Israele non mi hanno dato ascolto; come vorrà darmi ascolto il faraone, dato che io non so parlare[b]

13 Il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne e comandò loro di andare dai figli d’Israele e dal faraone, re d’Egitto, per far uscire i figli d’Israele dal paese d’Egitto.

Genealogia di Mosè e di Aaronne

14 Questi sono i capi delle loro famiglie. Figli di Ruben, primogenito d’Israele: Chenoc e Pallu, Chesron e Carmi. Queste sono le famiglie dei Rubeniti.

15 Figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Socar e Saul, figlio della Cananea. Queste sono le famiglie dei Simeoniti.

16 Questi sono i nomi dei figli di Levi, secondo le loro generazioni: Gherson, Cheat e Merari. Gli anni della vita di Levi furono centotrentasette.

17 Figli di Gherson: Libni e Simei, con le loro diverse famiglie.

18 Figli di Cheat: Amram, Isar, Ebron, Uziel. Gli anni della vita di Cheat furono centotrentatré.

19 Figli di Merari: Mali e Musi. Queste sono le famiglie dei Leviti, secondo le loro generazioni.

20 Amram prese per moglie Iochebed sua zia; ella gli partorì Aaronne e Mosè. Gli anni della vita di Amram furono centotrentasette. 21 Figli di Isar: Core, Nefeg e Zicri. 22 Figli di Uziel: Misael, Elsafan e Sitri.

23 Aaronne prese per moglie Eliseba, figlia di Amminadab, sorella di Naason. Lei gli partorì Nadab, Abiu, Eleazar e Itamar.

24 Figli di Core: Assir, Elcana e Abiasaf. Queste sono le famiglie dei Coriti.

25 Eleazar, figlio di Aaronne, prese per moglie una delle figlie di Putiel ed ella gli partorì Fineas. Questi sono i capi delle famiglie dei Leviti nei loro diversi rami.

26 Questi sono quell’Aaronne e quel Mosè ai quali il Signore disse: «Fate uscire i figli d’Israele dal paese d’Egitto, inquadrati nelle loro schiere». 27 Essi sono quelli che parlarono al faraone, re d’Egitto, per far uscire i figli d’Israele dall’Egitto: sono quel Mosè e quell’Aaronne.

Dio ordina di nuovo a Mosè di presentarsi al faraone

28 Quando il Signore parlò a Mosè nel paese d’Egitto, 29 il Signore gli disse: «Io sono il Signore; di’ al faraone, re d’Egitto, tutto quel che dico a te». 30 Mosè rispose, in presenza del Signore: «Ecco (/vedi * editor), io non so parlare; come vorrà darmi ascolto il faraone?»”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Exodus+6%3A2-33&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 25 Così parla il Signore, Dio: “Quando avrò raccolto la casa d’Israele in mezzo ai popoli fra i quali essa è dispersa, io mi santificherò in loro davanti alle nazioni, ed essi abiteranno il loro paese, che io ho dato al mio servo Giacobbe. 26 Vi abiteranno al sicuro, costruiranno case e pianteranno vigne; abiteranno al sicuro, quando io avrò eseguito i miei giudizi su tutti quelli che li circondano e li disprezzano; e conosceranno che io sono il Signore, il loro Dio”».

Profezia contro l’Egitto e il faraone

29.1 L’anno decimo, il decimo mese, il dodicesimo giorno del mese, la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, volgi la tua faccia contro il faraone, re d’Egitto, e profetizza contro di lui e contro tutto l’Egitto; parla e di’:

Così parla il Signore, Dio:  “Eccomi (/vedi * editor) contro di te, faraone, re d’Egitto, gran coccodrillo, che stai disteso in mezzo ai tuoi fiumi e dici: ‘Il fiume è mio e sono io che l’ho fatto!’

Io metterò dei ganci nelle tue mascelle, farò in modo che i pesci dei tuoi fiumi si attacchino alle tue scaglie e ti tirerò fuori dai tuoi fiumi, con tutti i pesci dei tuoi fiumi attaccati alle tue scaglie.

Ti getterò nel deserto, te e tutti i pesci dei tuoi fiumi, e tu cadrai in mezzo ai campi; non sarai né adunato né raccolto, e io ti darò in pasto alle bestie della terra e agli uccelli del cielo.

Tutti gli abitanti dell’Egitto conosceranno che io sono il Signore, perché essi sono stati per la casa d’Israele un sostegno di canna.

Quando ti hanno preso in mano, ti sei rotto e hai forato loro tutta la spalla; quando si sono appoggiati su di te, ti sei spezzato e li hai fatti stare tutti sui loro fianchi”.

Perciò, così parla il Signore, Dio: “Ecco, io farò venire sopra di te la spada e sterminerò in mezzo a te uomini e bestie:

il paese d’Egitto sarà ridotto in una desolazione, in un deserto, e si conoscerà che io sono il Signore, perché il faraone ha detto: ‘Il fiume è mio e sono io che l’ho fatto!’

10 Perciò, eccomi contro di te e contro il tuo fiume; ridurrò il paese d’Egitto in un deserto, in una desolazione, da Migdol a Siene, fino alle frontiere d’Etiopia.

11 Non vi passerà piede d’uomo, non vi passerà piede di bestia, né sarà più abitato per quarant’anni.

12 Ridurrò il paese d’Egitto in una desolazione in mezzo a contrade desolate; le sue città saranno una desolazione, per quarant’anni, in mezzo a città devastate. Disperderò gli Egiziani fra le nazioni e li disseminerò per tutti i paesi”.

13 Infatti così parla il Signore, Dio: “Alla fine dei quarant’anni io raccoglierò gli Egiziani in mezzo ai popoli dove saranno stati dispersi

14 e farò tornare gli Egiziani dal loro esilio; li ricondurrò nel paese di Patros, nel loro paese natìo, e qui saranno un umile regno.

15 L’Egitto sarà il più umile dei regni e non si eleverà più sopra le nazioni; io ridurrò il loro numero, perché non abbiano più il dominio sulle nazioni.

16 La casa d’Israele non riporrà più la sua fiducia in quelli che le ricorderanno l’iniquità da lei commessa quando si rivolgeva verso di loro; e si conoscerà che io sono il Signore, Dio”».

17 Il ventisettesimo anno, il primo mese, il primo giorno del mese, la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

18 «Figlio d’uomo, Nabucodonosor, re di Babilonia, ha fatto fare al suo esercito un duro servizio contro Tiro; ogni testa n’è divenuta calva, ogni spalla scorticata; né egli né il suo esercito hanno ricavato da Tiro nessun vantaggio dal servizio che egli ha fatto contro di essa.

19 Perciò così parla il Signore, Dio: “Ecco (/vedi * editor), io do a Nabucodonosor, re di Babilonia, il paese d’Egitto; egli ne porterà via le ricchezze, lo spoglierà delle sue spoglie e si impadronirà di quanto c’è da saccheggiare; questo sarà il salario per il suo esercito.

20 Come retribuzione del servizio che egli ha fatto contro Tiro, io gli do il paese d’Egitto, poiché hanno lavorato per me”, dice il Signore, Dio.

21 “In quel giorno io farò rispuntare la potenza[a] della casa d’Israele e darò a te di parlare liberamente in mezzo a loro, ed essi conosceranno che io sono il Signore”».”

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Az Üzenet (Extra rész) Anton Szandor Levay:

Az Üzenet
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