Molti di voi rifiuteranno questa Chiamata dal Cielo a causa della paura. Accettare il fatto che Io ora comunichi con il mondo, per prepararlo alla Mia Seconda Venuta, non è qualcosa che la gente accetta facilmente, poiché, chi è il Mio profeta? E chi sono coloro che sono venuti prima di lei nel Mio Nome? Come fate a sapere che lei dica la Verità, con così tanti falsi profeti impostori che vi confondono? Non c’è mai stato un profeta, inviato dal Cielo, che non abbia subito il ridicolo, l’insulto, il tormento e la crudeltà. Non uno. Molti di essi furono assassinati. Potete essere certi che quando i frutti della Mia Opera, concessi a questi profeti, si traducono in preghiera e conversione, essi sono stati inviati da Dio, nel mondo, per preparare i Suoi figli, in modo che possano ritornare a Lui.
Siate consapevoli del fatto che i Miei veri profeti resisteranno alla prova del tempo e per coloro che ignorano i Messaggi che essi portano al genere umano, ci saranno grida e stridore di denti. Quando voi attaccate la Mia Parola Santa, trasmessa ad un vero profeta, interferite con la Volontà di Dio. Potreste non provare vergogna per il momento. Potreste credere di difendere la Mia Parola quando attaccate i Miei profeti, ma con il passare del tempo, il danno che voi fate a questa Mia ultima Missione sulla Terra, una volta rivelata a voi, vi porterà una terribile paura e dolore.
Se voi Mi amate, dovete tenere gli occhi aperti e leggere attentamente le Mie istruzioni. Se mancherete di prestare attenzione ai Miei avvertimenti, consegnati a voi a causa dell’Amore di Dio, rifiuterete la Verità. Solo la Verità può salvarvi. La Verità è l’ossigeno necessario per sostenere la vita della vostra anima. Senza la Verità non Mi vedrete chiaramente, né sarete in grado di fare le scelte giuste. Ricordate, Io Sono la Verità. Senza di Me, non avrete vita.
Il vostro Gesù”
Libro di Daniele 3,25.34-43.
In quei giorni, Azaria, alzatosi, fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse:
«Non ci abbandonare fino in fondo, per amore del tuo nome, non rompere la tua alleanza;
non ritirare da noi la tua misericordia, per amore di Abramo tuo amico, di Isacco tuo servo, d’Israele tuo santo,
ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare la loro stirpe come le stelle del cielo, come la sabbia sulla spiaggia del mare.
Ora invece, Signore, noi siamo diventati più piccoli di qualunque altra nazione, ora siamo umiliati per tutta la terra a causa dei nostri peccati.
Ora non abbiamo più né principe, né capo, né profeta, né olocausto, né sacrificio, né oblazione, né incenso, né luogo per presentarti le primizie e trovar misericordia.
Potessimo esser accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato, come olocausti di montoni e di tori, come migliaia di grassi agnelli.
Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito, perché non c’è confusione per coloro che confidano in te.
Ora ti seguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.
Fà con noi secondo la tua clemenza, trattaci secondo la tua benevolenza, secondo la grandezza della tua misericordia.
Salvaci con i tuoi prodigi, dà gloria, Signore, al tuo nome.»
Salmi 25(24),4bc-5ab.6-7bc.8-9.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie;
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 18,21-35.
In quel tempo Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?».
E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto.
Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello». ”
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12 Il popolo non torna a colui che lo colpisce e non cerca il Signoredegli eserciti.
13 Perciò il Signorereciderà da Israele capo e coda, palma e giunco, in un medesimo giorno.
14 L’anziano e il notabile sono il capo, e il profeta che insegna la menzogna è la coda.
15 Quelli che guidano questo popolo lo sviano, e quelli che si lasciano guidare vanno in rovina. …”
8 Allora Salomone radunò presso di sé a Gerusalemme gli anziani d’Israele e tutti i capi delle tribù, i prìncipi delle famiglie dei figli d’Israele, per portare su l’arca del patto del Signore dalla città di Davide, cioè da Sion.
2 Tutti gli uomini d’Israele si radunarono presso il re Salomone nel mese di Etanim, che è il settimo mese, durante la festa. …”