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La Madre della Salvezza: In qualità di Cristiani, dovete prepararvi a combattere per la vostra Fede

questi lo seppero e fuggirono nelle città di Licaonia, Listra e Derba e nei dintorni; e là continuarono a evangelizzare.

Il vangelo predicato a Listra

A Listra c’era un uomo che, paralizzato ai piedi, se ne stava sempre seduto e, siccome era zoppo fin dalla nascita[a], non aveva mai potuto camminare. Egli udì parlare Paolo, il quale, fissati gli occhi su di lui e vedendo che aveva fede per essere guarito, 10 disse ad alta voce: «Àlzati in piedi». Ed egli saltò su e si mise a camminare.

11 La folla, veduto ciò che Paolo aveva fatto, alzò la voce, dicendo in lingua licaonica: «Gli dèi hanno preso forma umana e sono scesi fino a noi». 12 E chiamavano Barnaba, Giove e Paolo, Mercurio, perché era lui che teneva il discorso. 13 Il sacerdote di Giove, il cui tempio era all’entrata della [loro] città, condusse davanti alle porte tori e ghirlande e voleva offrire un sacrificio con la folla. 14 Ma gli apostoli Barnaba e Paolo, udito ciò, si strapparono le vesti e balzarono in mezzo alla folla, gridando: 15 «Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani come voi; e vi predichiamo che da queste vanità vi convertiate al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi. 16 Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la propria via, 17 senza però lasciare se stesso privo di testimonianza, facendo del bene, mandandovi[b] dal cielo pioggia e stagioni fruttifere e saziando i vostri cuori[c] di cibo e di letizia». 18 E con queste parole riuscirono a stento a impedire che la folla offrisse loro un sacrificio.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+14:6-18&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“Il Signore vuole che siamo intimi con lui”

di piú


http://www.translatetheweb.com/?from=hu&to=it&dl=en&a=http%3A%2F%2Fwww.tlig.org%2Fhu%2Fhubuchar.html


 

il libro della verità:
Giovedì, 22 maggio 2014, alle ore 15:26Miei cari figli, la sofferenza che in questo momento Mio Figlio sopporta, a causa dei peccati degli uomini, è intensa. L’odio contro di Lui e la Sua Santissima Parola, contenuta nella Santissima Bibbia, si manifesta nei cuori di molte persone e comprende i seguaci delle false religioni, i quali non riconoscono il Dio Trino, oltre a coloro che professano di essere Cristiani.

Ogni peccato che viene commesso procura dolore a mio Figlio ed ogni peccato mortale è avvertito come un colpo brutale inflitto al Suo Corpo. Per ogni atto di eresia commesso, è come se un’altra spina fosse conficcata nella Corona di Dolore, che Egli già sopporta. Nella stessa misura in cui la sofferenza di mio Figlio aumenterà, nel tempo in cui i peccati contro Dio verranno negati, così pure aumenterà la sofferenza dei veri Cristiani.

Anche se la sofferenza è una cosa terribile e il dolore di coloro che difendono la Sua Parola viene sopportato oltre ogni limite, esso può essere il modo per diventare più intimi con mio Figlio. Se accetterete la sofferenza come se fosse una benedizione, invece di considerarla una maledizione, allora capirete in che modo mio Figlio la usa per sconfiggere il potere del maligno. Quando accetterete il dolore dei maltrattamenti e del ridicolo, che dovrete sempre aspettarvi dal momento in cui camminerete in armonia con mio Figlio, vi saranno concesse molte Grazie. Tale dolore non solo vi renderà più forti, ma mio Figlio rivelerà a voi la Sua Compassione per gli altri, i cui peccati Egli potrà lavare via, grazie al vostro sacrificio per Lui.

Moltissime persone non si rendono conto che quando ci si avvicina a mio Figlio, allorché Egli dimora in alcune anime, ciò si conclude sempre con la sofferenza di coloro che accettano di portare la Sua Croce. Solo mio Figlio può veramente infondersi nelle anime che sono aperte a Lui e che sono senza orgoglio, malizia o amore di sé; ma non appena Egli vive pienamente in queste anime, la Luce della Sua Presenza viene percepita da parte di molti con cui loro vengono in contatto. Esse attireranno gli altri fino a farli diventare discepoli di mio Figlio. Diverranno anche i bersagli del maligno, il quale combatterà duramente per portarle lontano da mio Figlio. Quando il maligno non riuscirà a tentare queste anime, la sua lotta contro di loro diventerà ancora più feroce ed infesterà altri allo scopo di attaccarle, maltrattarle e calunniarle.

È importante che tutti i Cristiani stiano attenti ai piani che sono stati preparati da Satana, per divorare le anime di coloro che amano e servono mio Figlio. Egli brama queste anime più di tutte le altre e non sarà mai soddisfatto fino a quando esse non soccomberanno alle sue tentazioni.

In qualità di Cristiani, dovete prepararvi a combattere per la vostra Fede, perché tutto ciò che avete di più caro al vostro cuore, sarà strappato via, pezzo per pezzo. Dovrete ricorrere al Sacramento della Riconciliazione come mai prima d’ora, perché senza di esso, vi troverete nell’impossibilità di resistere all’infestazione che viene esercitata nel mondo, in questo momento, contro il Cristianesimo.

Rammentatevi, cari figli, di ogni cosa che mio Figlio vi ha insegnato, perché la Sua Parola verrà attaccata fino a quando non diventerà irriconoscibile. Venite a chiedere a me, la vostra amata Madre, la Madre della Salvezza, di pregare per ciascuno di voi, affinché possiate rimanere leali alla Verità, recitando questa Preghiera per difendere la vostra Fede:

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 151 – Per difendere la Fede)

O Madre di Dio, Cuore Immacolato di Maria, Madre della Salvezza, prega che rimaniamo sempre fedeli alla Vera Parola di Dio.

Preparaci a difendere la Fede, per sostenere la Verità e respingere l’eresia.

Proteggi tutti i tuoi figli nei momenti di difficoltà e concedi a ciascuno di noi le Grazie per essere coraggiosi, quando saremo messi alla prova per farci rifiutare la Verità e rinunciare a tuo Figlio.

Santa Madre di Dio, prega che ci venga concesso l’Intervento Divino per rimanere Cristiani, secondo la Santa Parola di Dio.

Amen.”

Ognuno di voi sarà benedetto con un grande coraggio quando reciterete questa Preghiera della Crociata. Andate in pace, figli miei, per amare e servire il mio Figlio, Gesù Cristo.

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”

 

Difesa di Paolo davanti al re Agrippa

26.1 Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, stesa la mano, disse a sua difesa:

«Re Agrippa, io mi ritengo felice di potermi oggi discolpare davanti a te di tutte le cose delle quali sono accusato dai Giudei, soprattutto perché tu hai conoscenza di tutti i riti e di tutte le questioni che ci sono tra i Giudei; perciò ti prego di ascoltarmi pazientemente.

Quale sia stata la mia vita fin dalla mia gioventù, che ho trascorsa a Gerusalemme in mezzo al mio popolo, è noto a tutti i Giudei, perché mi hanno conosciuto fin da allora e sanno, se pure vogliono renderne testimonianza, che, secondo la più rigida setta della nostra religione, sono vissuto da fariseo.

12 Mentre mi dedicavo a queste cose e andavo a Damasco con l’autorità e l’incarico da parte dei capi dei sacerdoti, 13 a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio. 14 Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo”. 15 Io dissi: “Chi sei, Signore?” E il Signore rispose[b]: “Io sono Gesù, che tu perseguiti. 16 Ma àlzati e sta’ in piedi, perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, 17 liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando[c] 18 per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati”.

19 Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla visione celeste; 20 ma, prima a quelli di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e fra le nazioni, ho predicato che si ravvedano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+26&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/05/21
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Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 15,1-6.

In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli questa dottrina: “Se non vi fate circoncidere secondo l’uso di Mosè, non potete esser salvi”.
Poiché Paolo e Barnaba si opponevano risolutamente e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro andassero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Essi dunque, scortati per un tratto dalla comunità, attraversarono la Fenicia e la Samaria raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli.
Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono tutto ciò che Dio aveva compiuto per mezzo loro.
Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: è necessario circonciderli e ordinar loro di osservare la legge di Mosè.
Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema.

Salmi 122(121),1-2.3-4a.4b-5.

Quale gioia, quando mi dissero:
“Andremo alla casa del Signore”.
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore.
Salgono, secondo la legge d’Isreale,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,1-8.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-05-22

 

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Ortodosso:

La salvezza è per tutti

55.1 «O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte!”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Isaiah+55&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“… 11 Sia colui che santifica sia quelli che sono santificati provengono tutti da uno; per questo egli non si vergogna di chiamarli fratelli, 12 dicendo:

«Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli; in mezzo all’assemblea canterò la tua lode»[a].

13 E di nuovo:

«Io metterò la mia fiducia in lui»[b].

E inoltre:

«Ecco me e i figli che Dio mi ha dati»[c].

14 Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, 15 e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita. 16 Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo. 17 Perciò egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l’espiazione dei peccati del popolo. 18 Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Hebrews+2%3A11-18&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/05/22
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I gruppi che promuoveranno l’eresia contro la Sacra Bibbia daranno la caccia a coloro che rimarranno saldi nella Fede

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il libro della verità:
Mercoledì, 21 maggio 2014, alle ore 20:40

Mia amatissima figlia, Mio Padre desidera che tutti i Suoi figli mostrino amore e carità gli uni verso gli altri. Il peccato si sta diffondendo molto rapidamente, quale diretta conseguenza dell’orgoglio, la cui infestazione, soprattutto tra coloro che affermano di essere Cristiani, ha rivendicato molte anime che una volta erano vicine al Mio Sacro Cuore.Satana, ed ogni dèmone che egli ha inviato per distruggere l’umanità, hanno creato molta divisione nel mondo. Stanno tentando di portare le nazioni e le comunità in un conflitto reciproco. Gli attacchi terroristici diverranno ancor più incontrollati, ma il segno più grave sarà il modo in cui perseguiteranno i Cristiani. Mai prima d’ora i Cristiani sono stati umiliati, con la limitazione del loro diritto alla libertà religiosa e con la violazione del loro diritto a rimanere fedeli alla Parola, quanto lo saranno d’ora in poi.

I Cristiani non saranno solo il bersaglio dei Miei nemici, ma si rivolteranno anche gli uni contro gli altri. I gruppi che promuoveranno l’eresia contro la Sacra Bibbia, daranno la caccia a coloro che rimarranno saldi nella Fede. Costoro li criticheranno pubblicamente, mettendo in ridicolo la loro lealtà alla Parola e scoveranno qualsiasi Mio servitore consacrato che osi contrastare il loro tradimento verso di Me, Gesù Cristo.

In questo momento, il maligno Mi combatte con una rabbia terribile, perché sa che il Mio Tempo è quasi giunto su di voi. Riconoscete ogni forma di persecuzione contro di voi, quali Cristiani, veri visionari, profeti o servitori consacrati, per quello che è: un volgare e malvagio attacco contro di Me, il vostro amato Gesù Cristo. Ricordate, Miei amati seguaci, che non dovete arrendervi alla persecuzione, a motivo del vostro amore per Me. Pregate per quelle povere anime che hanno permesso al male di sgorgare dalla loro bocca. Siate pazienti e calmi quando sarete testimoni della persecuzione contro i Cristiani, perché solo la Mia Divinità è Eterna. Le cattive azioni, gli atti o l’eresia contro di Me, svaniranno in un istante. E solo coloro che sono veramente in Mio favore, troveranno la pace e la salvezza.

Pregate per i vostri persecutori ed aguzzini, perché quando lo fate, attenuate il potere del maligno.

Il vostro Gesù”

 
 

20 Ricordatevi della parola che vi ho detta: “Il servo non è più grande del suo signore”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22 Se non fossi venuto e non avessi parlato, loro non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. 24 Se non avessi fatto tra di loro le opere che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero colpa; ma ora le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio. 25 Ma questo è avvenuto affinché si adempisse la parola scritta nella loro legge: “Mi hanno odiato senza motivo”[d].26 Quando[e] sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me; 27 e anche voi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

Gesù avverte i suoi delle persecuzioni future

16 «Io vi ho detto queste cose affinché non siate sviati. Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l’ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio.

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+15-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS 


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Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 14,19-28.

In quei giorni, giunsero da Antiochia e da Icònio alcuni Giudei, i quali trassero dalla loro parte la folla; essi presero Paolo a sassate e quindi lo trascinarono fuori della città, credendolo morto.
Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli, alzatosi, entrò in città. Il giorno dopo partì con Barnaba alla volta di Derbe.
Dopo aver predicato il vangelo in quella città e fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiochia,
rianimando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede poiché, dicevano, è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio.
Costituirono quindi per loro in ogni comunità alcuni anziani e dopo avere pregato e digiunato li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto.
Attraversata poi la Pisidia, raggiunsero la Panfilia
e dopo avere predicato la parola di Dio a Perge, scesero ad Attalìa;
di qui fecero vela per Antiochia là dove erano stati affidati alla grazia del Signore per l’impresa che avevano compiuto.
Non appena furono arrivati, riunirono la comunità e riferirono tutto quello che Dio aveva compiuto per mezzo loro e come aveva aperto ai pagani la porta della fede.
E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.

Salmi 145(144),10-11.12-13ab.21.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Manifestino agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.

Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.

Canti la mia bocca la lode del Signore
e ogni vivente benedica il suo nome santo,
in eterno e sempre.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,27-31a.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.
Ve l’ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me,
ma bisogna che il mondo
sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato».”


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Ortodosso (Cattolico greco):

22 Poi Salomone si pose davanti all’altare del Signore, in presenza di tutta l’assemblea d’Israele, stese le mani verso il cielo 23 e disse: «O Signore, Dio d’Israele! Non c’è nessun dio che sia simile a te, né lassù in cielo, né quaggiù in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il cuore. 24 Tu hai mantenuto la promessa che facesti al tuo servo Davide, mio padre, e ciò che dichiarasti con la tua bocca, la tua mano oggi l’adempie. 25 Ora, Signore, Dio d’Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti, dicendo: “Non ti mancherà mai qualcuno che sieda davanti a me sul trono d’Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta e camminino in mia presenza, come tu hai camminato”. 26 Ora, o Dio d’Israele, si avveri la parola che dicesti al tuo servo Davide, mio padre!

27 Ma è proprio vero che Dio abiterà sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non ti possono contenere; quanto meno questa casa che io ho costruita! 28 Tuttavia, o Signore, Dio mio, abbi riguardo alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, ascolta il grido e la preghiera che oggi il tuo servo ti rivolge. 29 Siano i tuoi occhi aperti notte e giorno su questa casa, sul luogo di cui dicesti: “Qui sarà il mio nome!” Ascolta la preghiera che il tuo servo farà rivolto a questo luogo! 30 Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele quando pregheranno rivolti a questo luogo; ascoltali dal luogo della tua dimora nei cieli; ascolta e perdona!”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Kings+8%3A22-30&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Gesù, il buon pastore

10.1 «In verità, in verità vi dico che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Ma colui che entra per la porta è il pastore delle pecore. A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce; ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori. Quando ha messo fuori tutte[a] le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei».

Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono quali fossero le cose che diceva loro.

Perciò Gesù di nuovo disse [loro]: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti quelli che sono venuti {prima di me}, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura. 10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 12 Il mercenario, che non è pastoree al quale non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e le disperde[b]), 13 perché è mercenario e non si cura delle pecore[c]. 14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me[d], 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+10:1-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Difesa di Paolo davanti al re Agrippa

26.1 Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, stesa la mano, disse a sua difesa:

«Re Agrippa, io mi ritengo felice di potermi oggi discolpare davanti a te di tutte le cose delle quali sono accusato dai Giudei, soprattutto perché tu hai conoscenza di tutti i riti e di tutte le questioni che ci sono tra i Giudei; perciò ti prego di ascoltarmi pazientemente.

Quale sia stata la mia vita fin dalla mia gioventù, che ho trascorsa a Gerusalemme in mezzo al mio popolo, è noto a tutti i Giudei, perché mi hanno conosciuto fin da allora e sanno, se pure vogliono renderne testimonianza, che, secondo la più rigida setta della nostra religione, sono vissuto da fariseo.

12 Mentre mi dedicavo a queste cose e andavo a Damasco con l’autorità e l’incarico da parte dei capi dei sacerdoti, 13 a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio. 14 Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo”. 15 Io dissi: “Chi sei, Signore?” E il Signore rispose[b]: “Io sono Gesù, che tu perseguiti. 16 Ma àlzati e sta’ in piedi, perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, 17 liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando[c] 18 per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati”.

19 Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla visione celeste; 20 ma, prima a quelli di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e fra le nazioni, ho predicato che si ravvedano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+26&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/05/21
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