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Io abbatterò i templi di queste sette e le fermerò dalle loro spregevoli azioni contro i figli di Dio

“… Poi l’angelo del Signore fece a Giosuè questo solenne ammonimento: «Così parla il Signore degli eserciti: “Se tu cammini nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato, anche tu governerai la mia casa, custodirai i miei cortili e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti a me. Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che stanno seduti davanti a te! Poiché questi uomini servono da presagio. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio. Infatti, guardate la pietra che io ho posta davanti a Giosuè: sopra un’unica pietra stanno sette occhi; ecco, io vi inciderò quello che deve esservi inciso”, dice il Signore degli eserciti, “e toglierò via l’iniquità di questo paese in un solo giorno. 10 In quel giorno”, dice il Signore degli eserciti, “voi vi inviterete gli uni gli altri sotto la vite e sotto il fico”».”


il libro della verità 1.:

Domenica, 15 giugno 2014, alle ore 14:25

Mia amatissima figlia, il Mio Piano per redimere l’umanità e divulgare la notizia del Mio Nuovo Regno si sta affermando, come predetto. Porterò al mondo un grande Dono e, quanto a coloro che trovano questo fatto travolgente e spaventoso, sappiano quanto segue.

Io Sono Gentile, Amorevole e Paziente e tutto sarà fatto secondo la Santa Volontà del Padre Mio, Colui che non desidera arrecare dolore e angoscia ad alcuno dei Suoi figli, a prescindere da quanto siano ottenebrate le loro anime. Se si fosse attenuto a questo, Egli avrebbe distrutto il mondo e portato solo gli eletti nel Nuovo Paradiso. E così, Mio Padre ha aspettato ed aspettato, fino a quando la popolazione mondiale non avesse raggiunto il suo numero più elevato. Egli ha dato inizio alla parte finale del Suo Piano per salvare l’umanità, affinché una grande moltitudine di uomini potesse essere salvata contemporaneamente.

Questo Piano non dev’essere temuto, né contrastato, poiché il premio finale sarà quello che porterà a voi tutti la più grande gloria. Non dovete resistergli, né dovete metterlo in ridicolo o rifiutarlo, poiché vi pentireste di questa decisione per l’eternità. Non lasciate che alcun uomo interferisca con la Volontà di Dio. Al fine di salvare le masse, Mio Padre non esiterà a punire coloro che intralceranno il Suo Cammino, tracciato per salvare miliardi di anime. E sebbene ogni anima sia per Lui preziosa, e nonostante Egli stia intervenendo in ogni modo, per riportare le anime alla ragione, Egli distruggerà quelle che sono responsabili di negarGli le anime di milioni di persone. Non dubitate del fatto che esse soffriranno per questo e fate sapere che voi riconoscerete tali anime dalle loro azioni ed anche dalla conseguente punizione. Il loro castigo sulla Terra, avrà inizio in questo tempo, nella speranza che vedano la Verità. Se ciò non dovesse accadere, Mio Padre le toglierà di mezzo.

Il Potere di Dio si manifesterà sulla Terra in questo tempo e voi vedrete in che modo compariranno queste fazioni, nella battaglia per le anime. Esse includeranno: coloro che veramente Mi servono, coloro che non Mi conoscono e quelle che Mi riconoscono, ma scelgono di servire un padrone diverso da Me. Gli unici vincitori saranno coloro che, attraverso la Misericordia di Dio, otterranno le Chiavi del Suo Regno.

Il vostro Gesù”

 
 
 

10 Maggio, 1993

O Jahvè,
perché sei di nuovo così lontano da me?
Togli questa angoscia dal mio cuore!
Concedi soltanto un piccolo sguardo
alla Tua schiava-ausiliare!

Jahvè è il Mio Nome e il Mio Nome è Santo;1 Io ti dono la Mia Pace; Vassula, tuo Padre ti parla affinché a tua volta, tu ripeta le Mie Parole a tutte le nazioni, rivelando il Mio Santo Volto, rivelando tutti i segreti che ho sussurrato alle tue orecchie; Io sto rivelando al mondo la Mia Misericordia e il Mio Amore; Io sto venendo per salvare gli oppressi dalle mani dell’Oppressore e dell’Ingannatore;

non permettere al tuo cuore di turbarsi, bimba Mia; innalza di nuovo verso di Me la tua voce scoraggiata, tu pregherai e Io, tuo Abba, ti ascolterò! innalza i tuoi occhi verso di Me, bimba Mia, e sappi che Io sono la tua Difesa e il tuo Scudo! innalza a Me il tuo cuore senza timore dell’oscurità e delle tenebre che ti circondano, Io non permetterò che il tuo cuore sprofondi; …”

 10 Maggio, 1993


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Cattolico romano:

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 5,14-21.

Fratelli, l’amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti.
Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro.
Cosicché ormai noi non conosciamo più nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così.
Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha
riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione.
È stato Dio infatti a
riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi
riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio
lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.

Salmi 103(102),1-2.3-4.8-9.11-12.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.

Buono e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Egli non continua a contestare
e non conserva per sempre il suo sdegno.

Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;
Come dista l’oriente dall’occidente,
così allontana da noi le nostre colpe.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,33-37.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti;
ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio;
né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal
maligno».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-06-15

 
 
il libro della verità 2.:
Io abbatterò i templi di queste sette e le fermerò dalle loro spregevoli azioni contro i figli di Dio
Domenica, 15 giugno 2014, alle ore 09:30
Mia amatissima figlia, la misura in cui Io vengo ignorato, respinto e odiato è più grande di quanto ne sappia la maggior parte della gente.Ci sono dei gruppi e delle sette che si dedicano al culto di Satana e che commettono delle terribili atrocità sotto la guida di colui che Mi odia. I poveri peccatori che vi sono coinvolti hanno venduto la loro anima al diavolo e viste dal di fuori, tali sette, sono una fonte di divertimento, ma adesso dateMi ascolto. Hanno un solo padrone e costui ha un grande potere su di loro perché gli hanno fatto il dono del proprio libero arbitrio. Satana, mentre disprezza il genere umano, si serve di queste anime anche se non se ne rendono veramente conto. Il loro odio per Me è tanto intenso, quanto quello che provano nei confronti di coloro che servono Me, Gesù Cristo.

La battaglia finale per le anime sarà combattuta in ogni parte del mondo e saranno questi gruppi che si batteranno molto duramente, per allontanare le persone da Me e dalla Salvezza finale che Io porterò ai figli di Dio. A motivo del Mio amore verso tutti, compresi quelli che hanno sacrificato la loro vita ed il loro diritto alla Salvezza Eterna per le vuote promesse del re delle menzogne, il Mio dovere è quello di superare tutti gli ostacoli per raggiungerli, in modo da poterli salvare.

Io abbatterò i templi di queste sette e le fermerò dalle loro spregevoli azioni contro i figli di Dio. Coloro che si libereranno da queste prigioni d’odio, ve lo prometto, Mi troveranno ad aspettarli. Per ogni singola anima che verrà a Me in cerca di pace, uscendo da questi gruppi, Io ne convertirò dieci volte tale numero. Io sconfiggerò il diavolo e riporterò indietro i figli di Dio dal baratro dell’abisso dell’Inferno, senza tener conto di quello che hanno commesso.

Non abbiate mai paura del potere dello spirito del male, se vi fidate completamente di Me. La Mia Forza, il Potere di Dio, il Principio e la Fine, non sarà mai distrutta; ma se, un qualunque uomo cercasse di annientare il Potere di Dio, conoscendone le conseguenze, e rifiutasse tutti i Miei sforzi per salvare la sua anima, soffrirebbe per l’eternità.

Il vostro Gesù”

 

Abramo benedetto da Melchisedec

17 Com’egli se ne tornava, dopo aver sconfitto Chedorlaomer e i re che erano con lui, il re di Sodoma gli andò incontro nella valle di Sciavè, cioè la valle del re.

18 Melchisedec, re di Salem[a], fece portare del pane e del vino. Egli era sacerdote del Dio altissimo. 19 Egli benedisse Abramo, dicendo: «Benedetto sia Abramo dal Dio altissimo, padrone dei cieli e della terra! 20 Benedetto sia il Dio altissimo, che t’ha dato in mano i tuoi nemici!» E Abramo gli diede la decima di ogni cosa.”

 
 
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Ortodosso:

Paolo nell’isola di Malta

28.1 Dopo essere scampati, riconoscemmo[a] che l’isola si chiamava Malta.

Gli indigeni usarono verso di noi bontà non comune; infatti ci accolsero tutti intorno a un grande fuoco acceso a motivo della pioggia che cadeva e del freddo. Mentre Paolo raccoglieva un fascio di rami secchi e li poneva sul fuoco, ne uscì fuori una vipera, risvegliata dal calore, e gli si attaccò alla mano. Quando gli indigeni videro la bestia che gli pendeva dalla mano, dissero tra di loro: «Certamente quest’uomo è un omicida perché, pur essendo scampato dal mare, la Giustizia[b] non lo lascia vivere». Ma Paolo, scossa la bestia nel fuoco, non ne patì alcun male. Or essi si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto sul colpo; ma dopo aver lungamente aspettato, vedendo che non gli avveniva alcun male, cambiarono parere e cominciarono a dire che egli era un dio.

Nei dintorni di quel luogo vi erano dei poderi dell’uomo principale dell’isola, chiamato Publio, il quale ci accolse amichevolmente e ci ospitò per tre giorni. Il padre di Publio era a letto colpito da febbre e da dissenteria. Paolo andò a trovarlo; e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì. Avvenuto questo, anche gli altri che avevano delle infermità nell’isola vennero e furono guariti; 10 questi ci fecero grandi onori; e, quando salpammo, ci rifornirono di tutto il necessario.

Paolo a Roma

11 Tre mesi dopo ci imbarcammo su una nave alessandrina, recante l’insegna di Castore e Polluce, la quale aveva svernato nell’isola. 12 Approdati a Siracusa[c], vi restammo tre giorni. 13 Di là, costeggiando, arrivammo a Reggio[d]. Il giorno seguente si levò un vento di scirocco, e in due giorni giungemmo a Pozzuoli[e]. 14 Qui trovammo dei fratelli, e fummo pregati di rimanere presso di loro sette giorni. E dunque giungemmo a Roma. 15 Ora i fratelli, avute nostre notizie, di là ci vennero incontro sino al Foro Appio[f] e alle Tre Taverne[g]; e Paolo, quando li vide, ringraziò Dio e si fece coraggio.

16 E quando entrammo a Roma, [il centurione consegnò i prigionieri al prefetto del pretorio; ma] a Paolo fu concesso di abitare per suo conto con un soldato di guardia.

17 Tre giorni dopo Paolo[h] convocò i notabili fra i Giudei; e, quando furono riuniti, disse loro: «Fratelli[i], senza aver fatto nulla contro il popolo né contro i riti dei padri, fui arrestato a Gerusalemme e di là consegnato in mano ai Romani. 18 Dopo avermi interrogato, essi volevano rilasciarmi perché non c’era in me nessuna colpa meritevole di morte. 19 Ma i Giudei si opponevano, e io fui costretto ad appellarmi a Cesare, senza però avere nessuna accusa da portare contro la mia nazione. 20 Per questo motivo dunque vi ho chiamati per vedervi e parlarvi; perché è a motivo della speranza d’Israele che sono stretto da questa catena».

21 Ma essi gli dissero: «Noi non abbiamo ricevuto lettere dalla Giudea sul tuo conto, né è venuto qui alcuno dei fratelli a riferire o a dir male di te. 22 Ma desideriamo sentire da te quel che tu pensi; perché, quanto a questa setta, ci è noto che dappertutto essa incontra opposizione».

23 E, avendogli fissato un giorno, vennero a lui nel suo alloggio in gran numero; ed egli dalla mattina alla sera annunciava loro il regno di Dio, rendendo testimonianza e cercando di persuaderli, per mezzo della legge di Mosè e per mezzo dei profeti, riguardo a Gesù. 24 Alcuni furono persuasi da ciò che egli diceva; altri invece non credettero. 25 Essendo in discordia tra di loro se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest’unica sentenza: «Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri[j] padri:

26 “Va’ da questo popolo e di’: ‘Voi udrete e non comprenderete; guarderete e non vedrete;
27  perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono divenuti duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano e io non li guarisca’”[k].

28 Sappiate dunque che questa salvezza di Dio[l] è rivolta alle nazioni; ed esse presteranno ascolto».

29 [Quando ebbe detto questo, i Giudei se ne andarono discutendo vivamente fra di loro.]

30 E Paolo rimase[m] due anni interi in una casa da lui presa in affitto, e riceveva tutti quelli che venivano a trovarlo, 31 proclamando il regno di Dio e insegnando le cose relative al Signore Gesù Cristo con tutta franchezza e senza impedimento.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+28:1-31&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“…35 Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. 36 Ma io ve l’ho detto: “Voi {mi} avete visto, eppure non credete!” 37 Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori; 38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39 Questa è la volontà di colui che mi ha mandato[a]: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell’ultimo giorno. …

https://www.biblegateway.com/passage/?search=John+6:35-39&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/06/15
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Torah (lago Vista):

Disposizione delle lampade e del candelabro

8.1 Il Signore disse ancora a Mosè: «Parla ad Aaronne, e digli: “Quando disporrai le lampade, le sette lampade dovranno proiettare la luce sul davanti del candelabro”». E Aaronne fece così; dispose le lampade in modo che facessero luce sul davanti del candelabro, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Il candelabro era fatto così: era d’oro battuto; tanto la sua base quanto i suoi fiori erano lavorati a martello. Mosè aveva fatto il candelabro secondo il modello che il Signore gli aveva mostrato.

Consacrazione dei Leviti

Il Signore disse a Mosè: «Prendi i Leviti tra i figli d’Israele e purificali. Per purificarli, farai così: tu li aspergerai con l’acqua per il peccato[a], essi faranno passare il rasoio su tutto il loro corpo, si laveranno le vesti e si purificheranno. Poi prenderanno un toro con l’oblazione ordinaria di fior di farina intrisa d’olio, e tu prenderai un altro toro per il sacrificio per il peccato. Farai avvicinare i Leviti davanti alla tenda di convegno e convocherai tutta la comunità dei figli d’Israele. 10 Farai avvicinare i Leviti davanti al Signore e i figli d’Israele imporranno le mani sui Leviti; 11 Aaronne presenterà i Leviti come offerta agitata davanti al Signore da parte dei figli d’Israele ed essi faranno il servizio del Signore. 12 Poi i Leviti poseranno le mani sulla testa dei tori e tu ne offrirai uno come sacrificio per il peccato e l’altro come olocausto al Signore, per fare l’espiazione per i Leviti. 13 Farai stare i Leviti in piedi davanti ad Aaronne e davanti ai suoi figli, e li presenterai come un’offerta agitata al Signore. 14 Così separerai i Leviti in mezzo ai figli d’Israele, e i Leviti saranno miei. 15 Dopo questo, i Leviti verranno a fare il servizio nella tenda di convegno; e tu li purificherai e li presenterai come un’offerta agitata; 16 poiché mi sono interamente dati tra i figli d’Israele; io li ho presi per me, invece di tutti i primi nati, dei primogeniti di tutti i figli d’Israele. 17 Poiché tutti i primogeniti dei figli d’Israele, tanto degli uomini quanto del bestiame, sono miei; io me li consacrai[b] il giorno che percossi tutti i primogeniti nel paese d’Egitto. 18 Ho preso i Leviti invece di tutti i primogeniti dei figli d’Israele. 19 Ho dato in dono ad Aaronne e ai suoi figli i Leviti tra i figli d’Israele, perché facciano il servizio dei figli d’Israele nella tenda di convegno e perché facciano l’espiazione per i figli d’Israele, affinché nessuna calamità scoppi tra i figli d’Israele quando si avvicinano al santuario».

20 Così fecero Mosè, Aaronne e tutta la comunità dei figli d’Israele rispetto ai Leviti; i figli d’Israele fecero a loro riguardo tutto quello che il Signore aveva ordinato a Mosè relativamente a loro.

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Numbers+8&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS


figlia dilettissima, tu non sei senza Padre, senti la Mia Presenza; Io Sono Colui Che Sono è con te, quindi innalza a Me il tuo spirito con gioia e deliziati con la Mia Presenza; rallegrati, poiché il Mio Santo Spirito, Vero Intercessore e Avvocato, si degnerà di difendere la tua causa, allora a che cosa tendono i tuoi oppressori?

Jahvè, mio Dio,
le mie parole sono state leggere,
ma faticosamente riesco a seguire
l’andatura del Passo
del Tuo Amatissimo Figlio, Gesù,
ho paura di rimanere molto indietro a Lui
in questa Opera e di perderLo di vista!

non aver paura, Io voglio che tu faccia affidamento sulla Mia Forza potente; va’ in pace;

11 Maggio, 1993

Eccomi qui Signore,
piangendo di nuovo sulla Tua Spalla.
Io sono il nuovo Giobbe del nostro tempo,
piena di lamenti …

tu non conosci Giobbe se pensi che stai subendo ciò che Giobbe ha subito ….”

10 Maggio, 1993

La visione di Giosuè, il sommo sacerdote

3.1 Mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava davanti all’angelo del Signore, e Satana, che stava alla sua destra per accusarlo. Il Signore disse a Satana: «Ti sgridi il Signore, Satana! Ti sgridi il Signore che ha scelto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?» Giosuè era vestito di vesti sudicie e stava davanti all’angelo. L’angelo disse a quelli che gli stavano davanti: «Levategli di dosso le vesti sudicie!» Poi disse a Giosuè: «Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità e ti ho rivestito di abiti magnifici». Allora io dissi: «Gli sia messo sul capo un turbante pulito!» Quelli gli posero sul capo un turbante pulito e gli misero delle vesti; l’angelo del Signore era presente.

Poi l’angelo del Signore fece a Giosuè questo solenne ammonimento: «Così parla il Signore degli eserciti: “Se tu cammini nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato, anche tu governerai la mia casa, custodirai i miei cortili e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti a me. Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che stanno seduti davanti a te! Poiché questi uomini servono da presagio. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio. Infatti, guardate la pietra che io ho posta davanti a Giosuè: sopra un’unica pietra stanno sette occhi; ecco, io vi inciderò quello che deve esservi inciso”, dice il Signore degli eserciti, “e toglierò via l’iniquità di questo paese in un solo giorno. 10 In quel giorno”, dice il Signore degli eserciti, “voi vi inviterete gli uni gli altri sotto la vite e sotto il fico”».”

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Az Üzenet (Extra rész) Anton Szandor Levay