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Esse sono Mie. Io Sono loro. Sarà sempre così. Io le amo tutte. È così semplice

il libro della verità:
Mercoledì, 26 marzo 2014, alle ore 14:52

Mia amatissima figlia, Io faccio appello a tutti i Miei seguaci, in tutto il mondo, ad unirsi come un sol uomo con Me e pregare per le anime di coloro che si sono separati da Me. Io chiamo, in particolare, i Miei Gruppi della Crociata di Preghiera, ovunque, e tutti coloro che hanno risposto alla Mia Chiamata, attraverso il Libro della Verità, perché si amino gli uni gli altri come li amo Io. Mettete da parte le vostre differenze, qualora ve ne siano; ignorate le divisioni, se ne dovessero sorgere, e non prestate alcuna attenzione all’odio che Satana e le anime che ha sedotto mostrano verso di voi, perché questa è la Mia ultima Missione che prepara alla Mia Seconda Venuta.Dovete comprendere lo scopo del Mio Piano per redimere il mondo, attraverso il Libro della Verità. Si tratta di salvare tutte le anime, dovunque, non importa chi siano, in cosa credano, quali peccati commettano, cosa facciano le une alle altre e quali opinioni possano avere. Esse sono Mie. Io Sono loro. Sarà sempre così. Io le amo tutte. È così semplice. Non può essere altrimenti.

Ogni volta che siete perseguitati nel Mio Nome, mostratevi sempre superiori a questo e pregate per le anime che vi maledicono, perché il Mio Cuore è spezzato a causa di loro. Io soffro terribilmente per loro. Portatele a Me, in modo che possano aprire i propri cuori all’Amore che Io provo per loro. AiutateMi a sostenere il dolore di tali anime distrutte ed i loro cuori induriti, perché senza di Me e senza il Mio Intervento, deperiranno e moriranno. Tutto ciò non è Mio Desiderio. Venite, tutti voi. Io chiamo coloro che sono in Me e con Me. Io chiamo coloro che non Mi conoscono veramente, ma che lo pensano. Io chiamo coloro che non sono fedeli ai Miei Insegnamenti. Io chiamo coloro che rifiutano questa Missione e che la dichiarano falsa. Non abbandonateMi, perché Io non vi ho mai abbandonato. Non abbiate paura di Me, perché Io non Sono il vostro nemico e desidero la vostra anima, in modo che possiate far parte di Me e trovare così la pace nel vostro cuore.

Il Mio Tempo è adesso, mentre Io vi guido, apro i vostri cuori e vi rammento la Verità della Mia Parola, che non cambia mai. Il Tempo della Mia Venuta è vicino ed è importante che voi prepariate le vostre anime e quelle di coloro con i quali venite in contatto. Il Mio arrivo sarà improvviso e non ne avrete alcun preavviso. Non trascurate le vostre anime, poiché è necessario che siate pronti a vedere la Luce del Mio Volto e che riusciate a rimanere in piedi davanti a Me, se volete entrare nel Mio Regno.

Io vi amerò sempre se voi Mi servirete con tutto il cuore. Io vi amerò sempre, anche se voi Mi rifiutate, denunciate la Mia Missione o calunniate gli altri nel Mio Nome, perché non sapete quello che fate. Quando quel Giorno verrà, Io vi chiamerò, uno alla volta, e vi prenderò tra le Mie Braccia per darvi la consolazione di cui avrete bisogno. Poiché in quel Giorno, Io riunirò tutti coloro che Mi amano e dichiarerò che vengano aperte le Porte per permettere l’ingresso a tutti i figli di Dio, provenienti da tutto il mondo, compresi quelli che sono morti e che risorgeranno, come una cosa sola, in Me. Allora la Volontà del Padre Mio sarà finalmente compiuta.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:

Libro di Daniele 3,25.34-43.

In quei giorni, Azaria, alzatosi, fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse:
«Non ci abbandonare fino in fondo, per amore del tuo nome, non rompere la tua alleanza;
non ritirare da noi la tua misericordia, per amore di Abramo tuo amico, di Isacco tuo servo, d’Israele tuo santo,
ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare la loro stirpe come le stelle del cielo, come la sabbia sulla spiaggia del mare.
Ora invece, Signore, noi siamo diventati più piccoli di qualunque altra nazione, ora siamo umiliati per tutta la terra a causa dei nostri peccati.
Ora non abbiamo più né principe, né capo, né profeta, né olocausto, né sacrificio, né oblazione, né incenso, né luogo per presentarti le primizie e trovar misericordia.

Potessimo esser accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato, come olocausti di montoni e di tori, come migliaia di grassi agnelli.
Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito, perché non c’è confusione per coloro che confidano in te.
Ora ti seguiamo con tutto il
cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.
Fà con noi secondo la tua clemenza, trattaci secondo la tua benevolenza, secondo la grandezza della tua misericordia.
Salvaci con i tuoi prodigi, dà gloria, Signore, al tuo nome.»

Salmi 25(24),4bc-5ab.6-7bc.8-9.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie;
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 18,21-35.

In quel tempo Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?».
E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!

Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto.
Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
E,
sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-03-26


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Ortodosso (Cattolico greco):
Tutto il popolo ne avrà conoscenza, Efraim e gli abitanti di Samaria, che nel loro orgoglio e nella superbia del loro cuore dicono:«I mattoni sono caduti, ma noi costruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con cedri».10 Per questo il Signore farà sorgere contro il popolo gli avversari di Resin ed ecciterà i suoi nemici:

11 i Siri da oriente, i Filistei da occidente; essi divoreranno Israele a bocca spalancata. Con tutto ciò, la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.

12 Il popolo non torna a colui che lo colpisce e non cerca il Signore degli eserciti.

13 Perciò il Signore reciderà da Israele capo e coda, palma e giunco, in un medesimo giorno.

14 L’anziano e il notabile sono il capo, e il profeta che insegna la menzogna è la coda.

15 Quelli che guidano questo popolo lo sviano, e quelli che si lasciano guidare vanno in rovina.

16 Perciò il Signore non si compiacerà dei giovani del popolo, né avrà compassione dei suoi orfani e delle sue vedove; perché tutti quanti sono empi e perversi, e ogni bocca proferisce follia. Con tutto ciò, la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.

17 Infatti la malvagità arde come il fuoco che divora rovi e pruni; divampa nel folto della foresta, da cui s’innalzano vorticosamente colonne di fumo.

18 Per l’ira del Signore degli eserciti il paese è in fiamme e il popolo è in preda al fuoco; nessuno risparmia il fratello.

19 Si saccheggia a destra e si ha fame; si divora a sinistra e non si è saziati; ognuno divora la carne del proprio braccio:

20 Manasse divora Efraim, ed Efraim Manasse; insieme piombano su Giuda. Con tutto ciò, la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.

10.1 Guai a quelli che fanno decreti iniqui e a quelli che mettono per iscritto sentenze ingiuste,

per negare giustizia ai deboli, per spogliare del loro diritto i poveri del mio popolo, per far delle vedove la loro preda e degli orfani il loro bottino!

Che farete il giorno che Dio vi visiterà, il giorno che la rovina giungerà da lontano? Presso chi fuggirete in cerca di soccorso? Dove lascerete la vostra gloria?

Non rimarrà loro che curvarsi tra i prigionieri o cadere fra gli uccisi. Con tutto ciò, la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa. ….”

Il diluvio

7.1 Il Signore disse a Noè: «Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ho visto che sei giusto davanti a me, in questa generazione. Di ogni specie di animali puri prendine sette paia, maschio e femmina; e degli animali impuri un paio, maschio e femmina. Anche degli uccelli del cielo prendine sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza sulla faccia di tutta la terra; poiché di qui a sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti: sterminerò dalla faccia della terra tutti gli esseri viventi che ho fatto».

Noè fece tutto quello che il Signore gli aveva comandato.

Noè aveva seicento anni quando il diluvio delle acque inondò la terra. Noè, con i suoi figli, con sua moglie e con le mogli dei suoi figli, entrò nell’arca per scampare alle acque del diluvio. Degli animali puri e degli animali impuri[a], degli uccelli e di tutto quello che striscia sulla terra, vennero delle coppie, maschio e femmina, a Noè nell’arca, come Dio aveva comandato a Noè.

10 Trascorsi i sette giorni, le acque del diluvio vennero sulla terra. 11 Il seicentesimo anno della vita di Noè, il secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno tutte le fonti del grande abisso eruppero e le cateratte del cielo si aprirono. 12 Piovve sulla terra quaranta giorni e quaranta notti. 13 In quello stesso giorno Noè, Sem, Cam e Iafet, figli di Noè, la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli entrarono con loro nell’arca: 14 essi e tutti gli animali secondo le loro specie, tutto il bestiame secondo le sue specie, tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo le loro specie, e tutti gli uccelli secondo le loro specie, tutti gli uccelletti, tutti gli esseri alati. 15 Di ogni essere vivente in cui è alito di vita venne una coppia a Noè nell’arca; …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+7:1-15&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS 

32 Ora, figlioli, ascoltatemi; beati quelli che osservano le mie vie!

33 Ascoltate l’istruzione, siate saggi, e non la rifiutate!

34 Beato l’uomo che mi ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, che vigila alla soglia della mia casa!

35 Chi mi trova infatti trova la vita e ottiene il favore del Signore.

36 Ma chi pecca contro di me fa torto a se stesso; tutti quelli che mi odiano amano la morte».

L’invito della saggezza e l’invito della follia

9.1 La saggezza ha fabbricato la sua casa, ha lavorato le sue colonne in numero di sette;

ha ammazzato i suoi animali, ha preparato il suo vino e ha anche apparecchiato la sua mensa.

Ha mandato fuori le sue ancelle; dall’alto dei luoghi elevati della città essa chiama:

«Chi è sciocco venga qua!» A quelli che sono privi di senno dice:

«Venite, mangiate il mio pane e bevete il vino che ho preparato!

Lasciate, sciocchi, la stoltezza e vivrete; camminate per la via dell’intelligenza!»

Chi corregge il beffardo si attira insulti, chi riprende l’empio riceve affronto.

Non riprendere il beffardo, per evitare che ti odi; riprendi il saggio e ti amerà.

Istruisci il saggio e diventerà più saggio che mai; insegna al giusto e accrescerà il suo sapere.

10 Il principio della saggezza è il timore del Signore, e conoscere il Santo è l’intelligenza.

11 Per mio mezzo infatti ti saranno moltiplicati i giorni, ti saranno aumentati anni di vita.