Non dovete mai perdere la speranza, poiché quando avrete completamente fiducia in mio Figlio, Egli risponderà sempre alle vostre grida d’aiuto.

il libro della verità:

Mercoledì, 19 novembre 2014, alle ore 14:47

Mia cara figlia, lascia che io porti amore e conforto agli afflitti, specialmente a coloro che sono affetti da terribili malattie.

Io vi porto grandi Benedizioni da parte del mio diletto Figlio, il Quale desidera raggiungere coloro tra di voi che soffrono in questo modo. Egli aiuterà voi, che siete devastati dalle sofferenze fisiche, riempiendovi con la Sua Santa Presenza. Egli vi chiede di rivolgervi a Lui nell’ora del bisogno e di supplicarlo al fine di portarvi la pace e la serenità.

Vi prego di chiedere a mio Figlio di prendervi tra le Sue Braccia e di proteggervi dal dolore. ChiedeteGli di prendere la vostra sofferenza sulle Sue Spalle ed Egli vi aiuterà. Mio Figlio interverrà in diversi modi per dimostrare al mondo che è Lui a parlarvi attraverso questi Messaggi.

Quanto a tutti coloro che chiedono la guarigione dell’anima, così come quella del corpo, e recitano la Preghiera della Crociata (n.d.r. n. 94 *), mio Figlio risponderà a quelle anime, attraverso le quali Egli sceglie di compiere la Sua Santa Volontà.

Non dovete mai perdere la speranza, poiché quando avrete completamente fiducia in mio Figlio, Egli risponderà sempre alle vostre grida d’aiuto.

(n.d.r. Preghiera della Crociata n. 94 – Per guarire la mente, il corpo e l’anima:)

“O caro Gesù, io mi prostro dinnanzi a Te, stanco, malato, nel dolore e con un desiderio struggente di sentire la Tua Voce. Permettimi di essere toccato dalla Tua Divina Presenza, affinché io venga inondato dalla Tua Divina Luce nella mia mente, nel corpo e nell’anima. Confido nella Tua Misericordia. Consegno completamente la mia pena e la mia sofferenza dinnanzi a Te e chiedo che Tu mi conceda la Grazia di aver fede in Te, perché Tu possa guarirmi da questo dolore e da questa oscurità, in modo da poter ridiventare sano e seguire la Via della Verità, permettendoTi di condurmi verso la vita nel Nuovo Paradiso. Amen.”

La vostra amata Madre,
 Madre della Salvezza”

 
 
 
 
 

————-
La Vera Vita in Dio:

“14 Giugno, 1989

Gesù?

Io sono; la Mia Volontà è di perfezionarti; è anche la tua?

Sì, Signore, è anche la mia, ma il mio ambiente è difficile.

accetta il tuo ambiente e tutto ciò che ti ho donato; la Mia Volontà è d’averti vicino a Me, che ti appoggi a Me e a nessun altro; Io sono il tuo Maestro e il tuo Direttore Spirituale;

Mia Vassula, permettiMi di leggerti un passo della Mia Parola;

(Gesù mi ha fatto aprire la santa Bibbia sull’Ecclesiastico (il Libro del Siracide): 4,11-22: la Sapienza Educatrice. Avevo aperto a caso.)

vedi? Io sono la Sapienza e sono il tuo Educatore;

Signore, il versetto 19 mi turba.

ciò s’intende nel caso tu Mi respingessi totalmente, ma non ti angustiare, Io ti solleverò ogni qualvolta tu sarai in procinto di cadere; ti ho messa in un punto speciale del Mio Sacro Cuore, Mia Vassula; permettimi di educarti pienamente; l’Amore ti ama, Io sono contento ogni volta che ti ricordi di Me; vuoi meditare su tutto questo?

abbi la Mia Pace;

Mio Dio, come è possibile tutto questo? Dio che parla proprio a me!

Io Sono; fiore, sii con Me;

Gloria a Dio.”

http://www.tlig.org/it/messages/414

 
 

————-

Cattolico romano:

Secondo libro dei Maccabei 7,1.20-31.

In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re a forza di flagelli e nerbate a cibarsi di carni suine proibite.
La madre era soprattutto ammirevole e degna di gloriosa memoria, perché vedendo morire sette figli in un sol giorno, sopportava tutto serenamente per le speranze poste nel Signore.
Esortava ciascuno di essi nella lingua paterna, piena di nobili sentimenti e, sostenendo la tenerezza femminile con un coraggio virile, diceva loro:
“Non so come siate apparsi nel mio seno; non io vi ho dato lo spirito e la vita, né io ho dato forma alle membra di ciascuno di voi.
Senza dubbio il creatore del mondo, che ha plasmato alla origine l’uomo e ha provveduto alla generazione di tutti, per la sua misericordia vi restituirà di nuovo lo spirito e la vita, come voi ora per le sue leggi non vi curate di voi stessi”.
Antioco, credendosi disprezzato e sospettando che quella voce fosse di scherno, esortava il più giovane che era ancora vivo e non solo a parole, ma con giuramenti prometteva che l’avrebbe fatto ricco e molto felice se avesse abbandonato gli usi paterni, e che l’avrebbe fatto suo amico e gli avrebbe affidato cariche.
Ma poiché il giovinetto non badava affatto a queste parole il re, chiamata la madre, la esortava a farsi consigliera di salvezza per il ragazzo.
Dopo che il re la ebbe esortata a lungo, essa accettò di persuadere il figlio;
chinatasi verso di lui, beffandosi del crudele tiranno, disse nella lingua paterna: “Figlio, abbi pietà di me che ti ho portato in seno nove mesi, che ti ho allattato per tre anni, ti ho allevato, ti ho condotto a questa età e ti ho dato il nutrimento.
Ti scongiuro, figlio, contempla il cielo e la terra, osserva quanto vi è in essi e sappi che Dio li ha fatti non da cose preesistenti; tale è anche l’origine del genere umano.
Non temere questo carnefice ma, mostrandoti degno dei tuoi fratelli, accetta la morte, perché io ti possa riavere insieme con i tuoi fratelli nel giorno della misericordia”.
Mentre essa finiva di parlare, il giovane disse: “Che aspettate? Non obbedisco al comando del re, ma ascolto il comando della legge che è stata data ai nostri padri per mezzo di Mosè.
Ma tu, che ti fai autore di tutte le sventure degli Ebrei, non sfuggirai alle mani di Dio.

Salmi 17(16),1.5-6.8b.15.

Accogli, Signore, la causa del giusto,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.
 

Sulle tue vie tieni saldi i miei passi
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta;
porgi l’orecchio, ascolta la mia voce,
 

Custodiscimi come pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali,
Io per la giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua presenza.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,11-28.

In quel tempo, Gesù disse una parabola perché era vicino a Gerusalemme e i discepoli credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro.
Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare.
Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un’ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi.
Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine.
Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città.
Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine.
Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città.
Venne poi anche l’altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto;
avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato.
Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:
perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi.
Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci
Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine!
Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».
Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-11-20

 
 
 

“14 Giugno, 1989

Gesù?

Io sono; la Mia Volontà è di perfezionarti; è anche la tua?

Sì, Signore, è anche la mia, ma il mio ambiente è difficile.

accetta il tuo ambiente e tutto ciò che ti ho donato; la Mia Volontà è d’averti vicino a Me, che ti appoggi a Me e a nessun altro; Io sono il tuo Maestro e il tuo Direttore Spirituale;

Mia Vassula, permettiMi di leggerti un passo della Mia Parola;

(Gesù mi ha fatto aprire la santa Bibbia sull’Ecclesiastico (il Libro del Siracide): 4,11-22: la Sapienza Educatrice. Avevo aperto a caso.)

vedi? Io sono la Sapienza e sono il tuo Educatore;

Signore, il versetto 19 mi turba.

ciò s’intende nel caso tu Mi respingessi totalmente, ma non ti angustiare, Io ti solleverò ogni qualvolta tu sarai in procinto di cadere; ti ho messa in un punto speciale del Mio Sacro Cuore, Mia Vassula; permettimi di educarti pienamente; l’Amore ti ama, Io sono contento ogni volta che ti ricordi di Me; vuoi meditare su tutto questo?

abbi la Mia Pace;

Mio Dio, come è possibile tutto questo? Dio che parla proprio a me!

Io Sono; fiore, sii con Me;

Gloria a Dio.”

http://www.tlig.org/it/messages/414

————–
Ortodosso:

Condotta di Paolo in Tessalonica

Voi stessi, fratelli, sapete che la nostra venuta tra voi non è stata vana; anzi, dopo aver prima sofferto e subìto oltraggi, come sapete, a Filippi, trovammo il coraggio nel nostro Dio per annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. Perché la nostra predicazione[a] non proviene da finzione, né da motivi impuri, né è fatta con inganno; ma, come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori.

Difatti, non abbiamo mai usato un parlare lusinghevole, come ben sapete, né pretesti ispirati da cupidigia; Dio ne è testimone. E non abbiamo cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, sebbene, come apostoli di Cristo, avremmo potuto far valere la nostra autorità; invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i suoi bambini. Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate diventati cari.

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Thessalonians+2:1-8&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Gesù benedice i bambini

15 Portavano a Gesù anche i bambini, perché li toccasse; ma i discepoli, vedendo ciò, li sgridavano. 16 Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è di chi è come loro. 17 In verità vi dico: chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto».

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+18:15-17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

—–
https://oca.org/readings/daily/2019/11/20

—–

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *