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Molti dei Misteri del Mio Regno sono sconosciuti all’uomo

il libro della verità:
Domenica, 27 aprile 2014, alle ore 18:00
Mia amatissima figlia, il Mio Piano per salvare il mondo intero, ed accogliere ciascuno di voi nel Rifugio del Mio Cuore, è stato ultimato e tutte le parti sono state predisposte accuratamente, in modo che la Mia Promessa si realizzi perfettamente.

Ci sono molti Misteri connessi alla Mia Divinità, che l’uomo, per quanto ben informato nelle questioni spirituali, non potrà mai veramente capire. Molti dei Misteri del Mio Regno sono sconosciuti all’uomo, poiché il Padre Mio ha rivelato all’umanità solo ciò che ha voluto Lui. All’uomo è stata data la conoscenza e la Verità per poter adorare Dio e servirLo, come meglio può. L’uomo venne informato, tramite i profeti, sul modo in cui rispettare i Dieci Comandamenti, per assicurarsi di non cadere in errore. In seguito, per dimostrare il Suo Amore al mondo, Egli si fece uomo e, attraverso di Me, il Suo Figlio unigenito, Gesù Cristo, mostrò con precisione all’uomo che cosa fare per agire bene e in che cosa consiste il male. Io rivelai la Verità, anche se solo una frazione di ciò che Mio Padre desiderava, giusto per le necessità dell’uomo. Tuttavia, costui era così orgoglioso, arrogante e ambizioso, che non voleva conoscere la Verità, perché non gli conveniva.

I Farisei chiusero i loro occhi, guardarono dall’altra parte e dichiararono che Io ero un uomo che aveva perso la ragione e che parlava per enigmi. Essi non avevano la capacità di ascoltare la Verità, anche se i Miei Insegnamenti ribadivano semplicemente le Parole, le Lezioni ed i Comandamenti contenuti nel Libro di Mio Padre. Camminavano lungo uno stretto sentiero senza guardare né a destra né a sinistra, mentre seguivano il proprio modo di servire Dio. Essi lo facevano con un atteggiamento di devozione esteriore, evitando i deboli, i poveri, gli ignoranti e al contempo lodavano Dio. Mi misero anche al bando e la parte avversaria attuale, farà ancora una volta lo stesso, mentre continueranno, per gli anni a venire, a seguire la propria dottrina inventata dall’uomo.

Ora voi capite che, di tutto quello che l’uomo pretende di sapere, ne sa veramente molto poco riguardo alla Via del Signore. Di tutto ciò che gli fu rivelato, egli accettò solo le parti di Verità che gli convenivano. Ad esempio, Io ho sempre insegnato ai figli di Dio di amarsi gli uni gli altri, ma essi omettono di farlo. Quanti di voi si prostrano davanti a Me, colmandoMi di lodi in rendimento di grazie e poi, calunniano i loro fratelli e le loro sorelle? Alcuni di voi arrivano fino al punto di dirMi quanto malvagie siano le persone, invece di mostrare amore e perdono.

L’uomo sarà sempre debole, perché è impossibile che l’essere umano sia perfetto. Tuttavia, perché accettate i Miei Insegnamenti da una parte per poi negarli dall’altra? Non cedete mai alla tentazione di condannarvi l’un l’altro nel Mio Nome, perché non avete l’autorità di farlo. Non esaltate mai voi stessi davanti a Me, mentre contemporaneamente screditate o sminuite un altro essere umano. Questo è un insulto nei Miei confronti. Per accettare la Verità, dovete essere senza malizia, orgoglio, ipocrisia o egoismo. Dovete rinunciare al vostro manto di arroganza, perché questa è una caratteristica del diavolo ed Io la trovo ripugnante.

Vi prego, ricordatevi dei Miei Insegnamenti e vivete la vostra vita in base a ciò che Io vi ho detto. Quando scoprite che il vostro cuore è turbato, pieno di angoscia o d’odio, dovete sempre cercare il Mio aiuto, poiché se non lo fate, allora questo senso di disperazione e odio vi divorerà. Dovete accettare il fatto che incorrerete sempre nel peccato, ma anche sapere che, prima di provare un qualche tipo di pace e tranquillità nella vostra anima, dovrete dimostrare un sincero pentimento.

Il vostro Gesù”


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Ortodosso (Cattolico greco):

Il ritorno d’Israele; la riunificazione dei due regni

37.1 La mano del Signore fu sopra di me, e il Signore mi trasportò mediante lo Spirito e mi depose in mezzo a una valle piena d’ossa. Mi fece passare presso di esse, tutto attorno; ecco, erano numerosissime sulla superficie della valle, ed erano anche molto secche.

Mi disse: «Figlio d’uomo, queste ossa potrebbero rivivere?» E io risposi: «Signore, Dio, tu lo sai».

Egli mi disse: «Profetizza su queste ossa e di’ loro: “Ossa secche, ascoltate la parola del Signore!” Così dice il Signore, Dio, a queste ossa: “Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete; metterò su di voi dei muscoli, farò nascere su di voi della carne, vi coprirò di pelle, metterò in voi lo spirito e rivivrete; e conoscerete che io sono il Signore”». Io profetizzai come mi era stato comandato, e come io profetizzavo, si fece un rumore; ed ecco un movimento: le ossa si accostarono le une alle altre. Io guardai, ed ecco venire su di esse dei muscoli, crescervi la carne, e la pelle ricoprirle; ma non c’era in esse nessuno spirito.

Allora egli mi disse: « Profetizza allo Spirito, profetizza figlio d’uomo, e di’ allo Spirito: Così parla il Signore, Dio: “Vieni dai quattro venti, o Spirito, soffia su questi uccisi, e fa’ che rivivano!”». 10 Io profetizzai, come egli mi aveva comandato, e lo Spirito entrò in essi: tornarono alla vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, grandissimo.

11 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi dicono: “Le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti!” 12 Perciò, profetizza e di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Ecco, io aprirò le vostre tombe, vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d’Israele. 13 Voi conoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio! 14 E metterò in voi il mio Spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul vostro suolo, e conoscerete che io, il Signore, ho parlato e ho messo la cosa in atto”, dice il Signore».

15 La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

16 «Tu, figlio d’uomo, prenditi un pezzo di legno e scrivici sopra: “Per Giuda e per i figli d’Israele che gli sono associati”. Poi prenditi un altro pezzo di legno e scrivici sopra: “Per Giuseppe, bastone di Efraim e di tutta la casa d’Israele che gli è associata”. 17 Poi accostali l’uno all’altro per farne un solo pezzo di legno, in modo che siano uniti nella tua mano. 18 Quando i figli del tuo popolo ti parleranno e ti diranno: “Non ci spiegherai forse che cosa vuoi dire con queste cose?”, 19 tu risponderai loro: Così parla il Signore, Dio: “Ecco, io prenderò il pezzo di legno di Giuseppe, che è in mano di Efraim, e le tribù d’Israele, che sono a lui associate, e li unirò a questo, che è il pezzo di legno di Giuda, e ne farò un solo legno, in modo che saranno una sola cosa nella mia mano”. 20 I legni sui quali tu avrai scritto, li terrai in mano tua, sotto i loro occhi.

21 E di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Ecco, io prenderò i figli d’Israele dalle nazioni dove sono andati, li radunerò da tutte le parti, e li ricondurrò nel loro paese. 22 Farò di loro una stessa nazione, nel paese, sui monti d’Israele; un solo re sarà re di tutti loro, non saranno più due nazioni e non saranno più divisi in due regni. 23 Non si contamineranno più con i loro idoli, con le loro abominazioni, né con le loro numerose trasgressioni; io li tirerò fuori da tutti i luoghi dove hanno abitato e dove hanno peccato, li purificherò; essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio. 24 Il mio servo Davide sarà re sopra di loro ed essi avranno tutti un medesimo pastore; cammineranno secondo le mie prescrizioni, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. 25 Abiteranno nel paese che io diedi al mio servo Giacobbe, dove abitarono i vostri padri; vi abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli per sempre, e il mio servo Davide sarà loro principe per sempre. 26 Io farò con loro un patto di pace: sarà un patto perenne con loro; li stabilirò fermamente, li moltiplicherò e metterò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. 27 La mia dimora sarà presso di loro; io sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo[a]. 28 Le nazioni conosceranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà per sempre in mezzo a loro”».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Ezekiel+37&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

Il sepolcro sigillato e custodito

62 L’indomani, che era il giorno successivo alla Preparazione, i capi dei sacerdoti e i farisei si riunirono da Pilato, dicendo: 63 «Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, mentre viveva ancora, disse: “Dopo tre giorni risusciterò”. 64 Ordina dunque che il sepolcro sia sicuramente custodito fino al terzo giorno; perché i suoi discepoli non vengano [di notte] a rubarlo e dicano al popolo: “È risuscitato dai morti”; così l’ultimo inganno sarebbe peggiore del primo». 65 Pilato disse loro: «Avete delle guardie. Andate, assicurate la sorveglianza come credete». 66 Ed essi andarono ad assicurare il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matthew+27:62-66&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

I tempi antichi, dalla creazione ad Abramo

La creazione

1.1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra.

La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.

Dio disse: «Sia luce!» E luce fu. Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno.

Poi Dio disse: «Vi sia una distesa[a] tra le acque, che separi le acque dalle acque». Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesa. E così fu. Dio chiamò la distesa «cielo». Fu sera, poi fu mattina: secondo giorno.

Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così fu. 10 Dio chiamò l’asciutto «terra», e chiamò la raccolta delle acque «mari». Dio vide che questo era buono. 11 Poi Dio disse: «Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra». E così fu. 12 La terra produsse della vegetazione, delle erbe che facevano seme secondo la loro specie e degli alberi che portavano del frutto avente in sé la propria semenza, secondo la loro specie. Dio vide che questo era buono. 13 Fu sera, poi fu mattina: terzo giorno.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Genesis+1:1-13&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2019/04/27
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Cattolico romano:

Atti degli Apostoli 4,13-21.

In quei giorni, i principi dei sacerdoti e gli anziani, vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e considerando che erano senza istruzione e popolani, rimanevano stupefatti riconoscendoli per coloro che erano stati con Gesù;
quando poi videro in piedi vicino a loro l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa rispondere.
Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo:
“Che dobbiamo fare a questi uomini? Un miracolo evidente è avvenuto per opera loro; esso
è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo.
Ma perché la cosa non si divulghi di più tra il popolo, diffidiamoli dal parlare più ad alcuno in nome di lui”.
E, richiamatili,
ordinarono loro di non parlare assolutamente né di insegnare nel nome di Gesù.
Ma Pietro e Giovanni replicarono: “Se sia giusto innanzi a Dio obbedire a voi più che a lui, giudicatelo voi stessi;
noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”.
Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando motivi per punirli, li rilasciarono a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto.

Salmi 118(117),1.14-15.16ab-18.19-21.

Celebrate il Signore, perché è buono;
perché eterna è la sua misericordia.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto meraviglie.
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in vita
e annunzierò le opere del Signore.
Il Signore mi ha provato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

Apritemi le porte della giustizia:
voglio entrarvi e rendere
grazie al Signore.
È questa la porta del Signore,
per essa entrano i giusti.
Ti rendo
grazie, perché mi hai esaudito,
perché sei stato la mia salvezza.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 16,9-15.

Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto.
Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna.
Anch’essi ritornarono ad annunziarlo agli altri;
ma neanche a loro vollero credere.
Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per
la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.
Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»”

https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel/2019-04-27

 
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Torah (lago Vista):

Legge relativa alla festa annuale delle espiazioni

16 Il Signore parlò a Mosè dopo la morte dei due figli di Aaronne, i quali morirono quando si presentarono davanti al Signore. Il Signore disse a Mosè: «Parla ad Aaronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualsiasi tempo nel santuario, di là dalla cortina, davanti al propiziatorio che è sull’arca, affinché non muoia; poiché io apparirò nella nuvola sul propiziatorio.

Aaronne entrerà nel santuario in questo modo: prenderà un toro per un sacrificio per il peccato e un montone per un olocausto. Indosserà la tunica sacra di lino, indosserà sotto la tunica i calzoni di lino; si metterà la cintura di lino e si coprirà il capo con il turbante di lino. Questi sono i paramenti sacri; egli li indosserà dopo essersi lavato il corpo nell’acqua. Dalla comunità dei figli d’Israele prenderà due capri per un sacrificio per il peccato e un montone per un olocausto. Aaronne offrirà il suo toro del sacrificio per il peccato e farà l’espiazione per sé e per la sua casa. Poi prenderà i due capri e li presenterà davanti al Signore all’ingresso della tenda di convegno. Aaronne tirerà a sorte per vedere quale dei due debba essere del Signore e quale di Azazel[a]. Poi Aaronne farà avvicinare il capro che è toccato in sorte al Signore e l’offrirà come sacrificio per il peccato; 10 ma il capro che è toccato in sorte ad Azazel sarà messo vivo davanti al Signore, perché serva a fare l’espiazione per mandarlo poi ad Azazel nel deserto.

11 Aaronne offrirà dunque il suo toro del sacrificio espiatorio e farà l’espiazione per sé e per la sua casa. Sgozzerà il toro del sacrificio per il peccato per sé. 12 Poi prenderà un turibolo pieno di carboni accesi, tolti dall’altare davanti al Signore, e due manciate di incenso aromatico polverizzato; e porterà ogni cosa di là dalla cortina. 13 Metterà l’incenso sul fuoco davanti al Signore, affinché la nuvola dell’incenso copra il propiziatorio che è sulla testimonianza, e non morirà. 14 Poi prenderà del sangue del toro, aspergerà col dito il propiziatorio verso oriente e farà sette aspersioni del sangue col dito, davanti al propiziatorio.

15 Poi sgozzerà il capro del sacrificio per il peccato, che è per il popolo, e ne porterà il sangue di là dalla cortina; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del toro: ne farà l’aspersione sul propiziatorio e davanti al propiziatorio.

16 Così farà l’espiazione per il santuario, a causa delle impurità dei figli d’Israele, delle loro trasgressioni e di tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda di convegno che è tra di loro, in mezzo alle loro impurità. 17 Nella tenda di convegno, quando egli entrerà nel santuario per farvi l’espiazione, non ci sarà nessuno, finché egli non sia uscito e non abbia fatto l’espiazione per sé, per la sua casa e per tutta la comunità d’Israele. 18 Egli uscirà verso l’altare che è davanti al Signore  e farà l’espiazione per esso; prenderà del sangue del toro e del sangue del capro e lo metterà sui corni dell’altare da ogni lato. 19 Farà sette aspersioni del sangue, con il dito, sull’altare; così lo purificherà e lo santificherà a causa delle impurità dei figli d’Israele.

20 «Quando avrà finito di fare l’espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l’altare, farà avvicinare il capro vivo. 21 Aaronne poserà tutte e due le mani sul capo del capro vivo, confesserà su di lui tutte le iniquità dei figli d’Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo che ha questo incarico, lo manderà via nel deserto. 22 Quel capro porterà su di sé tutte le loro iniquità in una regione solitaria; esso sarà lasciato andare nel deserto.

23 Poi Aaronne entrerà nella tenda di convegno, si spoglierà delle vesti di lino che aveva indossate per entrare nel santuario e le deporrà lì. 24 Si laverà il corpo con acqua in un luogo santo, indosserà i paramenti, uscirà a offrire il suo olocausto e l’olocausto del popolo e farà l’espiazione per sé e per il popolo. 25 Farà bruciare sull’altare il grasso del sacrificio per il peccato.

26 L’uomo che avrà lasciato andare il capro destinato ad Azazel si laverà le vesti, laverà il suo corpo con acqua e dopo questo rientrerà nell’accampamento.

27 Si porterà fuori dall’accampamento il toro del sacrificio per il peccato e il capro del sacrificio espiatorio, il cui sangue sarà stato portato nel santuario per farvi l’espiazione; e se ne bruceranno le pelli, la carne e gli escrementi. 28 Poi colui che li avrà bruciati si laverà le vesti e laverà il suo corpo con acqua; dopo questo, rientrerà nell’accampamento.

29 «Questa sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, il decimo giorno del mese, vi umilierete e non farete nessun lavoro, né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita fra di voi. 30 Poiché in quel giorno si farà l’espiazione per voi, per purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti al Signore. 31 È per voi un sabato di riposo solenne e vi umilierete; è una legge perenne.

32 Il sacerdote che ha ricevuto l’unzione ed è stato consacrato per esercitare il sacerdozio al posto di suo padre farà l’espiazione; si vestirà delle vesti di lino, dei paramenti sacri. 33 Farà l’espiazione per il santuario sacro; farà l’espiazione per la tenda di convegno e per l’altare; farà l’espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della comunità. 34 Questa sarà per voi una legge perenne: fare una volta all’anno, per i figli d’Israele, l’espiazione di tutti i loro peccati». E si fece come il Signore aveva ordinato a Mosè.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Leviticus+16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

I delitti di Gerusalemme

22.1 La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Ora, figlio d’uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu questa città di sangue? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni e di’: Così parla il Signore, Dio: “O città che spandi il sangue in mezzo a te stessa perché il tuo tempo giunga, e che ti fai idoli per contaminarti! Per il sangue che hai sparso ti sei resa colpevole, e per gli idoli che hai fatto ti sei contaminata. Tu hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni; perciò io ti espongo all’insulto delle nazioni e allo scherno di tutti i paesi. Quelli che ti sono vicini e quelli che ti sono lontani si faranno beffe di te, o tu che sei macchiata d’infamia e piena di disordine!

Ecco, i prìncipi d’Israele, ognuno secondo il suo potere, sono intenti a spargere il sangue in mezzo a te; in te si disprezza il padre e la madre, in mezzo a te si opprime lo straniero, in te si calpesta l’orfano e la vedova. Tu disprezzi le mie cose sante, tu profani i miei sabati. In te c’è gente che calunnia per spargere il sangue; in te si mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze. 10 In te si viola l’intimità del proprio padre, in te si violenta la donna impura per le sue mestruazioni; 11 in te l’uno commette abominazioni con la moglie del prossimo, l’altro contamina con incesto la propria nuora, l’altro violenta sua sorella, figlia di suo padre. 12 In te si prendono regali per spargere il sangue; tu prendi interessi, dai ad usura, trai guadagno dal prossimo con la violenza, e dimentichi me”, dice il Signore, Dio.

13 “Ma ecco, io batto le mani, a motivo del disonesto guadagno che fai e del sangue da te sparso in mezzo a te. 14 Il tuo cuore reggerà forse, o le tue mani saranno forti il giorno che io agirò contro di te? Io, il Signore, ho parlato e lo farò. 15 Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi e toglierò via da te tutta la tua immondezza; 16 tu sarai profanata da te stessa agli occhi delle nazioni e conoscerai che io sono il Signore”».

17 La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

18 «Figlio d’uomo, quelli della casa d’Israele per me sono diventati tante scorie: tutti quanti non sono che bronzo, stagno, ferro, piombo in mezzo al crogiuolo; sono tutti scorie d’argento. 19 Perciò, così parla il Signore, Dio: “Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco, io vi raduno in mezzo a Gerusalemme.”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Ezekiel+22:1-19&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS
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https://www.hebcal.com/sedrot/achreimot
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