“Giovedì, 30 ottobre 2014, alle ore 17:30
Molti, che amano veramente mio Figlio, non riescono a capire perché essi siano vittime di intimidazioni da parte di altri, senza che vi sia alcuna ragione evidente; oppure perché vengano falsamente accusati di compiere dei misfatti. Questo avviene perché lo Spirito Santo mostra la reale Presenza di Dio in voi e, di conseguenza, ciò non potrà mai passare inosservato al maligno, il quale non si fermerà davanti a nulla pur di causarvi afflizione e angoscia. Egli, il maligno, v’insulterà implacabilmente e farà questo sia direttamente, sia attraverso le anime di coloro che egli riesce ad infestare.
Tutto questo dolore, che voi non riuscirete a comprendere, avviene a causa della vostra devozione nei confronti di Gesù Cristo. Così come Egli dovette subire il ridicolo, il disprezzo e l’odio, così pure li dovranno subire tutti coloro che Lo servono. Se soffrirete nel Suo Nome su questa Terra, troverete finalmente la pace duratura, l’amore e la gioia nel Suo Regno. Accettate la Croce con dignità. Non lamentatevi. Non relazionatevi con coloro che mostrano odio verso di voi, affinché i vostri cuori non si riempiano dello stesso veleno.
L’odio genera odio, se reagite ad esso. L’amore, che viene da Dio, genera amore. Mostrate amore nei confronti dei vostri nemici, pregate per loro ed abbiatene pietà. Quando lo farete, Satana sarà impotente contro di voi.
La vostra amata Madre,
Madre della Salvezza”
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Esortazione alla santificazione
12 Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quando ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore; 13 infatti è Dio che produce in voi il volere e l’agire, secondo il suo disegno benevolo. 14 Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute, 15 perché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo, 16 tenendo alta la parola di vita, in modo che nel giorno di Cristo io possa vantarmi di non aver corso invano, né invano faticato.
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La Vera Vita in Dio:
http://www.tlig.org/it/messages/233
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Cattolico romano:
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Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8,18-25.
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio;
essa infatti è stata sottomessa alla caducità – non per suo volere, ma per volere di colui che l’ha sottomessa – e nutre la speranza
di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sapppiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto;
essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo?
Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Salmi 126(125),1-2ab.2cd-3.4-5.6.
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.
Allora si diceva tra i popoli:
“Il Signore ha fatto grandi cose per loro”.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.
Riconduci, Signore, i nostri prigionieri,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.
Nell’andare, se ne va e piange,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo,
portando i suoi covoni.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 13,18-21.
E’ simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell’orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».
E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?
E’ simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».”
“Io riverso grandi Grazie sui Miei Fedeli in questo momento
Mercoledì, 29 ottobre 2014, alle ore 15:00
Mia amatissima figlia, Io riverso grandi Grazie sui Miei Fedeli in questo momento in cui essi ne hanno maggiormente bisogno.
Le Grazie che Io riverso su di voi, Miei fedeli, includono il Dono dell’Intuizione per mettervi in condizione di capire l’inganno che rovina il mondo intero. Io vi doto anche del Dono della Resistenza, in modo che vi solleviate contro i Miei avversari e continuiate a combattere la battaglia, affinché il Cristianesimo sopravviva. Vi concedo pure il Dono della Pazienza affinché siate in grado di continuare a proferire la Verità, quando dovrete ascoltare le falsità che saranno pronunciate da parte di taluni dei Miei seguaci, i quali saranno indotti in errore da parte dei Miei nemici.
Infine, Io vi dispenso il Dono dell’Amore; quando vi avrò ricolmato con questo Dono, voi sarete in grado di far diminuire il male, attraverso le vostre parole, le vostre opere e le vostre azioni. Amare Me, significa amare anche i vostri nemici, di conseguenza grazie a questo Dono voi distruggerete l’odio.
Andate ed accettate i Miei Doni. Tutto quello che dovete fare è dirMi:
“Gesù dammi i Doni di cui ho bisogno per rimanere leale a Te.”
Il vostro amato Gesù”
“Mercoledì, 29 ottobre 2014, alle ore 14:25… Coloro che si sono dedicati a Gesù Cristo, dovranno sempre sopportare il dolore dovuto alla Sua Sofferenza. Questo è qualcosa che dovete accettare mentre seguite le Sue Orme. Quando accettate questa Croce, voi dovete anche consegnare le vostre sofferenze a mio Figlio, per la salvezza delle anime di coloro che altrimenti non sarebbero mai stati in grado di entrare nel Suo Regno. Il vostro sacrificio, anche se può essere difficile, reca grande gioia a mio Figlio, Che piange con grande dolore per coloro che Egli perderà a causa del maligno, nell’ultimo Giorno.
La fede, la speranza e la fiducia in mio Figlio, allevieranno la vostra sofferenza e vi porteranno la pace e la gioia. Sarà solo quando voi riceverete queste Benedizioni, che saprete di aver superato ogni ostacolo che vi separa da Dio. E pertanto, voi dovete essere grati – non addolorati – perché il Regno di Dio sarà vostro.
Andate, figli miei, per amare e servire mio Figlio.
La vostra amata Madre,
Madre della Salvezza”
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Ortodosso:
“24 ma ho fiducia nel Signore di poter venire presto anch’io.
25 Però ho ritenuto necessario mandarvi Epafròdito, mio fratello, mio compagno di lavoro e di lotta, inviatomi da voi per provvedere alle mie necessità; 26 egli aveva un gran desiderio di vedervi tutti ed era preoccupato perché avevate saputo della sua malattia. 27 È stato ammalato, infatti, e ben vicino alla morte, ma Dio ha avuto pietà di lui; e non soltanto di lui, ma anche di me, perché io non avessi dolore su dolore. 28 Perciò ve l’ho mandato con gran premura, affinché vedendolo di nuovo vi rallegriate, e anch’io sia meno afflitto. 29 Accoglietelo dunque nel Signore con ogni gioia e abbiate stima di uomini simili; 30 perché è per l’opera di Cristo che egli è stato molto vicino alla morte, avendo rischiato la propria vita per supplire ai servizi che non potevate rendermi voi stessi.
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“… 42 Ma guai a voi, farisei, perché pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erba, e trascurate la giustizia e l’amore di Dio! Queste sono le cose che bisognava fare, senza trascurare le altre[a].
43 Guai a voi, farisei, perché amate i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze.
44 Guai a voi [scribi e farisei ipocriti], perché siete come quei sepolcri che non si vedono, e le persone vi camminano sopra senza saperlo».
45 Allora uno dei dottori della legge, rispondendo, gli disse: «Maestro, parlando così, offendi anche noi». 46 Ed egli disse: «Guai anche a voi, dottori della legge, perché caricate la gente di pesi difficili da portare, e voi non toccate quei pesi neppure con un dito!
“