“Figlia mia, sebbene lo sconvolgimento s’intensifichi all’interno della fede cristiana, ci saranno ancora quelli leali a mio Figlio, che grazie alla forza della loro fede, custodiranno e proteggeranno la Santa Parola di Dio.La ricaduta negativa a Roma si tradurrà nel fatto che saranno in molti ad essere fuorviati e che, involontariamente, si allontaneranno da mio Figlio, Gesù Cristo. Essi cadranno in errore, perché accetteranno delle nuove dottrine che non hanno origine da Dio. Pregate, pregate, pregate per coloro che, all’interno delle Chiese Cristiane, cadranno nella trappola di accettare le menzogne date loro da quelli che, nella loro veste, pretendono di essere stati scelti da mio Figlio per proclamare la Sua Parola.
Tutte queste cose sono state preannunciate ai veggenti, durante i secoli, tuttavia molti di voi rifiutano di accettare queste profezie. Ho messo in guardia l’umanità su questi giorni di tenebre a venire, perché mio Figlio desidera che voi stiate in guardia contro gli angeli caduti che infestano la Sua Chiesa sulla Terra. Le mie lacrime cadono a torrenti perché tanti servitori consacrati dentro la Chiesa negano le mie apparizioni. Queste manifestazioni sono state approvate da Dio per rendere l’umanità consapevole dei pericoli che devono affrontare le anime, per timore che la Verità non venga rivelata loro in anticipo.
Le profezie date a voi a La Salette e a Fatima sono di grande importanza. Perché così tanti, che affermano di amare me, la loro Madre, ignorano ciò che io ho detto al mondo. Voi non avete ascoltato e vi siete lasciati ingannare.
È tempo di ricordare che le tenebre, le quali avvolgono la Chiesa di mio Figlio sulla Terra, sono causate dal maligno che ha indotto in errore molti. Questa oscurità non può venire da mio Figlio e, perciò, il Suo Corpo Mistico – la Sua Chiesa – rimane intatto. Coloro che rimarranno fedeli al Suo Corpo Mistico non devieranno dalla Verità. Coloro che tradiranno la Chiesa di mio Figlio e respingeranno i Suoi Insegnamenti con l’adozione di nuovi riti, che sono un insulto a Gesù Cristo, si tagliano fuori dalla Sua Misericordia.
Dovete sapere che quando la Croce di mio Figlio sarà modificata tanto da apparire diversa e quando il modo di celebrare il Sacrificio della Messa sarà adattato in nome della modernità, allora vedrete la mancanza di rispetto per mio Figlio attraverso il modo in cui queste cose saranno presentate.
Non dovete mai tradire mio Figlio. Ha sofferto tanto, tuttavia, alcuni di quelli presenti nella Sua Stessa Chiesa cadranno in errore e Lo crocifiggeranno di nuovo. Quando voi sarete testimoni di questi eventi saprete che i tempi stanno cambiando e che la battaglia finale tra Dio e la bestia è in corso.
La vostra amata Madre,
Madre della Salvezza”
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Cattolico romano:
“ Venerdì della XV settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Libro di Isaia 38,1-6.21-22.7-8.
In quei giorni Ezechia si ammalò gravemente. Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: “Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa, perché morirai e non guarirai”.
Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore.
Egli disse: “Signore, ricordati che ho passato la vita dinanzi a te con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi occhi”. Ezechia pianse molto.
Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia:
“Và e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni.
Libererò te e questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città.
Isaia disse: “Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà”.
Ezechia disse: “Qual è il segno per cui io entrerò nel tempio?”.
Da parte del Signore questo ti sia come segno che egli manterrà la promessa che ti ha fatto.
Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l’ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull’orologio di Acaz”. E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.
Libro di Isaia 38,10.11.12abcd.16.
Io dicevo: “A metà della mia vita
me ne vado alle porte degli inferi;
sono privato del resto dei miei anni”.
Dicevo: “Non vedrò più il Signore
sulla terra dei viventi,
non vedrò più nessuno
fra gli abitanti di questo mondo.
La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me,
come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita,
mi recidi dall’ordito.
Signore, in te spera il mio cuore;
si ravvivi il mio spirito.
Guariscimi e rendimi la vita.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,1-8.
In quel tempo, Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano.
Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato».
Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni?
Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?
O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa?
Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio.
Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.
Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».”
Ortodosso (Cattolico greco):
“
Il profeta Elia al torrente di Cherit
17.1 Elia, il Tisbita, uno di quelli che si erano stabiliti in Galaad, disse ad Acab: «Com’è vero che vive il Signore, Dio d’Israele, che io servo, non ci sarà né rugiada né pioggia in questi anni, se non alla mia parola».
2 La parola del Signore gli fu rivolta in questi termini: 3 «Parti di qua, va’ verso oriente, e nasconditi presso il torrente Cherit, che è di fronte al Giordano. 4 Tu berrai al torrente, e io ho comandato ai corvi che là ti diano da mangiare». 5 Egli dunque partì e fece secondo la parola del Signore; andò e si stabilì presso il torrente Cherit, che è di fronte al Giordano. 6 E i corvi gli portavano del pane e della carne la mattina, e del pane e della carne la sera; e beveva al torrente. 7 Ma di lì a qualche tempo il torrente rimase asciutto, perché non pioveva sul paese.
Elia a Sarepta
8 Allora la parola del Signore gli fu rivolta in questi termini: 9 «Àlzati, va’ ad abitare a Sarepta dei Sidoni; io ho ordinato a una vedova di laggiù che ti dia da mangiare».”…”
https://www.biblegateway.com/passage/?search=1%20Kings+17&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS
“22 Tutti gli rendevano testimonianza e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?» 23 Ed egli disse loro: «Certo, voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso; fa’ anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum!”». 24 Ma egli disse: «In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria. 25 Anzi, vi dico in verità che ai giorni di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e vi fu grande carestia in tutto il paese, c’erano molte vedove in Israele; 26 eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, bensì a una vedova in Sarepta di Sidone. 27 Al tempo del profeta Eliseo c’erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu purificato[a], bensì Naaman, il Siro».
28 Udendo queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni d’ira. 29 Si alzarono, lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per precipitarlo giù. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. …”
https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+4%3A22-30&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS