Anche se causeranno paura, non sono nulla in confronto al Grande Castigo che verrà

il libro della verità:
Giovedì, 25 luglio 2013, alle ore 20:40
Mia amatissima figlia, la Mano del Padre Mio ora deve intervenire nel mondo per punire il peccato dell’uomo. Il peccato si è intensificato sulla Terra, perché l’uomo non distingue più tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Voi non potete sfuggire al Furore dell’Ira di Mio Padre, quando i vostri paesi battono le mani al peccato malvagio, tramite le loro leggi.Queste punizioni saranno presto testimoniate in tutto il mondo. Anche se causeranno paura, non sono nulla in confronto al Grande Castigo che verrà. L’uomo è testardo. Egli rifiuta l’aiuto quando gli viene offerto da Dio. L’umanità ha scelto di rifiutare Dio ed ognuno di voi ha sofferto a causa dei pagani presenti tra di voi.La Mia Chiamata dal Cielo, in primo luogo, avviene per salvare tutte le anime, ma anche perché in tal modo Io potrò aiutarvi a far mitigare le punizioni che si abbatteranno sul genere umano. Quanto è grande la Mia Misericordia! Quanto è grande la Mia Pazienza, ma coloro che rifiutano i Miei Insegnamenti e che si chiudono a Mio Padre, il loro Creatore, presto ne conosceranno le conseguenze.

Io chiamo tutte le religioni e vi supplico di pregare per ottenere clemenza, sia che voi accettiate questi Messaggi oppure no. Le preghiere sono necessarie per mitigare le catastrofi che sono già iniziate. Pregate, pregate, pregate per le vostre vite e per la salvezza delle vostre anime.

Il vostro Gesù”


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Cattolico romano:
San Giacomo, detto il maggiore, apostolo, festaSeconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 4,7-15.
Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.
Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati;
perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,
portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.
Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.
Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.

Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo,
convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.
Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l’inno di lode alla gloria di Dio. Salmi 126(125),1-2ab.2cd-3.4-5.6.
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.

Allora si diceva tra i popoli:
“Il Signore ha fatto grandi cose per loro”.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.

Riconduci, Signore, i nostri prigionieri,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.

Nell’andare, se ne va e piange,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo,
portando i suoi covoni.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 20,20-28.
In quel tempo si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.
Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo».
Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio».
Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli;
ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
Non così dovrà essere tra voi;
ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo,
e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo;
appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito,
ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti»”


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Ortodosso (Cattolico greco):
“…
28 Ora, fratelli, come Isacco, voi siete[e] figli della promessa. 29 E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello che era nato secondo lo Spirito, così succede anche ora. 30 Ma che dice la Scrittura? «Caccia via la schiava e suo figlio; perché il figlio della schiava non sarà erede con il figlio della donna libera»[f]. 31 Perciò, fratelli, noi non siamo figli della schiava, ma della donna libera.”

La lampada sul candeliere

16 «Nessuno, accesa una lampada, la copre con un vaso o la mette sotto il letto; anzi la mette sul candeliere, perché chi entra veda la luce. 17 Poiché non c’è nulla di nascosto che non debba manifestarsi, né di segreto che non debba essere conosciuto e venire alla luce. 18 Attenti dunque a come ascoltate: perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, anche quello che pensa di avere gli sarà tolto».

La madre e i fratelli di Gesù

19 Sua madre e i suoi fratelli vennero a trovarlo, ma non potevano avvicinarlo a motivo della folla. 20 Gli fu riferito: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e vogliono vederti». 21 Ma egli rispose loro: «Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luke+8%3A16-21&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

 L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; {l’amore} non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male[b], non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno e la conoscenza verrà abolita, poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; 10 ma quando la perfezione sarà venuta, [allora] quello che è solo in parte sarà abolito. 11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. 12 Poiché ora vediamo come in uno specchio[c], in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.

13 Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore.

I doni dello Spirito per l’edificazione di tutti i credenti

14 Ricercate l’amore e desiderate ardentemente i doni spirituali, principalmente il dono di profezia[d].

Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose. Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione. Chi parla in altra lingua edifica se stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa.

Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetizzaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti perché la chiesa ne riceva edificazione. …”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Corinthians+13-14&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

“…  16 Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi [perché molti sono chiamati, ma pochi eletti]».”

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matthew+20%3A1-16&version=NRSVCE;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS

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https://oca.org/readings/daily/2018/07/25


http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM

https://www.biblegateway.com/passage/?search=Hebrews+11%3A8-40&version=NET;NR2006;SCH2000;ERV-HU;BDS
https://www.biblegateway.com/passage/?search=Hebrews+11%3A8-40&version=NET;NR2006;SCH2000;NT-HU;BDS
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